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"Mamma...ti devo parlare..."
Era iniziata così...
Era iniziata da una semplice frase, che Inko non sentiva ormai da anni, la decisione più difficile che Izuku avesse mai preso...
Ma non poteva fare altro...
Non poteva lasciare che le sue gambe corressero aldilà della via...
Non poteva salire di nuovo su quell'albero e far finta che tutto il suo passato, che tutto il LORO passato, fosse un semplice pezzo di carta che si poteva accartocciare e buttare via...
Non poteva ignorare che il suo corpo portasse ancora i segni delle sue mani, incisi sotto la pelle, né tantomeno che aveva passato più tempo a piangere a causa sua che per qualsiasi altra cosa...
Per questo era rimasto fermo
Per questo per quanto le gambe urlassero solo di muoversi, ed il cuore le assecondasse, il suo cervello gli suggerì l'alternativa numero 3
Non poteva tornare da lui e questa, per quanto allettante, era la prima alternativa che aveva scartato
Non poteva nemmeno rimuoverlo completamente dalla sua vita, non dall'oggi al domani, ed avere continuamente paura che potesse presentarsi alla sua porta o nella sua stanza...
E come avrebbe fatto a scuola?
Come avrebbe potuto nascondersi li?
Conosceva Katsuki...conosceva il suo Kacchan...
E per quanto avesse apprezzato ed odiato il fatto che aveva rispettato il suo volere, restando lontano da lui, sapeva che non aveva la pazienza necessaria per lasciargli il tempo ed il modo di leccarsi le ferite e cambiare...
Già... cambiare...
Perché di certo non poteva rimanere fermo nella pantomima del ragazzo impaurito che era diventato...
Voleva tornare ad essere forte...
Voleva tornare a poter camminare a testa alta per la scuola
Voleva dimostrare agli altri, ma soprattutto a sé stesso, che non era soltanto un misero sassolino sul bordo della strada...
Un sassolino che poteva essere dimenticato, ignorato, malmenato e poi, alla fine, preso tra le braccia con l'impressione che non si sarebbe ribellato...
No....
Lui era Izuku Midoriya...
Lui era quel bambino che sognava gli eroi e che sognava di poter camminare al Suo fianco a testa alta...magari proprio con All Might di fronte a loro
Ed ora come ora era fin troppo palese che sarebbe rimasto solo un'inutile appendice sulla strada verso il successo di Katsuki...
Una zavorra, magari persino voluta, ma che lo avrebbe rallentato e che lo avrebbe costretto a fermarsi
E quanto tempo ci avrebbe messo Kacchan per tornare ad odiarlo?
No...
Con quel "mamma ti devo parlare" Izuku compì la prima scelta consapevole della sua vita dopo anni passati a subire e basta...
Dopo aver parlato con sua madre, cercando di placare le sue lacrime, fu il momento di compiere il passo numero due
Il cellulare venne afferrato, dalle mani tremanti, ed il numero di Asashi venne composto senza il minimo dubbio
"Ciao...ho bisogno di saperne di più su tuo fratello"
Questa fu la seconda frase che portò avanti il suo progetto
Parlò con il moro per circa mezz'ora, cercando di chiedergli tutto ciò che serviva, per poi collegarsi ad un sito internet e fare ricerche...
E fu quasi sorpreso della facilità con cui chiunque, mandando due email e qualche richiesta, potesse sparire da un giorno all'altro senza lasciare tracce...
Un altro paio di email scambiate con Asashi...
Un paio di moduli inviati dalla scuola, che Inko doveva firmare ed un'email mandata dal fratello del moro che si prodigò immediatamente per aiutarlo...
In fondo Asashi glielo aveva detto no?
E chi nasce con la predisposizione ad aiutare la gente, come loro, non può di certo cambiare nonostante quelle stesse persone ti abbiano ferito...
Gli occhi verdi ed arrossati dal sonno si girarono verso la finestra, toccando la chiave che aveva ancora in tasca, ed un foglio venne sfilato dalla stampante mentre una penna scivolava nelle sue mani...
Ora mancava solo l'ultimo pezzo
L'ultimo tassello che avrebbe messo fine a ciò che era e che lo avrebbe fatto diventare ciò che era destinato ad essere
La penna scivolò sul foglio bianco mentre innumerevoli lacrime cadevano ad allargarne l'inchiostro...
Inko bussò e con le guance ancora arrossate, dal pianto, gli portò qualcosa da mangiare mentre cercava inutilmente di non singhiozzare
Ed anche Izuku fece la stessa cosa, costringendosi a non guardare la villetta bianca di fronte alla sua, per poi tornare a scrivere tutto ciò che si portava nel cuore....
Guardando quei fogli appena stampati, affiancati a quello che aveva nelle mani, e deglutendo a fatica il groppo che si portava in gola...
Sperando,con tutto il cuore, di aver fatto la scelta giusta
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