Le due madri vegliavano sulle culle termiche

L intransigente militare, la carabiniera ,era scossa da un profondo terrore:ogni tanto guardava oltre il vetro e vedeva il marito che camminava avanti e indietro nel corridoio, come una tigre in 

gabbia,gli sembro' piu agitato del solito percio' decise di andargli incontro,con uno sguardo affido' la sua biondissima bimba alla giovane che le era accanto, ed usci' dal reparto

L altra madre invece, non era trememebonda affatto:una gelida fermezza le era scesa nell'  anima

era un guerriero furibondo,e guatava attorno cercando il suo nemico,nel corridoio il

suo infermiere preferito ,aveva accanto un giovane sconosciuto e le faceva cenno

Ermia aspetto', che l altra madre ritornasse, la carabiniera sembrava agitata "mio marito" disse "ha esaminato quella maledetta pianta,dice che il dna e' in rapida replicazione  e la cosa non gli piace affatto"!

Ermia divenne ancora piu' rabbiosa ,si diresse nel corrodoio,l infermiere gli presento' il timido giovanotto

"Ermia" disse esitando "tuo marito e' rimasto con la macchina nel deserto ,un avaria credo,i fratelli di Sara lo ospitano".

ll ragazzo le porse tre fiale iridiscenti
"signora" interloqui 'il ragazzo "suo marito le manda queste"

Ermia afferro' le tre fiale e scappo' via

Il giovane si allontano 'a testa bassa:sembrava vergognarsi

L infermiere era attanagliato da un terrore sconosciuto,illogico

Intanto in una delle torri ,Sara si era svegliata improvvisamente scossa da una specie di brivido

e anche da una presagio,si precipito' alla toeletta e lo vide:il suo specchio si era improvvisamento crepato!

Sara pianse a dirotto,ma non per lo specchio.

Intanto Ermia faceva vedere le tre fiale all 'altra madre:la donna scosse la testa terrorizzata"Ermia "sussurro' come faremo a sapere che non siano percolose ?potrebbe essere un veleno"!

Ermia porto' gli occhi alle due culle, ai due esserini agonizzanti, poi guardo' la sua compagna di sventura"carissima" singhiozzo' "che alternative abbiamo"?

Poi con un gesto straordinario ed improvviso apri' una delle fiale  e ne inghiotti' il contenuto 

Intanto nelle fondamenta delll edificio si senti' una specie di boato,le torri tremarono e le torri  d un tratto furono gremite da una ragnatela fitta di viscidi rami,tortuosi,dai movimenti lombricali che si arrampivano con minuscole ventose alle pareti di granito,si avventarono i tentacoli contro le ampie vetrate doppie ,frantumando con un unico colpo le lastre corazzate,si fecero strada per corridoi e reparti ghermendo e stritolando ogni forma umana,dando sfogo a una specie di fame troppe volte non saziata