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CAPITOLO 10

Marco's pov

È stato imbarazzante.
Sotterratemi.
Quando l'ho vista entrata in spogliatoio e rimanere inchiodata alla porta, scioccata, qualcosa nel suo sguardo mi ha fatto capire che soffriva.

Ma perché? E perché se penso che se le condizioni fossero invertite, mi sento malissimo?

Sbuffo e cerco di concentrarmi durante la lezione di tedesco.
Non ho nemmeno scelto questa lingua! Io scelgo spagnolo e loro mi metto a fare tedesco. Ma pensate un po'!

Per questo non ho balle di impararla! Ceh... chi è che si mette a studiare quando puoi fare cose molto più interessanti e fiche.
Io no sicuramente.

Appena la campanella suona, mi alzo di scatto, prendo le mie cose e me ne vado dalla classe.
Non ne potevo più.

Vado al mio armadietto e ci poggio dentro tutte le cose che ho in mano.
Noto Cristina passarmi di fianco ma allo stesso tempo ignorarmi.
Non voglio questo. Non voglio che ci separiamo per delle cose stupide. Non più.
La afferro per un braccio.
<Ehi, stai bene?> mi accerto nel mentre che la guardo negli occhi. Intensamente.

Lei annuisce confusa e cerca di scappare da me, ma non la lascio. Non posso. Non voglio.

<Dimmi la verità> dico e vedo in lei come una cosa che cambia nella sua espressione... rabbia?
Adesso quello confuso sono io.

<Parli tu di verità, Marco? Parli tu che come Brad mi nascondi cose, magari sul giro perché so perfettamente cosa sei e cosa fai> mi punta il dito, < e se scopro che hai convinto Brad ad entrarci...> lascia una piccola suspense e nel frattempo una goccia di sudore mi imperla la fronte, <... non te lo perdonerò mai> conclude.

Non c'ho più saliva; faccio fatica a deglutire.

Come faccio a dirglielo? Come posso farlo? Le si spezzerebbe quel cuoricino già in parte frammentato e così la perderei per sempre. E non voglio. Io non posso permettermi di perdere la persona più importante della mia vita. Non posso, punto e fine.

Per quanto ci provi, non ce la faccio più a starle lontano. Non sopporterei nemmeno più un giorno senza vederla!

Perciò, decido di non dirglielo.
Lei continua a fissarmi, a leggermi nel profondo e quando non vede niente sospira passandosi una mano sul viso.

<Te lo prometto che non lo farò entrare> dico e lei mi guarda.
Sto per parlare di nuovo quando Brad, insieme a - vediamo se ho imparato - Elida, Ginga, Allison e Anne ci vengono incontro.


<Ehi ragazzi!> esclama il primo poggiandomi piano una mano sulla spalla.
Noi sorridiamo, ma lui, del nostro sorriso non sembra affatto convinto.
<Perché avete i musi lunghi? Non pensate di pigliarmi per il culo, eh!> dice infatti.
<Sicuramente è successo qualcosa. Allora ci serve proprio la festa!> dice... Allison, sì.
<Oh, maddai, Allie! Era una sorpresa!> esclama Anne.
<Ah... opzzz> e ridiamo dalla comicità del discorso.

<Beh... > Brad si gratta la nuca nervoso, <quindi vi andrebbe di festeggiare la vostra rimpatriata?!> domanda cercando di mantenersi calmo e non fare come Titanic, ovvero dondolando da un piede all'altro.
Il che, avviene molto spesso.

Il mio sguardo cerca quello di Cristina. Ci osserviamo.
Lei alza le spalle dicendo un "anche no" mentre io, in contemporanea dico <È un'idea grandiosa, perché no?>.

Ci riguardiamo e alzo le spalle.
<Che c'è di male?>
<Bene, allora ci organizziamo in settimana... che ne dite di venerdì sera?> dice Brad, <si, magari in un locale dove vendono alcolici ai minori, grazie> si aggrega Ginga.

Ma perché sta saltando? Boh... la gente è strana.

<Ok, ci metteremo d'accordo. Andiamo a mangiare> dicono Anne e Cristina.
Le ragazze intanto si avviano mentre io fermo Brad da una spalla.
<I Scagliatis stanno cominciando a farmi girare le palle. Dobbiamo intervenire, che non ho voglia di cambiare posto in cui spacciare> dico e lui annuisce serio.

Successivamente notiamo Cristina osservarci e sorridiamo di nuovo. La vedo sospirare e scuotere la testa.

Cristina's pov

Nel frattempo che aspetto in fila per prendere da mangiare, penso a che cavolo si stavano dicendo Brad e Marco.
Mi fa male sapere che mi nascondono qualcosa. Perché io non sospetto, lo so.
So che mi nascondono qualcosa per il mio bene, certo. Ma a me non va bene. Ovvio che non mi va bene!

Non posso ogni volta chiedermi che succede ai miei amici, al mio ragazzo. Non posso preoccuparmi di tutto!

<Tocca a te, Signorina> la voce della Signora bidella mi ridesta alla realtà.
<Oh, si mi scusi. Quella pasta al sugo di pomodoro e dell'insalata, grazie>.
Ringrazio ancora quando mi passa i piatti del vassoio e vado al mio tavolo.
MI siedo in mezzo a Elida ed Anne che a quanto pare sembrano discutere su un libro.
E per fortuna che Allison è ancora in fila...

<Ehi, ragazze che libro state commentando? > chiedo prendendo la forchetta e cominciare a mangiare.
<Red, di Kerstin Gier - è una scrittrice tedesca -. E' il primo della trilogia delle gemme. Ha venduto oltre 3 milioni di copie pensa te! E' tipo fantastico > dice Anne sorridendo.

Cominciamo a parlare finché non arriva Allie. Ci fermiamo sennò, questa ci fa uscire di testa. E diciamo che coi mal di testa, noi tre non andiamo d'accordissimo.
Specialmente Anne.

Si siede davanti a noi e poi, si uniscono Brad e Marco.
Io sorrido forzatamente ma con un po' di fortuna riesco a far credere che non sia così.
<Di che parlavate, prima?> domando e a Marco va un boccone di traverso mentre Brad si limita a dire "robe da basket".

Non mi resta che annuire, sempre più delusa da loro.
Qualcosa nel mio sguardo deve aver fatto capire che è successo qualcosa perché Brad mi domanda: <È successo qualcosa?>

Io nego con la testa e cerco di sorridere anche se in realtà mi viene da piangere.
Perché continua a mentirmi!?
Non capisce che ogni bugia che mi racconta è una lama nel mio petto e nel mio orgoglio?

Perché non capisce...?

Elida's pov

Osservo la mia migliore amica da un paio di giorni. Alcune volte è felicissima, e lo noto grazie al sorriso sempre sul volto e il luccichio dei suoi occhi.
Altre invece, come adesso, qui in mensa, è delusa da qualcosa.

Sorride con sforzo e cerca di evitare qualche sguardo che potrebbe capire che cosa sta accadendo.
Tipo il mio. Non mi guarda negli occhi come tutte le volte.
Segno che mi nasconde qualcosa.
Mi avvicino al suo orecchio.
<Dobbiamo parlare> le sussurro.
E finalmente mi guarda. Con sguardo triste ma deciso annuisce. <Ok>

Mentre mangiamo, noto come Marco la guarda... come me ha capito qualcosa nella sua espressione.
Ma qualcosa mi dice che c'entra anche lui con questa storia

Brad continua a parlarle, forse accorto o forse ignaro, di come lei non abbia proprio voglia di farlo.

<Pensavo di andare al Clover Club venerdì, per festeggiare> dice e Ginga batte le mani felice.

Ma che cavolo le prende da stamattina? Ceh boh.

<Idea fantastica, bello> afferma. Scuoto la testa quando la vedo allungare la mano con la forchetta e prendere dal piatto di Cri un bel mucchio di paste.

<Ehi!> esclama quest'ultima come risvegliata.

<Non mangiavi > dice Ginga-la-ladra-di-pasta-al-pomodoro.

Cristina sbuffa ma si vede che sotto i baffi nasconde un sorriso. E sorrido anch'io perché mi fa piacere vederla felice.

Quando suona la campanella di fine pausa pranzo, tutti si alzano dai tavoli e posano i vassoi sul bancone e buttano via le cose che non hanno mangiato.

Fatto ciò, ci avviamo verso le classi.

Facciamo lezione e quando anche l'ultima campana della giornata scolastica suona, esco e aspetto Cristina all'ingresso della scuola.

Tanta gente mi passa davanti salutando amici e conoscenti, abbracciandosi e mettendosi d'accordo per qualche uscita.

Intravedo la mia amica e le vado incontro. <Ciao, parliamo mentre torniamo a casa> dico subito senza darle tempo di ribattere.

Lei annuisce impotente.

Passano cinque minuti di silenzio.

<Aspetto > le ricordo e la sento sospirare.

<Allora ti devo spiegare dal principio. Ti dirò delle cose che non ho detto a nessuno. Nessuno. E tu dovrai tenerti tali segreti nella tomba, Elida. E non scherzo. Sono troppo dolorosi per ricordare> mi avvisa ed io ne rimango sorpresa. Pensavo mi dicesse sempre tutto e invece Dopo che le giuro che manterrò il segreto comincia a parlare.

E solo più tardi, dopo che ascolto le sue parole, tutta la sua sofferenza, capisco perfettamente perché ha deciso di non riportare a galla brutti ricordi e pensieri. Specialmente quelli riguardanti la droga.

Credo di capirla quando mi dice che non vuole litigare nuovamente con Marco. Non vuole perdere di nuovo una persona, la stessa persona, che ha lasciato anni fa e che è un pilastro per lei.

E capisco anche quando mi dice che si sente delusa da Brad - ma anche da Marco, eh - per tutte le cose che non le dice. Oppure che omette. Lei non vuole questo. Ne col fidanzato ne col , migliore amico. E mi pare giusto.

Adesso solo una cosa è da capire: che cosa le nascondono?

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