Capitolo 11
L'indomani mattina, Hermione si alzò molto presto. Mancava solo un giorno all'esame di Kate ma, la ragazza, non voleva assolutamente perdere la partita. Così la sera prima, dopo aver lasciato Malfoy nella stanza delle Necessità, aiuto' Kate nello studio fino a notte fonda finché non si abbandono' alle braccia di Morfeo. Fece una doccia veloce e scese di fretta nella sala comune dove Ron ed Harry la stavano aspettando insieme a Ginny. E i suoi due migliori amici stavano discutendo della partita. Già da lì a poche ore si sarebbe disputata la partita di Quidditch tra Tassorosso e Serpeverde e proprio in quel momento le si gelò il sangue! Malfoy! La scommessa! La sera prima Hermione aveva posto qualche domanda a Kate a riguardo. Kate aveva trovato Hermione nella sua stanza ed immersa nei suoi pensieri e, per farla tornare con i piedi a terra penso' di prendere i suoi libri e sbatterli sulla scrivania. Ottimo!
-Kate, scusa non ti ho sentita arrivare.- si scuso' la Granger.
-Avevo notato...Cosa hai Hermione? Sei strana! - chiese la giovane Malfoy preoccupata. Doveva tentare! Era la sua unica occasione per saperne di più...
-Kate, Malfoy come se la cava a giocare a Quidditch? - Hermione sudata a freddo. Andiamo bene!
-Durante le vacanze si è allenato molto con Blaise o Theo. All'inizio era solo un divertimento ma poi ha improvvisamente iniziato a vedere questi allenamenti con molta più serietà. È molto più agile nei movimenti, ha aumentato la sua velocità nello scattare con la scopa. È un vulcano insomma! Domani sarà un bello spasso vedrai. Tassorosso non ha molte chance. -
Male! Molto male! Non era esattamente quello che voleva sentirsi dire da Kate.
Oh Merlino, quel dannato furetto non vincerà, è impossibile farcela a prendere il boccino in meno di 4 minuti, i giocatori non avrebbero neanche il tempo di passarsi la pluffa e segnare una sola volta
-Hermione! Mi stai ascoltando?- cavolo Ron la stava chiamando, dannato furetto, l'avrebbe fatta impazzire prima o poi.
-Si Ron dimmi cosa mi dicevi?-
-Ecco già si era capito che stavi con la mente altrove. Volevano sapere la tua opinione sulla partita di oggi. Secondo te chi vincerà?-
-Non saprei Ron perché?-
-Ho il sospetto che vinceranno i Serpeverde- disse Harry guardandola.
-Credi che giocheranno sporco Harry?- gli chiese la grifona cercando di incrociare il suo sguardo.
-No saprei ma credo che la partita finirà ancora prima di iniziare. Ho visto Malfoy allenarsi ed è migliorato tantissimo rispetto agli altri anni, è più veloce e agile che mai con la sua scopa-
-Non essere ridicolo Harry, magari si, Malfoy è migliorato ma da lì a dire che la partita finirà ancora prima di iniziare...-
-Non so che dirti Hermione, ti dico solo ciò che ho visto-
-Coraggio, le partite Grifondoro e Serpeverde sono sempre le più avvincenti. E ora muoviamoci, la partita inizierà tra meno di un'ora e conviene darci una mossa, altrimenti non troveremo i posti in prima fila-li incitò la piccola di casa Weasley.
-Hai ragione sorellina, daremo a quelle serpi del filo da torcere- disse Ron. Hermione invece cominciava davvero a preoccuparsi. E se Harry avesse ragione? E se veramente Malfoy era così agile come diceva? Le avrebbe dato quel bacio? Maledetta scommessa! Per non parlare delle parole di Kate che continuavano a rimbombare nella sua testa. Avevano raggiunto il campo e si erano mischiati in mezzo agli altri grifoni. La riccia intravide una testa biondo platino e sperò con tutta se stessa che quella persona non la riconoscesse in mezzo a quella folla. Malfoy si girò e in una frazione di secondo i loro sguardi si incrociarono e lui le sorrise. Un momento, le aveva sorriso, non un insopportabile ghigno alla Malfoy ma un sorriso e non si era accorta di avere le guance tutte rosse.
-Benvenuti alla prima partita della stagione di Quidditch. Oggi si sfideranno Tassorosso con Serpeverde.- I bolidi vennero liberati, seguiti dal boccino d'oro. -Ricordate il boccino d'oro ha un valore di 150 punti, il cercatore che acchiappa il boccino pone fine alla partita.....la pluffa viene liberata, ha inizio la partita!-
Hermione seguiva attentamente gli spostamenti di Draco, erano passati 2 minuti ma lui il boccino non lo aveva ancora preso. Era una strategia? Perché sta inseguendo il cacciatore della squadra avversaria? Perché non si preoccupava di rincorrere il boccino? Aveva il suo obiettivo a pochi centimetri di distanza e cambiò subito direzione per afferrare il boccino. Erano 3 minuti. Tre, due, uno....afferrò il boccino e cadde a terra.
-Draco Malfoy conquista 150 punti con la cattura del boccino d'oro in soli 3 minuti. Serpeverde vince!!-
Aveva vinto la scommessa, Harry aveva ragione, Malfoy aveva ragione quella sera nella stanza delle necessità. Uscì dal campo per tornare verso il castello nonostante Ginny la chiamò più volte per fermarla ma niente, Hermione era troppo chiusa nella sua bolla per sentirla. Quella sera ci sarebbe stata la festa a Serpeverde , per la vittoria e lei invece si sarebbe dovuta incontrare con Malfoy per la ronda. Ma soprattutto, lui avrebbe riscosso il suo premio.
***
Altri 15 giorni ed anche un'altra scommessa si sarebbe conclusa. Kate avrebbe vinto, lei non avrebbe fatto i compiti a quella capra di Blaise Zabini. Stava per uscire dalla sua sala comune, non aveva voglia di festeggiare. All'entrata dei sotterranei vide Draco dirigersi ai piani più alti.
*Dove stai andando così di fretta cugino? È la tua festa, la tua vittoria. Avrà la ronda con la Granger* Pensò la ragazza. *Ottimo! Forse per le prossime due ore avrò campo libero per raggiungere la torre Grifondoro.* e così fece, prese il mantello dell'invisibilità ed uscì. Non ci mise molto ad arrivare al quadro della Signora Grassa e pronunciò la parola d'ordine. Salì le scale che portavano al dormitorio femminile e bussò alla stanza accanto a quella di Hermione Granger e immediatamente una ragazza dai capelli rossi le aprì e si scostò per farla entrare. La sua carta da giocare aveva il nome di Ginny Weasley
***
Quella sera infatti, Draco Malfoy ed Hermione Granger si incontrarono per il loro turno di ronda, il castello di Hogwarts era avvolto in un silenzio tomba, rotto dai loro continui respiri. Hermione con la bacchetta in mano, precedeva Malfoy che da dietro la seguiva abbastanza annoiato. Insomma era venuto per ritirare il premio per la scommessa non per la ronda. Un momento, da quando Draco Malfoy dà la precedenza al bacio atteso della Granger?
*Dannazione Draco torna in te* pensò scuotendo la testa per scacciare quei pensieri.
-Granger non finiremo mai così. Io controllo gli ultimi quattro piani e tu gli altri tre. Ci vediamo direttamente dopo davanti la Stanza delle Necessità.- concluse il ragazzo oltrepassandola.
Erano passate due ore da quando si erano separati e Draco la stava aspettando davanti la Stanza, aveva deciso di rievocare la stessa della volta precedente e si sedette sulla poltrona ad aspettare la Granger. Stava cominciando a perdere la pazienza , la Granger ci stava mettendo una vita e oltretutto aveva un piano in meno rispetto a lui da ispezionare. In quel momento arrivò anche lei. Parli del diavolo e spuntano le corna...
-Scusami, colpa delle scale, hanno deciso di cambiare proprio nel momento sbagliato- si scusò la ragazza. -
-Granger......il bacio ricordi?-
*ecco lo sapevo, d'accordo tagliamo la testa al toro* pensò la ragazza. Si avvicinò a passo svelto verso la poltrona dove il ragazzo era seduto ma quest'ultimo fu più veloce a scostarsi da dove era seduto.
-Siamo impazienti Granger?- ghignò il ragazzo toccandosi i capelli.
-Affatto furetto! Ma avrei da fare, oltreché sto morendo di sonno- liquidò la questione Hermione. Lui si avvicinò fino ad essere a pochi centimetri distante dal viso di lei e poi posò le labbra sulle sue, incredule e incapaci di ribellarsi. La ragazza approfondì il bacio, cercò di liberarsi ma lui le teneva i polsi con le mani, forse consapevole che la ragazza avrebbe cercato di scostarsi. Hermione doveva scostarsi, stava perdendo la cognizione del tempo ed era terribilmente tardi. Lui indietreggiò da lei.
-Sai Granger, dovrei proporti più spesso qualche sfida, visto i premi che ricevo- e detto questo se ne andò. La ragazza rimase lì, sola, in quella stanza a bocca aperta e lo sguardo fisso sulla soglia della porta della stanza. Tornò in sé e si avviò nel suo dormitorio con la testa più scombussolata che mai.
***
-Cel'hai fatta finalmente, pensavo avessi cambiato idea.- Esclamò la Weasley guardandola
-Scusa ma ho dovuto aspettare che Draco se ne andasse ed uscire dalla sala comune Serpeverde senza essere notata. Ma come puoi notare il mantello del tuo ragazzo mi è stato di aiuto-
-Bene! Scommetto che sei qui per parlarmi di Malfoy-
-E di Hermione- completò la giovane - E' chiaro che sono cotti entrambi ma prima che si decideranno di mettere via l'orgoglio saranno passati 150 anni- concluse Kate incrociando le braccia al petto.
-Hai qualcosa in mente?- chiese la rossa avvicinandosi. Sul viso di Kate apparì uno sguardo malizioso rivolto verso la finestra.
-Più o meno. Oggi avevano entrambi la ronda. Domani mattina cercheremo di estrapolare qualche informazione interessante e vedremo come procedere.- rispose la giovane Malfoy. La rossa in risposta annuì.
-D'accordo, puoi contare su di me. Ora ti tocca andare. Hermione sarà qui a momenti. E credo anche Draco- disse Ginny guardando l'orario. -Ah e non stancarti a ripetere troppo, domani hai l'esame e devi essere lucida. Hai già dato abbastanza per oggi. -
-Lo faro'! Bene ci vediamo domani pomeriggio alla torre di Astronomia alle 4. Non tardare! E ti restituirò il mantello- concluse la ragazza avviandosi verso la porta.
-Va bene, a domani!-
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