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Aveva sempre calcolato tutto fin nei minimi dettagli...
Era informato sugli spostamenti di sua madre....
Sapeva a che ora andava a fare la spesa...quanto tempo sarebbe rimasta fuori...i giorni in cui sarebbe andata a fare le pulizie dall'anziana signora che abitava nella casetta in fondo alla strada...
Conosceva le sue amiche e sapeva che al giovedì, quando i figli erano al doposcuola, si permetteva di comprarsi un dolce e bere una cioccolata calda insieme a loro...
Sapeva che andava anche a pulire un ufficio, due volte a settimana, e che quando tornava a casa per prima cosa pensava alla lavatrice...per poi fare tutto il resto...
Si...Izuku conosceva perfettamente gli spostamenti della sua amata madre ed era per questo che sapeva esattamente cosa fare ogni volta...
Se Katsuki si arrabbiava con lui di giovedì, per esempio, aveva tutto il tempo per tornare a casa e medicare le ferite...per poi iniziare a portare avanti le preparazioni, per la cena, ed accoglierla con il suo solito sorriso...
Se avveniva di martedì doveva stare più attento perché Inko era già a casa ed avrebbe potuto accorgersi di qualcosa...
Ma se non aveva lividi evidenti sul volto, e raramente veniva colpito in faccia, gli bastava dire che si sentiva sudato e schivare l'abbraccio della donna finché non fosse riuscito ad andare in bagno e sistemare tutto...
E così il mercoledì....o il venerdì...
Il sabato era il problema principale,dato che Inko era a casa tutto il giorno e lui faceva orario ridotto a scuola, ma spesso e volentieri le diceva che si fermava a casa di un amico a studiare....sgusciava in camera sua, quando la donna era sotto la doccia, per poi tornare fuori e rientrare con tutte le bende al loro posto...
Si...
Izuku ormai si era costruito una routine inattaccabile, scandita giorno per giorno, ed ormai da più di due anni era riuscito a non farle capire niente....
Ma non aveva mai calcolato l'imprevisto...
Non aveva mai pensato che quella donna così semplice, che non si era mai presa un giorno di ferie in vita sua , decidesse un giorno di rientrare a casa quando in realtà doveva essere al lavoro...
E lui non si era accorto di nulla...
Aveva fatto tutto alla perfezione come sempre...
Era stato attento a mettere immediatamente la divisa in lavatrice...
Era stato attento ad usare solo i suoi asciugamani personali, che venivano poi nascosti sotto il letto, ed aveva comprato tutto ciò che gli serviva in farmacia...in modo che le garze ed il disinfettante non lo tradissero quando sarebbero mancati nella scatola del primo soccorso...
Si era spogliato come al solito in camera, prendendo un cambio da portare in bagno, ed una volta lì aveva acceso la musica a tutto volume mentre si metteva sotto la doccia e si accucciava sotto l'acqua calda...
Anche lì aveva compiuto una specie di routine, non rendendosi conto di quanto malata fosse, piangendo a dirotto sotto l'acqua per poi aprire quella gelida e tamponare gli occhi...
Era uscito dalla doccia ed aveva guardato l'asciugamano messo a coprire lo specchio, cosa che ormai faceva di abitudine, ed aveva lasciato la musica alta perché tanto mancavano ancora due ore al rientro di sua madre...
Aveva indossato le ciabattine...
Aveva legato solo un asciugamano, sulla vita sottile, per poi ricordarsi che aveva lasciato le buste con i medicinali in soggiorno.... perché tanto..non c'era problema no?
Ma si era sbagliato...
Era bastata un'incognita...un misero errore...una disattenzione ed i suoi occhi si erano spalancati quando sua madre era rimasta impietrita, davanti a lui, con ancora il vassoio del the bollente tra le mani...
Aveva visto quegli incredibili occhi verdi così simili ai suoi, ed anch'essi pieni di bontà e dolcezza, spalancarsi enormemente mentre il vassoio le scivolava dalle mani
Era rimasto immobile anche lui, rabbrividendo in quell'asciugamano, mentre le tazze si rompevano a terra e sua madre si portava una mano sulle labbra....
E non aveva nemmeno notato il movimento che c'era stato alla sinistra della donna, troppo impegnato nel guardare quelle scheggie bollenti sul pavimento, finché non si era sentito scuotere con forza ed aveva sbattuto le palpebre destabilizzato
X:" CHI TI HA FATTO QUESTO? IZUKU!!! IZUKU RISPONDIMI!!! CHI TI HA FATTO QUESTO???"
Un fastidioso fischio nelle orecchie...
La vista che si appanna, in mezzo alle lacrime, mentre quelle parole continuano a risuonare nella sua testa più e più volte...
Le gambe che cedono e la testa diventa ovattata, mentre qualcuno continua a scuoterlo per farlo riprendere, ma i suoi occhi sono troppo fissi in quelli terrorizzati di sua madre per riuscire a vedere bene...per riuscire a capire che solo in 5 minuti, dopo due anni di piani elaborati, stava per compiere il secondo passo falso..che avrebbe cambiato tutto...
Perché una ciocca bionda era apparsa davanti alla sua visuale, coprendo il verde, ed un paio di occhi rossi lo stavano fissando mentre premevano con le mani su un livido...
E quasi sorrise in mezzo alle lacrime, per quell'ennesima burla che la vita gli stava riservando ,mentre le gambe cedevano e la vista si offuscava ancora di più...
Lasciando solo il colore del grano, e quello dell'inferno, dietro quelle palpebre che si chiudevano...mentre la bocca si apriva fuori dal suo controllo
E sussurrava un nome....
E sussurrava
"Kacchan"
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