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C'era voluta più di un'ora...

Più di un'ora per riuscire a connettere il cervello abbastanza per capire che la divisa doveva toglierla PRIMA di fare la doccia...

Più di un'ora passata quasi interamente a guardarsi allo specchio, quello che era solito coprire in bagno, e sgranare gli occhi osservandosi il collo...

Qualche minuto per realizzare che quella era davvero la sua faccia...

Altri minuti per capire che non stava sognando...

Ed il resto del tempo passato ad imprecare, come non aveva mai fatto nella vita, mentre tornava a darsi piacere sotto l'acqua calda...pensando a lui...

Era umiliante...

Questo pensò Izuku dopo che aveva alzato la radio e tirato un'orgasmo che gli fece vedere nero per qualche secondo...

Era maledettamente umiliante tornare a fare quelle cose quando si era ripromesso di cambiare vita...

Era strano e denigrante avere l'immagine del suo viso in testa, con un'espressione che non gli aveva mai visto, ed aggrapparsi alle piastrelle mentre gli veniva quasi da piangere...

Cosa diamine era successo in quella stanza?

Com'era passato dal ridere e scherzare con i suoi nuovi amici, che tra l'altro aveva abbandonato senza nemmeno dirgli una parola per ringraziarli, al finire tra quelle braccia a fare quelle cose?

Kacchan....

Maledetto e stra maledetto incubo ad occhi aperti...

Colui che lo aveva sempre manovrato ed umiliato, fino a fargli terra bruciata intorno, si era preso anche l'ultima briciola che aveva da offrirgli...

Perché ora , per quante balle potesse inventare e per quante ragazze potesse pagare per far finta di stare con lui, quello stronzo non ci avrebbe più creduto...

E si...forse era vero...forse anche lui aveva la stessa arma in mano dato che quell'erezione, che sfregava incessantemente contro la propria, l'aveva sentita fin troppo bene...

Ma a chi avrebbero creduto?

Al futuro eroe, vanto della scuola e degli insegnanti, o solo al misero nerd quirkless di quartiere?

Izuku afferrò l'asciugamano e lo piegò a quattro prima di posarlo sul proprio viso e, preso un profondo respiro, urlarci dentro a squarciagola...

Cosa STRACAZZO aveva fatto?

Lo aveva baciato...

Izuku quasi rise istericamente, con la faccia ancora conficcata sulla spugna, per poi accucciarsi sulle ginocchia piegate e nascondere ancora di più la faccia

Lui, Izuku Midoriya, aveva sbattuto Katsuki Bakugou su un letto e lo aveva baciato...

Un'altro urlo venne soffocato dalla stoffa, e dai Falling in reverses allo stereo, mentre lui finiva di scivolare al suolo e si sdraiava completamente nudo sulle piastrelle...

Kacchan...

I suoi baci...le sue carezze...

Katsuki...

I suoi pugni...le sue parole velenose...

Il suo amico...

Il mostro...

Tutto ciò che era protezione che all'improvviso, senza nemmeno una ragione, era diventato il suo incubo peggiore...il suo mostro nella stanza...il suo rimpianto più grande...

Una lacrima scese dagli occhi verdi mentre ormai con il cervello in tilt Izuku si abbracciava su sé stesso...mettendosi in posizione fetale su quel pavimento...

Perché...perché lo aveva fatto?

Che lo volesse lo sapeva già...

Cristo Santo...quel ragazzo aveva accompagnato la sua mano la prima volta che si era svegliato in quelle condizioni...

Come poteva non volerlo ancora?

Come poteva dimenticare quegli occhi rossi se ogni giorno, anche nel male, se li ritrovava di fronte?

Non poteva ...ecco qual'era la risposta...

Ma da qui a concedergli anche quello...

Da qui a farsi vedere in quelle condizioni, proprio da lui, c'era un'abisso di differenza...

Ma come poteva allontanarsi se Lui faceva quelle espressioni?

Se continuava a baciarlo...se continuava a toccarlo...

Gli occhi di Izuku si riaprirono ed il corpo venne nuovamente girato a pancia in su mentre guardava il soffitto...

Ma perché anche Kacchan era messo in quel modo?

Perché aveva continuato?

Perché non lo aveva denigrato e colpito?

Qualche accenno di rossore si estese sulle sue guance, quando l'immagine delle gambe di Katsuki intorno al suo corpo tornarono nella sua mente, ed Izuku sospirò continuando a guardare il soffitto bianco

Troppe domande...troppi dubbi...

Tutte le sue certezze erano crollate per l'ennesima volta, per quanto malate fossero, ed ora non sapeva letteralmente che cosa doveva fare...

Nascondersi?

Chiedere a sua madre di cambiare scuola?

O forse sarebbe stato meglio andare da lui e fargli quelle domande una volta per tutte?

I ricci verdi si scossero, quando la testa del verdino si mosse a destra e sinistra, per poi rialzarsi dal pavimento e tornare davanti allo specchio...

La mano si posò sulla superficie riflettente , guardando sé stesso come se non si riconoscesse nemmeno, per poi spostarsi sul suo collo e sfiorare quel segno rosso

No...

Quella situazione doveva essere chiusa ancor prima di dargli più potere ancora

Il verdino si rivestì, indossando una tuta larga , e come prima cosa andò in camera sua e buttò QUEL libro nell'immondizia...

Poi camminò con calma, un passo dietro l'altro, ed uscì dalla porta per poi fare il giro della casa e fermarsi dietro alle siepi...

La scaletta che usavano da bambini, e che aveva usato anche lui per sfuggire da sua madre, venne ripiegata e messa sotto braccio prima di dirigersi verso il piccolo capanno, che avevano sul retro del giardino, e chiudercela dentro...

Non poteva essere nemmeno tentato di andare da lui... mai più...

Il chiavistello venne chiuso, con un click, ed Izuku ne sfilò la chiave per poi metterla in tasca e rientrare in casa

Dove sua madre lo aspettava già, con un enorme sorriso in faccia, a cui lui rispose nello stesso modo...

Lanciando un'ultima occhiata, fuori da quella finestra, e prendendo una decisione definitiva...

Kacchan doveva uscire dalla sua vita...

E questa volta per sempre

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