«Cos'è tutta questa confusione?» domanda sbraitando Katsuki.

La mensa era un vero subbuglio, tutti stavano ignorando il proprio vassoio colmo dell'ottimo cibo offerto dalla Yuei, troppo concentrati sui propri telefoni, dei quali molti trillavano scatenando serie di risatine da parte dei loro proprietari.

«Come? Non lo sai?» chiese Eijirou anche lui con il cellulare in mano e un enorme sorriso nel guardare quel cuoricino che pulsava.

«Se lo avessi saputo non lo avrei chiesto.» sbraitò accomodandosi ad un tavolo libero.

«È per via di questa nuova app.» e nel dirlo, il rosso fece avvicinare il proprio cellulare all'amico.

«E cosa cazzo vorrebbe dire questa roba?» e strappò di mano il telefono osservando come quel piccolo cuore pulsante si sdoppiasse.

Un gridolino lasciò le labbra del maggiore nel riprendere il dispositivo al suono dell'applicazione che gli indicava che vi erano due persona a cui piaceva.

«Ci sono due persone a cui piaccio...chissà chi sono?» e nel dirlo si alzò in piedi per fissare chi fosse abbastanza vicino da far suonare la sua app.

«Mi vuoi spiegare di cosa stai parlando, prima che mi incazzi sul serio?» urlò afferrandolo per la spalla e trascinandolo di nuovo a sedere.

«Uffa.» e si sedette così vicino al biondo che per un attimo lo mise a disagio, «Vedi questi cuoricini? Stanno a indicare a quante persone piaccio.»

«E a cosa potrebbe mai servire questa schifezza?» e nel dirlo si allontanò da lui per tornare a mangiare.

«A niente a dire il vero, ma può essere utile per quelle persone troppo timide e che non hanno il coraggio per confessarsi.» rispose il rosso non staccando mai lo sguardo dai due cuori.

«Se sei così codardo da non avere le palle per confessarti, allora fai meglio a stare solo.» continuò Katsuki ingoiando un grosso boccone di carne.

«Se dici così è perché non hai mai provato nulla per qualcuno.» gli fece notare Eijirou con un sorrisetto furbo sulle labbra.

«Ma non dire cazzate, io sono in questa scuola per diventare un eroe, non per trovare qualcuno che mi rallenti e mi faccia perdere tempo.» e da quel momento ignorò l'amico che invece continuava a sghignazzare felice.

Katsuki, steso a letto con gli occhi al soffitto, ripensa alla giornata, a come tutti fossero così presi dal proprio telefono, da non accorgersi di quello che succedeva loro attorno.

Dei veri stolti che non capiscono che quella scuola non è qualcosa da prendere alla leggere, ma un percorso che li avrebbe portati un giorno ad intraprendere una carriera molto pericolosa.

Se già a questa età pensano solo all'amore e a chi piacciono o meno, cosa faranno quando la loro carriera sarà avviata? Si baseranno solo sui cuori che i loro cellulari stanno trasmettendo? O si dedicheranno ad essere degli eroi degni del proprio nome?

Pensa questo mentre fruga nella propria tasca alla ricerca del cellulare.

Non era mai stato tanto avvezzo a seguire le mode dei suoi coetanei e quella di questa volta, era la più assurda e meno appetibile.

Con il pollice sbloccò lo schermo e si mise a navigare su qualche social, le immagini dei compagni di classe che postavano foto di loro con l'app accesa, invadevano la sua schermata.

L'irritazione ebbe il sopravento e con un movimento brutale del pollice, andò nello store per scaricare a sua volta la maledetta app di Love Alarm.

Sullo schermo comparve un cuore avvolto da dei cerchi che dovevano ricordare i riverberi dell'acqua. Questo gli fece alzare gli occhi al cielo, ma rispose a tutte le domande che l'app gli fece per accedervi.

Quando un trillo gli comunicò che a meno di dieci metri da lui vi fosse qualcuno a cui piaceva, scattò a sedere con il cuore che gli martellava nel petto furiosamente.