Contagio
Buona sera. È con commozione che ancora una volta sono qui, in questo splendido locale, con un microfono in mano.
Non per presentare il mio ultimo libro, questa volta, ma con un compito ben più importante; ho l'onore d'essere uno dei molti relatori impegnati in queste ore nella campagna lanciata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, per informare correttamente la popolazione sulla grave epidemia che sta imperversando.
I medici sono ancora inermi, ma le prime evidenze vanno diffuse, per limitare il numero delle vittime.
Benché l'agente infettante non provochi direttamente danni fisici, è stata rilevata un'anomala crescita del numero dei suicidi in tutti i continenti, e si ritiene che i soggetti mentalmente più deboli reagiscano così alle conseguenze dell'infezione, ignari che i 'sintomi' siano destinati a svanire in breve tempo.
Cominciamo con le informazioni base: l'agente si contrae per via aerea; giunto nei polmoni, passa nel torrente sanguigno e attende, inerte, di giungere nell'ambiente cerebrale. Lì si attiva quando il ritmo circadiano comanda il riposo notturno, e parte la sua rapidissima azione.
La notte del soggetto ne risente, caratterizzandosi con incubi e grande agitazione, fino al risveglio in cui risulterà completato il processo. Gli scienziati confermano che esso è incredibilmente complesso ed efficace, e che una volta attivato perdura diversi giorni.
Ripeto: l'OMS ritiene vitale che tutti siano informati, e rassicurati sul fatto che gli effetti indotti sono temporanei. In futuro la scienza saprà certo dirci CHI ha elaborato l'agente infettante e come e perché, ma al momento l'urgenza è INFORMARE.
Passo dunque a descrivere cosa proverà un tipico soggetto contagiato, al risveglio.
Egli (parliamo di un uomo; ma l'esperienza sarà specularmente contraria per una donna) sarà nel suo letto, nella sua stanza.
Avvertirà l'umido della saliva colata sul cuscino e l'odore del suo sudore della federa. Urterà la testiera stiracchiandosi e rabbrividirà per il freddo se un piede nudo sarà finito fuori dalle coperte.
Tutto sarà REGOLARE.
Accadrà tuttavia nell'infilare le pantofole di notare lo smalto. Egli ritirerà perplesso l'estremità per fissare un delicato, ridotto piede femminile, colle unghie accuratamente smaltate. E anziché in ciabatte sfondate numero quarantasei, esso sembrerà lì per infilarsi in strane calzature, decorate di soffice pelo fucsia.
Il soggetto fisserà stranito i due piedi, perché l'anomalia li riguarderà entrambi. Tirerà su le gambe dei pantaloni, senza veder spuntare la consueta pelliccetta folta da orango, la pelle si offrirà liscia e pulita al tatto. E se le mani frenetiche risaliranno all'inguine, esse rutileranno nel vuoto, denunciando la scomparsa della gloriosa insegna della virilità, orgogliosa bandiera della casa.
Tale scomparsa sarà di difficile osservazione, a causa del curioso ostacolo offerto dal gonfiore inusuale del petto, decisamente eccessivo.
A questo punto ogni soggetto schizzerà alla ricerca di uno specchio, che gli restituirà il suo volto, indubbiamente il suo, solo glabro, senza la consistenza ruvida da carta vetro che ha normalmente al risveglio, e senza la foresta di sopracciglia che gli taglia la fronte, linea ora modellata in due sottili e ordinate ali di gabbiano. Vedrà i suoi occhi, la sua bocca, la sua dentatura, sotto il cespuglio aggrovigliato dei suoi capelli, più folti e lunghi di quanto non li abbia mai avuti.
Sarà a questo punto che il soggetto lancerà ululati di terrore, che risuoneranno alle sue orecchie drammaticamente acuti, striduli gridolini isterici. Tutto ciò, vedete, è azione dell'agente infettante sul sistema nervoso.
Come ciò sia possibile è scientificamente ancora inspiegabile, ma l'agente interferisce con tutte le percezioni che il soggetto ha di se stesso, modellandole sull'esperienza dello stesso. Egli si vedrà, come vede l'altro sesso.
Se per lui donna è tette, natiche e niente cervello, esattamente così si percepirà, con una sesta maggiorata che gli precluderà lo sguardo in basso, natiche generose che attireranno sciami di mosconi, e un cervello vuoto, in cui si rincorreranno pochi pensieri, come foglie fatte mulinare dal vento: Chi sono? Ma sono una donna?
Subdolamente, anche ogni sensazione che potrebbe far sospettare al soggetto un inganno dei sensi è opportunamente modificata. Il coinquilino che incrocerà il soggetto colpito, precipitatosi in cucina con lo sguardo allucinato, gli chiederà sorpreso: "Cosa c'è Mario?"
Ma il contagiato gli sentirà dire: "Cosa c'è Genoveffa?"
Gli urlerà allora: "O my God, sono una donna!"
Ma la sua bocca pronuncerà invece: "O my God, sono un uomo!"
E l'amico risponderà: "Sì, lo sei da che ti conosco..."
Se la vostra prima reazione a tutto ciò è un sorriso, e pensate che in fondo sia divertente, vi rispondo con le statistiche che mostrano la drammatica impennata dei suicidi.
Immaginate di tirar fuori dall'armadio l'abito maschile sartoriale e vederlo come un completo top-minigonna giallo fluorescente, di cercare i vostri comodi mocassini e trovare solo sandali con un vertiginoso tacco a spillo, su cui vi sentite traballare come ubriachi...
Frasi come: 'Non posso vivere in questo corpo sbagliato', sono stati i messaggi lasciati dai più fragili.
Fortunatamente, la maggior parte dei contagiati ha resistito, e infine l'effetto è svanito, riportandoli alla loro quotidianità. Tuttavia solo pochi hanno osato parlare con qualcuno di una esperienza che hanno interpretato come segnale di transitoria follia.
Solo quando i numeri sono diventati veramente enormi, alcuni scienziati sono stati disposti a credere e a indagare.
Ora si sa, finalmente, che non è né follia, né magia. Qualcuno ha messo a punto un esperimento, forse suggerito da certe tecniche psicologiche in cui si chiede di calarsi nei panni altrui.
L'ultima scoperta clamorosa è che l'agente si attiva solo in coloro che hanno nei confronti dell'altro sesso un atteggiamento particolarmente ostile, o denigratorio.
Donne che disprezzavano la natura maschile, giudicandola violenta e immatura, si sono dovute confrontare con le pulsioni virili, come uomini convinti della superiorità del proprio genere hanno dovuto vivere la quotidianità in cui le donne si muovono.
Per questo si ritiene che lo scopo di questa incredibile macchinazione sia ottenere una reciproca presa di coscienza e una conciliazione tra i sessi; purtroppo, al momento, ha causato solo una quantità di decessi!
Vi prego, state in guardia; e soprattutto, se contagiati, ripetetevi: dovrò vivere così solo pochi giorni!
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