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La prima cosa che notò fu che i capelli di Katsuki erano estremamente morbidi...

Non delle ciocche vaporose, e simili al cotone, tipo le sue...ma di certo non rispecchiavano l'immagine appuntita che li rendeva ,ad un occhio esterno, crespi e duri come la roccia...

Lo aveva già sentito...

Aveva già percepito quella morbidezza quando, in quell'istante di follia, li aveva accarezzati durante il bacio

Ma così?

Così era mille volte meglio...

Così, vedendo il volto di Katsuki addormentato su quel letto, gli sembrava davvero di aver appena ricevuto il privilegio di toccare un angelo...

Un angelo...

Le labbra di Izuku si piegarono in una smorfia che conteneva dolore e sarcasmo...

Da quanto tempo non lo definiva più così?

Perché erano passati anni dall'ultima volta che aveva avuto il lusso di poterlo toccare senza pagarne le conseguenze....

E lui lo sapeva...

Lui sapeva che stava per pagare lo scotto peggiore della sua vita stando lì, in piena notte, ed insistendo a fare quel gesto più e più volte...

Perché forse era vero...

Forse l'udito di Katsuki non era eccellente e forse i suoi sensi da eroe non erano ancora pienamente sviluppati...

Ma si sarebbe svegliato...

E cosa sarebbe successo quando lo avrebbe fatto?

In che modo poteva affrontarlo?

Da dove poteva iniziare?

Un incubo...ecco che cos'era...

Era solo un incubo...

Un incubo orribile in cui la sua gola si era chiusa ed il cervello sembrava aver smesso definitivamente di funzionare...

Un incubo cosciente, almeno questa volta, in cui non avrebbe avuto il conforto di poter provare almeno a pilotarlo...

Perché tutto era stato definito...

Tutto era stato scelto...

Perché Asashi aveva mandato un messaggio, solo poco prima, in cui dava la risposta definitiva di suo fratello

Gli aveva mandato le coordinate e poi, facendolo quasi ridere per l'assurdità della cosa, aveva detto che era stato un onore essere suo amico...anche se per così poco tempo...

E che se magari un giorno avesse trovato il coraggio di confessarsi, ad un'ignara Kiomi, avrebbe deciso magari di andarli a trovare proprio con lei ...

Per poter di nuovo vedere lui, ovviamente, ma anche per poter tornare a stringere quel fratellone che gli mancava così tanto...

Già...il fratellone...

Izuku si ripetè il suo nome, mentalmente, mentre le dita continuavano a passare nelle ciocche chiare sentendo il suo cuore stritolarsi ad ogni passaggio

Lo aveva pensato anche lui, quando era piccolo, che avrebbe voluto che il suo Kacchan fosse suo fratello...

Che lo avrebbe voluto sempre al fianco, a proteggerlo, e che non avrebbe mai voluto separarsene

Ed era ancora così nonostante in quel momento fosse consapevole, più che mai, che non era propriamente il ruolo di fratello che ti cercava in lui

I:" Kacchan..."

Un sussurro....

Un sussurro a malapena udibile ma che comunque, risuonando nel suo cuore, ebbe la forza quasi di uno sparo...

Kacchan...il suo Kacchan...

La sua nemesi...il suo tutto...

Colui che lo aveva reso ciò che era ma che nello stesso momento, forse persino inconsapevole, aveva cercato di distruggerlo

Kacchan e la sua bocca socchiusa...

Kacchan e le sue palpebre che, dopo quel sussurro, iniziarono a vibrare...

Quel modo duro in cui la mascella si tendeva, quando era infastidito, e quel suo portarsi le mani agli occhi come se volesse schermare quel minimo di luce che proveniva dalla luna al di fuori della finestra

K:"... D...Deku?"

Un piccolo sorriso increspò le labbra del verdino, che annuì anche se non poteva essere visto, per poi chinarsi in avanti e sfiorargli una guancia con le labbra

I:" è... è solo un sogno Kacchan..continua a dormire..."

Altri piccoli baci vennero posati sulla mascella del biondo, e sulle palpebre tremolanti, prima che quest'ultimo si stiracchiasse provando di nuovo a parlare..

Ma nessuna parola uscì dalle sue labbra, chiuse con forza da quelle di Izuku, che si spostò ancora un po' arrivando quasi a salirgli sopra

I:".. n-non...non mi vuoi sognare Kacchan?"

La testa del maggiore si mosse, palesemente intorpidita dal sonno, e mimò un si lentamente...

Le labbra di Izuku tornarono in basso, verso l'angolo della sua bocca, per poi posarvici sopra e sussurrare appena

I:" allora sognami Kacchan...sognami ancora una volta..."

Ed anche le labbra del biondo si piegarono appena, in un accenno di sorriso che fermò il cuore del verdino, prima di inclinare appena la testa verso destra e far congiungere le loro bocche

Un bacio...

Un'altro...

Baci lenti ed a labbra socchiuse, talmente tanto teneri da sembrare realmente un sogno ad occhi aperti, e la mano di Katsuki andò ad incastrarsi nelle ciocche verdi chiedendo di più...ancora di più...

La lingua di Izuku si mosse in avanti, anche se titubante, e le palpebre di Katsuki sfarfallarono ancora una volta prima di aprirsi per poi spalancarsi immediatamente

K:" q-questo...questo non è un sogno..."

Ed un piccolo no provenne dal volto del verdino, che sorrise tra le lacrime, prima di abbassarsi di nuovo e baciarlo ancora una volta

I:" ed è importante? È importante che non lo sia?"

Gli occhi di Katsuki sondarono a lungo i suoi, rischiarati dai pallidi raggi della luna, per poi socchiudersi e spingere il volto in avanti...

K:" no...non lo è..."

E mentre Izuku si sdraiava al suo fianco, abbandonandosi completamente a lui, Katsuki pensò che non lo fosse davvero

Perché quello che aveva scoperto essere il suo sogno più grande era lì con lui...

E non lo avrebbe più lasciato...

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