Dopo aver lasciato cadere il corpo di Niccolò mi ero accorta che una delle tubature si era staccata e galleggiava, così la presi e inizia a batterla.
La battevo e urlavo, ma nessuno rispondeva.
-aiutooooooooooooo
-aiutoooo
-aiutatemiii
-sono viva cazzo sono viva tiratemi fuori da quiii!
Niente.
Allora battevo il tubo sul soffitto, ma niente.
Ero così disperata che dopo un paio di giorni iniziai a bere l'acqua salata e inquinata, non avevo altro a disposizione. Non mangiavo da un po' e le costole cominciavano a vedersi dalla pelle, ma non smettevo di urlare, la voce stava per andare via, ma in quel caso avrei sempre avuto il tubo da sbattere contro il muro no? Insomma, ero sopravvissuta ad uno tsunami e sarei morta così?
NO
NO
NON POSSO ACCETTARE UNA COSA DEL GENERE.
Urlavo.
Mentre battevo, il sesto giorno li dentro sentii qualcuno rispondere battendo un palo all'esterno
-SONO QUI AIUTO!!!
E battei il tubo
Sentivo dire
"C'è qualcuno"
In un paio di minuti avevano spaccato il soffitto e mi avevano tirata fuori, avvolgendo un asciugamano attorno al mio corpo.
-C'è qualcun'altro?
Non avevo forze per parlare, ma feci di no con la testa. Non volevo vederlo privo di vita.
Così gli uomini se ne andarono e dopo poco era arrivata mia mamma. Ma non la volevo.
-dove papà?
-non lo so. Comunque sto bene grazie. Tua sorella no. È in ospedale e ha perso mezza gamba, ma è viva.
-come non lo sai?
-non ho notizie Margot. Ma il 90% è morto, il 5% ferito.
È morto.
-NO. Non lo sai.
-vabbè aspetta e spera. Chi aspetta muore figliola.
In quel momento successe una cosa a mio parer impossilmente fantastica.
Lo vidi.
No non mio padre, ma uno che aveva fatto il ruolo della mia famiglia.
Nicolò.
Gli saltai letteralmente sopra.
Lo avevano rianimato?
No.
Semplicemente non era nella caverna con me.
Il ragazzo morto era un altro che si era nascosto prima di noi!!
-scappa con me Margot! Andiamo dove vuoi!
-mi piacerebbe tanto venire Nic!
Mi rivolsi poi a mia madre.
-è il mio ragazzo e scappo con lui
-cosa pensi che ti dica? "Si vai tranquilla"? Ma sei scema?.
Senti Margot, scusa, giuro che non scapperemo più! Vieni con me.
-no mamma. Adesso basta. Questa è l'unica volta che devo scappare davvero. Ti telefonerò e ti darò il mio indirizzo e dovrai avvisarmi se papà è vivo. Mi dispiace.
Ciao.