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Tanto tempo fa, si raccontava una storia che era, ormai, dimenticata da tutti.

In un tempo non segnato dalle ore, oltre le nebbie del mondo conosciuto, esisteva un luogo dove le mappe smettevano di essere utili, la bussola perdeva il nord e si trovava un'isola avvolta in un eterno crepuscolo, un luogo dove la magia era tanto reale quanto il battito del cuore.

Questa era l'Isola che Non C'è, un regno di meraviglie e pericoli nascosto tra le pieghe dell'immaginazione, dove i sogni prendevano vita e la realtà si tingeva di magia.
dove ogni alba prometteva avventure e ogni tramonto sussurrava storie di antichi eroi.

Il velo tra il possibile e l'impossibile era sottile come la tela di un ragno, e creature di ogni foggia e misura danzavano sotto i rami degli alberi centenari, i cui tronchi raccontavano la storia di un mondo senza tempo.

Draghi maestosi solcavano i cieli, dipingendo scie di fuoco tra le nuvole, mentre sirene dalle voci ammalianti intonavano melodie che incantavano i marinai fino alle profondità degli abissi.

In questo angolo dimenticato dall'universo, la magia era la tessitrice del destino, e ogni abitante dell'isola era un filo nel suo vasto arazzo.

Qui, tra le foreste di smeraldo e le cascate di stelle cadenti, volava libero nel cielo, Peter Pan, il ragazzo che si rifiutò di crescere.

Con il suo sorriso malizioso e il cappello ornato da una piuma di avventura, Peter era il sovrano indiscusso di questo mondo incantato, protettore dei Bambini Sperduti e nemesi del temibile Capitan Uncino.

Tra questi vi era una giovane ragazza di nome Althea, l'ultima custode di un'antica saggezza, che si trovava sul punto di intraprendere un viaggio che avrebbe potuto cambiare il corso stesso dell'Isola Che Non C'è.

Althea era una figura eterea, con lunghi capelli neri come la notte senza luna e occhi profondi come il mare in tempesta. La sua pelle pallida, quasi traslucida, sembrava riflettere la luce delle stelle. Non era una nativa dell'Isola che Non C'è, ma era arrivata da un mondo lontano, portando con sé i segreti degli antichi mari.

Vestiva sempre di bianco, con un abito leggero che ondeggiava al vento come le vele di una nave.

Althea era conosciuta tra gli abitanti dell'isola per la sua voce melodiosa, capace di ammaliare chiunque l'ascoltava e di placare persino le onde più ribelle. Si diceva che il suo canto poteva guarire le ferite dell'anima e che conosceva la lingua degli animali dell'isola.

Peter Pan incontrò Althea una sera d'estate, mentre lei danzava sulla spiaggia al chiaro di luna.

Fu un incontro casuale, ma il legame che si formò tra loro fu istantaneo e indissolubile. Althea con il suo spirito libero e la sua natura gentile, aveva toccato il cuore di Peter in un modo che nessun altro aveva mai fatto prima.

La ragazza possedeva un medaglione magico, un ciondolo d'argento con inciso un simbolo misterioso, che le conferiva il potere di viaggiare tra i mondi. È questo medaglione che aveva guidato la fanciulla sull'Isola che Non C'è.

Ma per ora, Althea è l'angelo custode dell'isola, la musa ispiratrice di Peter Pan e dei Bambini Sperduti, e la chiave di un amore che sfida il tempo e lo spazio.

Con il cuore colmo di speranza e gli occhi brillanti di curiosità, Althea si avventurò oltre i confini sicuri del suo villaggio, verso un futuro incerto, ma pieno di promesse. Il suo cammino sarebbe stato costellato di amicizie improbabili, sfide inimmaginabili e verità nascoste che attendevano solo di essere scoperte.

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Spazio autrice:
Nuova storia.
Sono un po' emozionata perché era da po' che volevo pubblicarlo, ma non ero certa.
Grazie mille per il sostengo TinnaSwan, ti voglio bene❤️