Invite {4}
Quello stesso giorno, sempre alle otto e mezza del mattino, Devil si svegliò.
Impiegò qualche secondo a capire che non si trovava nel Casinò, ma in una stanzetta nel cottage di Porkrind.
Era una camera abbastanza grande e per due, con una finestrella che si affacciava sulla strada.
Approposito di due...
Il diavolo cercò il suo nuovo, piccolo compagno di viaggio: era seduto sul letto accanto al suo e stava leggendo un libro enorme.
"Ciao ragazzino" borbottò Devil mettendosi a sedere a fatica. Junior gli rispose con un "Ciao" sbrigativo, assorto com'era nella lettura.
"Che stai leggendo?" domandò il diavolo osservando il librone. Quel coso sarà almeno alto come lui.
"Oh, è un libro sulla scienza e sulla meccanica. Roba tosta" rispose il pulcino distogliendo lo sguardo dalle pagine ingiallite "Lo devo studiare per un esame che devo fare a Settembre per entrare in un corso di ragazzi minorenni con un QI molto elevato"
"QI?"
"Quoziente intellettivo" spiegò il bambino "Ho già passato i primi due esami, lo scritto e il pratico"
In tutta risposta Devil sbadigliò "Siamo solo a metà giugno, perché non ti godi l'estate come tutti i bambini della tua età?"
"Sarò anche un genio ma il mio cervello funziona esattamente come il tuo: mi ci vuole tempo per assimilare tutte queste informazioni" esclamò il pulcino saltando giù dal letto.
"Comunque! Sono sveglio dalle sei e sto iniziando ad avere fame! Andiamo a fare colazione?"
Il diavolo annuì, ancora mezzo addormentato, e si alzò dal letto stiracchiandosi.
I due scesero al piano inferiore dove Porkrind stava pulendo i tavoli.
Junior corse subito al bancone per ordinare. Tentò di sedersi ma non ci riuscì: lo sgabello era decisamente troppo alto per lui.
Devil lo osservò per un paio di minuti, il tempo di farsi qualche risata.
L'altro lo fissò con aria irritata "Hai finito di ridere o ne hai ancora per molto?!" sbottò arruffando le piume.
"Calma i bollenti spiriti, tappetto, adesso questo buon viandante ti tira su" riuscì a dire il diavolo tra le risate.
Lo prese in braccio e lo poggiò sullo sgabello; non riuscì a trattenere un'ennesima risata quando lo vide mettersi in piedi su di esso per arrivare al bancone.
Alla fine riuscirono ad avere la loro colazione: Devil prese solo un cappuccino, Junior un bicchiere di latte e un cornetto al cioccolato.
Mentre il piccolo mangiava il diavolo si alzò.
"Dove vai, Devienne?" chiese il pulcino con la bocca piena.
"Ma devo dirti proprio tutto quello che faccio? Sto solo andando al cesso, rilassati!" fu la risposta che arrivò dalle scale.
Appena Devil fu salito la porta d'ingresso si aprì e una voce allegra e squillante arrivò dall'ingresso "Buoooooongiorno Porkrind, come stai?".
Il maiale smise di pulire e alzò lo sguardo verso il nuovo ospite "Heilà, ragazzo. Sto bene, grazie, ti porto qualcosa da bere?" disse mettendosi dietro al bancone.
"Vorrei ma vado di fretta, ci sono Bonnie e Djimmi che mi aspettano fuori!" esclamò l'altro avvicinandosi "Grazie comunque!"
Junior si girò a guardarlo, incuriosito: si trattava di un'uomo vestito con un costume da clown a righe rosse e blu, con un cappellino nero a cilindro e uno sguardo gentile e pieno di vitalità negli occhi dorati.
"Hey, io ti conosco! Sei quel clown che è venuto a portarci una torta di benvenuto quando io e il mio papà ci siamo trasferiti nella seconda isola!" esclamò il pulcino.
Era molto piccolo (avrà avuto due anni al massimo) quando la sua famiglia si era trasferità dalla città alla seconda Inkwell Isle, ma si ricordava perfettamente di quel cordiale e buffo individuo.
L'uomo sorrise "Sono contento di vedere che ti ricordi di me! Il mio nome è Beppi e tu sei il piccolo Wally Jr, giusto?" chiese mentre si sedeva accanto a lui.
Il ragazzino annuì vigorosamente.
"Che ci fai qui tutto solo, Junior? Non sai che ti stanno cercando?" Non c'era traccia di rimprovero nella voce del clown, cosa che tranquillizzò il pulcino: non voleva essere sgridato per essenerse andato senza aver detto nulla a nessuno.
"Beh, allora dì a quelli che mi cercano che non ce n'è bisogno, visto che sto andando in città! E poi non sono solo, con me c'è il mio nuovo compagno di viaggo Devienne!"
"Devienne? Non l'ho mai sentito nominare" affermò Beppi con una leggera nota di preoccupazione nella voce gentile.
Quasi come se lo avessero chiamato, il diavolo scese giù per le scale.
"Tappetto, hai finito? Sali a prenderti le tue cose, non ho alcuna intenzione di portarti giù quel libro enorme, ha l'aria di pesare una-" Il monologo si interruppe appena Devil scorse Beppi.
Il diavolo naturalmente si ricordava anche di lui: lo aveva adescato promettendogli un enorme parco divertimenti per rendere felici tutti in cambio di una firmetta.
Il clown lo osservò per qualche secondo in un misto di preoccupazione e perplessità, poi (con grande sorpresa da parte di Devil) il suo sorriso si allargò.
"Ciao! Ti devi essere Devienne! Junior mi stava giusto dicendo che siete compagni di viaggio!" esclamò tendendogli la mano con un'espressione affabile; solo dopo qualche secondo il diavolo si decise a stringerla.
Junior nel frattempo stava cercando di scendere dallo sgabello senza farsi male, fallendo miseramente: il piccolo rovinò a terra dando una forte botta alla schiena.
Il clown fece per aiutarlo ma il diavolo lo precedette, prendendolo in braccio.
"Magari la prossima volta chiedi aiuto, che dici?"
"Non mi serviva, ce la stavo facendo benissimo da solo!" esclamò il pulcino stizzito.
"Già, ed è per questo che sei caduto, eh?" lo rimbeccò l'altro "È inutile che arruffi le penne, ragazzino, sai benissimo che ho ragione".
Il bambino gli fece la linguaccia.
"Ah, wow. Molto maturo, Junior, complimenti" commentò Devil ripoggiandolo a terra.
Il ragazzino corse su per le scale urlando "SONO INDIPENDENTE!!!".
Devil e Beppi rimasero soli al bancone.
Fu il clown a rompere il silenzio "Allora, Devil, come te la passi?"
Il diavolo lo guardò incredulo.
"Come mai sei così gentile?! Non vorresti, che ne so, prendermi a bastonate perché ti ho ingannato affinché tu mi consegnassi la tua anima?"
L'altro scosse la testa con un sorriso comprensivo
"Stavi solo facendo il tuo lavoro, ero io quello che avrebbe dovuto fare attenzione al contratto che stava firmando".
Devil rimase completamente spiazzato dalla gentilezza che il clown stava dimostrando nei suoi confronti; fino a qualche minuto prima era assolutamente convinto che tutti i debitori lo odiassero, ma adesso... l'unica certezza che aveva era scomparsa e non sapeva più cosa pensare.
"Sei molto bravo con lui" affermò Beppi sorridendo "Con Junior, intendo"
"Non ho fatto praticamente niente, l'ho solo aiutato a tirarsi su. Non è quello che fate voi mortali di continuo, aiutarvi a vicenda?"
"Veramente no, non tutti almeno. E comunque lo ribadisco, sai come trattarlo"
"Se lo dici tu"
Porkrind, che si era recato nel retro, tornò dai due.
"Ecco a te la roba che mi avevi chiesto, ragazzo" disse Porkrind mettendo una scatola piena di decorazioni varie sul bancone.
"Grazie, sei stato davvero gentile!" esclamò il clown facendogli un sorriso dolcissimo "Quanto ti devo?"
"Ma di che stai parlando?! Non mi devi assolutamente nulla, offre la casa!" rispose il proprietario con un leggero rossore sulle guance grassoccie.
Il sorriso di Beppi si allargò.
Il clown ringraziò e prese la scatola, poi si voltò di nuovo verso Devil offrendogli un volantino.
"Senti, Devil, so che questo un momento molto delicato per te e soprattutto per Junior, ma... questa settimana alla mia isola, la seconda, ci sarà un grande evento per festeggiare il solstizio d'estate. Se ci volete fare un salto mi farebbe molto piacere!" Il clown gli sorrise di nuovo, poi si avviò verso l'uscita.
"Ciao Porkrind, ci vediamo alla prossima! Ciao anche a te Devil, per favore salutami Junior!"
Il diavolo lo salutò con un cenno del capo mentre il proprietario disse "A presto, Beppi".
Appena il clown fu uscito Devil si girò a guardare il maiale con aria divertita.
"Cosa?!" sbottò Porkrind con le guance arrossatissime.
"Dai, hai visto com'è?! È la persona più gentile di questo mondo! Anche tu avresti un debole per lui se lo vedessi quasi tutti i giorni!"
"Guarda che io non ti ho detto niente, hai fatto tutto da solo!" disse Devil ridendo come un forsennato.
Il maiale a quel punto era talmente imbarazzato che se ne andò dal bancone e si chiuse a chiave nel retro.
Dopo altri cinque minuti d'attesa Junior scese dalle scale a bordo del suo nido volante.
"Finalmente ce l'hai fatta, 'ragazzo indipendente'" disse il diavolo per prenderlo in giro. L'altro lo guardò male.
"Ci ho messo comunque meno di te, sei stato al bagno per un quarto d'ora prima" rispose prontamente il pulcino "Devienne, cos'è quello?" domandò poi indicando il volantino che Beppi aveva dato a Devil.
"È un manifesto sul festival che stanno facendo alla Seconda Inkwell"
"Ci andiamo?"
"Non abbiamo abbastanza soldi e non ne ho voglia"
"Qui c'è scritto che è gratis"
"Non abbiamo tempo da perdere"
"Anche il cibo è gratis"
"Andiamo a vedere di che si tratta!" disse il diavolo sfregandosi le mani e alzandosi.
"Non paghiamo?" domandò il piccolo vedendo il suo compagno di viaggio correre verso l'uscita.
"Assolutamente no, abbiamo speso fin troppo qui! Anzi, sbrighiamoci a correre prima che si accorga che non abbiamo pagato!" esclamò il diavolo.
"Aaaaahhhh, sei stato istruito molto male, Junior, confido nel riuscire a raddrizzarti nel periodo che passeremo insieme!"
Il pulcino alzò gli occhi al cielo chiedendosi perché tra tutti era stato proprio lui ad averlo incontrato nella foresta, poi lo seguì fuori scuotendo la testa.
"Sarò stato educato male ma sono io quello più intelligente tra noi"
"Dei due sei tu quello che non riusciva a salire sullo sgabello, mi sembra" gli fece notare Devil con un sogghigno maligno.
"NON SONO ANCORA COMPLETAMENTE ADULTO, OKAY?!" strillò il pulcino irritato.
"Certo, e vogliamo parlare di quando sei caduto?"
I due si allontanarono dal cottage, cominciando quella che si prospettava un'allegra mattinata di frecciatine e risate...
Poteva andare peggio.
... O meglio, lo sarebbe stata se non fosse stato per Porkrind, che si era accorto di non essere stato pagato.
"HEY, VOI DUE! DOVETE PAGARE LA COLAZIONE!" urlò infuriato e brandendo una padella sporca, correndo verso di loro.
Devil e Junior si girarono a fissarlo, poi si fissarono a vicenda per un secondo e si fiondarono sulla strada, inseguiti da un maiale con istinti omicidi.
Come non detto.
Angoletto della follia
EBBENE! Oggi, giorno della vigilia, vi lascio qui questo capitolo più lungo del solito!
Porkrind è gay per Beppi? Non so come mi sia venuto in mente.
Ho speso molte più righe a descrivere Beppi che qualunque altro personaggio? Sì e continuerò a farlo.
Junior e Devil si vogliono bene? Stanno imparando.
Beppi è un cinnamon roll? Sempre e comunque, e lo amo per questo.
Il meme sopra lo ha fatto la mia amica Wasabll (ha un profilo Tumblr della quale non mi fa metTERE IL LINK MALEDIZIONE-)
Ha fatto anche quest'altro meraviglioso meme che lascerò qui perché è oro:
Come sempre grazie per aver letto e alla prossima~
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