Capitolo 1
Kyle Graham é alto. E decisamente bello.
Un muro di muscoli compatti e inchiostro, taglia uno e novanta.
Con i capelli nerissimi come la pece e gli occhi chiarissimi come il ghiaccio. Un contrasto decisamente accattivante.
- Sono Rachel. La fotografa - mi presento cercando di far apparire la mia voce sicura e non quella di una ragazzina in piena attività ormonale che ha appena incontrato il suo idolo per strada. Perché sarebbe decisamente patetico e poco professionale.
Kyle mi scruta dall'alto dei venti centimetri che ci separano. I suoi occhi color ghiaccio si stringono per qualche secondo e poi si sgranano sorpresi, mentre alza un sopracciglio con il piercing.
- Tu non sei l'amica di Chloe? - mi chiede lasciandomi interdetta. Non mi aspettavo che mi riconoscesse considerando che non ci siamo mai rivolti la parola né siamo stati mai così vicini di persona, nonostante quattro dei nostri amici facciano ormai coppia fissa.
Arrossisco mentre le mie mani corrono a stringere la mia Canon che penzola dal collo. - Già - confermo e cerco di accennare un sorriso. Non so per quale motivo ma essere stata riconosciuta così in fretta mi lusinga perché vuol dire che gli devo essere rimasta impressa in un modo o nell'altro. Ma mi imbarazza anche, avrei preferito che non accadesse ora che lo sto per fotografare mezzo nudo.
Non sono più una sconosciuta che fa il suo lavoro. Ora sono diventata l'amica di Chloe che avrà il piacere di guardarlo per diverse ore con solo un paio di jeans logori.
Ma per Kyle questo non sembra essere un problema. - Beh, è un piacere conoscerti, finalmente.
Lo dice rivolgendomi un sorriso accattivante che fa inevitabilmente ricadere il mio sguardo sulle sue labbra carnose e sul piccolo piercing al lato. Se lo baciassi adesso, qualcuno avrebbe da ridire?
No, mi rimprovero mentalmente. Ricorda: rapporto professionale.
- Piacere mio - mormoro scacciando dalla testa tutti i pensieri delle labbra di Kyle sulle mie, in una perfetta scena hollywoodiana compresa di set fotografico. Ci mancherebbe solo il pannello cambia sfondo con l'immagine di una spiaggia caraibica dietro di noi e..
S-m-e-t-t-i-l-a.
- Sono contento che sarai tu a fotografarmi, oggi - commenta rincarando la dose. - Sei femmina e giovane.
Le mie guance vanno letteralmente a fuoco e immagino che per lui sia una visione ridicola, vedermi diventare il viso dello stesso colore dei miei capelli.
Mi limito ad annuire non sapendo come prendere il senso di quell'ultima frase. Dana direbbe sicuramente che sta flirtando con me ma io mi sento paragonata ad una mucca al mercato della carne. Se avesse aggiunto l'aggettivo fresca, mi sarei offesa veramente.
E questo la dice lunga sulla mia esperienza con i ragazzi e la mia capacità di interpretare i segnali che vengono dall'altro sesso.
- Ehm..grazie - dico infine poco convinta.
Kyle ride. I suoi occhi scintillano mentre la sua risata si espande tutt'intorno a me, avvolgendomi calda come la cioccolata. Credo di essermi appena innamorata della risata di Kyle Graham, anche se sta ridendo di me. Ma lo fa con quel suono forte e a tratti rude che mi piace da impazzire.
- Scusa, pessima scelta di parole. Intendevo dire che non faccio spesso questo genere di cose e lavorare con qualcuno di familiare mi fa sentire un po' più a mio agio. E, sono contento che tu sai una ragazza, e bella per giunta. Adesso ho molta più voglia di mostrarti i miei muscoli.
E io di ammirarli.
Ah. Ah. No. Così non va.
Rapporto professionale.
Ora sono io a ridere ma la mia risata non ha proprio niente di sexy. È più un richiamo per anatre, gracchiante e imbarazzata. Patetico.
- Ehi Rachel, qui è tutto sistemato. Se siete pronti cominciamo.
Appena John, il tipo addetto alle luci, pronuncia il mio nome vorrei correre a baciarlo per avermi ricordato che siamo sul posto di lavoro e che devo smetterla di flirtare (o, a mio avviso, mostrare a Kyle come sono brava a dialogare con i volatili).
- Siamo pronti - dico a voce abbastanza alta perché tutti sul set mi sentano e poi abbasso il tono così da rivolgermi solo a Kyle. - Cominciamo.
Lui annuisce sorridente e porta le braccia dietro la schiena affermando il colletto della maglietta grigia, quella con il logo del loro gruppo: lo sfondo di una foto segnaletica con il tipico cartello nero che riporta il nome Criminals. Mi volto repentinamente non appena intravedo il lembo della sua pelle addominale mentre se la sfila dalla testa.
È un gesto stupido visto che dovrò fotografarlo a petto nudo tra pochi minuti ma mi serve un po' di tempo per imporre ai miei ormoni di stare calmi.
A cuccia, belli.
Camminando fino al mio posto dalla parte opposto al set, tiro dei profondi respiri cercando di rilassarmi e concentrarmi. Ho fatto decine di servizi come questo, mi ripeto, è solo Kyle Graham. Solo Kyle Dannatamentesexy Graham.
Sono spacciata.
- Okay, Kyle. Che ne dici di fare un paio di scatti per abituarti alla fotocamera?
E per abituare me ad averti davanti al mio obiettivo.
Lui si mostra d'accordo e si rilassa subito. So che può essere difficile fare da modello per un servizio se non lo si fa di professione. Essere fotografati dai paparazzi non conta perché a loro non importa se vieni bene o meno, se la luce è quella giusta, se sembri naturale, se hai qualcosa fuori posto.. anzi, più la foto ritrae un momento che non vorresti vedesse nemmeno tua madre, più l'apprezzano.
E, addio alla ricerca della perfezione e della tecnica dell'immagine.
Mentre io lavoro sempre e solo perché le mie foto siano eccezionali. Le migliori.
E non so se oggi mi sento particolarmente ispirata o cosa, ma solo quei pochi scatti di preparazione mi sembrano di gran lunga i migliori che abbia mai fatto ultimamente.
Queste vanno dritte sul muro della mia camera da letto, penso arrossendo e sperando di non averlo detto ad alta voce.
- Bene - commento affacciandomi da dietro l'apparecchio e guardandolo negli occhi. - Adesso passiamo al sodo.
Samantha, una ragazza bionda e magra come un grissino, si fa avanti avvicinandosi a Kyle. Gli spiega come deve posizionarsi e gli dà un paio di dritte per aiutarlo a sembrare il più naturale possibile.
Gli sfiora più volte le braccia e le spalle per sistemarlo correttamente. Il tutto guardandolo come se fosse il suo ultimo pasto.
- Va bene così - affermo acidamente. Ora leva le tue manacce dal suo corpo.
Lei fa un ultimo sorriso a Kyle e poi si allontana ritornando al suo posto.
Le lancio un'occhiataccia prima di tornare a concentrarmi su quello che devo fare.
- Perfetto - mormoro mentre faccio tre scatti consecutivi. Missy, la stilista vicino a me, fa un sospiro sognante con gli occhi fissi sul batterista in posa. E non posso fare a meno di biasimarla.
Kyle sembra nato per stare davanti alla fotocamera. Appoggiato al muro di mattoni marrone-rossicci in posizione fintamente non curante, con le mani nelle tasche dei jeans logori e sbiaditi, portati bassi e un ginocchio leggermente piegato, è una visione così bella che, se potesse, persino la mia macchina sospirerebbe.
La testa è girata di lato, rendendolo visibile solo il profilo del viso dai lineamenti forti, lo zigomo alto e la mascella marcata in contrasto con le labbra carnose che sembrano incredibilmente morbide.
Faccio due passi in avanti e regolo lo zoom in modo da inquadrarlo solo per metà busto.
- Adesso guarda verso di me.
Quasi mi pento di aver fatto quella richiesta. Quando Kyle guarda nell'obiettivo rimango praticamente senza fiato e mi sembra quasi che i suoi occhi non stiano semplicemente guardando verso di me. Ma che stiano guardando proprio me.
Rimango incantata da quelle iridi azzurro-grigiastre così chiare, circondate da ciglia nerissime, così espressive da farmi rabbrividire dalla testa ai piedi.
Wow.
Per un attimo dimentico come si fa a scattare una foto, perché mi trovo lì e forse anche chi sono.
Okay, concentrati su qualcos'altro. Tutto ma non i suoi occhi.
Qualcos altro tipo i muscoli compatti delle sue braccia e dell'addome.
Qualcos altro tipo i tatuaggi da cattivo ragazzo che segnano la sua pelle abbronzata.
Qualcos altro tipo la V perfettamente visibile con cui pantaloni tenuti così bassi.
Perché Missy gli ha fatto mettere pantaloni così maledettamente bassi?
Perché ho voglia di gettare la mia adorata Canon e correre a leccargli ogni piccola parte di quel corpo perfetto?
No. Cattiva. Cattiva ragazza.
Concentrati. Rapporto professionale.
Fenicotteri rosa. Pensa ai fenicotteri rosa e scatta quella maledetta foto.
Click.
Non riesco neppure a capire perché abbia un tale effetto su di me. Lui non è neanche il mio tipo, tutto muscoli e tatuaggi con quel sorriso accattivante e l'aria da cattivo ragazzo. Il mio ragazzo ideale assomiglia di più al suo fratello gemello, Ian. Calmo, serio e tranquillo. Come me.
Eppure fin da quando sono diventata fan dei Criminals, il batterista é sempre stato quello per cui ho avuto un debole. Quello per cui alla domanda: Chi è il persona su cui hai fantasticato di più?
La mia risposta è Kyle Graham.
Due ore e tanti fenicotteri rosa dopo annuncio a tutti che abbiamo finito. O meglio che Kyle e la squadra hanno finito, io devo ancora riguardare ogni singola foto e scegliere quelle da mostrare a Barbara Lane.
E non ho ancora deciso se farlo sarà un piacere o una tortura.
- Ho fatto così schifo? - mi chiede Kyle divertito mal interpretando la mia espressione. Grazie a Dio si è messo addosso qualcosa.
- Sei stato fantastico - dico d'impulso e spero che la mia voce non abbia assunto un tono tutto gongolante.
Il complimento lo fa sorridere mentre i denti perfettamente dritti e bianchi fanno capolino da sotto le labbra. Ragazzone, ma ce l'hai un difetto?
- Nah - fa lui e per un attimo temo di essermi espressa a voce alta. - Io mi sono limitato a stare fermo. Sei tu quella che ha fatto il lavoro sporco.
L'unica cosa sporca sono stati i miei pensieri su di te.
Oh cavolo, ma che diavolo mi prende?
- Sei stato molto bravo, invece - borbotto maledicendo i miei pensieri inappropriati. - Non tutti riescono ad apparire così naturali e ad essere a loro agio come te, considerando che non sei un modello di professione.
- In realtà mi sono impegnato per fare colpo su di te.
Di nuovo quel sorriso. Penso che stia scherzando ma qualcosa nel suo sguardo mi dice che è la verità. O magari sono solo io che voglio credere che lo sia.
- Sono lusingata. Anche se direi che hai fatto jack pot, conquistando tutte le donne presenti.
Quello che fa dopo Kyle manda il mio cervello completamente a farsi friggere. Si china su di me, abbastanza vicino da sfiorare il mio orecchio con la bocca e a quel punto sento il mio cuore partire al galoppo appena prima che si fermi al suono delle sue parole. - Ce n'è solo una che sono interessato a conquistare. - sussurra. Si raddrizza e allunga la mano fino a raggiungere una ciocca dei miei capelli rossi e la scosta all'indietro.
Quegli occhi, penso incoerente.
Deglutisco. - Io..
Kyle Graham ha appena fatto un'allusione riferita a me e mi ha appena toccato i capelli.
Fenicotteri rosa.
- Io ho molto lavoro da fare - mormoro maneggiando la macchina fotografica. - Devo.. Devo ancora rivedere tutte le foto e sceglierle.. abbiamo scattato molte foto e mi ci vorrà un po' - balbetto. - Sai, i tempi sono molto stretti. Il mio capo, sai.. no, ovvio che non lo sai, non la conosci. Ma lei è molto esigente perciò mi conviene sbrigarmi e insomma.. Devo proprio finire il prima possibile perché i tempi sono molto stretti e sai..
Questo l'ho già detto.
Smettila con questo "sai".
Vorrei prendermi a schiaffi in faccia.
- Va bene, Rachel - mi ferma Kyle divertito. Si mette le mani nelle tasche dei pantaloni scuri. - Sembra impegnativo - commenta garbato.
Istintivamente mi porto la stessa ciocca di capelli che ha toccato lui dietro l'orecchio sorridendo imbarazzata. - Lo è.
Annuisce. - Spero di rivederti presto, allora.
- Lo spero anch'io.
***
- Mmm.
Seduta dietro la sua scrivania, Barbara Lane guarda le foto che ho scattato ieri. Ne ha già scartate cinque sulle quindici che, io e Samantha Mani Lunghe, abbiamo ritenuto come le migliori.
Tra parentesi, ascoltarla elogiare il fisico scolpito di Kyle per tutto il tempo, ha reso il lavoro una tortura.
Barbara guarda con più attenzione la fotografia rigirandola in tutte le angolazioni. È una di quelle che ritrae Kyle a mezzo busto che guarda dritto.
- Questa - afferma sventolandola una volta.
Sono pienamente d'accordo con lei. È proprio la foto giusta da mostrare al publico. Quella che se vedi per strada su un pannello pubblicitario, ti fermi e rimani a darle un'altra occhiata.
E, con l'arrivo delle feste, è inevitabile che garantirà al prodotto una notevole vendita. Le ragazze penseranno: Ehi, Kyle Graham usa quel profumo! Magari lo regalo al mio ragazzo.
- Proponiamo anche questa e quelle due - afferma la direttrice mettendosele tutte e quattro davanti a sé. - No, anzi questa no.
Alla fine ne lascia solo tre, le riesamina un'altra volta e sorride soddisfatta.
- Ottimo lavoro, Rachel - si congratula. Non sorride e non mi guarda nemmeno ma dopo anni ho capito che lei è fatta così. Il solo fatto che mi abbia detto Ottimo lavoro e non "Buon lavoro, Rachel" o "Brava, Donovan" equivale ad una medaglia d'oro.
- Grazie, Mrs. Lane.
Il telefono suona. Barbara risponde e mi dà il permesso di uscire. E con questo la mia giornata lavorativa si è appena conclusa. sono state due settimane intense e sono felice di avere questi tre giorni liberi per dedicarmi a me stessa.
E con dedicarmi intendo passare le prossime settantadue ore a casa con un buon libro o ad autocommiserarmi per come ho reagito di fronte all'interesse di Kyle.
Balbettare. Non ho la più pallida idea di cosa mi sia preso in quel momento ma mi sono fatta prendere dal panico.
Insomma, tre giorni fa Kyle Graham sapeva a malapena chi fossi e in meno di quattro ore sono diventata interessante.
Stento ancora a crederci, mi sembra troppo surreale.
Continuo a dirmi che l'avrà detto solo per essere gentile con me perché sono l'amica di Chloe. Come potrebbe davvero essere interessato a me? Paragonata alle mie tre amiche e a tutte le donne che fanno parte del suo mondo io valgo meno di zero.
E, comunque, chi se ne importa. Il suo ipotetico interessamento sarà scemato nel momento in cui ho aperto bocca.
Entro in casa sbattendo la porta e gettando le chiavi nel piccolo porta oggetti.
- Hola Chelita.
Lola mi saluta marcando appositamente il suo accento spagnolo. - Ehi Lol - ricambio seguendola in cucina dove apro il frigorifero prendendo una bottiglia d'acqua e ne verso un po' in un bicchiere.
- Sembri turbata e tu non sei mai turbata. - constata con cautela. - Que passa?
Prende una tazza e ci versa dentro M&M's e orsetti gommosi. Si siede una delle sedie al tavolo e comincia mangiarli. Non ho mai capito come possa trovare buona la combinazione di quei due dolci.
- Ti ho detto che ieri ho fatto un servizio a Kyle, no?
- Sì. Non mi hai raccontato cosa è successo, però.
Finisco di bere tutta l'acqua che mi ero versata e appoggio, o dovrei dire sbatto, il bicchiere nel lavandino. - È successo che lui è così bello ed io sono una stupida.
Lola aggrotta le sopracciglia scure e si mette in bocca una pallina blu e un orsetto verde, che per coincidenza sono gli stessi colori di cui sono tinti i suoi capelli da circa due mesi. Non che sia una novità che cambi tinta molto spesso.
- No che non sei una stupida. Avanti, racconta tutto a zia Lola.
Mi sfogo, lasciando uscire tutta la mia frustrazione grata alla mia amica di ascoltarmi senza dire una parola, annuendo e dicendo solo 'ah-ah' ogni tanto. Tralascio unicamente la parte dei fenicotteri rosa perché persino io riconosco che parlarne ad alta voce farebbe di me una vera pazza.
- Avresti dovuto vedermi, è stato patetico. È ovvio che lui l'abbia trovato esilarante.
- Tu e Kyle Graham. Non vi avrei mai immaginati insieme - commenta masticando. - Ma d'altronde, non avrei mai immaginato nemmeno me e Chase.
Pronuncia il nome di Chase con aria così sognante che vorrei alzare gli occhi al cielo. Si vede lontano un miglio che ne è praticamente innamorata cotta. Proprio come Chloe di Nate e lui di lei. Sono contenta che quella Nora Garreth non sia riuscita a mettersi tra loro. Sono fatti per stare insieme.
Io le mie possibilità con Kyle invece le ho bruciate.
- Non c'è nessun io e Kyle Graham - replico facendo uscire Lola dalla Bolla Chase e riportando la sua attenzione sulla nostra conversazione.
- Però, ha detto che spera di rivederti presto.
Mi appoggio sul ripiano incrociando le caviglie. - L'ha detto per gentilezza. È il batterista dei Criminals ed io una semplice fotografa, quando pensi che ci incontreremo di nuovo?
Lei fa finta di rifletterci sopra. - Per esempio, stasera?
- La mia era una domanda retorica.
- La mia, no - afferma. - Stasera Chase organizza una festa da lui..
- No.
- Ci sarà anche Kyle..
- Lola, no.
Sa che non mi piacciono le loro feste. Non sono una tipa mondana e quello non è il mio stile di vita. Ho partecipato ad una sola festa con gente famosa in tutta la mia vita e il risultato è stato disastroso. Un'attrice in erba mi ha vomitato sulle scarpe e un tizio non ha fatto che provarci tutta la sera insistentemente, finché Dana non gli ha fatto capire con le cattive che non ero disponibile.
- E dai - mi prega. - Sarà una cosa fra pochi intimi. C'è anche Chloe.
- Non mi interessa.
Esco dalla cucina per farle capire che la questione è definitivamente chiusa.
- Ci sarà anche Kyle! - la sento urlare mentre salgo le scale per andare nella mia stanza.
- Questo lo hai già detto! - le rispondo.
- Ma la seconda volta è sempre quella buona!
- È la terza volta quella buona, non la seconda!
Ridendo entro nella mia camera e chiudo la porta alle mie spalle. Ma solo dopo aver sentito l'ultima parola di Lola.
- Ci sarà anche Kyle!
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