1.Sogno confuso
~ In questa storia Chara sarà una ragazza, ma non importa se tu sarai del suo stesso sesso, ti farò innamorare lo stesso >:3. Per te userò il maschile, ma solo per comodità~
Sei sul tuo letto, stai fissando il soffitto.
È sabato mattina, fuori piove, quindi non puoi uscire con i tuoi amici e goderti il tuo giorno libero da scuola.
Sei molto annoiato e non sai che fare.
Vorresti dormire, ma non ci riesci, perciò apri il tuo cassetto e prendi un barattolo di medicinali. Sulla confezione c'è scritto "sonniferi potenti". Tu hai il sonno molto leggero, perciò devi utilizzare quelli forti. Il dottore ti ha detto di prenderne uno al giorno, ma solo se in caso di necessità, sennò i tuoi problemi psicologici sarebbero aumentati.
Decidi di prenderne due, nonostante tu non ne abbia bisogno. Poiché sono quelli che si sciolgono nell'acqua, prendi il bicchiere che si trova sul comodino accanto a te e ci getti dentro i sonniferi. Li fissi per qualche secondo, come se non fossi molto sicuro di assumerli. Ad un tratto ti ricordi ció che ti disse il dottore qualche giorno fa: "Non prenderne più di uno al giorno! Nel caso contrario, ci potrebbero essere delle grandi ripercussioni".
Decidi di fregartene. Prendi il bicchiere e bevi l'acqua con il medicinale tutto d'un sorso.
Posi l'oggetto sul comodino e ti distendi sul letto in attesa che i sonniferi facciano effetto.
Passa un minuto, forse due, ma non sei ancora stanco. Decidi di alzarti e di camminare un po' in giro per la stanza nella speranza di stancarti e di cadere per terra assonnato.
Ti guardi allo specchio: hai un aspetto orribile. I capelli sono tutti scompigliati, hai delle grandi occhiaie viola e nere e i tuoi vestiti sono tutti pestati.
Stai per tornare a letto rassegnato, quando ad un certo punto ti sale un conato di vomito. Riesci a ricacciarlo in gola, ma inizia a girarti la testa. Per non cadere ti aggrappi all'armadio, ma manchi la presa e cadi in ginocchio.
Passano alcuni secondi e il dolore sembra alleviarsi.
E invece no.
Neanche il tempo di accorgersene che ti viene un altro conato. Questa volta è stato troppo veloce e non sei riuscito a ricacciarlo in gola. Ti stringi forte la pancia e inizi a vomitare.
Dopo secondi che ti sono sembrati un'infinità, ti accasci per terra distrutto. Le tue palpebre si fanno pesanti, la testa ti fa malissimo. Vorresti tornare sul tuo letto, ma non riesci a muovere neanche un muscolo. Accetti il tuo destino e lasci che i sonniferi facciano effetto.
Non vedi più niente. È tutto nero. Ti sei finalmente addormentato.
Intorno a te è tutto nero.
Riesci a sentire solo dei passi lenti e pesanti, ora anche delle voci.
??: Ei!! Ciao, tu chi sei? E-ehm...scusa? Mi rispondi?...oh no! Gurda, è ferito.
...
Sorella? Perché non rispondi?
?: Cos-ah, si. Scusa bro, mi ero incantata.
??: Come mai ti sei incantata?
?: Guardalo bene, è un umano, come me! È rarissimo trovare umani qui.
??: Hai detto umano...umano...um-aspe....UMANO! ODDIO, HO FINALMENTE TROVATO UN UMANO!
IO, GRANDIOSO COME SONO, PRENDERÒ QUESTO UMANO E LO CATTURERÓ!
?: Ma è ferito, non puoi catturarlo!
??: Ah, giusto. E allora prima lo curo, e poi lo catturo, ok?
?: Eheh, ok bro.
Sento che qualcosa di caldo e soffice mi prende in braccio. È così morbido che mi riaddormento, ma prima di fare ciò apro un po' gli occhi.
Anche se vedo offuscato, riesco a distinguere accanto a me del verde, mentre, sopra di me, una specie di piccolo arcobaleno dove predominano il bianco e il blu scuro. Il paesaggio sembra essere tutto bianco con qualche macchia marrone.
Chiudo gli occhi e cado in un sonno profondo.
Passano diversi minuti. Provo ad aprire gli occhi, ma è come se fossero incollati, non riesco ad aprirli. Riinizio a sentire quelle voci, ma in modo più confuso. Capisco solo alcune parole.
??: Dai......sorella.....umano........curare...........forse.....foto......internet......
?: No......foto.....postare......scoprirci..................
??: Ok....no.....postare.....internet....
...tutto tace.
Alla fine sento solo un dolce e rassegnato "ok" da parte di una voce femminile e poi CLICK!
Sembra che qualcuno abbia scattato una foto, ma ora non sento più niente...
Provo a riaprire gli occhi, e, finalmente, riesco ad aprirli. Ci vedo di nuovo; mi trovo nella mia stanza.
Ma tutto quello che ho sentito? Boh, sarà stato un sogno...uno strano sogno.
Mi alzo delicatamente dal letto. Ha smesso di piovere, forse potrei uscire.
Prendo il mio solito giubbotto (c/g), il mio cappello della squadra di basket dei (n/s) e mi incammino verso la porta.
Prima, però, controllo nella tasca dei pantaloni se ho il portafoglio. Controllo nella tasca sinistra, ma non trovo niente. Allora decido di controllare la tasca destra: tocco qualcosa. Ho il portafoglio con me...almeno, questo è quel che credevo qualche secondo fa, ma non è così. Appena esco fuori dalla tasca l'oggetto in questione, mi accorgo di avere in mano una fotografia. Una piccola foto sembrata fatta con una Polaroid. È ancora bianca, perciò inizio a scuoterla in aria.
Quando finalmente riesco a vedere l'immagine, sbarro gli occhi: sulla fotografia ci sono due figure. La prima sembra una specie di piccola capra antropomorfa, con una giacca blu e una sciarpa colorata con i colori dell'arcobaleno, mentre la seconda è un'umana con capelli castani chiari altezza spalle, occhi rossi e una giacca verde. I loro vestiti somigliano molto ai colori che ho visto durante il mio sogno. E se fosse...nah, troppo strano!
Guardo meglio la foto, nella speranza di riconoscere i due individui, ed è lí che mi notai: proprio sullo sfondo, distesa su un divano a dormire. Che cavolo ci facevo lá? E chi sono questi due?
Giro la fotografia e sul retro trovo scritto con una penna nera:
È stato bello passare un po' di tempo con te. Grazie mille per aver reso felici sia me che il mio little bro.
Saluti
~Chara
Ok...
1. Chi cavolo è Chara?
2. Che ci faceva questa foto nella mia tasca?
Mi sforzo, cerco di ricordarmi qualcosa, ma niente.
Decido allora di ragionarci meglio dopo aver preso una boccata di aria fresca; poso la fotografia sul comodino e mi dirigo verso la porta. Le do un'ultima occhiata e guardo con più attenzione la ragazza, come se fosse l'ultima cosa da vedere prima di morire. Dopo un paio di secondi riesco a distogliere lo sguardo. Apro la porta, faccio un bel respiro, e poi me la chiudo alle spalle come se niente fosse.
Angolo furbuffoso
Yolo, bitches! Ecco a voi il primo capitolo della mia prima xReader. Spero vi sia piaciuto e fatemi sapere nei commenti se volete il seguito. Grazie e arrivederci!
~Xale
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