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5 minuti....
Avete mai fatto caso a quanto il tempo venga distorto a seconda delle situazioni in cui ci si trova?
5 minuti...
Possono essere interminabili se state compiendo una qualsiasi azione che proprio non volete fare...se per esempio siete sotto esami o se siete costretti a fare la fila...
Ma possono sembrare un singolo secondo quando, come nel caso di Katsuki, state guardando la persona che vi sta confondendo completamente il cervello e vorreste solo andare da lui e far finire tutta quella confusione...
Per fare cosa?
È questo il bello... nemmeno lui lo sa...
Cosa potrebbe dirgli? Cosa potrebbe fare?
Perché per quanto il suo istinto gli stia urlando solo di correre in avanti e fare QUALSIASI cosa per prolungare quel tempo,e riuscire a fermarlo, ancora la notte non è completamente calata e sa di rischiare troppo...
Potrebbe uscire fuori zia Inko...
Potrebbe uscire suo padre...
Potrebbe vederlo uno dei vicini che magari in quel momento non farebbe nemmeno caso al fatto di trovarli insieme...ma poi?
Cosa sarebbe successo se ne avesse parlato con i suoi genitori?
Cosa sarebbe successo se avesse nuovamente tradito la fiducia di suo padre?
Perché Masaru era stato chiaro...
Un'ora...solo un'ora...
E quell'ora era già passata quando, nascosto in quel vicolo, aveva provato talmente tante sensazioni ingarbugliate da non riuscire a muovere nemmeno un passo
C'era stata la sorpresa...
Quella beh...quella gli aveva dato seriamente filo da torcere...
Perché non si aspettava di certo che quel pallone gonfiato, pieno di buone intenzioni ed ancora in divisa, fosse al fianco del suo nerd quando erano usciti da quella porta...
C'era stata la rabbia...
Forte, cocente, totalitaria, soffocante...
Una rabbia nuova e che non aveva mai provato...
Una rabbia che lo aveva quasi accecato quando aveva visto il nerd allungare la mano e prendere quella del damerino del cazzo...
Rabbia o...gelosia?
Questo si chiese Katsuki mentre si costringeva a rimanere fermo ed a non andare da loro per staccare suddetta mano, da quel braccio perfetto, e scrollare il verdino fino a farsi spiegare da dove cazzo gli era saltata fuori quell'idea...
Poi c'era stato stupore, sorpresa, ansia, paura, dolcezza ed infine, come una pugnalata precisa sul suo cuore, c'era stata la consapevolezza...
Una consapevolezza che man mano che i due parlavano, sempre con quelle cazzo di mani strette l'una nell'altra, si impossessava del suo cervello e del suo cuore...parola dopo parola...
Perché non aveva mai sentito il nerd parlare così...
Non lo aveva mai sentito esporre i suoi sentimenti, senza nemmeno balbettare, con una semplicità del genere e senza nascondere nulla
"È sempre complicato quando si parla di sentimenti o affetto..."
Questo aveva detto no?
E stava guardando verso di lui mentre lo diceva... Katsuki ne era certo...
Ed avrebbe solo voluto correre da lui e dirgli che aveva ragione...
Che era maledettamente difficile fare pace con il cervello quando non capisci nemmeno cosa ti sta succedendo...cosa sia quella sensazione così strana...cosa ti abbia cambiato, a tal punto, da vedere la stessa persona che avresti voluto uccidere con le tue mani e pensare che vorresti solo stringerla...anche solo per mezz'ora...
Ma Katsuki ha solo due minuti ed andare lì significherebbe rovinare di nuovo tutto...
Perché non avrebbe il tempo di parlare no?
Non avrebbe nemmeno i minuti necessari a riprendere fiato per potergli dire che può cambiare...che VUOLE cambiare...
E probabilmente sbaglierebbe ancora...
Perché il viso del nerd è rivolto verso di lui e quegli occhi sembrano che lo stiano implorando solo di stare fermo dov'è...di non andare lì...di non avvicinarsi...
E lui sbaglierebbe perché di sicuro, se muovesse quel misero passo, la prima cosa che farebbe sarebbe voler riprovare quelle sensazioni... assaggiare di nuovo quelle labbra...sentire di nuovo cosa si prova ad essere stretto da lui...
Ma è rimasto un solo minuto e lui non può fare nient'altro che sollevare la testa ed uscire fuori dal suo nascondiglio...
Non può fare altro che far incrociare il loro sguardo ed alzare una mano...
Non ha il tempo necessario nemmeno per sussurrare o mimare una parola, che sicuramente lui avrebbe capito, e si limita a posare la mano sul proprio torace ed a rimanere con lo sguardo puntato nel suo...
Mentre Izuku indietreggia, verso la porta, e la sua mano si abbassa lungo i fianchi..
Per poi girargli le spalle, con un dolore tutto nuovo a stringergli il petto, e camminare verso casa prendendo la sua decisione...
Perché vuole seriamente dimostrare di essere cambiato...
E l'unico modo che ha, per farlo, è iniziare a dimostrare che si può avere fiducia in lui....
Si....
Il borioso, orgoglioso e rabbioso Katsuki Bakugou sceglie di maturare un po', proprio in quel momento, e si costringe a tornare verso casa ...
Non vedendo quanto i pugni di Izuku si stringano attorno alla chiave, imponendosi di non seguirlo, e quanto i suoi occhi si riempiano di lacrime
Vedendolo allontanarsi e capendo che quello è un passo necessario nella loro vita...
Un passo che inizia a parlare di rispetto e non solo di istinto...
E che forse un giorno li aiuterà a tornare ciò che erano...
Qualsiasi cosa fossero...
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