Non posso. Giro per la stanza pensando ad una soluzione. Non posso.

Non posso fare sesso con lui perché... maledizione, se mi mettesse incinta? No non posso.

Lui vuole proprio questo. Mettermi incinta così non avrei scelta. Non può nascere una creatura così.

Esco dalla camera e Nill mi guarda scioccato.

- Dove vai? Sono le 2 di notte-

E non mi ero resa conto che sono ore che parlo da sola.

- Da quel damerino vado. Devo parlare con lui-

Nill non fa resistenza. In fin dei conti è questo quello che vogliono. Che io ceda.

Busso alla sua porta ripetutamente. Starà sicuramente dormendo ma a me non importa. A lui non è interessato che io qui sto male. E a me non interessa se rovino il suo riposino.

- Cosa... cosa succede?- dice con la voce impastata di sonno mentre si strofina gli occhi chiari. Si ok, ho omesso che indossa solo un paio di pantaloni.

- Devo parlarti- mi faccio spazio ed entro.

Di punto in bianco si sveglia e mi raggiunge dentro la stanza. Si mette comodo sul letto e mi guarda soddisfatto.

- Allora? A cosa devo questa visita notturna?-

- Non fare quella faccia. Non farò sesso con te... ho capito cosa hai in mente-

- E cosa sentiamo...-

- Mettermi incinta e rendermi tua prigioniera per sempre-

- Mmm... incinta, si più in là magari... e prigioniera è una parola grossa, direi ospite- dice pensandoci un po'.

- E perché vuoi fare sesso con me allora?-

- Perché io ti piaccio, manca solo sapere come sia andare a letto con me... a quel punto capirai che quel tipo non è fatto per te-

- Quel tipo ha un nome e non devo capire un bel niente- incrocio le braccia al petto e mi squadra dalla testa ai piedi.

- Vedremo... adesso vuoi farmi compagnia oppure mi lasci dormire in santa pace?- tocca le lenzuola tutte stropicciate, sembra che l'abbia usato per bene altro che dormire.

- Non hai bisogno della mia compagnia in quel letto- indico una piccola macchiolina che non oso indovinare se sia la sua o dell'amica che è stata in questa stanza.

- Siamo gelose per caso? Lo vedi che ti piaccio? Lo dimostri in ogni cosa che fai. Comunque devo pur sfogarmi con qualcuno, quando avrai voglia, una voglia sfrenata, vedrai che cederai a questo corpo- e la sua mano vaga lungo il petto nudo. Bastardo.

- Sei una causa persa-

- Si piccola, un giorno mi desidererai come io ti disidero. Più questa testardaggine mi... mmm... se mi fai aspettare così tanto sarà doloroso, te lo garantisco-

- Ma ti senti? Sei squallido-

- E tu ti vedi? Sei così bella e sexy che nessun uomo resisterebbe al tuo corpo- e lo so bene, ne hanno approfittato in tanti e questa è la millesima volta.

- Tu mi fai ribrezzo invece chiaro? Quindi mandami via e trovati qualcun altra. Ragazze più belle di me le trovi ovunque-

- No mia cara, come te no. Tu sei l'unica che può darmi ciò che voglio a 360 gradi-

- Sono... sono malata, ho una malattia rara che..-

- Non inventarti stronzate. Ho la tua cartella e so tutto-

- Cosa? Sei... siete tutti odiosi tutti-

- Senti, vieni qui e parliamo... promesso che non ti tocco-

- Sto bene qui- mi appoggio alla scrivania urtando una foto. - Chi è?-

- Nessuno-

- Hai detto che vuoi parlare? Bene, parla-

- Anche io avevo una ragazza. Condividevamo tutto...-

- E poi?-

- Se ti siedi ti racconto com'è andata- e deve sottomettere chiunque, è più forte di lui.

Mi siedo a distanza sufficiente per poterlo ascoltare.

- È morta. In un incidente stradale, uno stronzo non ha rispettato lo stop e...-

- Mi dispiace, davvero tanto- se sarebbe un mio amico l'abbraccerei ma lui, fraintenderebbe tutto.

- Resteresti con me? Da amici ok? Dormiamo alle due estremità del letto senza sfiorarci ok? -

- Io amo Andrea che ti sia ben chiaro-

- Pff.. ho capito, adesso sdraiati e dormiamo-

Con il passare dei giorni, dormivamo insieme, cavalcavamo e ridevamo per cose stupide che lui faceva.

Andrea si è dimenticato di me ed io mi trovo in un punto deserto chissà dove.

- Non ti credevo così spiritoso-

- E ancora non sai tante cose di me-

- Dimmi una cosa... stai recitando? Si insomma... tutto questo lo fai apposta per piacermi?-

- Cosa otterrei recitando? Il mio scopo è averti per sempre quindi la mia risposta è no-

- E perché ti sei comportato da stronzo allora?-

- Perché ti eri intestardita che volevi lui-

- Voglio... che io voglio lui-

- Ancora non hai cambiato idea?- accarezza il cavallo sotto l'albero.

- No. Vorrei sentirlo, fallo per me- lo guardo come non L ho guardato mai.

- Senti io... devo dirti una cosa-

- Allora... io non voglio sentire le solite cose che tu vuoi me, che non devo amare Andrea ecc... voglio solo sentirlo, tutto qui. Ormai sono passati due mesi-

- Non posso. Anche io sono chiuso qui dentro ok? Fino a quando non ti concedi a me, ci sposeremo e rimarrai incinta... non possiamo uscire da qui ok? E non possiamo stare qui a vita quindi dimenticalo e amami-

- Cosa stai dicendo? Non mentirmi... tu.. tu hai deciso chiaro? Tu... e tu mi porterai fuori da questa situazione-

Si avvicina prendendomi dalle spalle.

- Non decido io ok?-

- Stai dicendo una marea di stronzate. E quella che ti scopi? Chi la chiama? Chi-

- È la cameriera. Ha ceduto subito-

- Fai schifo- tiro uno schiaffo forte abbastanza per lasciargli il segno e salgo sul cavallo.

Inizio a cavalcare per ore lungo quei campi infiniti. Non c è via di scampo.

Il cavallo stanco mi supplica di ritornare indietro e obbedisco anche per la poca luce rimasta.

- Sei impazzita? Dove sei andata?-

- Vai al diavolo- lo spingo e salgo a cercare Nill.

- Eravamo preoccupati- dice con un telefono in mano. Il primo che vedo dopo giorni.

- Dammi quel cellulare. Non rimarrò qui. Dammelo- urlo e salto su Nill che cade stringendo ciò che voglio.

- Mollami. Non posso farlo-

- Dammelo o ti giuro che..- Quell'idiota del mio futuro marito mi afferra dai fianchi.

- Smettila, lui non ha colpe e poi si può solo ricevere e non chiamare-

Scoppio in un pianto isterico. Non può finire tutto così.