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Era un giorno come un altro...

Certo non per Izuku che si ritrovava circondato da quelli che sembrano amici, appena messo piede nella sua nuova classe, e che si organizzava per la prima sessione di studio insieme a loro...

Era tutto "normale".....

Gli insegnanti erano in orario...

La campanella era suonata...

E per quanto la situazione potesse sembrargli quasi surreale, con Kiomi che gli sorrideva di continuo e Sakura che gli passava dei bigliettini con delle faccine disegnate, era una normalissima giornata scolastica delle scuole medie...

Prima e seconda ora dedicata alla storia del Giappone...

Terza e quarta furono suddivise tra la spiegazione di un nuovo argomento, che avrebbero studiato per gli esami finali, ed il paragrafo successivo di matematica...

La quinta ora, che era sempre quella in cui i ragazzi soffrivano di più perché iniziavano ad avere fame, era stata dedicata ad un test a sorpresa di geografia...

Ed Izuku aveva fatto tutto perfettamente, come il nerd che dicevano che fosse, con la differenza che quella mattina aveva sorriso per ben tre volte...

Non sapeva che cosa fosse...

Probabilmente la maggior parte di quella sensazione di leggerezza che sentiva nel petto, nonostante si fosse nuovamente svegliato con un cerchio alla testa e la nausea, era dovuta al fatto che non era più terrorizzato per la maggior parte del tempo...ed anzi...quando la campanella suonò, scandendo la fine delle lezioni per le due ore di pausa pranzo, fu il primo a tirarsi in piedi e mettere via la sua roba...

Aveva ancora paura...questo era vero...

Aveva ancora il terrore che andando in mensa, accettando l'invito degli altri tre, avrebbe potuto imbattersi in Katsuki e far di nuovo crollare ogni sua sicurezza

Ma Kacchan non amava la mensa no?

Da sempre, fin dalle elementari, odiava ritrovarsi seduto in mezzo ad un branco di quelli che lui chiamava "comparse"...

Odiava il cibo , a detta sua, insipido della scuola come odiava, soprattutto, quell'interminabile chiacchiericcio dato da un brando di adolescenti che possono finalmente respirare per due ore...

Ma nonostante questo, e nonostante sentisse ancora il cuore in gola per il sogno che aveva fatto, si spinse dietro agli altri a testa alta...

Per quanto, quando iniziarono a percorrere i corridoi fino alla mensa, ebbe cura di rimanere al centro del gruppo e non guardare in faccia nessuno...

Se Katsuki fosse stato per assurdo seduto in quella mensa?

Poteva gestirlo...

Sarebbe bastato non guardarlo, non avvicinarlo, non fargli percepire il suo sguardo addosso e forse...forse se la sarebbe scampata...

E se non ci fosse stato beh...avrebbe finalmente saputo cosa si provasse a mangiare insieme a degli amici ed a tirare il fiato per qualche secondo...

Alcuni dei suoi ex compagni erano già nei corridoi, ovviamente in gruppo come sempre, ma stranamente nessuno di loro si permise di avvicinarlo... probabilmente scoraggiati anche dal fatto che Sakura lo tenesse a braccetto, facendo diventare la sua faccia più incandescente di quella di Endevor, ed Asashi camminasse dietro di loro con Kiomi al suo fianco...

Già...

Nessuno di quegli stronzi osò quasi alzare la testa, al suo passaggio, ed anche uno dei suoi vecchi insegnanti cambiò velocemente strada quando lo vide arrivare...

Il naso di Izuku iniziò a percepire quei profumi buonissimi, milioni di aromi mescolati insieme e che gli mettevano l'acquolina in bocca, e si riscoprì decisamente affamato mentre passava per la prima volta quelle grandi porte e strabuzzava gli occhi...

Colori...calore...

Tantissimi adolescenti che erano seduti su dei tavoli fatti apposta per accogliere almeno sei di loro...

Persone che sorridevano, o che parlavano ad alta voce, mentre le iridi verdi divoravano ogni minimo dettaglio di quella grande sala ...

Sakura si strinse ancora più forte a lui, sorridendo da guancia a guancia, e gli tirò il braccio in modo da farlo muovere da quella situazione di stallo in cui si era fermato

Izuku aveva sorriso di nuovo, mentre Kiomi gli passava un vassoio, e non aveva nemmeno protestato quando tutti e tre iniziarono a riempirglielo con ogni ben di Dio

Riso...carne...verdure...pesce...

Persino il dolce, uno stranissimo budino dall'aria dubbia e dalla forma spappolata, venne messo in bilico sopra i piatti che gli avevano già preso prima che prendessero da mangiare per loro stessi...

I quattro si diressero ad un tavolo vuoto, che era appena stato pulito da uno del personale, e si sedettero iniziando a mangiare ed a ridere tra di loro...

Riempendo il cuore del verdino di una strana sensazione di pace, soprattutto quando si era accertato che il biondo non fosse lì, e facendogli mangiare la maggior parte della roba che gli avevano preso...

Ritrovandosi poco dopo, mentre Asashi iniziava a suddividere i compiti per quando si sarebbero visti, quasi a ciondolare con la testa avvolto in quella sensazione di sazietà ed intontimento...

Certo...era strano che per l'ennesima mattina si era svegliato assonnato, proprio lui che ormai da anni non riusciva a dormire bene, ma Izuku non ci fece caso dando la colpa a tutto lo stress vissuto fino ad ora ed al fatto che finalmente si stesse rilassando...

Ma qualcosa di strano c'era ed il verdino iniziò a percepirlo quando con i ragazzi, che non lo avevano lasciato nemmeno per un secondo, ripassò davanti a quel corridoio alzando per la prima volta la testa...

Mancavano meno di cinque minuti al suono della campanella, che avrebbe fatto ripartire le lezioni, ma nessuno dei suoi ex compagni era ancora rientrato in classe...

Perché?

Il verdino si strinse nelle spalle, cercando quasi di sparire dietro la figura di Asashi quando sentì quegli sguardi addosso, ma nessuno di quei ragazzi si mosse per avvicinarsi a lui o per toccarlo...

Ed aveva quasi superato quell'enorme scoglio, complimentandosi anche con sé stesso per non aver cercato Quel viso in mezzo alla folla, quando la voce di uno di loro arrivò comunque alle sue orecchie

Facendolo girare, immediatamente, e facendolo bloccare in mezzo al corridoio...

Un ragazzo si staccò dal gruppo, con i pugni chiusi lungo i fianchi e l'aria furiosa, ma rimase a distanza quando Asashi si parò di fronte a lui

Limitandosi a guardarlo, schifato, ed a sputare a terra

X:" sarai contento adesso, nerd del cazzo... Hai ottenuto ciò che volevi no?"

Le sopracciglia del verdino si aggrottarono, confuse, ma non riuscì a chiedere nulla ...

Sakura e Kiomi iniziarono a tirarlo, per allontanarlo da lì, ed Asashi si mosse tenendolo sempre schermato dalla sua stazza

Mentre tornavano verso la classe, in silenzio, e cercavano di farlo sorridere ancora nonostante quelle parole...

Ma nessun sorriso piegò le labbra del verdino, che camminò senza nemmeno rendersene conto, chiedendosi sempre e solo una cosa...

Di cosa stavano parlando?

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