Il giorno dopo al mio risveglio sono ancora preda di dubbi ed incertezze, nonostante i tentativi di Ayashe di rincuorarmi. Con un sospiro, mi metto la divisa scolastica e scendo per far colazione con i miei. Poco dopo che ci siamo messi a tavola, mio padre annuncia la sua partenza per un viaggio di lavoro. L'ennesimo. Ultimamente è sempre fuori casa. Quando mia madre glielo fa notare, lui sbatte una mano sul tavolo per zittirla, facendo sobbalzare entrambe. Lo guardo stupita: papà è la calma fatta persona, non perde la pazienza. È anche vero che io e lui non abbiamo alcun tipo di rapporto. Non ci odiamo, solo che pur essendo sotto lo stesso tetto, non ci frequentiamo.
《Non siamo ancora riusciti a trovare May...》cerca di farlo ragionare mia madre.
《May non tornerà di certo perché io sono a casa!》ribatte papà, irremovibile. Vorrei aiutare la mamma, ma non so proprio che dire.《Io vado!》ci saluta, uscendo di casa.
《Mamma...》inizio, girandomi verso di lei. È molto pallida e ha delle occhiaie profonde.《Stai bene?》domando, preoccupata.
《Sì, sì...》mi risponde distrattamente, per poi chiudersi in cucina. Dalla scomparsa di May, la mia famiglia si sta sgretolando... O forse è sempre stata così e non me ne sono mai resa conto?
Mi avvio a scuola mentre un'altra preoccupazione trova posto nei miei pensieri. Per fortuna, Fray non si fa vedere, non so cosa fare con lui. Non ne sono innamorata, ma... Quando sono con lui sento di poter fare tutto... Mi sento sicura... Protetta... Che casino!
Almeno le lezioni passano tranquille, Vanessa mi ha persino salutato senza sarcasmo né odio. Un bel passo avanti!
È solo dopo pranzo che si presenta l'occasione per sciogliere qualche dubbio. In corridoio incontra Ryan ed un suo amico diretti in biblioteca e mi accodo, felice di poter parlare con Blake. Contro ogni aspettativa, la biblioteca è gremita di studenti di quinta che studiano per gli esami e non si può parlare, nemmeno sottovoce. Iella nera!
Abbattuta abbasso lo sguardo sul tavolo dove ci siamo seduti io e Ryan. Sento un fruscio ed un block-notes mi compare davanti. C'è scritto:"Di che si tratta? " Mi volto rapidamente verso Blake con aria un po' sorpresa. Lui mi fa cenno di rispondergli e spinge verso di me la sua penna. Geniale! Così possiamo parlare lo stesso! Prendo il blocco e scrivo velocemente la domanda che mi tormenta:"Pensi davvero che sarebbe meglio se lasciassi mia sorella? " Ora tocca a lui mostrarsi sorpreso. Poi i suoi occhi si fanno foschi e la penna corre sul foglio. "Sì! May mi piaceva, ma non era come pensavo. Quando abbiamo combattuto all'interno del cuore di Vanessa, io capivo cosa provava tanto da soffrirne, comprendevo il suo desiderio di essere considerata e di essere amata... Anch'io ero come lei... Persi i miei genitori ed i miei parenti si presero cura di me... Ma mi sentivo un estraneo... E poi c'è stato anche quell'incidente... Ero felice perché May era riuscita a comunicare con me. Ecco perché quando si è dichiarata... Anche se ero un po' sorpreso, pensai che quello sarebbe stato il primo passo per imparare ad entrare in contatto con gli altri... Ma era amicizia, non amore. Sei stata tu a farmelo capire" Appena finisco di leggere, mi giro sorpresa verso di lui. I battiti del mio cuore sono assordanti. Che cosa significa che sono stata io a farglielo capire? Suona la campanella e lui conclude il suo pensiero a voce.
《Mi sento in colpa nei suoi confronti. Però sarebbe ancora peggio se continuassimo a stare assieme. Quando l'avremmo riportata indietro le chiederò sinceramente scusa》Pronuncia quest'ultima frase guardandomi negli occhi. Mi alzo di scatto, facendo stridere la sedia, ma il rumore si perde nella confusione creata dagli altri studenti.