X:" Lui è Izuku Midoriya e da oggi, fino alla fine dell'anno, sarà un vostro nuovo compagno"

Paura....

Izuku era entrato nella sua nuova classe con tutte le più buone intenzioni...

Voleva seriamente ricominciare daccapo....

Voleva sul serio rispettare quello che aveva detto a sua madre, mentre lo curava, e ricominciare tutto con la mente libera e senza paura...

Dare una possibilità a sé stesso...

Dare una possibilità agli altri...

Ma non era semplice...

Quelle facce che lo stavano osservando mentre se ne stava in piedi, massacrandosi le mani dietro la schiena, sembravano tutte delle facce mostruose...

Facce di persone che avrebbero solo sostituito i suoi vecchi compagni...

Facce di gente che avrebbe imparato a chiamare per cognome, nei compiti condivisi, solo perché quegli stessi cognomi venivano nominati all'appello...

Chi di loro sarebbe stato?

Chi sarebbe stato il primo a fargli qualche battuta?

Chi sarebbe stato a deriderlo per prima? Indicarlo? Insultarlo? Farlo sentire un idiota e poi, come se fosse divertente, prenderlo per il culo per l'assenza del Quirk?

Chi di loro, e gli occhi verdi si azzardarono quasi ad alzarsi per qualche secondo, lo avrebbe picchiato per primo?

Facce ...

Facce temibili e serie...

Facce concentrate...

Facce che già ridacchiavano, una con l'altra, mentre l'insegnante batteva la mano sulla cattedra e richiamava la loro attenzione

X:" Questa classe non è mai stata una classe di esaltati che credono che l'eroismo cominci solo quando si mette piede, per la prima volta, in un istituto superiore... E spero che continuerete a comportarvi in modo dignitoso ed umano ancora adesso... Mi sono sempre vantato della mia classe, in ogni riunione di personale....non fatemene pentire..."

Il silenzio calò di nuovo, caricandosi sulle spalle del verdino come un macigno, e l'insegnante gli sorrise indicandogli la classe

X:" Presentati pure..."

Un'altro pezzo di unghia venne scheggiato dalla sua mano sinistra, facendogli abbastanza male da farlo almeno muovere, ma la testa rimase china quando si inchinò di fronte ai suoi nuovi aguzzini

I:" M-mi...mi chiamo Izuku Midoriya e provengo dalla classe B... E s-sono... s-sono un quirkless..."

Altro silenzio accolse le sue parole, sotto lo sguardo stranamente soddisfatto dell'insegnante, e l'uomo gli batté una mano sulla spalla sorridendo cortesemente

X:" Bene...ora vai pure a prendere posto vicino ad Asashi...alla fine delle lezioni ci fermeremo un po' insieme e vedremo se il nostro programma coincide con la tua vecchia classe o avrai bisogno di recuperare qualcosa ok? "

Il verdino annuì, sollevando lo sguardo quel tanto che bastava per capire quale fosse il compagno indicato, e quasi ebbe l'impulso di uscire da quella classe e scappare il più lontano possibile

Perché quel volto che lo stava guardando, superando il banco di diversi centimetri solo con il busto, lo aveva già terrorizzato abbastanza da far paralizzare le sue gambe...

Il suo nuovo compagno lo guardò socchiudendo le palpebre, ed alzando il bordo del labbro come un predatore, per poi inchinarsi cortesemente ed indicargli il posto al suo fianco...

Non poteva scappare...

Questo si disse Izuku, con il cuore in gola mentre tirava un'altra veloce occhiata a quelle spalle enormi ed a quegli occhi color indaco, per poi deglutire a vuoto e costringersi a fare un passo dietro l'altro...

Il vociare della classe aumentava ad ogni suo movimento, facendo scorrere del sudore gelido sulla sua schiena, ed alla fine si ritrovò a dover sollevare il viso di diversi centimetri per riuscire a guardare il suo compagno

A:" ... Benvenuto.."

La mano di Asashi si mosse velocemente, sollevandosi, ed immediatamente le mani di Izuku andarono a coprirsi il volto chiudendolo nell'incavo dei gomiti...

Il silenzio calò di nuovo nella classe, aumentando a dismisura il suo terrore, mentre l'altro ragazzo era rimasto immobile e con la mano sospesa a guardarlo...

Un passo indietro...

Asashi fece un passo indietro, abbassando la mano, per poi scostargli la sedia e rimanere talmente tanto fermo da sembrare quasi una statua...

Izuku tremava dalla testa ai piedi, dandosi dell'idiota nella sua mente per il fatto che si stava mostrando così debole, per poi posare i libri sul banco e sedersi tremando...

Mentre anche l'altro ragazzo prendeva posto, al suo fianco, nel più completo silenzio...

~°~

X:" Bene Midoriya... I programmi coincidono abbastanza e la tua media mi fa pensare che sarà davvero un piacere poter lavorare con te... Hai già deciso cosa farai dopo?"

Il verdino scosse il capo, azzardandosi a buttare solo una veloce occhiata all'insegnante, per poi stringere i libri tra le braccia ed abbassare di nuovo lo sguardo

I:" N-no...s-sto... s-sto ancora valutando..."

L'uomo annuì assorto, continuando a controllare il suo curriculum scolastico, per poi sorridere e rimettere tutto in una cartellina per poi passargliela ed agitare la mano

X:" beh hai ancora tempo...e sono sicuro che con i tuoi voti non ci sia una scuola superiore che ti possa rifiutare o che non voglia lavorare con te... Soprattutto, da quanto vedo, per quanto riguarda le materie scientifiche... Ma..."

L'uomo si alzò, sempre sorridendo, e raccolse la sua borsa infilandoci dentro i documenti per poi sorridere verso il verdino

X:" abbiamo tempo per questo no? Ora vai pure a casa Midoriya... Ci vediamo domani a lezione..."

Il verdino si inchinò all'insegnante, sinceramente colpito dal fatto che non avesse menzionato la UA che appariva già nelle sue richieste, e quasi sorrise prima di afferrare lo zaino giallo ed uscire dall'aula...

Non era andata poi così male...

Aveva seguito le lezioni con il cuore in gola, aspettandosi un attacco in qualsiasi momento da parte dei nuovi compagni, ma erano tutti rimasti distanti da lui... E persino alla pausa pranzo, che di solito passava nascondendosi in qualche sgabuzzino, si era ritrovato a rimanere in classe e mangiare il suo Bento quasi tranquillamente...

Izuku rialzò lo sguardo, quando si ritrovò in pieno cortile scolastico con il sole del tramonto a riflettersi nelle iridi verdi, e finalmente si permise di tirare un profondo respiro verso quel sole morente...

Non c'era nessuno...

I suoi piedi iniziarono a muoversi, un passo dietro l'altro, per poi ritrovarsi a correre come un forsennato verso casa...

Pensando che la sua vita forse stava davvero cambiando, in un modo o nell'altro, e che era la prima volta dopo anni che non avrebbe dovuto nascondersi al suo rientro...

Non notando che a pochi passi da lui, dietro il vetro di una villetta bianca, un pugno si serrava sulla finestra..

Mentre due occhi rossi, ed infuriati, lo vedevano sorridere