Ramanzine e segreti
Accade tutto così in fretta -è così veloce- che non ho il tempo di fare niente se non impietrirmi sul posto e serrare gli occhi, preparandomi all'impatto.
Impatto che però non avviene.
Lentamente riapro gli occhi e cerco di capire cos'è successo.
《Ehi, ora basta!》dice una voce vicino a me.
Alzo lo sguardo e mi perdo in un paio di occhi verdi e familiari. Ryan ha centrato il volano con una freccia prima che mi colpisse in viso.
Mi ha salvato un'altra volta.
《Alice...》mi volto subito e vedo che anche mia sorella s'avvicina a me, con uno sguardo tra l'arrabbiato ed il preoccupato.《È successo di nuovo?》
Non mi dà neanche il tempo di rispondere che incenerisce Vanessa e la sua amica con gli occhi.
《Se non gli rispondi per le rime, ti prenderanno sempre in giro. Quelle là sono solo delle vigliacche》continua, muovendosi in direzione delle due ragazze.
《Lascia stare, non importa, May》le dico, mettendomi di fronte a lei e sperando che mi dia retta.
È meglio non stuzzicare Vanessa e le sue amiche: girano voci secondo cui una ragazza che aveva osato dirle qualcosa aveva dovuto cambiare scuola perché le avevano reso la vita così impossibile che, a momenti, non riusciva ad uscire di casa.
È più saggio lasciarle fare, prima o poi avrebbero perso ogni interesse per me.
Con la coda dell'occhio, le vedo tornarsene in palestra.
Fiuu, scampato pericolo...
Non del tutto soddisfatta, mia sorella si gira verso Ryan e lo chiama in causa.
《Anche secondo te dovrei lasciar perdere?》gli chiede, squadrandolo da capo a piedi.
Quando lo sguardo le cade sulle mani del ragazzo, gli si avvicina con espressione preoccupata.
《Cos'hai fatto alla mano?》gli chiede allarmata, prendendogli la mano sinistra tra le sue.《È violacea. Hai sbattuto, vero? Bisogna medicarla...》
《No, non è nulla》la blandisce lui.
Io, intanto, mi sono avvicinata per dare un'occhiata a mia volta. La mano di Ryan è percorsa da un livido violaceo che si estende su buona parte del dorso.
《Hai sbattuto? Non sarà mica successo stamattina?》gli chiedo, del tutto preda dei miei sensi di colpa.
Se non mi fossi lanciata in mezzo alla strada, lui di certo non si sarebbe ferito.
《Stamattina?!》domanda May, guardandomi con espressione confusa.
Prima che potessi risponderle, Ryan s' accosta un dito alle labbra, esortandomi a tacere. Di rimando, io annuisco lievemente con la testa, anche se non capisco perché non voglia dare spiegazioni, lo assecondo.
May non si accorge del nostro dialogo silenzioso e, prima che possa fare altre domande, Ryan si gira e s'avvia verso il giardino dove si allena il club di tiro con l'arco.
《Niente, niente》le dice, girando un poco la testa verso di lei.《Andiamo May, la sbadatona!》E continua a camminare ridacchiando.
《Smettila di prendermi in giro!》si arrabbia lei, raggiungendolo per andare ad allenarsi assieme.
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