10. Catherine.
Catherine era una ragazzina minuta, bassina, dello stesso gruppo di Hanna.
In effetti era di corporatura normale per la sua età, perché era un anno più piccola dei suoi compagni di classe.
Faccia ovale, gli occhiali neri le cingevano gli occhi scuri sempre truccati.
E anche se nella classe era la più piccola come età, teneva ferocemente testa alle compagne in quanto a moda e trucco.
Di certo non si poteva dire lo stesso in quanto a rendimento scolastico, e non perché era la più piccola.
In effetti ce n'erano peggio di lei.
Era una ragazza molto sveglia e intelligente, semplicemente le sue capacità erano sommerse da tonnellate e tonnellate di infantilità, e questo era dovuto soprattutto alla sua cerchia di amicizie.
Una volta alzata, mi aspettavo che Catherine si sarebbe seduta dov'era Hanna, e invece non fu così.
Rimase lì.
Non si fece nemmeno dare il permesso di parlare dal preside.
"Preside, è vero quello che dice Hanna, ed è vero anche quello che ho visto: Clarissa si è alzata ed è andata di là, verso il banco di Hanna.
È probabile che abbia preso il borsellino, sia andata verso il banco di Hanna e l'abbia lanciato. O meglio, secondo me è stato così!"
Detto questo, si buttò sulla sedia e accavallò le gambe come sempre, accarezzandosi i capelli con aria soddisfatta.
~Spazio autore
Ragazzi, scusate per il capitolo che tutto sommato è un po' cortino, ma compenseremo con il prossimo che è più lungo.
Detto questo votate, condividete e tutte cose che non dico perché tanto non le farete (ma se non lo fate sappiate che siete delle brutte persone), e niente, alla prossima e scusate se ho rovinato la *saspenzh*.
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