Capitolo 3
Kyle mi aiuta a tirarmi su e mi porta al centro della pista, cioè dell'enorme salone della casa. Vorrei quasi alzare gli occhi al cielo di fronte all'enorme opulenza di cui si circonda Chase, sembra che il suo motto sia più grande e costoso é, meglio é.
Voglio dire, a che cosa gli serve questa casa gigante?
Praticamente vive in un palazzo da solo, se tralasciamo il fatto che organizza feste praticamente ogni settimana. Io non riuscirei a vivere in posto del genere per due semplici ragioni: la prima, sarebbe troppo silenzioso (e lo sanno tutti come finisce nelle case grandi e silenziose nei film horror..); la seconda, mi sentirei in colpa a possedere tutto questo mentre ci sono persone là fuori che non hanno niente.
Ho pensato la stessa cosa la prima volta che ho messo piede nella casa che condivido con le ragazze. Dana ha impiegato quasi un mese a convincermi che non c'é niente di male a vivere lì, tanto più che siamo in quattro (cinque quando Loren abitava ancora con noi) e abbiamo bisogno di spazio. Beh, quando Chloe se ne andrà lo spazio aumenterà ancora di più.
- A che cosa stai pensando? - mi chiede Kyle riportandomi al presente. Ci stiamo muovendo piano, dondolando dolcemente sulle note di Tonight di John Legend. Le mani di Kyle sono appoggiate sui miei fianchi, così grandi da circondarmi quasi interamente la vita.
- La casa di Chase é molto grande.
- Si, é vero - concorda Kyle con una risata. - A lui piace esagerare.
- E a te? - gli chiedo istintivamente perché nel caso in cui mi rispondesse che per lui é lo stesso troverei almeno un difetto, che ai miei occhi sarebbe enorme, in questo ragazzo perfetto. Non credo che mi sentirei a mio agio a stare con qualcuno per cui i soldi valgono quanto la carta igienica e quindi si prenda il lusso di spenderli in modo sconsiderato.
- Nah, in confronto a questa, casa mia é praticamente un buco - mi risponde. Intravedo uno scintillio malizioso nei suoi occhi, un attimo prima che abbassi la testa fino a sfiorarmi l'orecchio con le labbra. - Ma é abbastanza grande per due, nel caso volessi farci un salto.
Kyle Graham mi ha appena invitata da lui. A casa sua. Noi due soli. A casa sua. Solo io e lui.
- Io..
Io sto avendo tante di visioni di me e Kyle Graham che ci rotoliamo nel letto della sua camera. E in tutte le altre stanze della sua casa. Anche nel suo giardino, se ne ha uno.
Non sono più tanto contraria all'idea del correre nudi sul prato fiorito, adesso.
Alarme fenicotteri rosa.
- Non sarebbe una buona idea, sai, per i paparazzi. Sono sicura che non vuoi che qualche foto insieme a me venga divulgata. Si, sarebbe un danno per la tua immagine e che cosa penseranno le tue fans, poi? Non vorrei disturbare, comunque. Forse non lo sai ma io sono una maniaca dell'ordine..
E adesso sarebbe un buon momento per fermarmi.
- Se sei un tipo disordinato é meglio che tu mi stia alla larga. Non si sa mai, potrei dare di matto. Una volta Dana ha preso una delle mie magliette e quando ha finito di usarla, l'ha buttata sul mio letto invece di piegarla e rimetterla al suo posto, sono rimasta arrabbiata con lei per tre giorni. Non vorrei che succedesse la stessa cosa anche con te, non voglio arrabbiarmi con te. Come non vorrei mai che tu ti arrabbiassi con me. É brutto essere arrabbiati con qualcuno, non credi? La rabbia rovina tutte le relazioni e poi ti ritrovi ad invecchiare solo senza nessuno che ti ami o che..
Alla fine mi zittisco. Ma solo perché le mie labbra si ritrovano occupate a baciare quelle di Kyle.
Kyle Graham mi sta baciando.
Dovrei smetterla di parlare di lui come Nome e Cognome. Non credo che lui in questo momento stia pensando "Sto baciando Rachel Donovan", piuttosto "Sto baciando Rachel" o "Sto baciando l'amica delirante dei volatili". E poi perché mi sto ponendo questo problema?
Kyle Grah..Kyle Ebasta mi sta baciando. È l'unica cosa che deve interessarmi.
E bacia molto bene. In modo lento e meravigliosamente sensuale, come se stesse facendo l'amore con la mia bocca e si stesse godendo ogni singolo attimo. E, smettendo di pensare, comincio a goderne pure io. Tutto svanisce e l'unica cosa che sento è la morbidezza delle sue labbra, il mio cuore che batte all'impazzata e i muscoli tonici del suo petto sotto i miei palmi.
Andiamo avanti a baciarci per un tempo che mi pare infinito. E adoro ogni singolo istante.
- Non volevo straparlare - sussurro senza fiato quando Kyle mi lascia andare.
Giuro che non avevo mai balbettato o straparlato in vita mia ma come ormai mi succede di continuo il mio cervello è andato in tilt e ha smesso di comunicare con la bocca. Odio reagire come una pazza ogni volta che ci prova con me. Non mi era mai successo con nessun ragazzo e l'unico con cui vorrei fare una bella impressione, tira fuori questo lato ridicolo di me.
- Puoi straparlare quanto vuoi, Rachel - dice lui con voce roca. - Te l'ho detto che mi piace il suono della tua voce.
- In realtà, era la mia risata.
- Mm - fa sfiorandomi dolcemente le labbra. - É lo stesso.
- Kyle Graham che bacia una donna ad un evento pubblico.. vorrei avere carta e penna per scrivere un articolo.
Kyle si blocca ad un soffio dalle mia bocca mentre io sobbalzo in preda al panico, non appena sento una voce alle mie spalle.
Articolo?, penso orripilata facendo istintivamente un passo indietro e mettendo distanza tra di noi.
No. Per quanto sia meraviglioso essere tra le braccia di Kyle e ancora di più, essere baciata con trasporto da lui, non voglio assolutamente finire tra le pagine di nessun articolo. Mai.
Ho lottato duramente per la mia privacy (soprattutto quando le mie amiche sono improvvisamente diventate delle divinità agli occhi del mondo e per qualche strano motivo le persone hanno preso di mira anche me) e voglio che la situazione resti come tale. Preferirei evitare che il mio nome o la mia faccia vengano sbattuti ovunque, che le persone comincino a immischiarsi nella mia vita privata e a scavare nel mio passato. Non che ci sia niente che debba nascondere, ma sarebbe comunque fastidioso.
Kyle deve avvertire il mio improvviso cambiamento d'animo perché lancia un'occhiata penetrante dietro di me.
- Jenna Winston, la tua vita amorosa é così deprimente da dover ficcare il naso nella mia?
Mi basta associare il nome per riconoscere la persona che ci ha appena interrotti. Jenna Winston é una delle giornaliste di gossip più conosciute e temute nel mondo dei VIP, per i suoi articoli spesso pungenti e derisori nei loro confronti. Nella maggior parte dei casi, l'obiettivo di questa donna sembra proprio denigrare gli idoli di milioni di persone. A volte mi dà l'impressione che questo lavoro sia una sorta di vendetta personale di una donna che da adolescente deve essere stata una ragazzina emarginata, forse innamorata del ragazzo più popolare della scuola e mai ricambiata o presa in giro dai bulli e roba simile.
"Se finisci nel mirino di Jenna Winston, comincia a tremare perché con sole quattro righe può distruggere la tua intera carriera", così l'aveva descritta la conduttrice dello show The Afternoon, Emma Novak, durante una delle sue interviste.
La giornalista risponde con un sorriso smagliante, per niente toccata dalla frecciatina di Kyle. - Meglio deprimente che totalmente inesistente. Tutti cominciavamo a pensare che avessi davvero problemi a letto con le donne, come sosteneva la tua ex.
Mi ero quasi dimenticata di quella stupida storia. Dopo la loro rottura, la sua precedente ragazza, Jordie Finnen, una modella di origini slave, ha rilasciato un commento in merito dicendo che Kyle non era mai riuscito a soddisfarla sessualmente nei cinque mesi di relazione e che era stato meglio che si fossero lasciati. Ovviamente, era palese che fosse solo un modo per salvarsi la faccia di fronte all'umiliazione ma ciò non aveva impedito il sorgere di diverse congetture in proposito.
Kyle si limita a scrollare le spalle senza replicare alcunché.
- Ma sono sicura che adesso hai finalmente l'occasione di smentire le voci, grazie a..
Jenna sofferma lo sguardo su di me per diversi secondi cercando di riconoscermi. - Sei apparsa in qualche episodio di quella nuova serie, Phoenix, giusto?
Odio quando succede. Quelle poche volte in cui le ragazze sono riuscite a convincermi a partecipare ad uno dei loro eventi mondani, finisco sempre circondata da persone che mi chiedono in quale film abbia recitato o in quale reality show sia presente e quando scoprono di stare parlando con una semplice fotografa e di non essere una di loro, mi guardano come se valessi meno di niente e cominciano tutti ad evitarmi come la peste. Una volta qualcuno aveva persino preteso che la sicurezza mi scortasse via dandomi dell'arrampicatrice sociale. Era stato tremendamente umiliante.
- No, io non sono un'attrice - rispondo quasi sospirando, per il numero di volte in cui avrò ripetuto quella frase.
La donna sbatte le palpebre più volte con aria teatrale e si porta una mano al petto. Potrebbe suonare più falsa?
- Mi spiace, pessima figura. Ero davvero sicura facessi parte del cast di Phoenix - si scusa Jenna inclinando il viso per studiarmi più attentamente. - Allora dove ti ho già vista?
- In realtà, credo da nessun parte - mormoro a disagio, non sapendo come proseguire. - Io..ehm..
- Rachel é una dei migliori fotografi di Barbara Lane - corre in mio aiuto Kyle passando un braccio intorno alla mia vita per avvicinarmi a lui, gesto che non passa inosservato agli occhi di Jenna.
- Non direi una dei migliori, faccio solo il mio lavoro - ribatto.
- Un lavoro eccellente - aggiunge lui sorridendo con orgoglio.
Vorrei chiedere a Kyle come fa ad esserne tanto sicuro visto che ci conosciamo da meno di un giorno e fino a ventiquattro ore fa non sapeva neppure il mio nome.
Nel frattempo, gli occhi scuri di Jenna continuano a fissarmi incuriositi, come se fossi un qualche strano tipo di scherzo della natura. Davvero, ormai dovrei essermi abituata a quel tipico sguardo ma non riesco a impedirmi di spostare il peso del mio corpo da un piede all'altro, di fronte a quel silenzioso scrutinio.
La presa di Kyle si serra sul mio fianco, appiccicandomi a lui, credo per costringermi a stare ferma, prima di chinare leggermente il capo per lasciare un bacio sulla mia tempia in un gesto di confortante tenerezza. O, almeno, lo sarebbe se lei la smettesse di fissarci in quel modo.
- Oh.
Jenna sembra improvvisamente risvegliarsi, lasciandosi sfuggire un'esclamazione. - Oh - ripete e, di nuovo, sbatte più volte le palpebre fingendosi stupita. - Questo vuol dire che il nostro Kyle Graham è sceso dall'olimpo degli dei alla ricerca di una comune mortale.
- Credimi, Jenna, sanguino rosso come te - ironizza con un sorrisino Kyle. - Tu, colei che cerca di dimostrare quanto noi stars valiamo poco, dovresti saperlo meglio di tutti.
- Vero. Ma vederlo con i propri occhi é sempre una piacevole sorpresa. In fondo, di solito vi relazionate solo con i vostri simili - replica la donna per poi rivolgersi a me. - Dovresti ritenerti fortunata ad essere stata presa in considerazione da Kyle Graham, per adesso. Però, sappi che loro sono particolarmente volubili, cambierà idea in fretta quindi sta attenta a non avere troppe aspettative.
- Smettila, Jenna. Va bene punzecchiare me ma non prendertela con lei.
- La sto semplicemente mettendo in guardia - replica lei. - L'ho visto fare così tante volte: la celebrità che trova l'amore in una persona qualunque. Un'ottima trovata per le pubbliche relazioni pagare qualcuno per interpretarne il ruolo.
- Che cosa stai insinuando?
- Assolutamente niente - risponde innocentemente la giornalista. - Penso solo che i giornali scandalistici adoreranno parlare di voi. Non è incredibile che solo dopo pochi mesi dall'annuncio della relazione tra Chloe Carter e Nathaniel Adams, un altro membro dei Criminals è caduto nella trappola dell'amore? Sembra proprio che qualcuno stia architettando ogni cosa.
È brava.
Le sono bastate poche frasi e adesso mi sto chiedendo davvero se è in questo modo che le persone là fuori mi vedrebbero se mai ci fossero un Kyle Graham e Rachel Donovan. In fondo, so benissimo che insieme siamo così improbabili e saremmo l'argomento preferito delle riviste di gossip di tutto il paese per mesi, forse anche per molto più tempo di quanto non lo siano stati Nate e Chloe.
Se fosse così, quale sarebbe il mio ruolo in tutto questo? Come mi vedrebbe la gente?
Non voglio essere considerata come parte di un qualche strano piano ideato dai piani alti del mondo dell'industria discografiche al fine di aumentare la popolarità del gruppo.
Ma se a Jenna sono bastati meno di dieci minuti di conversazione per arrivare a questa conclusione quanti altri potrebbero pensare lo stesso?
In fondo lo sanno tutti come funzionano le cose per loro, non sarebbe la prima volta che questo genere di accordi venga creato secondo interessi comuni.
La storia di Nate e Chloe è cominciata allo stesso modo, anche se poi si sono innamorati ed ora sono felici insieme.
Ma nel mio caso, se davvero si arrivasse a pensare che io e Kyle abbiamo fatto lo stesso, quali sarebbero le conseguenze? Kyle Graham è una celebrità, tutto gli sarebbe stato perdonato e magari classificato come un capriccio di Hollywood, ma per me non sarebbe lo stesso. Verrei giudicata molto più duramente per non essere nessuno ed avere cercato di diventare qualcuno in cambio di soldi.
Un'etichetta che mi rimarrebbe addosso per troppo tempo e a causa della quale potrei essere disprezzata e perdere tutto ciò che mi sono guadagnata sporcandomi le mani fino ad oggi: l'indipendenza, il rispetto e soprattutto il mio lavoro.
E non posso permetterlo.
- Scusatemi, devo uscire a prendere una boccata d'aria - invento una scusa pur di allontanarmi subito da lì. All'improvviso mi sento assalita da una forte ondata di panico e tutte quelle persone intorno a noi mi sembrano essersi fatte ancora più vicine, tanto da soffocarmi. Kyle, la prima fra tutte.
- Ma certo, ti capisco. Nemmeno io riesco a stare in ambienti chiusi in mezzo a troppe persone - commenta Jenna con aria infinitamente soddisfatta prendendo un sorso dal suo calice di vino. Sono sicura che sa il motivo per cui ho bisogno di andarmene e ne stia gongolando. - Penso che me ne andrò anch'io a questo punto, ho socializzato abbastanza.
- È stato un piacere conoscerti, Jenna Winston - mi congedo, togliendo la mano di Kyle dal mio fianco, per fortuna non oppone resistenza. Eppure sento il suo sguardo cristallino perforarmi la nuca.
- Anche per me, Rachel. Spero di rivederti ancora in compagnia di Kyle.
- Si, certo - annuisco allontanandomi in fretta da loro.
Spero di no e non è stato una piacere conoscerti.
Cammino tra la gente ubriaca e festosa, pensando che forse dovrei avvisare almeno una delle ragazze che me ne sto andando. Ma poi, mi rendo conto che cercarle sarebbe del tempo sprecato mentre io voglio uscire da questa casa il prima possibile e senza dover rischiare di incontrare Kyle o Jenna o qualunque altra persona possa farmi sentire uno schifo più di quanto non mi senta già.
In più non me la sento di rovinare anche la loro serata, sapendo che si preoccuperebbero per me. Invierò loro un messaggio arrivata a casa.
Quando finalmente sono fuori dalla casa di Chase, mi lascio andare ad un profondo respiro sollevato. Qui a Lawson, la temperatura è ancora abbastanza alta perché possa stare all'aperto con solo indosso il tubino. Essendo venuta con l'autista di Lola, dovrò aspettare una manciata di minuti prima che il taxi che ho appena chiamato arrivi.
Nell'attesa, il mio sguardo vaga tra le altre abitazioni del quartiere di Chase. É così diverso da quello dell'orfanotrofio in cui vivevo con Chloe, Lucas e molti altri bambini quando ero piccola. Prima che i miei genitori morissero, vivevamo in un appartamento accogliente e spazioso che adoravo anche se sognavo una camera tutta mia.
Dopo averla persa e con essa la maggior parte dei ricordi dei miei, mi ricordo che pregavo ogni notte, nel letto della stanza che condividevo insieme ad altre due ragazzine in orfanotrofio, che non mi sarei mai più lamentata di condividere la camera con mio fratello se avessi potuto tornare indietro nel tempo e riavere la mia mamma e il mio papà.
Ovviamente, non era accaduto ma da allora non ho mai dato più per scontato niente di ciò che ho avuto ed ero sempre stata grata dei traguardi che avevo raggiunto, prima fra tutti la mia posizione di fotografa alla Lane Photography alla quale non rinuncerei mai. Soprattutto non a causa di quello che i giornali scandalistici potrebbero dire di me e che rovinerebbe la mia carriera.
Mi odio per essermene andata in quel modo dalla festa ed aver piantato in asso Kyle in questo modo. Soprattutto perché questo significa che in meno di due giorni sono riuscita a rovinare definitivamente ogni cosa con Kyle Graham, il mio sogno irraggiungibile.
Non so nemmeno se ridere o piangere per la mia stupidità.
Il taxi accosta di fronte al marciapiede e l'autista mi rivolge un cenno della testa al quale rispondo con un sorriso flebile. Muovo due passi e allungo la mano verso lo sportello per entrare nella Ford gialla azzardando un'ultima occhiata verso l'immessa casa dalle luci sgargianti riflettersi alle finestre in pieno movimento.
Per trovarmi Kyle ad un palmo dal naso.
Completamente pietrificata, lo guardo mimare al conducente di abbassare il finestrino prima di allungare un paio di banconote e dirgli di andarsene. Deve averlo pagato abbastanza perché l'uomo non si lamenta neppure della corsa inutile per venire qui.
- Che stai facendo? - sbotto rendendomi conto che ha appena fatto andare via il mio passaggio per la notte.
Kyle incrocia le braccia al petto e mi osserva con calma apparente. - Che stai facendo tu, Rachel?
- Sto andando a casa o almeno era quello che avevo intenzione di fare.
- Se volevi andare a casa, avresti potuto dirmelo. Ti avrei accompagnata.
- Hai pensato che magari non volevo che lo facessi? - chiedo ma in realtà non son sicura di volere essere sentita. Voglio solo che mi lasci andare.
- Non devi credere a quello che dice Jenna Winston. Lo sai che fa solo parte del suo gioco.
- No! - sbuffo esasperata. - No, non lo so. É forse é proprio questo il punto, Kyle. Tu sei abituato ma io no. Non mi piace, non voglio abituarmi. Sono anni mi impegno ad evitare questo, ad evitare che l'assalto mediatico delle ragazze non arrivi anche a me e voglio che la situazione resti tale!
Ho appena urlato addosso a Kyle Graham come una ragazzina patetica, realizzo portandomi una man davanti alla bocca orripilata. Dio, non so proprio più che diavolo mi prenda oggi.
- Mi dispiace, io.. - cerco di mettere insieme delle scuse evitando di guardarlo negli occhi. - Sono stanca ed é meglio che vada.
- Ehi, ehi, Rachel - mi blocca Kyle ancora prima che possa fare un altro passo. Mi si para di fronte e poggia le mani sulle mie spalle delicatamente ma con fermezza mentre i suoi occhi di ghiaccio si intrecciano ai miei.
- Hai pensato che magari -, comincia con dolcezza riprendendo le mie parole di poco prima, - é quello che mi piace di te e che ti rende così speciale ai miei occhi?
Poi mi bacia. Lì in mezzo alla strada, dove chiunque ci può vedere.
Ed io penso che per quanto la mia testa mi dica di rinunciarci, al mio cuore una sola sera non basterà.
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