17
<<" non lo sopporto...
Non posso
sopportare
che lui
l'abbia toccato....
Solo le mie mani...
solo le mie mani
possono
toccarlo...">>
°~°
Era di certo un sogno...
Non poteva essere nient'altro...
Non c'era altra motivazione per cui Lui fosse lì...
Erano anni che non metteva piede nella sua camera...
Erano anni che i suoi occhi non lo guardavano senza quel cipiglio disgustato...
Erano anni che il volto disteso di Katsuki, senza urla e schiaffi, non lo osservava senza dire una parola...senza muoversi...quasi come se non respirasse neanche...
Per questo era solo un sogno...ed Izuku non poteva pensare che fosse nient'altro che questo...
Perché la testa era intontita e le palpebre, per quanta forza facesse per farle aprire completamente, rimanevano quasi incastrate come una tapparella difettosa...
Ma avrebbe riconosciuto quella sfumatura di rosso tra milioni di altri colori...
La avrebbe riconosciuta da ubriaco...da assonnato...
Persino quando aveva avuto una brutta congiuntivite, alle elementari, era stato capace di distinguere quella sfumatura aranciata nelle iridi del suo piccolo amico...
Perché erano particolari gli occhi del suo Kacchan...
Erano violenti...sanguinari...quasi come se ci fosse tutto un inferno al loro interno, compreso di anime di dannati che sarebbero bruciati in eterno, ma contenevano anche milioni di particelle di colori diversi...
C'era quella linea sottile e tendente quasi al bordeaux, se non al nero, che separava nettamente l'iride dalla sclera...
Poi quel colore così cupo andava via via sfumandosi , in un rosso vinaccia, e sembrata iniziare a contenere delle braci ardenti...quelle che senti scoppiettare, come i pop corn, quando ti avvicini al camino per soffiare sui tizzoni morenti...
Sempre più vicina alla pupilla iniziava la calda tonalità dell'arancio...ma non era un arancio normale...
Era mescolato con il giallo, più vicino alla pallina nera, e sembrava quasi come quando la fiamma di una candela inizia a tremolare nel buio...
Una luce, in mezzo all'oscurità, che è capace di farti scaldare il cuore con un solo sguardo...
Ecco perché Izuku non ebbe paura quando, dopo aver provato ad aprire ancora di più le palpebre, tornò a vedere quel viso davanti al suo...
Perché Kacchan non sarebbe mai stato lì...vero?
E fu quasi rilassante, per quanto il suo cuore provasse a pompare velocemente, riaprire di poco quelle palpebre ed iniziare ad osservarlo anche lui...
Da quanto tempo non poteva più farlo?
Da quanto tempo scattava terrorizzato se solo, perdendosi nei suoi pensieri, lo avesse osservato per un secondo di troppo?
Perché le regole erano chiare no?
Ed erano incise nella sua carne, sotto forma di bruciature, una ad una...
Ma quello era un sogno...ed almeno in quel mondo, dove Katsuki Bakugou era ancora Kacchan, lui poteva permettersi persino di sorridere nell'averlo di fronte come in quel momento...
Un sogno...
Questo portò le labbra di Izuku a piegarsi in un sorriso debole ed a malapena accennato...
Questo portò la sua mano, che sembrava pesare quanto un macigno , a sfiorare quella pelle quasi diafana del viso di Katsuki....
Questo lo portò a richiudere gli occhi, in pace con se stesso, mentre percepiva sotto le dita un rumore ritmico e continuo
K:"... perché?"
Le labbra di Katsuki si erano aperte nonostante sentisse tutto il suo corpo congelato...
Non avrebbe dovuto svegliarsi...
Non avrebbe dovuto beccarlo, in quei pochi minuti che si era concesso, prima che scappasse via...
Perché se avesse aperto gli occhi avrebbe urlato...
Perché se avesse aperto gli occhi di certo la zia Inko lo avrebbe beccato, e sbattuto fuori casa, facendole scegliere di cambiargli persino scuola...
Allora perché?
Perché il nerd non si muoveva?
Perché non urlava?
Perché non lo stava spingendo via, nonostante non lo avesse mai fatto, ed anzi...gli stava accarezzando il viso in quel modo?
Doveva andarsene...
Questo pensò Katsuki quando gli occhi di Izuku si richiusero per l'ennesima volta...
Ma quella mano era ancora ferma, sul suo viso, e le labbra del nerd erano piegate in una linea che non esprimeva né terrore né, tantomeno, paura...
K:"... perché?"
Katsuki lo ripeté di nuovo, mentre Izuku faceva schioccare le labbra come se avesse sete, e le palpebre del verdino si sollevarono di pochi millimetri permettendogli di nuovo di perdersi in quel verde
I:"...solo...ogno... è...olo un...sogno..."
K:"...un sogno?...avermi qui... è un sogno?"
La testa del verdino si mosse a malapena, troppo intontito dal liquido che aveva inspirato, per poi rialzare le palpebre e cercare ancora di sorridere
I:" si... perché...sei........qui..."
Ed anche le palpebre di Katsuki si abbassarono, sentendo il cuore balzargli direttamente in gola, e la mano tremante si alzò a sfiorare uno zigomo pieno di piccole efelidi
K:"...e...e mi sogni spesso?"
Ancora una volta la testa di Izuku si mosse appena, mimando un si, ed anche Katsuki fece schioccare le labbra improvvisamente secche
K:" e cosa...e c-cosa vuoi dirmi prima di svegliarti?"
Un movimento...
Le dita di Izuku fanno leva sulla sua guancia, in quella che dovrebbe essere una carezza, ed il cuore del biondo si ferma mentre lo vede fare no con la testa
L'orologio sul comodino scandisce i secondi, ticchettando in contemporanea al suo cuore, quando Katsuki sfiora di nuovo quella porzione di guancia e deglutisce a vuoto
K:" niente? Non ... n-non vuoi dirmi niente?"
Ancora una volta la testa si muove, per quanto le palpebre restano serrate, e Katsuki si morde il labbro vedendo i primi colori dell'alba sporcare il muro...
Deve assolutamente andarsene prima che quel sogno diventi realmente un incubo...
Un sospiro esce dalla sua bocca , facendo mugugnare Izuku infastidito, e la schiena fa leva sul materasso per potersene andare
Che cazzo stava facendo?
Rincoglionito...ecco che cos'era...un rincoglionito...
Perché stava seriamente rischiando di perdere tutto ciò che aveva costruito in quegli anni e per cosa?
La lingua schioccò infastidita, mentre guardava la luce riflettersi sempre più forte contro il muro, e stava quasi per andarsene quando sentì la voce di Izuku chiamarlo...
Ma quando si girò i suoi occhi erano ancora chiusi, come se stesse dormendo, un sorriso sarcastico si aprì sulle labbra del biondo
Si...si era proprio rincoglionito...
Le gambe si piegarono sul letto, mettendosi a sedere lentamente per non svegliarlo ancora, ma un'altro mormorio lo fece bloccare e guardare di nuovo verso il verdino
I:"..mmm..a..io..."
Il volto di Katsuki si piegò in avanti, avvicinando l'orecchio a quelle labbra, ed un sospiro uscì dalle sue
K:"..ri-ripetilo..."
Izuku mugolò ancora una volta, girandosi completamente a pancia in su, mentre le labbra secche si riaprivano
I:"...acio...ba...cio...Ka...cchan..."
E fu semplice per il biondo girare il viso, respirando appena su quelle labbra, mentre il cuore gli impazziva nel petto
K:" ancora...ripetilo...ancora..."
E gli occhi di Izuku si riaprirono di nuovo, anche se solo per pochi secondi, mentre la sua testa si spingeva in avanti
Posando le labbra su quelle di uno sbalordito Katsuki, che rimase impietrito, prima di tornare a posare la testa sul cuscino e riaddormentarsi....
Mentre il biondo, con una mano sulla bocca, si alzava in piedi di colpo.....
Per poi scappare via, con gli occhi sbarrati, ed ancora più domande nella testa...
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