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Una maglietta sotto il piede...

I suoi pantaloni accatastati, sulla sedia della scrivania, mentre un'altra pila di roba era buttata alla rinfusa su di essa...

I cassetti aperti...

Le ante dell'armadio spalancate...

Il materasso ribaltato, a terra, mentre la rete era rimasta scoperta e snudata da ogni sua protezione...

Questo accolse Katsuki quando, con il cuore ancora in gola ed il sudore a scendergli sulla schiena, rientrò in camera sua dalla finestra...

La stanza era stata messa a soqquadro, completamente ribaltata, ed i suoi occhi si sgranarono immediatamente quando intravide la figura che se ne stava seduta sulla rete senza muoversi

Ma:" mi sono chiesto a lungo cosa fosse successo...ci ho pensato per giorni e giorni e proprio non riuscivo a capire cosa fosse accaduto di così terribile da trasformare il mio bambino, il mio piccolo tesoro, in un mostro del genere..."

Gli occhi castani di Masaru Bakugou si sollevarono, guardando verso Katsuki che era ancora con una gamba fuori dalla finestra e la bocca spalancata, prima che l'uomo prendesse una pila di roba al suo fianco e la mettesse sulle gambe

Ma:"...porno....il mio bambino ha dei porno ..in camera..."

K:" papà io non..."

La testa dell'uomo si scosse, facendo immediatamente zittire il biondo, mentre le mani andavano a raccogliere il DVD da terra e lo osservavano tenendolo stretto nei palmi

Ma:" io...io sapevo che prima o poi sarebbe arrivato questo momento...sapevo che avrei dovuto parlarti del sesso e di cosa comporta iniziare a sentire quelle cose...iniziare a sentire, dentro di sé, quelle sensazioni così nuove...ma così normali..."

Gli occhi castani si chiusero, come se stesse percependo dolore fisico, prima di riaprirsi e lasciare cadere il DVD a terra

Ma:" ...ma poi scopro che quello che sta cambiando il mio bambino...quello che lo sta allontanando da me...non è il sesso ma...la violenza..."

Un'altro quaderno venne sollevato dalle dita dell'uomo, tenuto sospeso come se fosse disgustoso anche solo toccarlo, per poi alzare gli occhi lucidi verso i suoi e togliersi gli occhiali

Ma:" perché? ... perché sei arrivato a questo?"

Il cuore di Katsuki iniziò a pompare ad un livello disumano, avvolto dalla più feroce vergogna, ed un passo venne fatto verso l'uomo che stringeva ancora il suo diario guardandolo

Ma:" perché sei arrivato persino a scriverlo? Era più eccitante di quel film? Rileggere ciò che facevi al piccolo Izuku...era più eccitante per te?"

I piedi di Katsuki tornarono indietro, verso la finestra ancora aperta, mentre con una mano andava a stringersi la canottiera nera sul torace sentendosi in trappola e valutando persino l'idea di tornare a scappare ed allontanarsi da lì il prima possibile

Ma Masaru non era della stessa idea, quando tornò a guardarlo, per poi aprire il diario a metà e rimettersi gli occhiali

"Oggi il nerd mi ha sorriso...

Chi cazzo gli ha dato il permesso di farlo?

Era giusto che venisse punito anche se ,alla fine, ho dovuto fermare quel coglione...

Perché solo io posso farlo...

Solo io posso toccarlo..."

L'uomo strinse gli occhi, trattenendo a malapena il disgusto che provava, per poi aprire il diario verso le ultime pagine e tenerlo nonostante le sue mani tremassero

"Pensano di risolvere

qualcosa?

I miei vecchi non

capiscono un cazzo...

Io non lo lascerò

mai andare...

Quel misero sassolino

non l'avrà vinta..."

Un'altra pagina venne girata, mentre le gambe di Katsuki cedevano facendolo accasciare al suolo, ed una lacrima si andò a schiantare sui pantaloni della tuta che portava

"Sono andato da lui

stanotte...

Come può dormire così tranquillamente?

Sapeva che lo avrei fatto...

Eppure ha lasciato la scala fuori no?

Non ha paura?"

Il diario venne chiuso dalle mani dell'uomo, che presero a tremare ancora di più, prima di lasciarlo cadere e sollevare il libro che era ancora mezzo nascosto in una maglia...

Masaru sospirò togliendosi gli occhiali, e deglutendo a vuoto, mentre il rumore di piccoli scoppi di respiro arrivavano alle sue orecchie

Ma:" mi sono... m-mi sono chiesto per giorni e giorni in cosa avessi sbagliato e...ed ancora oggi , nonostante io abbia visto tutto questo, non riesco proprio a capire perché..."

Un'altra lacrima si schiantò sui pantaloni di Katsuki, che si strinse le ginocchia al petto andando quasi a nascondersi dietro di esse, mentre Masaru apriva "chiamami con il tuo nome" e prendeva la foto che era stata usata come segnalibro...

Per poi girarla verso Katsuki , che lo guardava con gli occhi sbarrati, e piegare il viso in un'espressione di puro dolore

Ma:" chiamami con il tuo nome...tu... t-tu hai questo libro e...ed hai messo questa foto tra le sue pagine... perché...dimmi...d-dimmi perché..."

I capelli biondi di Katsuki si mossero, mimando un no disperato, ma il suo intero corpo sussultò quando quello stesso libro venne scaraventato contro il muro al suo fianco

Ma:" DIMMI PERCHÉ! PERCHÉ HAI LA SUA FOTO IN QUESTO LIBRO!!"

K:"... p-papà i-io... i-io..."

Ma:" DIMMELO!!! DIMMI PERCHÉ LO HAI MASSACRATO PER ANNI ED HAI ANCORA LA SUA FOTO IN QUESTO LIBRO! DIMMI PERCHÉ STAI ANDANDO DA LUI LA NOTTE! DIMMI PERCHÉ CAZZO GLI FAI ANCORA DEL MALE!!!"

Le braccia di Katsuki andarono a coprirsi la testa, come se avesse paura che suo padre lo colpisse, mentre Masaru osservava di nuovo la foto e si passava una mano sugli occhi cerchiati di nero

Ma:" dimmelo...t-tu...tu devi darmi una spiegazione perché io sto impazzendo Katsuki...tu devi dirmi perché... perché gli stai facendo tutto questo?"

La testa di Katsuki si mosse ancora mimando un no, mentre si nascondeva ancora di più dietro le ginocchia serrate, e Masaru si alzò dal letto lasciando cadere la foto a terra in mezzo a tutto il resto...

Per poi calpestare il suo diario, mentre andava verso la porta, e fermarsi con la mano sull'anta socchiusa prima di aprirla

Ma:" sai...forse è proprio questo il tuo problema Katsuki..."

La porta cigolò sui cardini mentre si apriva, rivelando il volto di Mitsuki dietro di essa, prima che Masaru girasse il viso e lo guardasse dall'alto in basso

Ma:" forse il tuo problema è proprio questo... Tu...t-tu hai dimenticato il suo nome..."

Prima di sbattere la porta, dietro la sua schiena, e lasciare Katsuki ancora a terra

Con gli occhi sbarrati, e pieni di lacrime,ad osservare quella foto

Mentre le labbra si muovevano appena, in silenzio, chiamando il Suo nome...

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