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I:"...v-voglio... v-voglio andare via...fammi...f-fammi andare via Kacchan..."
Torace contro torace...
La mano si Katsuki resta ferma, sul collo del verdino, mentre i soffi del suo fiato agitano appena le ciocche più alte dei suoi capelli...
Izuku tiene la schiena ben appoggiata sulla porta di legno, cercando quasi di fondersi con essa, mentre il viso resta imperterrito piegato verso il pavimento...
Incapace, persino in quel momento in cui ha scelto lui stesso di essere lì dentro, di affrontare il suo demone...
E Katsuki dal suo canto non riesce quasi a crederci...
Non riesce proprio a pensare che dopo aver rischiato il collo, una sospensione, una punizione a vita e probabilmente il carcere, se avesse insistito con la storia del cloroformio, di averlo li...senza nemmeno averlo costretto ad esserci...senza nemmeno aver mai pensato che si sarebbe volontariamente buttato in camera sua...
Il pollice si abbassa di pochi centimetri, seguendo la linea della gola del minore, per poi spostare appena più avanti il bacino e sospirare sulla sua testa
K:" ...non posso lasciartelo fare..."
Il cuore di Izuku prende a battere ad un ritmo forsennato, pensando che sia quasi udibile anche al di fuori della sua cassa toracica, ed il pomo di Adamo si alza e si abbassa a seguito di quella lenta carezza...
Deglutendo, a vuoto, mentre le gambe prendono a tremare come mai nella vita
I:" i-io...p-per...per favore Kacchan...la...lasciami andare i-io...io voglio andare via...voglio...v-voglio..."
K:" ed allora perché sei venuto qui? Mmh?...hai scelto tu di venire qui...hai scalato tu l'albero...ti sei introdotto in camera mia ed ora mi dici di volere che ti lasci andare?"
Il naso di Katsuki si strofina sui capelli verdi, chiudendo gli occhi quando un profumo familiare di vaniglia e mela verde gli invade le radici, ed il pollice si sposta ancora una volta a sfiorare quel piccolo lembo di pelle
K:" perché sei qui..."
Una domanda...
Una domanda semplice a cui Izuku, da sempre, saprebbe rispondere in pochi secondi
Perché è semplice il motivo no?
Lui è Kacchan...
Non c'è nessun'altra risposta giusta...solo questa...
Lui è Kacchan e quando si tratta di Kacchan il suo cervello si spegne...
E non importa quanto male gli abbia fatto...
Non importa quanti lividi si porta addosso...per non parlare delle ferite emotive date dalle sue parole e dal suo scherno....
È semplicemente Kacchan no?
Ma come può rispondergli questo?
Anzi...come può anche solo aprire la bocca avendolo così vicino?
Anzi... non è ancora esatto...
Come può anche solo pensare di riuscire a respirare, per articolare una frase qualsiasi, se Kacchan è proprio di fronte a lui e lo sta toccando in quel modo?
Un piccolo gemito esce direttamente dalla sua gola, dato dalla paura e dall'ansia, ed il corpo di Katsuki si sposta indietro con il bacino quando lo vede palesemente annaspare alla ricerca d'aria
K:"... rispondimi... perché sei qui...dimmelo..."
Izuku deglutisce a vuoto, sempre con lo sguardo verso il basso ma senza riuscire a mettere a fuoco nulla, mentre le mani si attaccano al legno della porta cercandone la maniglia
I:"...voglio solo... v-voglio solo andare via e...e non tornerò più Kacchan i-io... i-io non tornerò più quindi lasciami andare ti prego lasciami andare...lasciami and..."
K:"...shhhh..."
Katsuki fa salire la mano dal suo collo, continuando a sfiorare ogni pezzettino di pelle che riesce a raggiungere, e la posa sulle labbra del verdino zittendolo e mettendo di nuovo il naso tra i suoi capelli
K:"... non posso...non puoi andare via...mia madre è di sotto e mio padre è in giardino... Se vai via adesso ti vedranno..."
I:" i-io...io posso spiegare e dirgli...d-dirgli..."
K:" dirgli che cosa? Mmh? ... perché non lo dici prima a me cosa gli vorresti dire?... Cosa dirai a mia madre se ti vede?"
La saliva viene di nuovo deglutita a fatica dalla gola del minore, mentre Katsuki ne approfitta per sentire la morbidezza di quelle labbra, prima che si aprano e tremino appena
I:" l-le...le dirò che... c-che non ti ho visto a scuola e...e c-che...che..."
K:"...che?..."
Il volto di Izuku si piega ancora più a destra, mentre sente l'indice del biondo sfiorare le sue labbra, e le mani ricominciano a tremare sopra la porta
I:" l-le dirò che mi sono preoccupato e che...c-che volevo vedere s-se...se stavi bene..."
Gli occhi di Katsuki si sgranano appena, mentre il pollice sale a sostituire l'indice su quelle labbra, ed il volto del biondo si abbassa appena sfiorandogli la fronte con la bocca
K:" e perché ti eri preoccupato?..."
La testa di Izuku si muove, mimando un no, ed il respiro di Katsuki gli sfiora il naso facendolo rabbrividire
I:".. perché non ti ho visto e..."
K:" ... perché mi hai cercato? Perché sei venuto qui? Che cosa vuoi da me? Mmh? Perché sei qui...dimmelo..."
Il fiato di Izuku gli si mozza in gola, in un piccolo singhiozzo, ed i denti vanno a segnargli il labbro inferiore prima che Katsuki riesca a farglielo abbassare per non farglielo mordere a sangue
Il biondo fa' leva sotto il suo mento, con due dita, e lo costringe a sollevare il viso mentre gli occhi verdi restano imperterriti verso il basso...
Le guance rosse...
Il fiato mozzato...
Quel tremore che inizia dai piedi, propagandosi per tutto il corpo del verdino, per Katsuki sono troppo...
Il viso si inclina in avanti, respirando su quelle labbra improvvisamente così invitanti, mentre gli occhi di Izuku si sgranano e finalmente si rialzano...terrorizzati...
E quella è l'ultima goccia...
Katsuki si spinge in avanti, posando completamente il bacino sul suo, ed abbassa ulteriormente il volto fino a sfiorargli le labbra con le proprie...
Per poi annaspare, senza fiato, ed accarezzargli il mento prima di abbassarglielo ancora
K:" ...mi hai sognato...Izuku?"
E la bocca del verdino si spalanca, nel sentirsi chiamare così, giusto nel momento in cui Katsuki percorre l'ultimo centimetro che lo separa da lui
Unendo le labbra, alle sue, e chiudendo gli occhi...
Pensando che suo padre aveva ragione....
E che il Suo nome... è tutto ciò che vuole sentire
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