Sorpresa
Quando sento un grido provenire dalla cucina, capisco che è già ora di cena.
Nascondo la foto di nuovo sotto il cuscino e scendo a mangiare.
Mia madre mi avvisa che May ha già cenato perché doveva finire dei compiti.
Figurati...
Di sicuro sta scrivendo un biglietto d'auguri per accompagnare il regalo di Ryan.
Altro che compiti da finire...
Mangio velocemente ed in silenzio.
Nessuno si accorge del mio malumore tanto la mamma è sempre persa dietro le sue faccende domestiche e papà ad ogni pasto legge il giornale.
Sospiro.
Tutto come al solito.
Finita la cena dico loro che sono stanca e che andrò a letto. Non sparecchio e salgo subito in camera.
Nella sicurezza della mia stanza, m'infilo il pigiama, spengo la luce e mi sdraio sul letto, aspettando che Morfeo mi faccia visita portandosi via i miei tristi pensieri. Per fortuna non devo aspettare molto, scivolo quasi subito in un sonno profondo e senza sogni.
Il giorno dopo mi sveglio senza nessuna voglia di andare a scuola ed affrontare la giornata. Mi alzo, mi lavo, mi cambio, faccio colazione e vado a scuola come uno zombie, non sono neanche consapevole degli argomenti delle lezioni.
Voglio solo che questa giornata finisca il prima possibile.
Dopo tutta la mattinata passata in trance, mi risveglio quando sento la campanella che annuncia la fine delle lezioni e realizzo che non ho ancora visto né May né Ryan.
Non so cosa pensare...
Che si sia già dichiarata?
Che siano usciti assieme?
Sono preoccupata, anche se so di non poterci fare nulla.
Sospirando chiudo il mio armadietto e mi avvio verso l'uscita.
Forse quando tornerò a casa troverò le risposte che cerco...
《Alice, hai un momento?》Alle mie spalle una voce terribilmente familiare mi blocca.
Mi giro lentamente e lo vedo.
Alto, bello e fermo al centro del corridoio ormai deserto.
Mi avvicino in ansia.
Cosa vuole dirmi Ryan?
Che si tratti di May?
《È successo qualcosa?》chiedo con voce tremante.
Ho il cuore che batte furiosamente e mi assorda.
Ho quasi timore della sua risposta.
《No, è per quel coniglietto.》mi risponde un po' preoccupato.
《Sembra essersi dissolto come neve al sole! Penso che sia meglio cercarlo mettendo in giro dei manifesti o tramite Internet...》continua, prendendosi il mento tra l'indice ed il pollice.《Anche ieri, mentre tornavo a casa, mi sono messo a cercarlo: praticamente per tutta la notte. Ma non sono riuscito a trovarlo.》finisce, scuotendo desolato la testa.
《Ma... Ma... Perché?》gli domando, confusa e stupita.
Non riesco a capire come mai si è dato tanto da fare per ritrovare il coniglietto.
《Perché ieri eri così triste. Ho pensato che per te quel coniglietto fosse davvero importante.》mi risponde prontamente, come se fosse la cosa più naturale del mondo girare la città in cerca di un animale che non si sa neanche a chi appartenga.
《Comunque, stai tranquilla, sono sicuro di ritrovarlo presto.》mi sorride raggiante, si gira e s'avvia verso l'uscita di scuola, lasciandomi in un tornado di emozioni.
Si è dato tanto da fare per me...
È così gentile...
E premuroso...
Ed io?
Cosa devo fare?
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