Trial {8}
"Allora, che cosa avrei combinato?" domandò Devil appena si furono allontanati.
Con uno scatto fulmineo la Baronessa gli puntò il fucile sulla fronte, facendo allarmare Beppi.
"BONNIE, ABBASSA QUEL FUCILE!" strillò il clown, la quale voce si era fatta improvvisamente acuta "Non saltare a conclusioni affrettate, potrebbe non essere stato lui!"
"Non ho alcuna intenzione di toglierlo" disse Bon con tono così tranquillo che Devil rabbrividì.
"Fino ad ora abbiamo fatto come dicevi tu, Beppi, e due bambini sono scomparsi. Se mi stai accusando di star infrangendo la legge ti assicuro che non è così".
"Bambini scomparsi?" domandò il diavolo incuriosito, ma non venne ascoltato da nessuno dei due.
Il clown emise un verso esasperato "Non intendevo quello! Stai-"
"Sto facendo a modo mio, cosa che avremo dovuto fare fin dall'inizio".
Devil sentì puntati su di sé due paia di occhi di diverse sfumature di giallo, un paio preoccupati e l'altro furiosi.
"Andiamo al punto: due bambini sono scomparsi, e io sono assolutamente convinta che tu li abbia presi" disse Bon "Giustificati quanto vuoi ma fino a quando non mi porti delle prove concrete della tua innocenza io non ti lascerò più andare a zonzo qui dentro in piena libertà"
"Di chi sono i ragazzini?" domandò il diavolo.
"Sally e Jack Stageplay, i bambini si chiamano Lousie e Marguerite" rispose lei senza muovere il fucile di un millimetro.
Sebbene il nome Jack gli fosse nuovo, il nostro diavoletto si ricordava bene dell'esuberante e bionda attrice: aveva venduto la sua anima per ottenere la fama e la gloria che "un'attrice del suo rango si meritava" (queste erano state le sue esatte parole).
"Mai visti" affermò dopo una brevissima riflessione, ed era vero; non aveva la più pallida idea di chi fossero e non aveva alcuna intenzione di conoscerli se erano arroganti e presuntuosi come la madre.
Beppi fece un sospiro di sollievo "Visto? Te lo avevo detto, non è stato lui!"
La donna scoppiò a ridere con aria incredula "Oh, mio povero dolce Beppi, ci credo che tutti si approfittano di te! Se sei così sciocco da credere sulla parola, del Demonio oltretutto, ti aspetterà una lunga vita di continue truffe, fratellino!"
Devil si stupì nel sentirla chiamarlo in quel modo. Avevano un rapporto di amicizia molto profondo, questo si vedeva chiaramente, ma addirittura fratellino?
Gli occhi giallo limone della Baronessa si spostarono dal suo migliore amico al suo nemico più odiato.
"Per tua sfortuna, Devienne, io non sono affatto come Beppi. Appena avrò la conferma che sei stato tu ti converrà tirare fuori quei bambini prima che io ti faccia saltare via il cervello" affermò la donna con tono deciso e aria omicida.
Devil era sinceramente impressionato, non poteva mentire: quella donna caramellina era terrificante e si era guadagnata tutto il suo rispetto.
"A che ora sono scomparsi i pargoli?" domandò, cercando di scegliere con cura le parole che usava; non voleva certo ritrovarsi un buco in fronte o in qualche altro posto per colpa di un'attacco isterico della caramellina.
Bon socchiuse gli occhi sospettosa "Verso l'una e mezza circa stando a quanto dice Sally".
Il diavolo ripassò mentalmente quello che aveva fatto durante la giornata, cercando di ricordarsi l'orario.
Allora, tipo alle nove stavamo scappando da quel maiale omicida, poi Junior ha cominciato a fare l'inutile alle undici... A mezzogiorno siamo arrivati, abbiamo perso un po' di tempo con le presentazioni e minaccie varie... Poi Junior ha ricominciato a fare l'inutile e mi sono messo su quella panchina all'entrata... Ci sono rimasto un'oretta e mezza.. E se la matematica non è un'opinione ho dormito più o meno fino alle due meno un quarto!
Devil esultò, sotto lo sguardo sbalordito degli altri due, e scoppiò a ridere sollevato; adesso era certo che non si sarebbe ritrovato con il cervello saltato in aria.
La donna si accigliò vedendolo così divertito "Cosa ci trovi in tutti questo di tanto divertente? Dimmi, così magari mi faccio un paio di risate anche io!" esclamò con acida ironia.
Beppi guardò il diavolo incuriosito "Uhm, Devil? Tutto okay?"
"Sì sì, mio caro piccolo clown! Tutto alla grande, non ti preoccupare" esclamò l'interpellato.
"Carissima signorina Von Bon Bon, devi sapere che io a quell'ora ero più o meno morto sulla prima delle panchine che si trovano all'ingresso!
Potete chiederlo a tutti quelli che sono entrati in quel lasso di tempo, ci avranno sicuramente notati perché Junior strillava come un matto!"
Sul volto del clown si accese un sorriso mentre la Baronessa fece una smorfia di disappunto.
L'amico le lanciò uno sguardo d'avvertimento e lei abbassò il fucile, irritata.
"Andrò immediatamente a controllare se quello che hai detto è vero. E se scopro che mi hai mentito..." si prese il ciuffo di capelli e tirò su con forza, facendo si che la testa le si staccasse dal collo.
"Sono stata abbastanza chiara?" domandò poi, rimettendo la testa al proprio posto.
"Trasparente, Baronessa" rispose il diavolo accennando un'inchino falso.
Bon sbuffò e si avviò verso l'altoparlante per dare l'annuncio, lasciando Beppi e Devil da soli.
"Ti scongiuro, perdonala" disse il clown sospirando con aria rassegnata.
"Ha dei problemi a controllare la rabbia fin da quando eravamo piccoli ma crescendo è leggermente peggiorata"
"Oh, davvero? Non ci avevo fatto per niente caso" fu la sarcastica risposta dell'altro, che prese a dondolarsi sui talloni in attesa del decreto finale.
☆☆☆
Junior guardò nella direzione in cui Devil, Bon e Beppi si erano allontanati.
Quanto ci mette?, pensò.
Perché non torna?
Il pulcino stava cominciando a preoccuparsi per la sorte del suo compagno di viaggio; la Baronessa sembrava furiosa nonostante l'apparenza rilassata.
"Devienne mi dovrà spiegare un bel po' di cose" borbottò tra sé e sé passando la pistola da una mano all'altra nervosamente.
Passarono altri cinque minuti, ma di Devil nessuna traccia.
Junior si sentì solo. Gli aveva detto che ci avrebbe messo poco, perché quindi non tornava?
Un dubbio lo assalì.
E se gli avesse mentito? E se invece di tornare se ne fosse andato?
Mi ha abbandonato?
Il bambino scosse la testa con insistenza, per cancellare quel brutto pensiero.
Mi ha promesso che sarebbe rimasto con me fino alla fine del viaggio, non infrangerà il giuramento... vero?
Il piccolo sobbalzò quando sentì una manina delicata poggiarsi sulla sua testa.
"Hey, piccoletto, che ci fai qui tutto solo?"
Junior si girò di scatto, con la pistola carica, prontissimo a sparare, e si ritrovò davanti una ragazza molto graziosa.
Il ragazzino si perse un'attimo nel contemplare i suoi capelli cortissimi e mossi, neri come la pece (Chissà come sono soffici!, si sorprese a pensare), gli occhi marrone scuro che brillavano come due stelle, il viso rotondo che le dava un'aria dolce e bambinesca...
"Ragazzino, ci sei?" domandò la donna chinandosi verso di lui e inclinando il capo verso destra.
"Puoi diventare la mia mamma o mia moglie?" fu l'incoerente risposta del pulcino, che la guardava con gli occhioni ambrati sgranati.
"... Eh?"
"Uhm, sì... cioé, no! Non sono qui da solo! Cioé sì ci sono e non- UGH"
"Hey, calmati! Prendi un respirone, e riprovaci" esclamò lei con tono preoccupato.
Il bambino fece quanto gli era stato detto, ma proprio mentre stava per riformulare un uomo dalla testa cubica si diresse verso di loro.
Mi sembra di averlo già visto... Ma dove?
"Hilda, ecco dov'eri!" sbuffò il nuovo arrivato con aria esasperata "Ma io dico, sei sicura che non hanno messo me a controllare te invece che il contrario?!"
"Gne gne gne" borbottò Hilda rimettendosi in piedi; in confronto all'altro era veramente piccola.
"Bello sapere che posso avere conversazioni di alto livello culturale con te, Berg" disse lui con tono sarcastico e leggermente divertito, che per qualche ragione infastidì Junior.
Il piccolo si schiarì la voce, attirando l'attenzione di entrambi su di sé.
"Il mio nome è Wally Adam Tullio Warbles, ma ti prego di chiamarmi Junior" esclamò facendo un sorrisone ad Hilda.
La pilota gli sorrise a sua volta, facendogli venire le farfalle nello stomaco "Piacere! Io sono Hilda Berg e questo stupido buffone qui con me è King Dice"
King Dice! Il ragazzino si ricordava di lui. Lo aveva visto un paio di volte parlare con suo padre; era uno dei servitori più fedeli del Diavolo.
E, come tutti i servitori del Diavolo, a Junior il Re non piaceva per niente.
Il Re alzò gli occhi al cielo scuotendo il capo "Disse la pilota più incapace di tutta Inkwell"
"Ah, la metti così? Allora vorrà dire che la strada da qui a casa te la farai a piedi!" annunciò lei, mettendosi le mani sui fianchi in un modo che a Junior piacque molto.
Dice annuì sorridendo in modo disgustosamente arrogante "Non speravo altro, mia cara"
"Sei incredibile, e non lo dico in senso buono" disse la donna guardandolo di traverso, per poi tornare a fissare il bambino.
"Comunque, prima ti stavo chiedendo, come mai sei qui tutto solo? I tuoi genitori?"
Al sentir nominare quella parola le farfalle che girovagavano nello stomaco del pulcino si fermarono di colpo.
Cominciò a tremare, anche se impercettibilmente.
Ripensò a suo padre, che gli diceva sempre di non andare in giro da solo con quel suo solito tono severo ma abbastanza gentile, e gli si riempirono gli occhi di lacrime.
Non devi piangere, non devi piangere, non devi piangere...
"Uh... Veramente sono qui con un mio amico, si chiama Devienne. È una specie di turista" spiegò, mentre faceva del suo meglio per non cominciare a lacrimare.
Il dado se ne accorse, e non perse l'occasione per farglielo notare.
"Ragazzino, hai gli occhi lucidi" osservò con tono di casualità, alzando un sopracciglio.
"Già, è un sistema di difesa che abbiamo noi volatili, ci serve per lavarci gli occhi dopo che abbiamo visto gente con dei baffi orribili come i tuoi" sbottò il bambino, con un sarcasmo insolitamente acido per la sua età, lasciando trasparire la chiara antipatia che provava nei confronti del Re.
Hilda scoppiò a ridere, e quel suono cristallino fece quasi dimenticare a Junior il motivo della sua tristezza.
"Sei troppo forte! Darei oro per avere qualcuno come te nella mia famiglia!" annunciò tra le risate la donna, facendo sorridere anche lui.
"Comunque sia, dobbiamo andare, si è fatto tardi" sbottò King Dice cercando di non far notare il fatto che si era offeso.
"Quei due avranno bisogno di aiuto, quindi togliamo il disturbo" aggiunse, afferrando la pilota per un braccio.
"Ma non avevi detto che non avresti aiutato nessuno?"
"Ho cambiato idea, il Mc Donald mi ha dato il tempo di rifletterci bene su. Andiamo." disse, trascinandola via.
"Ciao, Junior!" riuscì ad esclamare lei mentre veniva portata via.
Il ragazzino la salutò con un cenno del capo mentre gli occhioni ambrati la seguivano con lo sguardo.
☆☆☆
Devil stava correndo verso il fast food dove aveva lasciato Junior, sperando di trovarlo ancora lì.
Non che fosse interessato alle condizioni del bambino, naturalmente.
Solo, non voleva dare a Bon altri motivi per sparargli addosso.
Ci era voluta una mezz'oretta per confermare l'alibi del diavolo, che era molto felice di aver dormito sulla stessa panchina per un'ora e mezza.
Beppi si era scusato con lui almeno un centinaio di volte, lo aveva abbracciato e gli aveva regalato una scatola di caramelle (le avrebbe date al pulcino) e sei dobloni (Bon aveva cercato di fermarlo ma il clown non aveva voluto sentire ragioni); la Baronessa invece aveva sbuffato e poi aveva borbottato delle scuse dopo essere stata costretta dal suo migliore amico a farlo.
Devil fece un mezzo sorriso ripensando alla scena: quei due erano una vera comica, così diversi eppure così vicini.
C'era molta gente all'interno del parco, e il diavolo stava cercando di farsi strada tra la folla.
Camminando, una coppia in particolare catturò la sua attenzione, in quanto si trattava di un uomo e di una donna molto rumorosi.
Vide per prima lei, che con quel suo naso appuntito e il tono sprezzante che usava gli sembrava familiare, poi scorse lui e per poco non si fermò.
L'uomo era King Dice, lo stesso maledetto idiota al cubo che lo aveva tradito e abbandonato, che stava insultandosi "allegramente" con la ragazza.
Come si permette questo coione di divertirsi dopo tutto quello che mi ha combinato?!
Reprimere la rabbia fu difficile, ma necessario.
Avrebbe tanto voluto fargliela pagare cara, a quel meschino schifoso che non si era fatto problemi a voltargli le spalle al momento più opportuno, ma l'ultima cosa di cui aveva bisogno erano altri problemi.
Il dado (fortunatamente) sembrò non essersi nemmeno accorto di lui e Devil fece appello a tutta la sua forza di volontà per ignorarlo a sua volta e tirare dritto.
I due gli passarono vicino e il diavolo fu in grado di sentire parte della loro conversazione.
"... Junior era simpatico, comunque"
Hanno incontrato Junior? Fantastico! Ci manca solo che decidano di fare una bella rimpatriata dove si fa a gara a chi mi pesta a sangue con più violenza!
"Ti piace solo perché è maleducato come te, Hilda"
Hilda Berg, adesso riusciva finalmente ad associare il nome alla donna! Ricordava la giovane pilota, che in seguito ad un grave incidente, si era recata al Casinò e aveva venduto la sua anima per poter tornare a volare.
"E dillo che ti sei offeso per quel commento che ha fatto suoi tuoi baffi!"
E bravo Junior, questi sono i momenti in cui sono fiero di te.
Oddio aspetta, sto cominciando a parlare come un padre... ugh.
I due si allontanarono, lei ridendo e lui irritato.
Il diavolo scorse finalmente Junior, fermo davanti all'entrata di quel fast food e con la pistoletta ancora in mano, e accelerò il passo: non lo avrebbe mai ammesso ad anima viva, ma si era sentito un po' solo senza quell'adorabile e irritante pulcino a sgambettargli intorno.
"Piccolé, eccomi!" esclamò per farsi vedere.
Il bambino lo fissò con aria preoccupata "Finalmente! Come mai ci hai messo tanto?! E poi, che è successo? Perché ti hanno chiamato?"
"Weee, una domanda per volta!" rispose Devil sorridendo.
Non avrebbe mai confessato nemmeno questo, ma tutto sommato quel ragazzino gli stava simpatico.
Angoletto della follia
Ed eccomi tornata~ LO SO CHE CI HO MESSO TANTO MA LA SCUOLA ESISTE, MALEDIZIONE-
Comunque sia~
Junior con una cottarella per Hilda? Ne ho discusso con il mio migliore amico e abbiamo concordato sul fatto che fosse adorabile.
Parlando della pilota, lei e Dadoman sono ufficialmente in guerra civile.
Punto.
Nessuno mi farà mai cambiare idea su quello.
Sono adorabili lo stesso toh~
E niente cari, alla prossima~
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