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X:" Bakugou vieni in sala gio...."
K:" STAMMI FUORI DAI COGLIONI COMPARSA DEL CAZZO!!!"
Una furia....
Questo si ritrovarono i compagni di anni, del biondo esplosivo, quando provarono ad avvicinarsi a lui in pausa pranzo
Tutti loro avevano visto perfettamente che ,da quando era rientrato da quella commissione, il viso di Katsuki era ancora più furioso del solito...ancora più incazzato...
Avevano pensato che qualcuno gli avesse fatto girare le palle, tipo il preside o gli stessi bidelli, ed avevano passato le restanti ore prima della pausa ad osservarlo come si osserva un serpente velenoso...
Ma nessuno di loro era preparato a questo perché per quanto lo conoscessero, ed avessero imparato a memoria ogni sua minima espressione prima di esplodere, non avevano mai visto quella versione di lui...
Una versione così incazzata, e furiosa, che anche loro iniziavano seriamente ad avere paura di gironzolargli intorno...
Insomma...lo conoscevano...
Ognuno di loro sapeva perfettamente che non li considerasse alla sua altezza né che, tantomeno, li considerasse amici...
Ma avevano comunque condiviso con lui tutti quegli anni di medie no?
Questo avrebbe significato almeno qualcosa giusto?
Ma quando uno di loro provò ad avvicinarsi, dopo essersi giocati a morra cinese quella mossa, capì ben presto che di Katsuki Bakugou,loro, non conoscevano un bel niente
Lo scatto indietro del ragazzo fu immediato mentre su quel tetto, dove si rifugiavano in pausa pranzo per evitare che il biondo si innervosisse, le mani di Katsuki iniziavano a scoppiettare a più non posso
Che cazzo significava quella scena?
Chi cazzo era quel ragazzo?
Perché lo toccava?
Perché gli aveva messo la mano sulla spalla, in un gesto così amichevole, se si conoscevano da appena due giorni?
Che cosa voleva?
Lo conosceva da prima?
Era stato lui a suggerirgli quel libro?
Era andato con lui a comprare quel manga, che aveva creato tutto quel casino, non avendo il coraggio di farlo da solo?
Perché Katsuki conosceva quel maledetto nerd ed era certo che mai al mondo mister "perfezione" si sarebbe spinto ad entrare in quella libreria, dove la vecchia proprietaria li conosceva da quando erano al mondo, per comprare quella roba così oscena e disgustosa...
No...
Deku non lo avrebbe mai fatto e di sicuro era stato quello stronzo a prenderlo per lui...
Ma perché?
Un'altra sonora esplosione rimbombò sul tetto, nonostante fossero in uno spazio aperto ed il suono riuscisse a disperdersi, mentre Katsuki si avvicinava alla rete che delimitava il perimetro e ci si agganciava con le mani...
Perché cazzo gli aveva preso qualcosa del genere?
Le dita si strinsero sulla maglia in metallo, facendola quasi conficcare nella carne delle mani, e gli occhi rossi si chiusero verso l'orizzonte serrandosi ad una visuale, e ad una verità, che non voleva accettare
Perché c'era solo una motivazione per cui il ragazzo di un'altra classe facesse una cosa del genere no?
Qualcuno degli "amici" del biondo provò ancora a farsi avanti, per placare quella furia, ma un'altra esplosione venne tirata talmente tanto a contatto con il ferro che l'intera griglia vibrò minacciosa
K:" vi ho detto di starmi fuori dai coglioni...scartine del cazzo..."
Rumore di passi indietro...
La porta del tetto che viene aperta, e richiusa, e gli occhi di Katsuki che si riaprono pieni di furia a malapena trattenuta
Perché...
Perché aveva quel libro?
Perché aveva quel manga?
Cosa ci faceva nel buio della sua stanza?
Si toccava come aveva fatto lui?
L'immagine di Izuku sdraiato sul letto, con quell'espressione rilassata che non gli aveva mai visto , tornò a far capolino nella testa del biondo facendolo separare dalla rete e camminare all'indietro...
Finché la sua schiena sbatté, contro il muro dell'entrata, ed il respiro non cominciò ad essere più rarefatto nei suoi polmoni...
A chi pensava?
Quale volto vedeva, dietro quelle iridi verdi, quando la mano scendeva in basso?
La testa di Katsuki si reclinò verso il cemento, posando la nuca sul muro freddo, ed un'altra immagine andò a prendere il posto di quella precedente...
L'immagine di un Deku con le labbra socchiuse, e la maglia incastrata tra i denti, impegnato a sospirare mentre si abbassava la zip nel buio della sua stanza...
Voleva vederlo...
Questo pensò Katsuki mentre anche la sua mano si allungava, come la sera precedente, e sentiva il cuore martellare nel petto ad una velocità che non aveva mai provato...
Voleva assolutamente vederlo...
Voleva vedere che espressione avrebbe fatto mentre la carne, come la sua in quel momento, si fosse mossa a causa della prima carezza...
Voleva vedere quella faccia da bambino, così innocente, aprirsi in un piccolo gemito mentre il suo corpo avrebbe iniziato ad agitarsi sul letto...
Il suo corpo...
L'immagine di Izuku steso su quelle coperte così innocenti, dove lui stesso aveva dormito qualche volta, gli fece provare una scarica di adrenalina talmente tanto forte da costringerlo a mordersi il labbro mentre continuava a muovere la mano...
Quel corpo nudo, che non vedeva ormai da anni, impegnato in un qualcosa che non avrebbe mai associato al nerd...
I capelli verdi incollati ,dal sudore, sulla fronte..
Le labbra rosse, ed invitanti, che sembravano chiamarlo mentre, sopra di lui, si abbassavano appena...
Quelle mani piccole e tozze, che avevano afferrato la sua maglia da bambini, che lo spogliavano lentamente...mentre quegli occhi verdi continuavano ad osservarlo curiosi e pieni di desiderio...
Un piccolo gemito venne trattenuto a stento dalle labbra del biondo, che vennero nuovamente morse con rabbia, mentre il suo corpo si tendeva all'inverosimile ed una piccola chiazza bianca sporcava il pavimento di quel tetto...
E fu proprio quella che Katsuki guardò, ancora intontito, mentre una risata risuonava nel cortile e le sue gambe si muovevano di nuovo verso la rete di ferro dopo essersi richiuso i pantaloni...
Per poi guardare in basso, con gli occhi ancora annebbiati da ciò che aveva appena fatto, e vedere quella zazzera verde camminare nel cortile
Mentre Izuku continuava a ridere, con Sakura e gli altri due compagni, e si allontanava da lui...
Invertendo per una volta i ruoli e facendo digrignare i suoi denti...
Rimanendo aggrappato a quel ferro, con gli occhi accesi d'ira e desiderio, mentre l'altro si allontanava da lui...
Mostrandogli solo la schiena proprio come lui aveva fatto per anni...
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