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Eccoci qua per un nuovo capitolo
Siete pronti?

°°°
Mi sedetti sul bordo del mio letto, fissando il cellulare con uno sguardo vuoto. I messaggi sullo schermo erano come coltelli affilati, ognuno una pugnalata al cuore. Non c'erano dubbi: le parole di affetto scambiate tra il mio ragazzo e un'altra erano inequivocabili. La rabbia si mescolava al dolore, un vortice di emozioni che mi travolgevano senza pietà.

Mi alzai , decisa a cercare conforto nella persona che non mi aveva mai delusa: mia madre. Ma quando aprì la porta del salotto, trovai solo silenzio e penombra. Mia madre era seduta sul divano, il viso illuminato dalla luce bluastra della TV, ma i suoi occhi erano persi nel vuoto.

<<Madre?>> chiamai, la voce tremante.

La donna sobbalzò, come se fosse stata svegliata da un sogno profondo. <<Tesoro, cosa c'è?>>

<<Tu lo sapevi?>> Le domandai in un sussurro carico di dolore.

<<Pensavo di proteggerti.>> ammise infine, la voce rotta dal rimorso.

<<Proteggermi?>> Risi amaramente. <<O proteggere te stessa dalla verità che anche tu sapevi?>>

Le parole rimasero sospese nell'aria, pesanti come il piombo. Sentì il peso della delusione schiacciarmi. Non solo il mio cuore era stato tradito, ma anche la fiducia nella mia famiglia era stata infranta.

<<Devi credermi, tesoro.>>

<<Ma che cosa stai dicendo?>>

<<Non è ancora venuto il momento.>> Disse ella con tono serio.

Non riuscivo a capire perché mia madre insisteva in quel modo su un argomento così fragile e doloroso per me.
Forse non aveva capito la gravità della situazione.

<<In che senso?>> Le chiesi infuriata. <<Pensi che non abbia il diritto di sapere se mia madre sapeva che il mio ragazzo mi stava tradendo con la mia migliore amica?>>

Lei spalancò gli occhi sorpresa.
E velocemente intuì che non era per niente a conoscenza del fatto.
Mi sentii il cuore più leggero, ma non riuscivo a capire che cosa volesse intendere con le frasi precedenti.

<<Mi stai per caso nascondendo qualcosa?>> Chiesi in piedi con le braccia incrociate aspettando una risposta.

<<Ci sono momenti nella vita in cui alcune verità possono fare più male che bene.>>

Alzai gli occhi al cielo.
Che ipocrisia.
Stava parlando con me di dolore?

<<Ma io sto già soffrendo! Non pensi che abbia il diritto di sapere cosa sta succedendo?>>

<<Il mio dovere è proteggerti, anche se questo significa tenerti lontana da alcune verità.>>

<<Come fai tu di solito?>> Dissi beffarda. <<Madre.>>

Sembrò che il tempo si congelasse.
La stanza era carica di tensione.
Mia madre, seduta sul divano, mi guardò con occhi freddi.

<<Hai ragione, ma almeno non mi sono fatta prendere in giro dal mio ragazzo.>> Proclamò con voce tagliente.

Le parole dette erano come pietre lanciate contro un muro.
Il cuore, sembrava pesare macigni.

<<E tu cosa ne sai?>> le dissi, mordendo il labbro, lottando contro le lacrime. <<Non hai idea di cosa significhi per me.>>

<<Ho amato anch'io e so che cosa voglia dire, forse anche meglio di te.>> Si alzò dal divano e si diresse verso la cucina per spegnere la luce e chiudere le persiane.

La seguii.

<<Che succede? Perché chiudi tutto se sono solo le cinque di sera?>>

Lei non mi rispose e continuò quello che stava facendo senza curarsi di me.
Comincia a spaventarmi.

<<Madre...>>

Perché continuava a guardare fuori dalla finestra come una psicopatica?

Ma visto che non aveva intenzione di rispondermi, mi avvicinai anch'io per vendere che cosa osservasse.
Spero che non stava stalkerando i vicini.

<<Che cosa pensi di fare?>> Mi sibilò contro facendomi indietreggiare e allontanare dalla cucina.

Ma che cosa stava succedendo?
Perché sembrava posseduta?

I suoi occhi erano come due pozze d'ombra, profonde e misteriose. Le occhiaie, scure e incavate, sembravano aver assorbito la luce stessa.

La sua pelle chiara faceva risaltare ancora di più quel tono violaceo, come se avesse portato sulle spalle mille segreti.

<<Mamma, ti prego dimmi che sta succedendo e perché, ad un tratto, ti stai comportando in questo modo?>>

<<Piccola mia...>>
Mi accarezzò i capelli con fare assente come se fosse in trance.

<<Lui sta arrivando e io non so come proteggerti.>> Mi sussurrò all' orecchio come se fosse un segreto inconfessabile.

Inarcai un sopracciglio.
Lui?
Ma chi è?
Un suo amico?
In che cosa mi deve proteggere?

<<In che senso?>>

<<Lui sta arrivando.>> Cantilenò con tono tetro.

Ma chi è?
E perché mia madre sembrava stregata?
Perché ripeteva le stesse parole? E soprattutto, come faccio a comprendere qualcosa se lei parla così?

Respirai piano.

Le appoggiai una mano sulla spalla per calmarla, ma non servi molto perché si agitó ancora di più.

Con passi incerti, si avvicinò alla finestra, guardò uori verso le luci della città.

<<Arriverà e ti porterà via da me e tutti gli sforzi che non fatto sono stati stati tutti inutili e futili. >> Si passò una mano sulla fronte con fare stanco.

La presi e la condussi sul divano.
Per un secondo mi sembrò che la sua pelle stesse scottando.
La feci sdraiare coprendola con una coperta.

<<Sta arrivando.>> Nei suoi occhi leggevo puro terrore.

Alzai gli occhi al cielo mentalmente.
Questa sarebbe la buona volta che sarei stata ricoverata in un manicomio per stare dietro ai suoi capricci.

<<Va bene.>> La compatii. <<Se arriva dirò che tu non ci sei.>>

<<Ascoltami!>> Esclamò lei agguantando il mio polso con forza e ferendomi con le sue unghie. <<Questo non è uno scherzo.>>

Risi sommessamente.
Ma che cavolo stava succedendo nella mia vita? Probabilmente stavo solo sognando.
Dovevo evitare di mangiare pesate durante il giorno.

<<Quando la luna arriverà nel suo punto più alto, lui farà la sua comparsa e per te sarà la fine.>> Disse in tono inquietante facendomi rizzare i peli sulle braccia.

<<Tranquilla ma', è tutto a posto.>> Le diedi dei piccoli colpetti sulla coperta. <<Vado in camera mia a leggere. Tra due ore ti sveglio che preparo la cena. va bene?>>

Non aspettai che lei mi rispondesse perché andai subito nella mia stanza scuotendo la testa per l' insistenza dei pensieri di madre, che probabilmente guardava troppe telenovele e film fantasy.

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Spazio autrice:
Lo so che è molto corto, ma volevo fare una piccola introduzione per poi, entrare nel vivo della storia.
Spero che vi è piaciuto.
Ci vediamo nel prossimo capitolo.
Baci 😘
Dafne

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