Capitolo 16 ( Non mi abbandonate ancora)
Mew era uscito dalla doccia come un automa, lentamente si era rivestito e nella sua mente si affollavano mille pensieri ma uno fra tutti si faceva più spazio e andava a pesare sul suo cuore come un intera montagna, " se tutto quello che ho visto su quel computer non è tutto, cosa può esserci di peggio" continuava a ripetersi come se si fosse incantato un disco, poi improvvisamente nella sua mente si fa spazio il ricordo di quello che era successo la settimana scorsa quando Kana era entrato nella stanza preso dal delirio della febbre e aveva urlato contro di loro con odio " dove eravate voi quando avevo dovuto prostituirmi per vivere, quando avevo dovuto rubare o ...." non riusciva a ricordare la frase precisa ma sapeva che aveva pronunciato qualcosa del genere ma una parola gli sfuggiva, forse il suo cervello non la voleva ricordare ..." UCCIDERE " ma quella parola si fece spazio nella sua testa e urlata come se fosse gridata da miliardi di persone, che lo colpì in pieno petto come una pugnalata che gli avrebbe trafitto il cuore. Si porta la mano al petto e il suo respiro si fa pesante quasi non riuscisse a far entrare aria nei polmoni, una lacrima uscì involontaria dagli occhi e si inginocchiò a terra completamente frastornato dal dolore di sapere quanto abbia sofferto e quanto abbia dovuto affrontare il suo piccolo. Si rialza e si asciuga le lacrime facendosi forza si dirige nella camera in cui ha dormito Kana in questi giorni, si ferma davanti a quella porta e bussa aspettando di essere invitato ad entrare " Avanti " dice la voce all'interno della stanza, Mew entra e trova Kana rannicchiato contro un angolo della stanza e trema come un bambino, il più grande si avvicina e lo prende in braccio rimettendolo nel suo letto " Prederai freddo così, ti devo ricordare che ti è appena passata la febbre?!" prende la coperta e delicatamente lo copre, Kana lo guarda e tira sù con il naso come faceva quando era bambino " Scusami..." dice con voce infantile.
E la prima volta che si scusa con Mew e rimane sorpreso ma anche intenerito dalla sua fragilità, vorrebbe prenderlo tra le braccia ma sa che per lui e ancora difficile avere dei contatti con lui, così prende una sedia e si accomoda vicino al letto restando in attesa che lui cominci il suo racconto, non deve attendere molto perchè dopo che Mew si e seduto Kana comincia a raccontare la sua storia " Ricordo che è successo due o tre mesi dopo il mio compleanno, quella volta avevo fatto i capricci più del solito perchè avevi un appuntamento, lo ricordo perchè uno dei tuoi amici continuava a prenderti in giro riguardo una persona che ti veniva dietro e che alla fine avevi accettato di uscire con lui, non volevo che uscivi con un'altro....ti volevo tutto per me, così mi aggrappai a te con tutte le forze ma in tutta risposta ti sei staccato urlandomi contro. Così scappai in camera mia e cominciai a piangere qualche ora dopo venne in camera la governante, quante volte le avevo impedito di stare con te sapevo che ti voleva e così facevo di tutto per non lasciarti solo con lei, mi prese per un braccio e mi disse che aveva parlato con i miei genitori di quello che era successo con te e che secondo loro meritavo una punizione, mi prese in braccio e mi portò fuori dalla casa, io non dissi nulla sapere che tutti mi avevano allontanato fu un dolore grandissimo". Si asciuga le lacrime e prosegue con voce tremante e rotta dal pianto " Fuori c'era una persona che ci aspettava e così entrammo nella macchina allontanandoci per sempre da quella che era casa mia, mi addormentai sul sedile posteriore e credo di essermi svegliato il giorno dopo, non ero più sulla macchina di quella donna ma ero insieme ad una coppia che mi aveva comprato" vedendo lo sguardo di Mew lampeggiare d'ira " Si hai capito bene mi hanno comprato dalla governante, erano una coppia che non poteva avere figli e così avevano creduto alle bugie della governate che aveva detto che mia madre mi aveva abbandonato, io non dissi nulla perchè mi risuonavano in mente ancora le tue parole e quelle della governante che continuava a ripetermi che ero stato cattivo con te, che era tutta colpa mia e che meritavo tutto questo! " fece una pausa per prendere fiato " La coppia mi portò a casa loro dandomi una nuova identità, mi mandarono a scuola e io avevo cominciato quella nuova vita ripetendo a me stesso che era tutta colpa mia e che dovevo comportarmi da uomo e accettare questa punizione e che forse tu un giorno mi avresti perdonato e mi saresti venuto a prendere" Kana resta con lo sguardo basso, fissando un punto nel vuoto ha paura di alzare il viso non vuole incontrare lo sguardo di Mew, non potrebbe sopportare di vederci ancora il suo rifiuto. " Dopo un anno circa ci fu quell'incidente ed io persi la memoria di tutto il mio passato, quando mi sveglia in ospedale mi dissero che i miei genitori erano morti e che io sarei stato affidato alla sorella di mia mamma, non parlai per mesi quando un giorno venne a prendermi l'assistente sociali per accompagnarmi nella mia nuova casa, quella che doveva essere mia zia mi prese in casa per i soldi che io avrei ereditato e che potevano usare a loro piacimento essendo i miei tutori, il marito della zia l'obbligo a prendermi in casa se fosse stato per lei lo avrebbe impedito raccontando di come veniva picchiata e abusata dal marito, poi i soldi finirono quell'uomo li aveva sperperati in donne, alcool, gioco d'azzardo e chissà che altro. Tornava a casa sempre più ubriaco e ci picchiava, ricordo molto chiaramente la prima volta che entrò in camera mia per abusare di me, mio cug...Tharn era fuori ha fare qualche lavoretto per portare i soldi a casa e quando rientro ha trovato sua madre a terra dopo che era sta picchiata e le mie urla mentre lui mi picchiava e mi strappava i vestiti di dosso, ricordo le sue mani e la sua bocca..." Si fermò preso da un conato di vomito nel ricordare cosa era accaduto in quella casa giorno dopo giorno...
Mew si avvicinò per cercare di dargli conforto ma Kana gli fece capire di non avvicinarsi, così tornò a sedersi aspettando con il giovane continuasse a parlare, dentro di lui sentiva il sangue ribollire non aveva detto nulla e aveva cercato di controllare le sue emozioni ma giurò a sé stesso che se quel bastardo non era morto ci avrebbe pensato lui ha fargliela pagare. " Tharn entrò nella camera e fermò suo padre che nel frattempo mi aveva già picchiato a sangue, si mise in mezzo e comincio a spogliarsi dicendo che poteva prendere il mio posto e che lo avrebbe fatto divertire, voleva portarlo in un'altra stanza ma quell'uomo disse che io dovevo guardare e imparare da lui perchè tanto prima o poi avrei dovuto portare i soldi a casa, così lo prese con la forza davanti ame, ricordo ancora i suoi grugniti e le urla di ....tutto questo andò avanti per anni, così ci costringeva a rubare, truffare, a prostituirci, Tharn aveva trovato dei clienti speciali per me, che mi costringevano a giacere con loro senza possedermi, ero sempre io quello che lo faceva a loro..." alza lo sguardo e cerca quello di Mew per vedere se trova traccia di disprezzo, disgusto e magari odio, non è pronto a vedere quanto dolora si rifletta da essi, si sente stringere il cuore per quello che deve raccontare ma deve continuare altrimenti non ci sarà nessun futuro per loro. "La sera che ci furono gli omicidi di Tharn e sua madre non è vero che non ero in casa, so che hai letto il rapporto della polizia, ero presente quando picchiò a sangue la zia e la pugnalò, ero nascosto dentro un mobile e quando lo vidi salire le scale e andare da Tharn e corsi fuori per soccorrere la zia, cercai di fermare il sangue ma era troppo e morta tra le mie braccia mentre mi diceva di perdonarla se non era riuscita a proteggerci, così andai in cucina e presi la pistola che quell'uomo teneva nascosta sotto il mobile, sapevo come usare le armi gli amici di Tharn mi avevano insegnato, la caricai e mi diressi verso la camera di Tharn e fu li che lo trovai mentre si scopava ancora suo figlio... quella sera lo aveva già fatto almeno altre due volte ed era stata la donna e interromperlo perchè rientrata da lavoro lo aveva trovato sopra al figlio che grugniva come un porco. L'uomo preso dalla rabbia, dall'alcool e sicuramente da qualche droga aveva perso il controllo e aveva cominciato a picchiare sua moglie...gli urlai di fermarsi ma lui mi rideva in faccia dicendo che non c'è la avrei mai fatta...intanto Tharn mi urlava di scappare e di chiamare quel numero che mi aveva dato, fu così che suo padre gli spezzò l'osso del collo, mi risuona ancora adesso nelle orecchie il suono delle sue ossa rotte e spezzate. Incominciava a venire verso di me e sapevo che anche io avrei fatto la stessa fine di Tharn così ho sparato tutto il caricatore nella speranza di non mancare il bersaglio. Non so quanto tempo sono rimasto ad osservare il suo corpo...credo delle ore, presi il mio cellulare e chiamai il numero che mi aveva dato Tharn e così che ho conosciuto Zee, quell'uomo doveva dei soldi al vecchio padrone del club, così mi fece ripulire, prendere i vestiti e nel frattempo erano arrivati altri uomini che portarono via il corpo e l'arma del delitto. Zee mi portò al locale dove rimasi nascosto per un pò e mi fu insegnato a ballare e combattere, dove il padrone del club mi prese con se per ripagare il debito di quell'uomo, aveva cominciato a farlo Tharn facendo dei lavori per lui ed io continuai a fare dei lavoretti in attesa di essere abbastanza grande da potermi esibire, voleva sfruttare la mia bellezza, diceva che sarebbero impazziti per me e credo tu sai quello che ho fatto per quell'uomo...."
Kana crolla esausto sotto il peso di quello che ha raccontato e resta in attesa della reazione di Mew, che lo osserva tremante per la furia delle emozioni che prova, si avvicina al giovane e lo abbraccia e allora Kana urla disperato in lacrime " Ti prego non mi abbandonate ancora...non mi allontanare da te, farò tutto quello che vuoi, sarò tutto quello che vorrai ma non mandarmi via ancora" la sua voce si spezza e comincia a piangere disperatamente tra le braccia dell'uomo che si e reso conto di non aver mai smesso di amare.....
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