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Capitolo 7

- Dannazione, Lola! Imparerai mai a chiudere la bocca?

Alla fine Dana riesce a riprendere il suo cellulare, lo spegne e con gesti frenetici lo getta nella sua borsa.

- Come avrei potuto immaginarlo? - replica Lola alzando anch'essa la voce di fronte al tono rabbioso dell'altra. - Ero sorpresa e non sono riuscita a trattenere le parole.

- Tanto per cominciare non avresti dovuto toccare al mio cellulare e tanto meno leggere la conversazione!

- Ero curiosa, okay? Di solito non ti trattieni nel parlare delle tue conquiste!

Conquiste? Parla di mio fratello come una delle conquiste di Dana?

- E con questo? Non sono obbligata a dirvi ogni minima cosa che faccio!

- Certo che no ma noi, - sottolinea la spagnola facendo girare il dito per indicarci tutte, - ci siamo sempre dette questo genere di cose.

- Pronto? - la schernisce l'altra. - Non siamo più delle adolescenti: l'età dei pigiama party e degli scambi di segreti é finita.

Mio fratello é la nuova conquista di Dana? Mio fratello sta con Dana?

- Non c'é bisogno che ti metti sulla difensiva, Dana. Volevo solo..

- Ma cosa te lo dico a fare? - la zittisce continuando il suo attacco. - Mi hai preso il cellulare di mano e hai letto una mia conversazione privata! Ti manca ancora molto per crescere, immagino.

- Ora stai facendo la stronza di proposito - risponde a denti stretti fulminandola con lo sguardo.

La mano di Dana sbatte sul tavolo mentre comincia ad innervosirsi sempre di più, fortunatamente il nostro tavolo è in una posizione abbastanza riservata e non rischiamo di rovinare la mattinata di qualche persona con i nostri battibecchi.

- Non dovrei essere stronza se tu non mi dessi un motivo per esserlo ma, tranquilla, posso capire che sia difficile per te. Sono sicura che tu sappia quando puoi essere irritante a volte.

Nel senso che mio fratello e Dana hanno una relazione? Cioè, di tipo romantico?

Queste ultime parole sembrano colpire Lola offendendola seriamente, tanto da farla sporgere verso l'altra, seduta all'altro capo del tavolo. - Sul serio, Dana? Te la stai prendendo con me pur di non parlarne?

Considerando il carattere focoso di Dana e il fatto che se stuzzicata Lola si trasformi da un tenero agnellino ad una tigre pronta all'attacco, non sono stupita che questa discussione stia degenerando. Non é la prima volta che assisto ad una scena simile e ho smesso da tempo di cercare di calmare le acque.

- ¿Cuál es tu problema? Acabo de leer esa maldita conversación.. Non capisco perché ti stai arrabbiando tanto! - esclama Lola alternando il suo sfogo con frasi in spagnolo, che le capita solo quando le sue emozioni prendono il sopravvento. Il suo tono  di abbassa improvvisamente diventando più compassionevole e dolce. - Estás exagerando. Ti sei innamorata, ¿Qué tiene de malo en eso?

Com'è possibile che Dana abbia una storia con Lucas?

- Senti, - comincia Dana, calmandosi a sua volta con un sospiro. -, non è che non volevo dirvelo ma..

- Da quanto?

Le ragazze di voltano verso di me stupite dal mio intervento. - Da quanto va avanti? - domando di nuovo guardando negli occhi Dana per la prima volta da diversi minuti.

- All'incirca un anno.

Un anno? Dodici mesi? Trecentosessantacinque giorni? All'incirca.

- Oh - faccio sempre più confusa dopo la sua risposta. - Wow. Un anno.

Mio fratello Lucas e la mia migliore amica Dana hanno una relazione da un anno.

C'é una vocina dentro di me che continua a ripetermi che deve essere uno scherzo perché non é possibile che io non me ne sia accorta. Voglio dire, parlo con mio fratello almeno tre volte a settimana e vedo Dana ogni giorno. L'avrei capito.

Questo é assurdo.

- Ascolta Rachel, lo so che..

- No, no. - la interrompo alzando il palmo della mano. -  Un anno, Dana. Un anno è molto tempo e né tu né Lucas avete pensato di dirmelo.

- Volevamo farlo all'inizio ma non sapevamo come o chi avrebbe dovuto farlo. E poi, più passava il tempo più ci sentivamo in colpa per non avertelo detto subito e alla fine é passato un anno e.. beh, adesso lo sai - spiega lanciando un'occhiata di sbieco a Lola.

Speravo almeno che mi rispondesse che si trattava di una cosa nuova e che nessuno dei due aveva ancora avuto il tempo di dirmi niente perché era accaduto tutto all'improvviso. Invece, é passato un anno e loro l'hanno tenuto nascosto a tutti. Lo hanno tenuto nascosto a me.

- Che cosa significa che non sapevate come dirmelo? É semplice: "Ehi Rachel, sto con tuo fratello". Bastava questo, Dana. Bastava questo - ribadisco rendendomi conto, però, che quelle parole suonano strane persino uscite dalla mia bocca. - Non capisco nemmeno come sia possibile visto che Lucas abita a quattordici mila chilometri di distanza da qui!

Fin da quando era piccolo, mio fratello ha sempre avuto una passione per gli oceani e la fauna marina. Collezionava libri su libri sull'argomento, restava alzato fino a tardi a guardare documentari e la sua camera era tappezzata di immagini di ogni tipo di specie marina, alcuni che neanche sapevo esistessero.

Ha sempre avuto il sogno di vivere in un posto circondato dall'oceano per poter scoprire nuove specie e studiarle con l'obiettivo di salvarle e preservare i loro ecosistemi.

Essendo portato per le scienze per lui non é stato difficile prendere una laurea in biologia marina e la successiva specializzazione in oceanografia. Ha lavorato sodo per permettersi di pagare da solo gli studi, rifiutandosi di utilizzare i soldi dei nostri genitori dopo la loro morte e destinandoli a me.

Lucas mi ha sempre messa al primo posto. Ha persino aspettato che compissi diciotto anni prima di partire per l'Australia e continuare lì i suoi studi, dove ha sempre voluto vivere. Da tre anni mi sommerge di email e foto del suo nuovo lavoro e, anche se mi manca molto, in ogni immagine sorride ed é così felice quando mi telefona per parlarmi di ogni nuova esperienza che fa, che non posso non essere orgogliosa per lui e immensamente contenta che nonostante tutti i suoi sacrifici  sia riuscito a raggiungere i suoi obiettivi con successo.

Per questo non capisco come stando ad un continente di distanza, abbia potuto far nascere una relazione con Dana.

- Ti ricordi di quell'ingaggio in Australia, l'anno scorso?

Mi prendo qualche secondo per scavare nella mia mente cercando di ricordare. Poco più di un anno prima, il suo agente le aveva procurato un ingaggio per un servizio fotografico e Dana era così eccitata perché si trattava del suo primo lavoro oltreoceano.

Quindi é allora che é nato tutto?

- Ero lì da sola e mi sono ricordata di tuo fratello. Così ho pensato di invitarlo a cena per passare una serata in compagnia e avere sue notizie - ammette. - Siamo stati bene e ci siamo visti per il resto della settimana che ho passato in Australia. Al mio ritorno, abbiamo continuato a sentirci.

Non ne sapevo niente della cena e di tutto il resto. Quando avevo parlato con Lucas al telefono, non mi aveva minimamente accennato al fatto di avere passato la settimana con Dana e non mi sembrava che la mia manca si comportasse in modo diverso dal solito quando era tornata.

- Vuoi dire che dal tuo ritorno, non vi siete più visti di persona? - interviene Lola, anticipando la mia domanda. - Perché se non mi sbaglio quest'anno il fratello di Rachel non é venuto a Lowson.

E infatti non si sbaglia: di solito, Lucas tornava a casa per festeggiare insieme il Natale o la Pasqua ma quest'anno avevo deciso di andarlo a trovare io a Cairns dove ha il suo appartamento per quando frequenta i corsi e non é impegnato nelle sue ricerche e documentazioni sulla barriera corallina.

- Non sarebbe mai tornato a Lowson senza dire niente a nessuno - premette subito. Probabilmente non avrei sopportato sapere che mio fratello era venuto di nascosto a casa senza nemmeno avvisarmi. - Alcune volte quando dicevo di avere un ingaggio, mentivo e andavo da lui a Cairns.

Lola si fa sfuggire un'esclamazione stupita mentre l'altra fa la sua rivelazione con cautela come se avesse paura che possa esplodere da un momento all'altro. Ma perché dovrei? In fondo questa non é nemmeno la peggiore tra la rete di bugie che ha costruito da quasi un anno.

Non riesco proprio a smettere di trovare tutto questo assurdo.

Eppure devo ammettere che la colpa non é nemmeno interamente sua. Anche Lucas mi ha mentito, in fin dei conti.

Mio fratello é sempre stato il mio eroe, siamo sempre stati così uniti e ora in un certo senso mi sento tradita. Si tratta solo di una relazione e loro sono liberi di fare ciò che vogliono però..

- So che abbiamo sbagliato a tenertelo nascosto ma non l'abbiamo fatto intenzionalmente, okay? É capitato - dice la mia amica preoccupata dal mio improvviso silenzio. - Mi dispiace di non avertelo detto subito.

- Lucas ti piace? - le domando con un filo di voce giocando con il manico della mia tazzina di thé, di nuovo troppo arrabbiata per sostenere il suo sguardo.

- Certo che mi piace.

- Ti piace davvero?

- Non capisco che cosa vuoi dire, Rachel - mi risponde. Ma credo che sappia dove voglio arrivare considerando la posizione difensiva che la vedo assumere improvvisamente.

- Di solito non vai mai oltre al sesso con gli uomini, sei fatta così. Per questo voglio sapere se mio fratello piace davvero o..

É solo uno dei tanti per te. Perché sarebbe davvero troppo.

- Pensi che non faccia sul serio con Lucas? - mi chiede rivolgendomi un'espressione mista tra l'offeso e il furioso.

- Lucas é sempre stato alla ricerca di una storia seria, una persona che gli stia accanto e tenga sul serio a lui mentre tu dici di essere allergica alle relazioni sentimentali. Voglio solo essere sicura che vogliate le stesse cose.

- Le persone possono cambiare, Rachel. Hai visto cosa é successo a Nate - mi fa notare con ostinazione. - Hai addirittura appoggiato Chloe quando ha iniziato ad uscire con lui.

- É anche vero che l'ho messa in guardia ed ora lo sto facendo con te - replico. - In più, si tratta di una situazione diversa.

- Diversa, perché? Anche Nathaniel era allergico alle relazioni sentimentali - ripete la mia stessa frase con tono beffardo. - Eppure hai detto a Chloe di dargli una possibilità. Che cosa c'é di diverso?

Prima che scoprissimo del contratto, quando ancora pensavo che la storia tra i due si stesse evolvendo naturalmente, mi sono preoccupata per Chloe viste le relazioni passate di Nate. Ma sapevo che Chloe sarebbe stata molto più prudente in seguito al tradimento del suo ultimo ragazzo.

- Non riesco a vedere le cose allo stesso modo. Lucas é mio fratello.

- É anche un uomo adulto di ventisette anni.

- Dana tu non hai mai avuto una relazione che possa definirsi tale. Mio fratello non é il genere di uomo con cui esci di solito, non é uno di quelli che puoi gettare via una volta che cominciano ad annoiarti.

- Lucas abita a quattordici mila chilometri da qui, Rachel. Se lo volessi semplicemente usare pensi davvero che avrei fatto tutto questo per lui, con tutti gli uomini che potrei avere qui?

L'ora della colazione sta cominciando a passare e il bar comincia a svuotarsi lentamente finché non rimaniamo solo noi. Ovviamente, cerco di ignorare ogni persona che andandosene continua a lanciarci diverse occhiate. Sembra che la discussione che stiamo avendo attiri più attenzione che quella di prima delle ragazze.

- É questo il punto! Quanto durerà prima che trovi qualcun altro? E quando succederà gli lascerai il cuore spezzato. Non tutti siamo in grado di andare avanti come se niente fosse come fai tu - la rimprovero. - É mio fratello, sto solo cercando di proteggerlo.

Lucas é un uomo sensibile e ha già sofferto molto a causa di una ragazza che si é presa gioco di lui per diversi anni, nonostante lui ne fosse innamorato perdutamente. Non voglio che si ripeta di nuovo e soprattutto non con una delle mie migliori amiche.

- Perché tutti sanno chi é Dana: lei é quella che non ha legami, infedele, egoista, non é vero? Perciò devi proteggerlo da me! - esplode. - Non é proprio possibile che Dana ami qualcuno e che anche lei possa avere paura di ritrovarsi con il cuore spezzato.

- Non credo che sia questo quello che intendesse dire, Dana - corre in mio aiuto Lola. - Rachel ha solo bisogno di essere tranquillizzata, non faresti lo stesso se tu fossi al suo posto?

- No, non dubiterei di Rachel. Non sono brava a fidarmi degli altri e l'ammiro molto perché per lei é così facile - dice fermamente convinta. - Avevo paura di dirtelo perché mi aspettavo che ne saresti rimasta scioccata all'inizio. Pensavo che almeno tu non mi avresti giudicata ma evidentemente sono un'illusa perché riesci a fidarti di tutti tranne che di me.

Quelle parole sono come una pugnalata e accompagnate dallo sguardo ferito di Dana mi fanno sentire ancora più male. Io non avevo idea che lei avesse così tanta stima di me e che temesse così tanto il mio giudizio.

Mi rendo conto di aver sbagliato a preoccuparmi solo di proteggere mio fratello senza tenere conto di quello prova anche Dana.

- Certo che mi fido di te, stavo solo cercando di.. - non riesco nemmeno a trovare le parole giuste per riuscire a farmi capire senza peggiorare la situazione.

- Non importa, Rachel. A quanto pare non sono abbastanza per meritami l'amore di Lucas perciò non ha senso continuare questa conversazione.

- Dove stai andando? - le chiede Lola osservandola alzarsi e prendere la sua giacca di pelle e la sua borsa da cui estrae il portafoglio e due banconote che lancia sul tavolo.

- Penso che per un po' non verrò a casa. Troverò un posto dove stare almeno per qualche giorno.

Vedere Dana sbattere velocemente le palpebre nel tentativo di trattenere le lacrime é una delle viste più tristi a cui abbia mai assistito e sapere che sono io ad averlo causato é devastante. - Ti prego, non voglio questo tra noi. Dovremmo parlarne con più calma e capire cosa fare.

- Ho solo bisogno di spazio, okay? Io so già cosa fare ed é stare con Lucas. Tu sei contraria e vista la situazione penso sia meglio che stiamo separate per un po' - conclude alzandosi e andandosene. - Vi auguro una buona giornata.

La guardo allontanarsi e dentro di me penso di aver appena rovinato la mia amicizia con Dana.

Come siamo potute arrivare a questo?

Faccio per lasciare il tavolo e incamminarmi per seguirla ma Lola mi blocca poggiandomi una mano sul braccio e scuotendo la testa. - Lasciale un paio di giorni.

Fisso il punto in cui si sta allontanando e so che Lola ha ragione. Se le corressi dietro e cercassi di parlarle la farei solo arrabbiare ancora di più.

- Dovresti andare al lavoro o farai tardi e cerca di non pensarci per adesso - mi consiglia carezzandomi il braccio per consolarmi. - Appena puoi trova un momento per parlare con tuo fratello. Sono sicura che le cose si sistemeranno.

Il mio cellulare squilla proprio in quel momento per avvisarmi dell'arrivo di un messaggio da parte di John che mi chiede dove diavolo mi trovo. Solo allora ricordo che mi sarei dovuta recare con una mezz'ora di anticipo al lavoro per un servizio fotografico e sono in ritardo di quasi un quarto d'ora.

- Hai ragione, sono in ritardo al lavoro - dico in fretta raccogliendo tutte le mie cose. - Ci vediamo.

- D'accordo, sta attenta, okay?

- Si, grazie. Ciao! - la saluto quando ormai sto correndo verso la Lane Photography.

Riesco ad arrivare al lavoro in meno di sette minuti, grata che il bar in cui abbiamo fatto colazione si trovi così vicino.

Che diamine sta succedendo?

L'accesso alle porte del palazzo é bloccato da un'orda di paparazzi che la sicurezza riesce a tenere a bada stento. Cerco di pensare a chi potrebbero stare cercando ma sono sicura che non ci sia nessun ospite famoso che dovrebbe vedersi con la signora Lane oggi.

Devo comunque trovare un modo per passare ed entrare perciò, con ancora il respiro affannato per la corsa, sistemo bene la tracolla in spalla e marciò verso di loro ma improvvisamente mi ritrovo accecata da un mare di flash.

Non mi ero mai ritrovata in una situazione simile. Io sono solo Rachel Donovan, un'anonima cittadina di Lowson, che se non fosse per le sue conoscenze, non avrebbe niente a che spartire con il mondo delle celebrità. E che non vuole averne niente a che spartire.

- Rachel Donovan! Rachel Donovan!

Ci sono anche i giornalisti?

- É vero che esce insieme al membro dei Criminals, Kyle Graham?

- Da quanto va avanti questa relazione?

Questo non può essere vero. Questo non può essere vero.

Sto quasi per avere un attacco di panico quando sento alcune delle domande dei giornalisti e riesco a distinguere i microfoni tra le diverse macchina fotografiche che mi ritrovo puntata addosso. Per fortuna uno dei tizi della sicurezza mi riconosce e mi tende il braccio urlandomi di aggrapparmi; riesce a trascinarmi fin dentro le porte e a chiuderle dietro di me sbattendole in faccia ai paparazzi.

Resto per diversi secondi disorientata per colpa delle luci delle fotocamere e cerco di mantenere l'equilibrio perché sento che mi stanno per cedere le gambe.

- Sta bene, signorina Donovan? - mi chiede lo stesso uomo della sicurezza, calvo e enorme, che mi ha tirata fuori da lì.

- Si - rispondo con un filo di voce. - Grazie.

Quando finalmente la mia vista torna normale, la prima cosa che mi ritrovo di fronte é John che mi viene incontro con gli occhi sbarrati. - Meno male che sei arrivata! Hai ricevuto il mio messaggio?

- Che diamine sta succedendo?

Succede che il tuo peggior incubo si é appena avverato.

- Sono arrivati circa un quarto d'ora fa, penso sperassero di trovarti prima e non ne se ne sono ancora andati - mi fa un resoconto veloce. - Barbara é furiosa. Ti sta cercando e ti vuole nel suo ufficio subito. Mi dispiace, Rachel

Oddio. Oddio. Oddio. Ora sono sicura che mi verrà un attacco di panico.

Barbara Lane mi ucciderà. E per come sta andando questa giornata, le sarei quasi grata.

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