《Tu... Sei il coniglietto che... La strada... La carota...》balbetto confusamente.

Sto proprio impazzendo!

Mi metto a discutere con un animaletto sospeso a mezz'aria.

La paura è stata rimpiazzata dallo sconcerto.

《Sì, proprio così!》dichiara sollevato il coniglio, che, sotto i miei occhi attoniti, si trasforma nella ragazzina di prima.

《Mi chiamo Ayashe. In quell'occasione hai dimostrato un gran coraggio salvandomi. Ecco perché ti ho lasciato il braccialetto》continua, spostando lo sguardo sul mio braccio.

Io lo alzo e fisso il monile, stupita.

È un suo regalo?

Non ci sto capendo un accidenti...

《Su quella pietra è incisa la parola Lang. È la diciannovesima Lotis, ovvero parola sacra. Mi raccomando conservala con cura.》mi spiega lei tranquillamente.

Tutto il contrario del mio stato d'animo.

Confusione, stordimento, sbigottimento.

Sono totalmente persa...

《No, no, no!》Prendo a scuotere la testa《Tutto questo è impossibile, è una follia!》Mi alzo e mi avvio verso l'uscita del parco.《Io... Me ne torno a casa.》

È impossibile che un coniglio si trasformi e poi si metta a parlare.

Devo avere un esaurimento...

Forse è stato lo shock per aver perso il mio amore...

Mi blocco dopo pochi passi.

È vero...

A casa dev'esserci mia sorella.

Di sicuro starà festeggiando il suo fidanzamento con Ryan...

Certamente lui le avrà risposto di sì, anzi ne sarà stato anche molto felice...

Io...

Dopotutto non voglio tornare a casa...

Col dorso della mano mi asciugo due lacrime che mi sn sfuggita.

Credevo di averle esaurite ormai...

《Non sopporterei nemmeno di vedere il viso di mia sorella, non me la sento più di andare a scuola e nemmeno di vedere Ryan》mi bisbiglia la strana creatura di nome Ayashe alle spalle.

Mi giro di scatto, stupita.

Come fa a saperlo?

《Ci ho preso, vero? Hai intenzione di scappare di nuovo?》mi chiede con aria astuta.

《Io... Lasciami stare!》le grido e corro a perdifiato verso casa.

È assurdo...

Totalmente senza senso...

Ho appena incontrato un coniglio trasformista che sa leggermi nell'anima come nessun altro.

Anche se...

Ripensandoci ora, sono corsa  in quel parco perché mi sembrava che qualcuno mi chiamasse...

Forse è stata solo un'impressione.

Dopotutto è stata una giornata stressante.

Arrivata al cancello di casa, mi ci appoggio con un sospiro.

Alla fine sono tornata.

In effetti, dove altro potrei andare?

Scuoto la testa cercando di liberarmi di tutte le domande che mi assillano.

Chi era quel coniglio?

Da dove è sbucato fuori?

Perché ce l'aveva con me?

Forse...

《Forse... Cosa?》chiede una voce melodiosa alle mie spalle.

Trasalgo e mi volto di scatto.

Dietro di me c'è quella... creatura: il coniglio-bambina!!!

《Sei qui?!》le grido, raggiungendola《Cosa ci fai a casa mia?!》

Proprio quando le metto le mani sulle spalle per allontanarla una luce ci avvolge: la porta di casa si è aperta e c'è mia madre sulla soglia.

E ora?

Che faccio?