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14 - Closer

"Lou?", disse guardando preoccupato il suo amico. Louis non stava piangendo, no... ma lo aveva fatto. E sembrava triste, molto triste così quando si diresse verso Harry e avvolse le braccia attorno al suo corpo, lo strinse e rimase in silenzio per un po' così che il ragazzo più grande potesse lasciarsi andare con tranquillità e cercare di ricomporre se stesso.
Louis strinse forte Harry e probabilmente Harry non si rese conto di essere il motivo per cui Louis stesse trattenendo le lacrime.
Perchè non voleva piangere, soprattutto per questo.
Sentì Harry accarezzargli i capelli ed era così delicato, Harry era così delicato e caloroso che era meraviglioso essere stretto da lui.
"Dimmi che c'è che non va piccolo"
E la sua voce era così delicata e tenera e Louis amava quando lo chiamava 'piccolo' perchè non era una cosa che succedeva spesso e quello era ciò che lo rendeva magico.
Louis si sentiva come cullato dalle onde dell'oceano stando così con Harry e ascoltando la sua voce.
"Sono delle merde, Harry..." disse Louis senza allontanarsi da Harry e lui non chiese a chi si stesse riferendo, aspettò che Louis continuasse, sapeva che lo avrebbe fatto.
"Dicevano di essere miei amici e poi mi hanno pugnalato alle spalle. Buttato via. Tradito."
La voce di Louis era rotta, ma non avrebbe pianto. Non lo avrebbe fatto.
Harry spostò una mano dai capelli di Louis per tenere quella di Louis.
Questo fece alzare la testa a Louis e guardare i suoi occhi verdi, soprattutto sentendo Harry strusciargli la pelle con il pollice.
"Cosa ti hanno fatto?", Louis avrebbe potuto piangere in quel momento.
Si avrebbe potuto, solo vedendo la preoccupazione scritta negli occhi di Harry e che poteva essere anche percepita nella sua voce.
Così Louis abbassò la testa e strinse le labbra. Era un casino e si sentiva a pezzi per svariati motivi, davvero i più diversi. Ma si sentiva anche in colpa ed era quello che lo stava mangiando dentro.
"Hey", disse Harry prendendo Louis dal mento, e facendo sì che il suo migliore amico lo guardasse e wow, wow Louis non capiva come Harry potesse essere così delicato e guardarlo in quel modo, come se Louis fosse il suo mondo e tenendolo così vicino.
Vicini al punto da respirare la stessa aria, essere una cosa sola cosicché Louis non fosse mai troppo lontano da Harry. Bellissimo e dolce Harry.
"Lou, piccolo, guardami e parlami. Sono qui hm?", gli disse Harry offrendogli un piccolo sorriso e Louis non sapeva quanto Harry fosse grato del fatto che avesse gli occhi asciutti e non stesse piangendo. Gli avrebbe spezzato il cuore. Louis lo sapeva.
Louis annuì e non l'avrebbe fatto.
Non avrebbe sicuramente pianto.
"Caroline mi ha tradito", disse semplicemente. La voce era triste ma ancora senza anima.
"Oh", le labbra di Harry si schiusero perchè no, non era quello ciò che si aspettava. Non era quello... Ma non era tutto lì e lui già sentiva la rabbia montargli dentro.
Rabbia perchè già odiava quella ragazza - solo Harry sapeva quanto non gli piacesse quella ragazza e anche gli altri, le persone che gli avevano portato via il suo Louis, via da casa - e ora dopo aver sentito questa cosa voleva semplicemente farla fuori. Letteralmente. Ma comunque non lo avrebbe fatto. Ma solo perchè era una femminuccia e non avrebbe voluto andare in prigione a sedici anni.
"Già", rise Louis aridamente:"con Ian", e questa volta, gli occhi di Harry si spalancarono perchè, cosa? Cosa diavolo stavano sentendo le sue orecchie?
"Li ho visti. A quanto sembra questa cosa non era nuova. Tutti lo sapevano, tranne me ovviamente", disse continuando a ghignare e ridere sarcasticamente e quello spezzava il cuore di Harry, perchè sapeva che Louis ci stesse male e che non fosse divertente.
"Così l'ho mollata e non le andava nemmeno bene! Cioè, cosa si aspettava? Che avrei condiviso? Si è comportata da stronza e poi gli altri, Mickey e Camila che hanno preso le sue difese. La loro scusa è stata che 'sei stato così assente, Louis'", stavolta rise davvero perchè era davvero divertente come i suoi così detti amici gli avevano detto quelle parole. Come se fosse stata colpa sua e quella fosse stata la cosa giusta da fare.
"Ma questo andava avanti da quando... Da quella sera che sono venuto qui ubriaco. Li avevo visti, ma ero troppo ubriaco per ricordarmelo. Perciò le stronzate sul mio non essere presente sono semplicemente quello. Stronzate. Ero così vicino dal picchiare a sangue Ian. Ma non perchè lei mi abbia tradito con lui, perchè altrimenti avrei dovuto picchiare anche lei... E gli altri, ma perchè non ha detto niente. Non ha detto una parola. È stato frustrante venire umiliato e vedere lui calmo e tranquillo come se la cosa non lo riguardasse."
"Lou... Mi dispiace, loro-"
"No, amore... Non mi interessa, non devi dire niente", la voce di Louis si addolcì ma solo perchè stava guardando direttamente Harry, perchè non appena riprese a parlare, cambiò di nuovo:"Sono delle teste di cazzo", fece una pausa:"hanno avuto il coraggio di parlare di te, come se ti conoscessero", Harry aggrottò le sopracciglia:"hanno detto che ormai passavo la maggior parte del tempo con te e che difficilmente parlavo con loro, cosa che sai non essere vera. Non ero con loro fisicamente ma comunque ci sentivamo. Ma hanno osato dire il tuo nome Harry. Non hanno parlato male di te, ma diavolo, non mi è piaciuto. È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso perché dopo tutto lo schifo che ho visto e sentito non potevo stare lì ad ascoltarli parlare di te. Non avevano questo diritto."
"Lou", Louis fu grato a Harry di parlare in quel modo, calmandolo così da poter abbassare la voce.
"Lo so, lo so..."
"Questa cosa non ti fa stare bene", disse Harry avvicinandosi al Louis e Louis voleva solo abbracciarlo, stringerlo e non parlare di nient'altro.
"No è vero. Ma non è per Caroline, che diceva di amarmi, che era la mia ragazza e che poi mi ha tradito. Ad essere sinceri non mi frega nulla di tutto questo, e non mi interessa se non è più la mia ragazza. Per me era sempre stato piuttosto chiaro che non eravamo una cosa per me. Ma sono arrabbiato, sono furioso perché lei e gli altri... Dicevano di essere miei amici. Cazzo, lo dicevano, stavano con me, ci comportavamo come se lo fossimo. Abbiamo fatto un sacco di cose insieme. Ma mi hanno semplicemente buttato via. E merda Harry, mi dispiace così tanto, così tanto perché mi sono lasciato portare via da loro, mi hanno fatto abbandonare te. Ti ho lasciato per colpa loro e ora succede questo ed è così tanto, così fottutamente... Così...", grugnì, quasi urlo perché cavolo, non riusciva ad esprimere la sua frustrazione con le parole. Era troppo, gli stava rompendo le ossa dall'interno. Riusciva a malapena respirare perché aveva ferito Harry a causa di quelle persone e ora era crollato tutto.
"Lou... Oh Dio, Lou", disse Harry spingendo Louis al petto dal braccio. Lo tenne stretto di nuovo, era tutto ciò che avesse da offrire a Louis, poteva fare solo quello. Voleva fare solo quello.
"Sono qui. Hai me, loro... Loro non ti meritano", Harry non sussurrò, parlò forte. Il tono di voce più forte che Louis avesse mai sentito da Harry ma non gli importava. Le sue parole gli avevano colpito le orecchie e avevano fatto sì che le ascoltasse veramente.
"Tu vali così tanto. Così tanto. Io ti amo così tanto. E ti tengo, io ti tengo, io non ti ferirò. Scordati di loro, per favore per favore dimenticati di tutto. Stai solo con me Louis. Il mio Louis. Ti prego...", anche Louis teneva stretto Harry ma era scioccato perché Harry non gli aveva mai, mai detto cose di quel genere. Erano parole che Louis avrebbe detto ma Harry le stava imprimendo sulla sua pelle. Facendolo ascoltare. Ascoltare.
"Io non ti ferirò", sussurrò stavolta. Così che i muri non potessero sentirlo e solo Louis potesse.
"Me lo prometti?", chiese Louis perchè era l'unica cosa che potesse dire. Diamine, era l'unica cosa che Harry volesse sentire.
"Te lo prometto. Dio Lou, te lo giuro. Ti prometto anche il mondo. Ti prometto un per sempre. Ti prometto un noi."
Louis sorrise. Louis sorrise e respirò felice:"Si, ho te. Ho te e questo è abbastanza. È magnifico. Ti amo. Sarai mio, si?"
"Harry alzò il mento di Louis, così che fossero petto contro petto e la testa di Louis era alzata a guardare il sorriso di Harry.
I bellissimi tratti di Harry.
"Io sono già tuo", e Louis ancora non capiva il senso di questa frase, ma era felice. Era grato di avere Harry. Il suo Harry, apparentemente.
"Lo sono sempre stato, lo sai no?", anche Louis gli sorrise ed era così bello. Il modo in cui Harry continuava a stringerlo. Il modo in cui Harry gli accarezzò le guance e posò un bacio delicato e lento sul naso di Louis.
Così vicini. Erano così vicini e Louis non si era mai sentito così bene.
"Anche io sono tuo allora. Tutto tuo. Saremo solo io e te", Louis era sicuro di non aver mai visto Harry sorridere in questo modo. Non è che fosse più grande dei suoi precedenti sorrisi. Non è che i suoi occhi brillassero ancora più chiaramente, era solo il modo in cui guardava Louis e i significati nascosti che cercava di trasmettergli.
"Saremo solo io e te", ripeté Harry e stavolta sorrise. Louis affondò la faccia nel petto di Harry un'altra volta, beandosi dell'odore naturale di Harry. Perché si, era lì. Con Harry. Era vivo. Si era sempre sentito vivo con lui.
"Hey piccolo?", Louis ruppe il silenzio dopo qualche secondo. Ma era come se non l'avessi fatto perché la sua voce era così lieve che era quasi impossibile da sentire.
"Possiamo... Possiamo andare a fare un bagno insieme?", chiese e non fu uno shock, la domanda che aveva fatto. Beh, più o meno. Ma avevano già fatto una doccia insieme quando erano più piccoli e si erano già visti nudi molte volte. Erano abbastanza a loro agio da potersi cambiare nella stessa stanza. Ma questo forse era un tantino diverso.
Non erano più ragazzini, perciò fare un bagno insieme era... Sarebbe stato diverso e sarebbero stati piuttosto vicini e non sarebbe stata la stessa cosa che essere nudi nella stessa camera.
"Vuoi fare un bagno?", chiese Harry un po' sorpreso. Guardò in basso ma l'unica cosa che si ritrovò davanti furono i capelli di Louis.
"Si. Si vorrei. Con te", rispose avvolgendo le sue braccia attorno a Harry ancora più strette.
Forse per paura di come Harry avrebbe potuto reagire perchè Louis sentiva che fosse un po' teso.
"Oh. Erm, o-ok", rispose però lui e Louis fu altrettanto sorpreso ma sollevato allo stesso tempo. Si, sollevato. Voleva solo rilassarsi in quel momento e dimenticarsi di tutto, di tutto quello che lo preoccupava. Non solo in quel giorno, ma negli ultimi mesi.
Di come aveva abbandonato Harry e di come quegli amici che lo avevano portato via dal suo sole, apparentemente, non erano amici. Voleva cancellare tutto e stare vicino a Harry.
Voleva stare vicino a Harry quanto più possibile.
Aveva solo bisogno che qualcuno si prendesse cura di lui. E Harry lo sapeva, sapeva quanto Louis si stesse sentendo fragile.
"Ok, mi prenderò io cura di te, Lou".
C'erano sempre quei quattro mesi e mezzo in cui lui e Harry avevano la stessa età. Così in quel momento avevano entrambi sedici anni e Louis non sapeva dire perchè, ma quelli erano i mesi che preferiva in assoluto. Era eccitante in fatto che avessero la stessa età per un po', come la prima volta che si erano incontrati. Gli sembrava di tornare indietro nel tempo.
La loro infanzia, e Louis non lo capiva. Nessuno avrebbe capito, ma la sensazione era meravigliosa. Specialmente perchè si diceva che quelli erano i mesi in cui lasciava che Harry si prendesse maggiormente cura di Louis perchè non era che fosse più grande di lui.
Così Louis annuì, ancora con la testa poggiata al petto di Harry ma Harry si allontanò, intrecciando le loro dita per guidare Louis verso il bagno della sua camera.
E in quel momento Louis cercava di non pensare all'immagine di Harry raggomitolato nello stesso angolo che stava guardando in quel momento, con i sangue sui polsi e la paura negli occhi, perchè non poteva sopportarlo.
Non poteva ed era talmente scosso in quel momento che stava tremando.
"È ok, Lou. Va tutto bene", sentì dire da Harry dietro di se, premere il petto contro la sua schiena.
Louis strinse le labbra perchè non avrebbe pianto, per il bene di Harry.
Ma tutto quello che gli era successo in quegli ultimi mesi stavano ribollendo dentro di lui e lo stavano facendo bruciare vivo. Bruciavano e facevano male. Male da morire.
E Harry aveva notato tutto e quello era il motivo per cui era il migliore amico di Louis. Fece sedere Louis sul water, dopo aver aperto l'acqua della vasca da bagno e essersi inginocchiato tra le sue gambe. Alzò una mano per accarezzare la guancia di Louis e rivolgergli un dolce sorriso perché Louis sembrava così pallido ed era come se si stesse guardando allo specchio. Louis sembrava così a pezzi e Harry doveva raccogliere i pezzi e rimetterli insieme.
"Posso?", chiese allora Harry, con le mani sul bordo della maglietta di Louis, i polpastrelli che già stavano toccando la pelle dei fianchi. Louis annuì e Harry lo aiutò a togliersi la maglietta. Fece lo stesso con la sua così ora erano entrambi a petto nudo.
Stavolta H chiese il permesso di Louis per sbottonar di jeans. Fece automaticamente quando Louis si fu alzato. Prestò estrema attenzione e Louis non poteva smettere di pensare a quanto Harry fosse gentile, davvero gentile. E si sentiva a suo agio. Entrambi si sentivano a proprio agio.
Harry si alzò dal pavimento e fece lo stesso con i suoi pantaloni del pigiama. Sì mordicchiò l'interno della guancia guardando Louis perché ora si sentiva come in trappola. Non sapeva cosa dovesse fare a quel punto. Di sicuro non avrebbe levato i boxer a Louis al posto suo. Poi Louis lo guardò e gli sorrise per rassicurarlo, prima di fare da solo.
Anche Harry fece lo stesso e non si sentì a disagio come aveva pensato. Non era niente di nuovo adesso per loro.
Harry controllò l'acqua e vide che la vasca era quasi piena per metà. Non era né calda né fredda, era tiepida e Harry sperava che a Louis andasse bene quella temperatura.
"Vieni qui", disse Harry con la sua voce dolce e allungando un braccio affinché Louis potesse prendere la sua mano.
Lo fece ed entrarono entrambi nella vasca da bagno.
Fu quasi naturale e Louis non sapeva come sentirsi a riguardo, ma in qualche modo, Harry si appoggiò alla vasca e Louis si sistemò tra le sue gambe con la schiena contro il petto di Harry.
Non era strano, non si sentiva strano come avrebbe dovuto. Aveva semplicemente fatto finta di niente sentendo i piccoli gemiti di Harry quando la sua pelle aveva sfiorato le sue parti basse e il fatto che si, lo sentiva contro la sua schiena.
Così Harry diede tempo a Louis di rilassarsi - e anche a se stesso - finché non si sentì più teso tra le gambe di Harry.
La testa era poggiata sulla spalla di Harry e le mani sulle sue gambe. L'acqua stava ancora scorrendo e potevano sentirla sui loro piedi ed era l'unica cosa che sentivano e su cui riuscivano a focalizzarsi per pochi secondi.
"Grazie", sussurrò Louis girando la testa di lato per sfregare il naso sulla pelle nuda del collo di Harry.
Posò un bacio delicato tra la clavicola e il collo come facevano di solito e Harry sorrise.
"Va tutto bene, Lou", sussurrò a sua volta.
Ora erano davvero a loro agio. Nel caso in cui l'acqua fosse stata troppo fredda i loro corpi si sarebbero riscaldati a vicenda ed era bello sentirsi l'un l'altro così vicini.
Era intimo. Sì, quello che stavano condividendo in quel momento era molto intimo e provava molte cose.
Dovevano avere così tanta confidenza, così tanta fiducia tra di loro per condividere questo momento. Essere entrambi nudi, così vicini, pelle contro pelle, cuori che battevano veloci insieme... Doveva esserci così tanto rispetto reciproco. Non tutti sarebbero stati capaci di fare questa cosa con chiunque. E Harry e Louis avevano tutto questo e si sentivano al sicuro e come a casa e familiari al contatto. Con l'amore. L'amore così tanto benvenuto.
Ad un certo punto, Harry si mosse Per bagnare il corpo di Louis con l'acqua. Fu lento, ci vuole del tempo perché metà dell'acqua che prendeva in mano, scivolava via, ma continuò, non dimenticandosi dei capelli di Louis.
Louis aveva gli occhi chiusi perché tutta quella situazione era estremamente rilassante, specialmente sentendo Harry muoversi dietro di lui e versare lo shampoo nei suoi capelli, massaggiandoli con i polpastrelli nel modo giusto. A Louis non importò quando Harry gli lavò le braccia e gli massaggiò la schiena e il collo con il bagnoschiuma. Non si preoccupò nemmeno quando sentì la grande mano di Harry sul suo petto, muoversi su è giù e non si rese nemmeno conto dei suoni di puro piacere che gli stavano uscendo di bocca.
Non si era mai sentito così rilassato ed era proprio ciò di cui aveva bisogno per schiarirsi i pensieri. Il silenzio e qualcuno che fosse lì solo per lui. Che si prendesse cura di lui. E dannazione, voleva Louis tenere Harry con sé per sempre?
Si, Dio si.
Louis gli passò il soffione della doccia e Harry lo prese per sciacquarlo. Stavolta non rimasero in silenzio, Louis sogghignava per il disastro che Harry stava facendo e Harry rideva, rideva e sorrideva con adorazione allo stesso tempo. Inoltre, non aveva mai immaginato che si sarebbe sentito così bene toccando i capelli di Louis, sciacquandogli via lo shampoo. Come la schiuma scivolava sulla pelle abbronzata del petto e delle braccia di Louis e come scivolava via tra i loro corpi, dalla schiena di Louis, che Harry poteva sentire, poteva e andò a toccarla con le sue stesse mani.
Quando Louis fu totalmente pulito, Harry cercò di fare del suo meglio per chiudere l'acqua della vasca con il piede dal momento che era abbastanza piena, ma fini con loro che quasi scivolarono, facendo ridere entrambi.
"Sei così sbadato", sussurrò Louis, ancora con gli occhi chiusi per poi tornare ad appoggiare la testa sul petto di Harry. Era uno sacrilegio che non potesse guardare il meraviglioso sorriso di Harry. Il sorriso speciale che aveva Louis scritto sulle labbra.
Louis sospirò per quanto stesse bene in quel momento e per quanto amasse Harry. Dio, amava Harry così tanto che nessuno lo avrebbe mai biasimato per non aver detto alla sua ragazza 'ti amo' dal momento che la ragione era Harry. Tutti avrebbero capito.
Le mani di Harry erano posate su ciascuno dei due bordi della vasca, così Louis prese quella esterna, dal lato opposto del muro per intrecciare le loro dita e portarsele al petto.
Giocò con le loro dita come se fosse un bambino con un giocattolo, ma seppe che Harry si stesse godendo il gesto quando si sentì baciare i capelli bagnati da dietro.
Poi si spostò sui suoi polsi accarezzando con le dita, la pelle danneggiata, le sue cicatrici.
Harry non si irrigidì, ma non gradiva particolarmente quando Louis decideva di toccargli i polsi, specialmente quando sapeva quali fossero le intenzioni e i pensieri di Louis.
Soprattutto quando Louis sentiva le sue debolezze, il suo lato oscuro.
D'altra parte, come era normale, dal momento che Louis non permetteva a Harry di vergognarsi per quello, gli aveva detto di poter tranquillamente avere i polsi scoperti quando c'era lui intorno, così da non aver bisogno di indossare magliette a maniche lunghe e braccialetti, ma Louis sentiva ancora il nodo in gola sentendo quelle cicatrici sotto ai polpastrelli e ricordando tutto quell'episodio.
Sapendo che Harry stesse soffrendo e perdendo se stesso.
"Sono fiero di te", disse Louis:"sei riuscito davvero a smettere", e continuava a sfiorare le cicatrici scomparse e quelle che stavano scomparendo. Louis sapeva che per Harry, smettere di tagliarsi non sarebbe stato facile e mai, mai si era aspettato che avrebbe mantenuto la loro promessa e avrebbe capito.
Ma Harry non l'aveva più fatto da quando Louis gli aveva detto di smettere ed era così fiero e grato di essere riuscito ad aiutare il suo migliore amico.
"Lou...", sussurrò Harry affondando la faccia tra i capelli di Louis. Non gli piaceva per niente parlare di quell'argomento, ma Louis sapeva che gli facesse bene sentire quel tipo di cose.
"No Harry, sono così orgoglioso di te. Ce l'hai fatta, sei riuscito a combattere."
Harry posò un bacio sulla spalla di Louis, le labbra a mimare un bacio:"Grazie a te".
"Hai fatto tutto da solo amore"
Harry si allontanò dalla spalla di Louis, solo per mettere entrambe le mani su ciascuna delle sue guance, accarezzandole, facendo si che il ragazzo dagli occhi blu lo guardasse, la sommità della testa premuta contro il suo petto.
"Ti amo"
Louis lo guardò attentamente come se si stesse prendendo del tempo per apprezzare a pieno i suoi occhi verdi e quello era il modo in cui sapeva che Harry lo stesse lasciando entrare. Nella sua vita. E faceva paura. La parte più spaventosa di lasciar entrare qualcuno era che avrebbe potuto dare un'occhiata dentro di te e non tornare mai più indietro.
Ma Louis aveva guardato ancora e ancora e aveva deciso di rimanere e guardare per sempre negli occhi di Harry perchè ne valeva la pena e se lo meritava.
"Ti amo", gli rispose ed era sicuro che il mento di Harry gli stesse quasi toccando il naso e non sapeva perchè gli piacesse tanto essere così vicino a Harry.
Louis mise le mani tra i capelli mezzi bagnati di Harry, intrecciandovi le dita con un gesto amorevole.
E Harry lo stava guardando così seriamente, studiando i suoi tratti molto attentamente.
Studiando il colore della sua pelle da bagnata e con la luce che lo colpiva, studiando le sue labbra, studiando tutto ciò che di bello avesse Louis e anche ciò che non lo era, i suoi difetti.
"Harry...", Louis si ritrovò a sussurrare tra i loro corpi, chiamando, letteralmente chiamandolo a sé.
Harry sentì il suo respiro caldo sulle labbra in contrasto con le sue fredde e forse era per quello che si sporse in avanti. Si sporse in avanti e catturò le labbra di Louis tra le sue.
E così, si stavano baciando sotto sopra e Harry non sapeva cosa fare perciò rimase semplicemente in quel modo, solo a far sfiorare le loro labbra per qualche secondo.
E nemmeno Louis si mosse pietrificato da come si stesse sentendo per avere le labbra del suo migliore amico che toccavano le sue.
Oh, Louis non aveva più sentito quelle labbra da quando le aveva assaporate l'ultima volta facendo pratica per Grease con Harry, per provare la scena del bacio.
Non erano mai andati oltre un semplice bacetto. Louis aveva rubato a Harry solo due innocenti baci - e aveva toccato le sue labbra quando aveva avuto l'incidente al lago, ma quello non contava, giusto?
Ma quella volta fu diverso. Non avevano un motivo per farlo, ed era stato Harry a farsi avanti.
Per la prima volta, Harry si mosse. Si mosse e catturò il labbro superiore di Louis tra le sue.
E Louis rispose immediatamente. E fu così, Harry che muoveva le labbra lentamente e impacciato, nonostante Louis sapesse perfettamente come baciare propriamente qualcuno.
Ma si stavano baciando sotto sopra e Dio, stava baciando Harry.
Stava fottutamente baciando Harry.
E Harry non sapeva bene cosa stesse facendo, non era esattamente un gran baciatore, ma continuò a muovere le labbra.
Semplicemente le sfiorava o prendeva le labbra di Louis tra le sue e lui cooperava.
Dannazione, non sapevano cosa stessero facendo, solo che fosse rilassante e Louis amava il modo in cui le labbra morbide e polpose di Harry accarezzassero le sue.
Era una sensazione meravigliosa. E Harry era così delicato, così fottutamente delicato e stava continuando a sfiorare la pelle delle guance di Louis con i polpastrelli e Louis si assicurò di tenere le mani intrecciate tra i ricci di Harry.
Entrambi avevano gli occhi chiusi, le ciglia bagnate di piccole gocce d'acqua a toccare appena gli zigomi.
"Harry... Aspetta", lo interruppe Louis, ma la sua voce era così morbida che fu quasi come se si stesse ancora baciando per il modo in cui aveva colpito le orecchie di Harry. Così si allontanò da Louis, giusto un po', quel tanto che bastava per essere ancora vicini, molto vicini e non dire nulla. In ogni caso, Louis si mosse. Si mosse solo per girarsi, il rumore dell'acqua a risuonare nel bagno, e ci fece attenzione per non scivolare - non sarebbe stato davvero il momento - e così fu faccia a faccia con Harry, ancora tra le sue gambe, ma stavolta in ginocchio, e oh, avrebbe dato qualsiasi cosa per poter avvolgere le gambe attorno alla vita di Harry e semplicemente essere tenuto stretto.
Sì avvicino perché tutti quei secondi senza sentire la pelle calda di Harry lo avevano fatto rabbrividire e non andava bene. Mise una mano sulla spalla di Harry e l'altra sul suo viso, toccandolo a malapena, solo per il contatto. Harry, mise immediatamente una mano sul fianco di Louis spingendo se ancora più vicino, stringendolo e assicurandosi che fosse di fatto lì. E wow, si erano davvero dimenticati di essere nudi, si erano dimenticati dove fossero e anche chi fossero. Erano solo loro due quando Louis cominciò a disegnare i tratti di Harry con il pollice, toccando la pelle del suo viso. La mandibola, gli zigomi e anche le sue ciglia e le guance e il mento.
Harry si stava sciogliendo sotto quel tocco, il fatto che Louis si stesse prendendo quel tempo per guardarlo attentamente, con così tanta dolcezza ed essendo così... Così Louis.
Si guardavano e basta, si stavano letteralmente desiderando l'un l'altro, solo guardandosi negli occhi. Il verde che affogava nel blu, il blu che bruciava nel verde ed erano solo loro e loro corpi e loro. Louis fece scivolare la mano sulle labbra di Harry e Dio, le labbra di Harry erano così irresistibili, erano una sensazione meravigliosa sotto il tocco dei polpastrelli di Louis.
Ma era decisamente stanco di toccarle solo in quel modo, perché aveva bisogno di sentirle. Accarezzarle, morderle e fare semplicemente quello che le labbra di Harry meritavano.
Mise una mano dietro al collo di Harry, mentre l'altra era rimasta sulla sua spalla - e Harry, Harry lo stava ancora tenendo vicino stringendogli un fianco - e si avvicinò ancora un po' di più.
"Lou...", sussurrò Harry e suonò quasi come una supplica. Stavo supplicando il contatto. Così Louis si avvicinò completamente finché le sue labbra non furono di nuovo, finalmente, su quelle di Harry e come era riuscito a trattenersi per tutto quel tempo senza sentirle?
Baciò Harry come avrebbe dovuto adesso.
Afferrò delle ciocche di capelli da dietro la sua testa per attirare Harry ancora di più, a sé, succhiò il labbro inferiore di Harry e mosse le labbra come se conoscesse quelle di Harry come il palmo della sua mano. Le dita di Harry erano premute sul suo fianco, tenendolo fermo e lasciando trasportare totalmente dal bacio. Permise a Louis di guidare stavolta. Il suono delle loro labbra a fondersi era l'unico che riecheggiasse nel bagno in quel momento.
Quello e piccoli sussulti che lasciavano le loro bocche. Louis morse e poi Leccò il labbro inferiore di Harry e il ragazzo le spalancò così che Louis potesse far entrare la sua lingua. Assaggiandolo e oh, sapeva di buono e la mente di Louis in quel momento era semplicemente HarryHarryHarry e quella di Harry era semplicemente LouisLouisLouis.
Non sapevano cosa stessero facendo. Erano migliori amici e fino a prova contraria a Louis piacevano le ragazze nonostante il fatto che a Harry piacessero i ragazzi, ma si stavano baciando ed era davvero bello. Alle loro lingue piaceva stare insieme e alle loro labbra piaceva sentirsi a vicenda così si scordano di tutto. Ignorarono il fatto che i loro membri, stessero crescendo tra loro corpi perché ora si stavano semplicemente baciando e volevano solo quello. Baciarsi appassionatamente come se fosse stata l'ultima volta che si fossero visti, ma in realtà era solo il loro primo vero bacio dopo anni passati insieme.
Così si baciarono per un po'. Un vero, vero e proprio bacio mozzafiato. Finché le loro labbra non furono gonfie e rosse e paffute e le loro pelli cominciarono a risentire dell'effetto di stare troppo dentro l'acqua. E loro, ebbero, eventualmente, bisogno di allontanarsi per riprendere aria contrariamente a quello che i loro corpi stavano dicendo, state vicini e non vi fermate.
Si guardarono, le mani di Louis è ancora sulla faccia di Harry come se stessi finendo il suo disegno. Le mani di Harry ancora aggrappate al fianco di Louis - con così tanto desiderio in più di quello di cui avesse bisogno e così tanto più stretto di quello che era stato all'inizio. Il loro petti si alzavano e abbassavano velocemente per la mancanza di aria e guardarono con orgoglio le labbra dell'altro. Bagnate, con il sapore di quelle dell'altro su di loro e così rosse, rosse, rosse.
"Dio...", fu Louis il primo a parlare. Era poi veramente la sua voce, quella? Era sicuro di non essere lui a parlare perché non sapeva di avere il coraggio per parlare.
"Wow...", disse a sua volta Harry e probabilmente stava avendo gli stessi pensieri di Louis.
E wow, era veramente un wow. La mente di Louis girava ancora attorno a Harry e lui voleva semplicemente quello. Voleva Harry.
"Sei meraviglioso", disse e adesso si, adesso di era sicuramente lui a parlare.
Harry non rispose ma lo sguardo che diede a Louis diceva tutto. Così accarezzò la pelle del collo di Harry, leccò le sue labbra e si avvicinò solo per sentire ancora una volta la pelle di Harry - di promise, si promise che quella sarebbe stata l'ultima volta. Baciò il collo di Harry dolcemente, molto dolcemente, lasciando che la sua lingua uscisse tra i denti, per poi succhiargli la pelle. Lasciò un segno, un segno che faceva suo Harry - anche se dopo tutto quel tempo, lui era sempre stato sua. Harry emise un piccolo gemito dalle labbra e Louis andò a nutrirsene rubandogli un semplice e veloce bacio.
"Meglio andare a dormire, no?", gli chiese Louis, con ancora le punte dei loro nasi che si toccavano, entrambi con i visi rilassati e ancora in trance.
Harry annuì e dovette contenere se stesso per non baciare di nuovo il suo migliore amico. Louis non glielo permise in ogni caso, alzandosi ed uscendo dalla vasca da bagno, prendendo il suo asciugamano - perché si, Louis aveva il suo asciugamano nel bagno di Harry, come Harry aveva il suo in quello di Louis - e avvolgendoselo alla vita.
Passò anche il suo a Harry ed il ragazzo dai capelli ricci fu costretto anche lui ad uscire - le guance arrossate come quelle di Louis, dal momento che le loro erezioni, fossero in bella vista adesso - e accettò l'asciugamano bianco, facendo come Louis.
Si diressero verso la stanza, puliti, e Harry passò a Louis della biancheria pulita e un paio di pantaloni del pigiama, visto che gli piaceva dormire senza maglietta. Si vestirono e quando Harry fu sul punto di infilarsi la maglietta, Louis mise una mano sulla sua, fermandolo.
"Non... non la mettere- voglio dire, sei così bello Harry".
Louis evitò il contatto con i suoi occhi e non sapeva nemmeno perché stesse dicendo una cosa del genere, ma Harry lo stava guardando con un misto di adorazione e sorpresa.
Ma esaudire la richiesta di Louis rimanendo solo con i pantaloni ed entrambi si misero a letto. Si sdraiarono con la pancia su, guardando il soffitto e Harry aveva scordato di chiudere la finestra perciò l'arietta fresca della notte rinfrescava la camera e forse era stato proprio per quello che non si era mosso per andarla a chiudere.
Dopo qualche minuto di silenzio, entrambi, cominciarono a sentirsi stanchi, non solo assonnati ma anche stanchi di essere così distanti dal momento che in quel poco tempo era diventato tutto un piùvicinipiùvicinipiùvicini.
"Ti senti meglio?", chiese Harry, forse un po' timoroso di rompere il silenzio, il suo cuore che batteva veloce.
"Sì. Grazie", disse Louis con la voce ancora dolce.
"Vieni qui", disse Harry aprendo le braccia e guardando Louis che lo fissava di rimando. Louis gli offrì un sorriso e si avvicinò, sdraiandosi sul suo petto nudi. Oh, il suo petto nudo.
"Voglio veramente che stai bene, Lou", disse Harry mettendo le mani attorno al busto di Louis mentre le sue erano sul petto di Harry.
La sua pelle era più calda adesso e Harry non sembrava essere particolarmente infastidito dal fatto che i capelli di Louis fossero ancora un po' bagnati.
"Lo sono. Non so perché- è solo che...", sospirò:"sto bene, Harry. Ho te e questo è abbastanza per me", Harry annuì nonostante sapessi che lui se non poteva vederlo.
"Ti amo", disse Louis e non esitò a posare piccoli baci sul petto di Harry, spostandosi man mano sul suo collo e guardando il succhiotto che gli aveva fatto prima. Baciò il segno e sentì Harry rabbrividire sotto di lui.
"Tu mi ami Harry?"
Stavolta Harry sghignazzò perché, cos'è era quella domanda stupida?
"Certo che ti amo, cretino!"
"Allora ridimmelo subito quando io lo dico a te", disse Louis facendo il broncio, scherzando e Harry rise.
"Ok, Lou", disse Harry sorridendo e guardando Louis in adorazione.
"Sono serio", lo era, era serio. Harry gli baciò il naso, dal momento che adesso Louis gli era molto più vicino con il viso.
"Ti amo"
"Ti amo", disse Harry subito dopo di lui, e stavolta Louis sorrise ampiamente. Ed era fiero. Era fiero di avere un migliore amico come Harry. Un migliore amico su cui poter contare, con cui poter stare così, he sapeva non lo avrebbe mai deluso. Un migliore amico da poter baciare. Ma quello... Quello, Louis lo ricacciò in fondo ai suoi pensieri perché per ora, era solo un coccolarsi e addormentarsi tra le braccia dell'altro, mentre registrava quell'episodio nella sua memoria per lasciarlo lì finché non avesse pensato che fosse pronto a ricordare di nuovo.




Spero di ritrovarvi tutte vive qui alla fine di questo capitolo!
Questo ovviamente va a Jay e alla persona meravigliosa che era e quella a cui ha dato la vita, Louis Tomlinson.
Grazie Jay, proteggili tutti da dove sei ora, anche se qui ci mancherai.
-A.

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