CAPITOLO 12
Marco's pov
Siamo davanti all'entrata del locale.
Non vedo l'ora di bere. Ne ho davvero bisogno.
Quando ho visto Cristina sulla soglia di casa sua, con quel vestito mi sono concentrato al massimo per non avere un erezione. Pensate che sono arrivato a pensare a Carlos che mi baciava pur di non pensare a lei e a quanto sia bella questa sera.
Non che non sia stupenda anche tutti gli altri giorni, eh, ma stasera lo è ancora di più. Quella scollatura che da spazio all'immaginazione... caverei gli occhi a chiunque la guardi. Anche a Brad che se la sta mangiando con gli occhi.
Quando eravamo in macchina, mezz'oretta fa, ancora davanti a casa sua, e Anne gli ha telefonato, tutti sono scoppiati a ridere. Io sono rimasto in silenzio mi ha dato solo un profondo fastidio e non comprendo il perché.
E' la mia migliore amica da letteralmente una vita, quindi presumo sia per l'affetto che nutro per lei, che mi porta ad essere geloso di lei. Così geloso di lei. Giusto?
Adesso, mentre la guardo ballare ancorata al mio amico, sento davvero una forte punta di fastidio all'altezza dello stomaco.
Sono seduto al balcone e li fisso nel frattempo che mi scolo qualche shottino insieme a Ginga ed Allison. Elida e Anne, invece stanno ballando mentre si baciano.
E chi lo sapeva che stessero insieme? Oppure magari non lo sono neanche... ma che problemi mi faccio? Boh, sarà l'alcool.
Prima di venire qui, io e Brad, grazie ad alcune conoscenze, siamo riusciti a farci fare per tutti e sette dei passaporti falsi. Così alcool a volontà!
E a quanto pare, questa cosa rende molto felice Aurora. Già credo che insieme ad Allison siano arrivate a uno, due, tre... dieci shottini. E siamo qui solo da un quarto d'ora circa.
Scommetto che entro la fine della serata avremo due belle donne sbronze. E intendo sbronze, sbronze.
Credo e spero che Anne, perché mi sembra la più responsabile, non berrà più di tanto cosicché possa portarci a casa sani e salvi.
Speriamo bene.
Cristina e Brad continuano a ballare avvinghiati l'uno all'altra. Dov'è il mio bicchiere? Lo cerco e lo trovo vuoto. Sbuffo e ne ordino altri due.
Faccio una smorfia quando vedo lui allungare le mani e metterle sul suo fondoschiena e lasciarle qualche bacio sul collo.
Rilascio un sospiro di sollievo mentre lo vedo allontanarsi da lei e dirle qualcosa all'orecchio. Lei annuisce, sorride e lo bacia. Bleah.
Ormai sono più che convinto che la gelosia nel suoi confronti sia legata all'affetto che provo per lei. Insomma è la mia migliore amica! Quasi una sorella.
Ecco perché.
Mi alzo e barcollando mi avvicino a lei. Mi spingo tra la massa di persone che si struscia una contro l'altra e cerco di arrivare a lei.
Ma non prima di un altro uomo. E' di spalle e il viso non riesco a vederlo. Da quanto capisca, non stanno facendo nulla di male, lui non sta facendo niente di male perciò sono più tranquillo.
Non voglio che qualcuno le metta le mani addosso se mi ha dato fastidio vedere quelle del mio migliore amico nonché suo fidanzato spostarsi sul suo corpo, non potrei mai sopportarlo se fossero quelle di uno sconosciuto.
Cominciano a muoversi a ritmo di musica come tutta la gente e mi rituffo nella mandria. Mi spingo tra persone che ballano, che si baciano e altre che sono quasi in procinto di scopare.
Quando arrivo da lei, si sono girati e finalmente vedo il volto dello sconosciuto.
No.
No, no e no! Che cazzo ci fa lui qui?
Si deve allontanare subito da lei. Ora. Immediatamente.
<Sta lontano da lei, bastardo!> esclamo correndo nella loro direzione.
Quando Cristina mi vede si allontana di poco da lui e mi guarda confusa. <Che cos-> dice ma lui la interrompe salutandomi col suo tono spavaldo che odio con tutto me stesso.
<Luke, che cazzo ci fai qui? Te ne devi andare. Subito, non sei il benvenuto qui> ringhio mentre avvicino Cristina mettendole una mano sul fianco e posizionandola dietro di me. <Ma che sta succedendo, Marco?> mi sussurra ma non ho tempo di spiegarle.
Luke se ne deve andare. Subito. Potrei non resistere ai miei istinti.
<Beh, ho saputo che c'era una festa perciò sono venuto qui. C'è molto alcool e tantissime belle ragazze con cui passare la serata> ammicca guardando la scollatura della mia amica.
<Non ti azzardare> lo avverto e non scherzo quando dico che se ne deve andare prima che gli faccia del male.
<A fare cosa? Stavo tranquillamente ballando con questa ragazza prima che arrivassi tu ad interromperci> dice <ci stavamo divertendo, non è vero, baby?> ammicca guardandola ed io non ci vedo più.
Io lo avevo avvisato, glielo avevo detto che se non se ne andava all'istante sarebbe finita male.
Gli salto addosso. Appena lo spingo, prendendolo alla sprovvista, Luke cade a terra ma anche quando cerca di rialzarsi lo faccio ricadere.
Sento la rabbia crescere quando guarda per un momento Cristina, così mi metto a cavalcioni su di lui per coprirli la visuale e scagliargli un pugno in faccia.
Non sento più nulla; non sento la musica che si stoppa, non sento le esclamazioni della gente e non sento la sua voce.
Le nocche mi fanno male ma l'alcool e l'adrenalina mi spingono a continuare. Strano che Luke non risponda alle botte.
Scherzavo: mi tira un pugno sulla mascella e dopo sullo zigomo facendo ribaltare le posizioni. Adesso è lui che è in vantaggio.
I nostri visi sono ormai sporchi di sangue che abbiamo perso dal naso o dalla bocca.
Questo bastardo del cazzo ha scopato mia madre e adesso voleva farlo anche con la mia Cris! Ceh... volevo dire la mia migliore amica!
Giuro che lo ammazzo sul serio questa volta.
Le nostre disposizioni cambiano nuovamente, quando gli colpisco le palle col ginocchio. Mi cade addosso nella fitta acuta di dolore e lo spingo a terra. Lo riempio di pugni in tutto il viso finché non sento di nuovo qualcosa. La sua voce.
<Basta, Marco. Ti prego, basta!> urla cercando di sovrastare il casino che s'è creato intorno a noi.
Ma non riesco a fermarmi; non dopo averlo visto scopare con mia madre, non dopo aver scoperto che cominciava a vendere nelle mie zone rendendomi la vita più difficile e un vero inferno... non dopo che si è avvicinato a lei.
<Marco! Marco, basta, ti supplico!> grida e questa volta mi viene vicino e inginocchiandosi affianco a me, mi afferra le mani stringendole.
<Smettila Marco, non sei così. Basta> mi sussurra poi all'orecchio e accarezzandomi i capelli con dolcezza. <Ti prego, basta>.
Ed io chiudo gli occhi beandomi della senzazione delle sue mani nei miei capelli e la smetto. Riesco a fermarmi solo ora e mi rendo conto che Luke è ormai incosciente.
Sto tremando e non ne capisco il motivo.
Sento delle piccole braccia avvolgermi il corpo e senza pensarci lo faccio anch'io. Capisco che la persona che mi sta abbracciando, stringendomi a sé per consolarmi e farmi capire che è qui e che non mi lascia, è Cristina.
Incastro la faccia nell'incavo del suo collo e sento delle lacrime bagnarmi le guance e successivamente bagnare la sua spalla.
<I-io... i-io...> cerco di parlare ma lei mi frena poggiando l'indice sulle mie labbra intimandomi dolcemente di fare silenzio.
Cazzo... non doveva farlo. Mi devo impegnare moltissimo per non mordicchiarle quel tenero dito e baciarla così tanto da consumarle le labbra gonfie.
No. Aspettate. Che ho detto? Oddio, sono ancora troppo ubriaco.
Non voglio baciarla e tutte le scemenze che ho detto.
No, no.
Cancellate quello che ho detto.
Anzi... no, non fatelo.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro