3
[James]
È un'intera giornata senza sosta, spero che dopo questo avrà una conclusione.
Casa, primo lavoro, bar, secondo lavoro e poi di nuovo casa è quello che mi è toccato fare sin da stamattina senza alcuna tregua e menomale che ho qualcuno che mi prenda il bambino.
Certo, è sempre meglio questo che stare tra litigi e sfasciamenti di testa per via dell'ultima faccenda con Brittany, non andiamo più d'accordo.
Guardo l'orologio del mio salone, è tempo di andare.
Prendo le chiavi dellauto e quelle di casa, son pronto finalmente ad aprire la porta ed uscire ma solo dopo essermi dato una rapida rinfrescata al volto.
Fuori sarà pure freddo con tutto questo ghiaccio che vedo intorno prima di di aprire l'abitacolo, è tutto imbiancato e anche la macchina lo è, è neve fresca e ciò significa sicuramente che sarà scesa giù dal cielo da poco.
Entro in macchina e accendo il motore, sbrino il parabrezza, sopra ci si regolarmente può pattinare.
Parto con la retromarcia e dopo poco arrivo a destinazione.
Fuori è tutto deserto, ciò significherà che son tutti già dentro e lo faccio anch'io.
Freno, spengo il motore e disinnesco la chiave, la prendo e apro lo sportello, solo ora sono pronto a scendere e questo è quello che faccio.
Silenzio assoluto nell'aria, odo solo il rumore sordo dei miei passi sul manto gelato. Faccio attenzione a non scivolare e mi dirigo verso la porta.
Entro nella hall, è tutto spento e silente, anche qui e se non ancors di più. Accedo al corridoio, mi notano solo gli armadietti grigi e freddi un po' come il tempo ma non come il mio animo di adesso che è pieno di ansia, questo lo è pure di più. Sembro essere entrato in un film dell'orrore.
Scorgo finalmente la luce in fondo al tunnel, la seguo ed eccomi arrivato.
Odo una voce maschile già in lontananza, adesso sono più vicino e riesco a dedurre anche la sagoma che diventa via via cammino sempre più nitida. È un uomo alto e magro con una tuta nera come i suoi capelli che parla con le ragazze, sarà quello il Signor Daniel: era lui che mi cercava ed io che sarò sicuramente in ritardo accelero il passo, odo le sue parole.
"Buonasera, ragazze! Spiacente ma oggi Shirley non è dei nostri... non è successo niente che possa spaventarvi, ho chiamato un supplente che dovrà arrivare a breve... quindi, tranquille e mettiamoci a lavoro!" conclude gesticolando, si gira e mi nota "Ah, eccolo è qui! Salve, Signor..." continua esclamando.
"Salve!" irruppo io con un cenno del capo.
Casa Thompson
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro