11
Un enorme cerchio alla testa...
Il naso che prudeva, pizzicando in fondo come se avesse inspirato peperoncino, ed un intontimento generale che andava a cozzare con le effettive ore di riposo che aveva fatto...
Aveva deciso di andare a letto presto proprio per questo...
Aveva deciso di cenare appena, nonostante Inko avesse preparato ogni ben di Dio, per poi farsi una doccia bollente ed andare a dormire...
Aveva bisogno di recuperare...aveva bisogno di pensare...aveva bisogno, anche solo per una notte, di non pensare a tutto quello che gli stava succedendo ed a tutto quello che doveva ancora succedere...
Perché Izuku non era stupido...e sapeva perfettamente che quel libro, nelle mani di Quella persona, avrebbe portato a delle conseguenze potenzialmente catastrofiche per la sua vita
Ma cosa poteva fare?
Dirlo a sua madre?
Darle anche questo tipo di dolore?
Già l'aveva sentita piangere, fuori da quella porta, per ore ed ore...
Già aveva visto come tremavano le sue mani, ogni volta che sollevava gli occhi a guardarlo, e come volesse forse chiedergli qualcosa non avendo però il coraggio di farlo
Come poteva dargli anche questo carico?
Come poteva dirgli di essere anche gay oltre ad aver ormai palesato il fatto che quotidianamente si faceva malmenare?
Come poteva chiedergli di proteggerlo anche da questo?
Anche perché...come poteva farlo?
Se anche avesse capito...se anche avesse accettato questo ulteriore segreto...anche se avesse accettato questo lato di lui, che lui stesso faticava ad accettare, come poteva difenderlo?
A scuola era da solo...
A scuola nessuno, né sua madre né tantomeno gli insegnanti, potevano difenderlo dalle calunnie che ne sarebbero scaturite
Gay...
Finocchio...
Rotto in culo...
Schifo della società...
Abominio...
Questo pensò Izuku guardandosi allo specchio, mentre con la punta delle dita si accarezzava un livido ormai tendente al giallo, per poi sospirare e scostare lo sguardo da quella visione
No...non poteva farle anche questo...non avrebbe retto alle chiacchiere...non avrebbe retto alle risate delle signore "bene", che circolavano per il paese, e che avrebbero additato il suo bambino come un mostro...
No...
L'unica cosa che poteva fare, e doveva farla il prima possibile, era cambiare rotta...e dimostrare a tutti, soprattutto a Lui, che quel libro era solo un libro...
Far credere di averlo letto per pura curiosità...
Far credere che fosse solo una curiosità, così "normale" nell'adolescenza, di capire come fosse fatto l'altro lato della medaglia...
Il mento si sollevò in alto, mentre ricacciava indietro le lacrime che premevano per uscire, e la giacca della divisa venne indossata ed abbottonata fino all'ultimo bottone dorato...
E per quanto sarebbe rimasto volentieri a casa, dato che sentiva lo stomaco in subbuglio, prese comunque lo zaino giallo ed indossò le sue scarpe rosse...
Pronto, anche se tremante, ad affrontare una nuova giornata...una nuova sfida...
Sperando che prima o poi, magari dopo essere diventato l'eroe che sognava di essere, avrebbe potuto essere se stesso...
Lo stesso sé stesso che ,in quel momento, lo faceva vomitare...
L'arrivo a scuola avvenne nel più completo silenzio, dato che ormai da tempo sceglieva solo le strade secondarie per evitare Katsuki, ed Izuku sollevò lo sguardo solo quando si ritrovò davanti al pesante cancello di ferro battuto...
La sua mente macinava informazioni su informazioni, di continuo, proponendogli diversi scenari con cui potersi tirare via da quella situazione ed il più velocemente possibile
Ma come poteva farlo?
Già non aveva amicizie nella sua vecchia classe, che aveva lasciato per giunta quasi a fine anno, ed in quella nuova non conosceva nemmeno i loro nomi
Come poteva chiedere aiuto a qualcuno?
Senza contare che probabilmente quella giornata di pace, vissuta solo il giorno prima, era stata una mera casualità dato che l'insegnante era già in classe
Ma oggi?
Quanti di loro si sarebbero rivelati per ciò che erano realmente?
Quanti di loro lo avrebbero preso di mira?
Quanti di loro si sarebbero alleati con Katsuki, appena la voce si fosse diffusa, rendendo quegli ultimi mesi il suo inferno personale?
La suola delle scarpe strisciò sulle piastrelle fino alla grande scaffalatura, dove si cambiò le scarpe, per poi incamminarsi verso la classe con il terrore più totale a strisciargli nelle vene
No...
Non poteva farlo...
Lui non poteva subire anche quello...
Lui non poteva vedere altri occhi vuoti, o pieni di biasimo, guardarlo e ridere di lui...
No...
Il fiato cominciò ad arrivare più rarefatto ai suoi polmoni, facendolo ansimare sui primi gradini, e la mano andò a stringersi la divisa sul davanti sentendo il cuore quasi esplodergli nel petto...
Un gradino indietro...
Un'altro...
Il suo corpo che si rifiuta di andare avanti, mentre la mente è annebbiata dalla paura, ed il fiato che arriva talmente tanto raramente da fargli vedere dei puntini bianchi davanti agli occhi...
Il sudore ghiacciato che percorre la sua colonna vertebrale, facendolo rabbrividire, e le prime risate degli altri studenti che iniziano ad arrivare alle sue orecchie...
Le pupille si allargano...
Il cuore sembra riavvolgersi, su sé stesso, mentre quella mano stringe sempre di più la divisa ormai stropicciata
X:" Uhmmm... Midoriya vero?"
Gli occhi di Izuku scheggiano verso destra, terrorizzati, mentre una ragazza lo guarda sorridendo e tenendo in bilico un'enorme pila di libri
X:" sono certa che non ti ricordi di me dato che ci siamo visti solo ieri... Il mio nome è Sakura e sono una tua compagnia di classe... Ti va di darmi una mano? Credo di aver preso troppi libri, tutti in una volta, e credo che prima di arrivare alla fine delle scale rischio di ammazzarmi... "
La ragazza sorrise di nuovo, dietro la frangetta nera, e le braccia di Izuku scattarono immediatamente in avanti prendendo tre quarti dei libri ed aprendo un microscopico sorriso sulle sue labbra
I:" i-io ...i-io sono Izuku Midoriya e...e ti aiuto volentieri "
La ragazza ringraziò inchinandosi appena, con il volto grazioso incorniciato dalle ciocche nere, mentre un'altra persona si avvicinava a loro e tirava via metà dei libri dalle braccia di entrambi
Asashi salutò con un cenno della testa, allo sguardo stupefatto del verdino, ed iniziò ad incamminarsi con gli altri due al seguito..
Mentre il sorriso si allargava, almeno un po', sulle labbra di Izuku
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro