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32 - Messy sheets

Louis avrebbe potuto programmare di portare Harry in un hotel dopo il ballo, come la maggior parte dei ragazzi aveva fatto con le proprie fidanzate. Avrebbero potuto ubriacarsi, come la metà degli studenti aveva fatto di nascosto. Sarebbero potuti rimanere alla festa fino alla fine e poi andare a casa di uno dei loro compagni di classe, per festeggiare, se li avessero invitati. Ma non avevano fatto niente di tutto ciò, perché non era proprio da loro. E Harry amava il silenzio e del tempo da solo con Louis, amava avere il loro familiare e confortevole spazio che semplicemente sapeva di casa. Louis lo sapeva, anche Louis aveva imparato ad amarlo e Dio se gli piaceva...

Lo amava perché era vicino a Harry. Aveva Harry. E onestamente, anche Harry aveva Louis. Era tutto reciproco e i sentimenti erano gli stessi ed erano in sintonia con tutto. Ed era così che le persone sapevano di amare qualcuno. Quando non riuscivano a fare nessuna esperienza, senza sperare che anche l'altra persona sia lì per provarlo.

Louis cercò di rimanere tranquillo alla guida, ma era un po' impossibile perché in qualche modo era nervoso e aveva un Harry altrettanto nervoso accanto a lui sul sedile del passeggero, guardando fuori dal finestrino, non dicendo una parola perché le ultime erano state 'Ho bisogno di te. Ti voglio stanotte, Louis. Voglio sentirti'. E avevano avuto una conversazione interessante mentre ballavano - non era davvero ballare quello - e Louis fu sicuro che si, avrebbe voluto quel ragazzo accanto a se per tutta la vita e che si, sarebbe vissuto e morto per lui.

Ed ora era appoggiato alla porta chiusa dalla sua stanza e Harry era a tre passi da lui ed era così lontano... troppo lontano, ma Louis non riusciva a staccargli gli occhi di dosso. La sua giacca era stata dimenticata al piano di sotto, le maniche della camicia erano arrotolate fino ai gomiti, i ricci erano selvaggi e gli occhi erano lucidi, coordinati alle labbra umide e paffute. Così bello, Harry era così bello che Louis non era sicuro se quegli ultimi anni fossero stati un sogno perché era impossibile che Harry fosse reale.

Louis si umettò le labbra e si schiarì la gola prima di parlare:"Quindi... Che- che... erm...", era un disastro.

Ma Louis riuscì a fare un respiro profondo, visto che non aveva parole coerenti da dire, quando vide Harry camminare verso di lui, azzittendolo perché non aveva chiaramente tempo da perdere per ascoltare Louis farneticare. Così lo baciò, premendolo contro la porta, coprendo le guance di Louis con le sue mani enormi, alzando la testa di Louis e piegando appena la schiena in modo da poter raggiungere più facilmente le labbra dell'altro.

Era così famelico, il bacio era così famelico come se lo avessero desiderato per anni e Harry non riuscisse stare lontano da Louis per altro tempo.

Mosse la testa freneticamente e il bacio era così bello e appassionato che Louis dovette far scorrere le mani su e giù per il meraviglioso torace di Harry, cercando qualcosa che non troverà e della quale non aveva veramente bisogno perché Harry era lì.

Aprì la bocca e morse il labbro inferiore di Harry per fargli aprire anche la sua e poterlo assaporare. Le loro lingue si muovevano armoniosamente tra loro e Louis amava sempre quanto Harry fosse costantemente caldo e sapesse sempre un po' di menta.

Sentì le mani di Harry dietro le cosce e lo afferrò per intercettarsele attorno alla vita, sollevando Louis dal pavimento e premendogli ancora più forte la schiena contro la porta, facendo appena rumore. Comunque non si allontanarono, era troppo tardi per quello, erano troppo disperati e bisognosi, quindi Louis afferrò i capelli di Harry dalla nuca, stringendoli, con l'altra mano attorno al suo collo per reggersi.

Mugolarono di piacere e forse quel mugolio significava 'è così bello esserti vicino', ma non dissero niente.

Louis sentì l'erezione dura di Harry strofinarsi contro la sua e cazzo, cazzo era bellissimo. Ansimavano tra i baci e il respiro caldo di Harry si scontrava con il suo, le labbra bagnate e gonfie per quanto forte si stavano baciando, ma era tutto così intimo e meraviglioso. Tutto era sfocato, tranne che Harry, non esisteva niente tranne che quel momento, tranne loro.

"Po - portami a letto...", soffiò Louis, tracciando le labbra di Harry con il pollice e baciandolo nello stesso momento perché, perché cazzo non avrebbe dovuto? Era così perfetto agli occhi blu di Louis che doveva essere sicuro di vedere e toccare ogni più piccolo pezzo di Harry nel dettaglio.

Louis si teneva con le gambe intorno a Harry e il ragazzo più piccolo gli mise la mano sulla schiena per portarlo a letto. Ma sempre, costantemente continuando a baciarsi, mostrando tutti i loro sentimenti senza parlare.

Harry posò dolcemente Louis sul suo letto, assicurandosi che la testa di Louis fosse sul cuscino. Mise le gambe al lato di ciascuna delle cosce forti di Louis e rimanendo protratto in avanti per baciare il ragazzo più grande sulle labbra. Poi scese lasciando baci delicati e piccoli morsi lungo la linea della sua mascella, sbottonando la camicia di Louis e togliendogliela. Louis lasciò le mani sui suoi fianchi, tenendolo lì dov'era e beandosi del tocco di Harry con il quale lo stava marchiando. Quando il collo, le clavicole e il petto di Louis furono del tutto esposti al ragazzo dagli occhi verdi, gli baciò la pelle nuda, accarezzandogli lo stomaco con le mani.

Louis incoraggiò il ragazzo a continuare, stringendogli i ricci tra i pugni e mordendogli il labbro inferiore fino a che non divenne bianco.

"Levami la camicia per favore", Louis trovò divertente il modo in cui Harry lo aveva detto, così dolcemente e non comandandolo, come se volesse cercare di capire cosa pensasse Louis, se fosse tutto okay.

Louis ovviamente lo fece, sbottonando la camicia nera di Harry, non tanto dolcemente come aveva fatto lui, ma con molta attenzione. La fece scivolare lungo le braccia di Harry, per sfilargliela ed era meraviglioso vedere il suo corpo venire lentamente esposto alla vista di Louis.

Harry saltò sopra il bacino di Louis, la schiena dritta, solo per regalare a Louis una visuale completa. E Louis ne approfittò per rimanere ad osservarlo. Le sue mani sentivano la pelle di Harry, le passò ancora e ancora sul petto, sulle spalle, sui capezzoli, sulla sua bellissima pancia mezza piatta...

"Come puoi essere così bello?", chiese Louis, più a se stesso che a Harry, anche se lo aveva sentito e non c'era niente che potesse dire, perciò ridacchiò semplicemente. E oh, eccole lì, quelle profonde e adorabili fossette nelle quali, Louis, sentiva sempre il bisogno di infilare un dito.

"Ti amo".

"Ti amo anch'io", Harry gli sorrise, le mani sul petto nudo di Louis:"Ti amo tanto".

Portò le mani sul collo di Louis e poi sulle sue guance, toccandolo appena, per sentirlo anche solo un minimo. Louis posò le sue su quelle di Harry e gli sorrise, abbandonandosi al tocco.

Harry baciò gentilmente Louis ancora una volta e scese per togliergli i pantaloni. Louis lo aiutò, e finì per essere un casino delle loro mani con la cintura e la zip, facendoli ridere con le labbra che strusciavano tra loro. Harry non riusciva a togliere gli occhi di dosso a Louis, non guardando nemmeno in basso per vedere se stesse facendo bene.

"Voglio provare una cosa", sussurrò Harry:"levami i pantaloni, ok?", Louis annuì, si fidava così tanto di Harry che il ragazzo più piccolo avrebbe potuto dirgli di sdraiarsi nel bel mezzo della strada e rimanere fermo che lo avrebbe fatto.

Harry si spostò dal bacino di Louis e si svestirono entrambi. Louis non era per niente discreto, no, infatti quando vide Harry togliersi i jeans e le mutande, deglutì vedendo la semi erezione di Harry esposta. Harry era sempre stato più grande della media per la sua età, il che aveva sempre intimidito Louis negli anni. Tuttavia, Louis non poteva sentirsi a disagio rimanendo nudo vicino a Harry ora, anche sapendo di essere più piccolo di lui.

"Stai bene?", chiese Harry, notando che Louis lo fissava, con le mani sul bordo dei suoi boxer, senza pantaloni, paralizzato.

"Molto", rispose Louis dolcemente rivolgendogli un sorriso. Finalmente poi si sfilò anche i boxer e Harry seguì ogni movimento con i suoi occhi verdi.

Quando entrambi furono nudi sul letto, Harry non sprecò tempo per salire di nuovo sopra a Louis.

Fece di nuovo sdraiare il ragazzo dagli occhi blu spingendolo con una mano sul petto, per tornare nella stessa posizione di prima, le gambe allungate e la testa sul cuscino. Louis chiuse gli occhi e si morse il labbro per trattenere i suoni che gli stavano scappando di bocca quando sentì le natiche di Harry strusciare contro il suo cazzo, seduto sulla sua pancia.

"Sei bene, Louis?", chiese Harry di nuovo, questa volta ridacchiando, guardando gli occhi serrati di Louis.

"Cazzo", sputò e li aprì per ritrovarsi il volto di Harry troppo vicino. Harry lasciò le mani sulle spalle di Louis e Louis sapeva che non poteva toccarlo o avrebbe perso il controllo.

"Non posso... non riesco a sopportare che mi tocchi in questo modo è così... travolgente Harry", Louis confessò, guardandolo negli occhi, la voce appena tremante.

"Quindi non vuoi che ti tocchi...?", chiese Harry, ovviamente divertito.

"No", Louis strinse Harry dall'avambraccio:"no, lo voglio. Lo voglio disperatamente, Harry, Specialmente quando sei nudo. Dio... sei nudo...", il ragazzo più piccolo arrossì notando come Louis stesse guardando il suo corpo:"E' semplicemente troppo per me perché riesci a farmi sentire in tutti i modi. In senso buono. E sei mio e io sono tuo e ti amo e tu mi ami me e tu sei tutto e... ",sospirò:"oh mio Dio, sto farneticando ed è strano".

Harry sorrise e prese le mani di Louis tra le sue, intrecciando le loro dita e mentre si avvicinava, le portò sopra la testa di Louis.

"Sì, è strano, ma uno strano bello. Mi piace quando mi parli in questo modo", rise:"dicendomi come ti faccio sentire", baciò le labbra sottili di Louis, che lasciarono un suono che gli veniva dalla gola, quando il suo membro strusciò contro la pancia di Louis.

Louis mugugnò in protesta quando Harry si allontanò, ma il ragazzo dai capelli ricci ghignò, sporgendosi per raggiungere il comodino, aprendo il cassetto per tirar fuori da lì il loro lubrificante - non sapendo bene come fosse finito per essere loro. Tornò alla sua posizione, 'sta volta inginocchiandosi sul materasso, così che Louis non sentisse il suo sedere sullo stomaco. Louis vide quanto il cazzo di Harry fosse vicino al suo volto, proprio sopra di lui, ma nessuno dei due fece altri tipi di movimento.

Harry si portò la mano destra di Louis sulla sua vita e le strinse insieme, dicendo a Louis di tenerle lì. Poi si cosparse la mano sinistra di lubrificante, facendo sentire a Louis il freddo sull'indice e sul medio. Lo fece tanto dolcemente, come se stesse massaggiando ogni singolo osso di Louis. Strinse di nuovo la mano, non preoccupandosi del casino che avrebbero potutoo fare e guidò la mano di Louis alla base della sua spina dorsale.

"Voglio cavalcarti", cominciò Harry, tenendo ancora le mani sulla schiena.

"Quindi hum... puoi... pre- prepararmi per te?"

Louis sorrise di nuovo pieno di affetto - che non avrebbe mai immaginato di avere quando Harry aveva scelto quelle parole - e annuì perché, diamine, Louis voleva fare l'amore con Harry quella notte. Quella notte e l'indomani e tutta la settimana, tutto il mese, per sempre se fosse stato possibile. Perché quello significava semplicemente essergli vicino, poterlo sentire, essere intimo con lui... significava che si fidano l'uno dell'altro perché quella era una responsabilità enorme. Harry era il primo di Louis e lui voleva anche che fosse il suo ultimo, e viceversa. Louis era sicuro di non dover andare con altre persone per dimostrarlo, per acquisire esperienza, per vivere la vita... e sapeva che Harry si sentisse nello stesso modo.

Harry ingoiò e guidò le dita di Louis alla sua apertura questa volta, sempre guardandolo negli occhi. Quando lasciò andare Louis, Louis decise di stuzzicarlo un po'. Passò il dito sull'apertura di Harry, giocando con la sua entrata, con movimenti circolari. Harry tremò sopra Louis, lasciando tutto il peso sulle ginocchia.

Quando Louis spinse dentro, metà del suo dito, Harry emise dalle labbra schiuse, un suono sorpreso, ma serrò subito la bocca, mordendosi il labbro inferiore fino a farlo diventare bianco.

Louis ghignò e fece uscire il dito da Harry per poi spingerlo di nuovo dentro lentamente, 'sta volta per intero. Il corpo di Harry quasi gli cadde addosso, dal modo in cui era andato appena in avanti, ma riuscì a tenersi in tempo.

Louis cominciò a spingere il dito dentro e fuori, lentamente e poi lo mosse come se volesse dire 'vieni qui', facendo gemere piano Harry  portando la mano verso la bocca in modo che non facesse rumore. Louis continuò a fare quei movimenti, cercando di andare sempre più in profondità, sapendo che ormai a Harry non facesse più così male come le prime spinte.

Harry mugolò di piacere, chiudendo gli occhi e facendo scorrere la mano attraverso il busto per afferrare il suo membro. Louis non riusciva a smettere di guardare, nonostante continuasse a concentrarsi sulle sue dita, doveva osservare il modo in cui Harry si stava toccando e stava roteando appena i fianchi per incontrare i movimenti di Louis e il suoi.

Aggiunse l'altro dito con il lubrificante e strinse la coscia di Harry con la mano libera.

"Guardati, sei così perfetto, così bello mentre ti tocchi per me", soffiò Louis mentre Harry continuava a masturbare la sua lunghezza, stuzzicando con le dita la punta lentamente.

"Sei così bravo in questo... prendi le mie dita così bene", Harry gettò la testa all'indietro per il piacere, dando stoccate più veloci e strofinando la punta in modo più preciso, il suo petto si alzava e abbassava velocemente per il respiro così pesante e il labbro stava quasi sanguinando per quanto lo stesse mordendo per contenere i suoi gemiti.

"Piccolo guardami", disse Louis e tolse la sua mano libera dalla coscia di Harry, spostandola sul proprio cazzo, che giaceva sul suo ventre per quanto fosse duro.

"Guarda... Guardami... sei così bello così", Louis sussultò e Harry abbassò la testa per guardare bene il suo ragazzo. Le labbra erano rosse e piene, stava masturbando la sua lunghezza più velocemente e gli occhi lucidi. Louis masturbò la sua erezione lentamente e impacciato, concentrandosi di più sul modo in cui le due dita scivolavano dentro e fuori da Harry, più in profondità e più velocemente.

"Mi piace che ti fidi così tanto di me, oh- sei così bagnato...", Harry roteò i fianchi per aiutare Louis a colpire più facilmente il suo punto, tenendo la mano sul suo membro e lasciando uscire gemiti leggeri:"e mi fido di te - ti voglio sempre e ora, cazzo, non vedo l'ora di fare l'amore con te", Louis non riuscì a controllarsi e iniziò a sfregarsi il membro duro più velocemente, guardando quanto fosse eccitato Harry:"volevo che venissi su tutto il mio viso...".

"Ah, Louis", gemette Harry più forte e Louis portò la mano a coprire la bocca di Harry, azzittendolo.

"Shh, piccolo, dobbiamo essere silenziosi, per favore."

Harry annuì, ancora con la mano di Louis sopra le labbra schiuse. Il ciuffo era davanti alla fronte, quasi nei suoi occhi e Louis avrebbe spostato quelle ciocche se non le avesse trovate così belle in quel momento.

Harry tentò di dire qualcosa, ma nel momento in cui Louis glielo stava permettendo, tirò fuori il dito di Louis da sé - emettendo un piccolo lamento per quanto vuoto si sentì - e prese rapidamente in mano il membro di Louis per guidarlo verso la sua entrata.

Louis non riusciva a dire niente, perché Harry si stava calando giù fino in fondo, finché non fu seduto sopra di Louis con tutto il suo membro dentro di sé. Harry piagnucolò per il leggero bruciore che sentiva e pulendosi le poche lacrime dagli occhi con il dorso della mano, mentre Louis sussultò per quel contatto improvviso.

"Harry devi andare con molta calma", disse Louis, gli occhi chiusi e cercando di controllare il suo respiro.

Harry chiaramente non si preoccupò di quello che stava dicendo. Prese Louis per le spalle e lo tirò su, così che fosse seduto e quasi petto contro petto. Harry avvolse le braccia intorno al collo di Louis e premette le labbra sulle sue con urgenza, come se quello fosse l'unico modo per sopportare il dolore e le lacrime.

Louis lo strinse immediatamente intorno alla vita e fece uno sforzo per tenere le gambe allungate così  che Harry potesse essere seduto più comodamente sul suo bacino.

Aprì la bocca lasciando a Harry il controllo del bacio e impegnandosi a far scorrere la mano su e giù per la schiena nuda di Harry.

"Amore, stai bene?", Harry annuì alla domanda di Louis, ancora con le labbra ad accarezzarsi.

Louis lo tenne fermo per un attimo, entrambi non osarono fare nemmeno mezzo movimento,  mentre Harry cercava di abituarsi a Louis dentro di sé.

Finché Harry disse:"Ora mi muovo", baciò la spalla di Louis e fece leva sulle ginocchia per alzarsi dal bacino di Louis e poi di nuovo verso il basso. Louis lasciò le mani sui suoi fianchi, aiutandolo.

"Sto bene", sorrise prima che Louis potesse chiederglielo di nuovo.

Inizialmente roteò i fianchi lentamente, così che solo metà della lunghezza di Louis fosse fuori, per potersi abituare, aggrappandosi con le mani sulle spalle di Louis perché fosse più facile. Il ragazzo più grande lo aiutò tenendolo dalla vita e trattenendosi dal farli ruotare, spingendo Harry verso il materasso per andare più veloce.

"Lo sto facendo bene?", chiese Harry, in qualche modo così innocente, muovendo i fianchi in movimenti circolari, con l'intera lunghezza di Louis dentro di sé, per poi salire e scendere ritmicamente.

"Cazzo, si, piccolo. Si... sei sempre incredibile", disse Louis in adorazione, una mano sulla vita di Harry e l'altra a spostargli i ricci da davanti agli occhi. Fece fermare Harry per baciargli lentamente le labbra. Cercò di tenere i loro petti più vicini possibili , perché Louis aveva bisogno di sentire il calore di Harry consumargli l'anima, voleva appartenere a Harry totalmente e quel momento era estremamente importante.

"Voglio essere sempre incredibile per te", sussurrò Harry, ricominciando a muoversi non appena le loro labbra si furono separate e lasciando baci per tutta la lunghezza del collo, gli provocò un grosso e doloroso succhiotto e morse la clavicola di Louis. I suoi fianchi continuarono a muoversi lentamente e dolcemente, così tanto dolcemente che Louis si stava quasi sciogliendo sotto di lui . Rimase con le labbra sul loro punto, più tempo del necessario, con le braccia che tenevano Louis da dietro il collo. Tenendolo fermo in modo che non potesse andare da nessuna parte, così che si sentisse in trappola e non potesse lasciarlo. Mai.

"Ti amo così tanto, Louis", sussurrò, facendo uno sforzo enorme per mantenere il ritmo dei suoi movimenti su e giù sul bacino di Louis e rimanere con il viso nascosto tra il suo collo e la clavicola.

"Non dimenticare mai che... tu sei la mia vita, tu sei la ragione per cui sono qui oggi, tu sei il motivo per cui sono felice -"

"Harry?", disse Louis preoccupato, con tono interrogativo, cercando di far si che Harry lo guardasse, quando sentì lacrime calde cadergli sulla spalla e la voce di Harry farsi debole e spezzata.

"No, per favore...", disse disperato, non fermando i suoi movimenti e stringendo Louis ancora più forte, abbracciandolo:"voglio farlo. Voglio farti sentire bene e... che tu te lo goda. Ma lasciami parlare per favore, hum, lasciami parlare...", Louis gemette quando Harry cominciò a muoversi più velocemente, ma annuì comunque, stringendogli i fianchi con i pollici:"Voglio solo assicurarmi che tu lo sappia. Che ti amo e ci tengo così tanto a te. Che prometto di amarti finché lo vorrai e, ah, anche quando non lo vorrai più", Louis continuava a sentire le lacrime cadergli sulle spalle e i suoni che lasciavano la bocca di Harry erano un misto di piagnucolii e gemiti. Louis non sapeva cosa stesse succedendo, ma sentiva come se Harry non ce la facesse più sopra di lui, ma volesse comunque continuare a stringerlo, senza deluderlo.

"E che le nostre promesse sono così importanti per me e che mi fai sentire così fottutamente bene", Harry gemette quando Louis colpì la sua prostata:"e fa schifo quando - quando trovi qualcuno che però non trova te - ma noi ci siamo trovati e sono così felice... così felice di avere il tuo amore e-", continuava a respirare pesantemente, ma Louis continuava a sentire quelle lacrime salate e bollenti colpirgli la pelle nuda e stava uscendo di testa, anche per il modo in cui Harry affondava le dita nella sua pelle, tenendolo stretto.

"Harry...", Louis cercò di interromperlo ma stava gemendo lui stesso ed era tutto un casino perché lui si sentiva bene, Harry stava andando così bene con i fianchi, ma non riusciva a sopportare il fatto che stesse piangendo sulla sua spalla e Louis non capiva se gli stesse facendo male.

"Louis", disse un po' più forte:"Louis... ho il fuoco nelle vene e il ghiaccio nel mio cuore ma cavolo, posso amarti come se non sei mai stato amato prima", sussultò:"non dimenticartelo mai, per favore...", sussurrò e si tenevano a vicenda, abbracciandosi, mentre Louis continuava a colpire la prostata di Harry ancora e ancora, finché Harry non venne tra i loro corpi. Non smise di muoversi, ancora beandosi di tutto, ancora con le lacrime agli occhi che bagnavano la pelle di Louis, continuava a muoversi su e giù sul bacino di Louis, sussurrando:"Voglio farti venire un'ultima volta. Voglio che te lo godi. Ti amo" e si sentiva bene davvero, si sentiva incredibilmente bene, ma Louis era così confuso e preoccupato per lo stato in cui era Harry da non riuscire a finire.

Harry lo notò, notò come Louis si fosse irrigidito:"Ti prego Lou... riempimi", sussurrò Harry e lo baciò forte sulla bocca. Fu un bacio selvaggio e Louis sentì appena le sue lacrime, strinse Louis tra le braccia, succhiandogli le labbra, baciandogli la mascella e mordendogli il collo, andando più velocemente che poteva e Louis non aveva altra scelta. Non riuscì a sopportare quanto fosse bello e venne anche lui, gemendo il nome di Harry in un sospiro.

Harry respirava pesantemente sopra di lui, stanco e rallentando, mentre Louis si godeva ancora il suo trance. Louis lo fece fermare del tutto dai fianchi, tenendolo fermo sul proprio bacino. Harry posò la fronte sulla spalla di Louis, aspettando che le sue lacrime si asciugassero e che entrambi riprendessero il fiato.

"Mi dispiace...", sussurrò Harry mentre Louis gli accarezzava i capelli e gli baciava il collo esposto.

"Perché ti dispiace, piccolo?", chiese dolcemente, la sua voce si stava riprendendo. Erano appiccicosi e un casino, le lenzuola erano stropicciate ed erano sicuri di aver fatto molto più rumore di quello che intendevano.

Harry scrollò le spalle non rispondendo a parole e Louis sapeva che fosse per quanto si era emozionato e per le lacrime che gli erano scappate:"Non ti scusare per aver pianto", disse Louis e fece spostare Harry dal suo bacino per farlo sdraiare sul materasso.

Harry lo spinse dalle spalle, così che Louis potesse posare la testa sul petto, non volendolo troppo lontano da sé:"Si...", sussurrò.

"Perché hai pianto?".

"Perché ti amo."

"Hai pianto perché mi ami?", disse Louis mezzo divertito e mezzo preoccupato, cercando di guardare il ragazzo dai capelli ricci. In quel momento Harry sembrava così fragile, così esposto...

"Sì".

"Non farlo, non piangere perché mi ami. Sorridi, per favore", Louis alzò la testa e si avvicinò al volto di Harry, posando la mano sulla guancia accaldata:"non ti rendo felice?", Harry annuì leggermente, ma guardò Louis come se ancora non avesse capito cosa stesse dicendo:"Allora non piangere, nessuno merita le tue lacrime, nemmeno io", gli baciò le guance e posò la fronte vicino alla tempia di Harry.

"Non piangere nemmeno tu per me".

"Non mi farai mai piangere".

"Ma- ma promettimelo".

"Lo prometto".

Sentì Harry sospirare e Louis fece scivolare le mani dal petto al collo, accarezzandogli la pelle con il pollice:"Vado a prendere qualcosa per ripulirci".

"No, per favore, non lasciarmi", Harry lo afferrò portandoselo più vicino e più stretto, facendolo ridere appena.

"Non ti lascerò mai, amore. Mai", sorrise a Harry e lo baciò velocemente sulle labbra prima di alzarsi dal letto per prendere dei fazzoletti.

Prima pulì  se stesso e poi tornò a letto per fare altrettanto con Harry come faceva sempre, sdraiandosi di nuovo accanto a lui, tirando via le lenzuola e accoccolandoglisi il più possibile.

"Possiamo parlare un po' prima di dormire?", chiese Harry e Louis non poteva negarglielo anche se era stanco - ed era sicuro che anche Harry lo fosse. Quello che non sapeva era che 'parlare un po' prima di dormire', sarebbe diventato parlare per due ore intere dei loro vecchi ricordi, di quando erano più piccoli e onestamente, Louis non era pronto per questo. Non lo era proprio, soprattutto perché sapeva che anche Harry si ricordava, tutto, e voleva tenere tutto quello con sé, voleva riviverli parlandone con Louis.

Non era pronto a parlare di come la loro amicizia fosse cresciuta, come Harry vedeva Louis attraverso i suoi occhi immaturi, come entrambi si ammiravano. Non era pronto a rendersi conto che quando avevano litigato a volte si sentiva come se fosse la sensazione più liberatoria, perché significava che la loro fosse una relazione stabile; che avevano la capacità e il diritto di arrabbiarsi con l'altro e sapere che non significava che fosse finita tra loro,non significava che le cose erano irreparabili. Tutto ciò significava 'Dio ti amo, ti amo ma lasciami da solo adesso'.

Non era pronto a vedere gli occhi di Harry bagnarsi di nuovo, non era pronto a sentire i baci dolci che Harry gli stava lasciando sulle labbra e nel loro solito punto. Non era ancora pronto per quel piccolo crollo e per la necessità di attenzioni che Harry sentiva di dovergli dare alle tre del mattino, addormentandosi, desiderando ancora di più da Louis.

Louis si concesse di chiudere gli occhi, non essendo sicuro se si fosse davvero addormentato, se non ore e ore dopo, perché, nel frattempo, sapeva che Harry si fosse svegliato di soprassalto e lo aveva baciato dicendogli di amarlo tantissimo. Si sentiva bene sapendo di avere qualcuno accanto con cui addormentarsi, si sentiva bene sapendo che Harry lo aveva accanto dopo un incubo.

Solo quando Louis si svegliò la mattina, dopo essersi addormentato accanto a quel meraviglioso ragazzo con gli occhi verdi e con i capelli ricci, per la prima volta dopo anni, era da solo in un letto freddo con le lenzuola incasinate... e il posto accanto a lui non era neanche più caldo. Harry non era lì, come se la notte precedente fosse stata tutto un sogno e non fossero mai andati a casa di Louis. Nella vita di Louis.








Buon giorno splendori!!!

Vi sto aggiornando da Valencia!! Quanto sono brava che vi penso anche in vacanza eh?!

No in realtà mi sono ammazzata per tradurre il capitolo entro mercoledì così che giovedì e venerdì potessi occuparmi del capitolo della settimana prossima, perché sarò fuori casa fino a martedì. Ma come sempre, per non ritardarvi l'aggiornamento, mi sono fatta in quattro!

Ed ecco qui che torniamo al dolore iniziale. Se non vi ricordate, andate a rileggere il primo capitolo. Ma vi giuro che dura poco!! Pochissimo!!

A presto con una sorpresa!

-A.

1 to go!!

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