Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Tutti in spiaggia

I giorni passavano e tutto sembrava troppo tranquillo. Andrea ormai si era trasferito a casa mia con la scusa che doveva proteggermi da Jack o da qualsiasi essere umano di sesso opposto al mio ed io ho accettato senza obiettare.

Il sole ancora non era sorto ma avevo una brutta sensazione. Mi alzo senza svegliare il mio adorato ragazzo dalla chioma spettinata e il viso da perdere il fiato e corro in cucina.

Dopo aver frugato in ogni piccolo spazio mi accorgo di non avere nulla da sgranocchiare e decido di fare una pazzia, uscire ancora con il buio e raggiungere il primo Bar nelle vicinanze. Il mio vestiario non era dei migliori, un leggins ed una maglietta che a malapena arriva sopra il sedere.

Spero solo che al mio ritorno Andre dorma beatamente sul letto o mi avrebbe rinchiusa in casa a vita.

Scendo le scale e uscita di casa inizio a camminare a passo lento lungo la via. Dei passi mi fanno raggelare il cuore e mi fermo di colpo girandomi improvvisamente.

-Chi c'e'? - forse come domanda non è delle migliori, se voleva dirmi chi fosse probabilmente si faceva vedere e non si nascondeva, ma provarci non costa nulla.

La risposta non arrivò ed io continuai nella mia missione ''Raggiungiamo il Bar più vicino''.

Un suono assordante seguito da un - Ahi-

Decido di tornare indietro con il mio coraggio apparente e trovo Jack.

-Cosa fai mi segui adesso?-

-E' troppo tempo che non ti seguo- cerca di alzarsi ma cade per terra ed inizia a ridere.

-Ma ti sei visto? Non reggi in piedi-

- Bellezza ci vedo anzi... potremmo andare a casa mia. Casa libera- mi schiaccia l'occhio e decido di continuare per la mia strada prima che perda la pazienza.

-No no, dove credi di andare? Devi darmi una mano-

-Non DEVO niente... Bey bey- faccio un cenno con la mano e continuo per la mia strada.

Al Bar c'erano dei gruppi di ragazzi che bevevano un caffè per far passare la sbornia della sera prima e io prendo il mio bel vassoio con cornetti, canne e bomboloni con due caffè macchiati.

Soddisfatta torno a casa e Andrea stava ancora dormendo.

Il mio pensiero andò a Jack, l'avevo lasciato in mezzo alla strada senza la forza di reggersi in piedi. Mi dispiaceva in fondo. Se solo non avesse quel caratteraccio, sarebbe stato davvero una bella persona.

Era presto per svegliare il mio ragazzo che dorme beatamente e decido di tornare nello stesso punto d'incontro con Jack.

Anche se la mia coscienza mi dice che sto facendo la cosa sbagliata, il mio buon senso mi dice che probabilmente dovevo aiutare quel povero ragazzo o me ne sarei pentita a vita.

Arrivata non trovai nessuno. Dovevo semplicemente rimanere in casa, se la cava benissimo da solo un omone grande e grosso come lui.

-Buongiorno- Andrea in slip scende le scale e si siede in cucina.

-Giorno- lo bacio e inizio ad uscire la colazione.

-Dove sei stata?-

- A comprare qualcosa da mangiare, dobbiamo fare la spesa o domani sarò costretta ad uscire di nuovo per placare la fame-

- Mmmm...ok- gira lo zucchero nel caffè e sembrava molto pensieroso.

-Ehi? cosa succede? Tutto bene?-

- Oh alla grande, preparati che raggiungiamo i ragazzi-

- Dove?-

- In spiaggia, oggi facciamo sega-

- Come mai?-

- Mi hanno mandato un messaggio adesso, non hanno voglia di entrare-

-Condivido pienamente. 5 minuti e sono pronta-

Detto fatto e in pochissimo tempo ero già sull'uscio della porta ad aspettare il mio ragazzo che per la prima volta non è pronto.

-ANDREEEEEEEE- urlo spazientita.

-E' inutile che urli, sto mettendo le scarpe-

Dopo qualche secondo spunta in tutta la sua bellezza ed io quasi sbavo.

-Era ora-

-Sei stata troppo veloce, di solito ci metti ore per sistemarti-

-Non quando si decide di andare in spiaggia-

Entro in macchina e partiamo. I ragazzi erano già sulla spiaggia a giocare con il pallone.

-Buongiorno compagnia- la mia felicità era alle stelle. Fare sega è la cosa più bella che ci possa essere. Poi se si saltano tre ore di italiano ed evitare quella faccia da schiaffi della prof è una cosa meravigliosa.

-Ehi piccola- Tomas si avvicina e mi saluta seguito da tutto il resto del gruppo.

Dopo aver giocato con il pallone abbandonato in spiaggia, mi siedo sulla sabbia a fissare il mare e John si siede accanto a me.

-Allora Aly? Tutto ok?-

- Io si, tu sembri un po'... triste?-

- No, cioè... senti posso chiederti una cosa?-

-Certo- lo guardo cercando di capirci qualcosa ma sembrava peggio del cubo di rubik.

- Sai se Kat è impegnata con qualcuno?-

Cosa? Mi stava chiedendo davvero se Kat aveva una storia? Avevo visto dei piccoli sguardi di intesa ma non avrei mai immaginato che volesse provarci davvero.

-No, perché ti interessa?-

-No, cioè....-

-Ok, ok rilassati. Se ti piace dovresti solo agire. Credo che a lei piaci e anche tanto. Buttati su-

- Credo che ci stia provando con Tomas-

-Cosa? Ma se quei due sono nati nella stessa culla. Buttati senza farti troppi complessi o rimarrai zitella a vita-

-Sei molto rassicurante Aly lo sai?- rise leggermente.

- Sei tu che ti fai stupide paranoie da ragazzina-

-Ho capito ci provo ok?-

-Ora si che ti riconosco- mi batte un cinque e si alza per raggiungere la sua preda.

-Devo essere geloso?- Andrea si siede al mio fianco e mi guarda.

-Di John? Ma fammi il piacere. E' cotto di Kat ma il coraggio di dirglielo l'ha perso per strada-

-Starebbero bene insieme e poi Kat è una apposto-

-Si lo penso anche io- arriccio un capello con il dito e guardo i ragazzi che litigano per chi deve buttarsi in acqua per recuperare il pallone.

-Lasciatelo in mare, l'acqua è fredda- urlo.

-Ti piacerebbe. La partita non può finire con un pareggio-

Io non mi sarei buttata per niente al mondo, per un pallone poi.

-Vado io- Colton si avvicina e con un movimento veloce caccia la maglia e si butta in acqua. Lui è uno degli amici di Jack, per la precisione uno dei tre che parlava di scoparmi a casa di uno di loro.

-Ecco la vostra palla- si avvicina e la consegna a me anche se io stavo facendo tutto tranne che giocare.

-Grazie- ricambio un sorriso sotto lo sguardo di tutti i miei amici.

Lui non si riveste in attesa che l'acqua si asciughi sul suo corpo perfetto. I suoi capelli neri spezzavano la tranquillità che c'era in giro e i suoi occhi erano come un oceano in piena tempesta.

 Colton ormai si sentiva parte del gruppo anche se nessuno l'aveva accolto come facciamo di solito.

-Vi va di giocare? - si alza in piedi con i suoi jeans aderenti a causa dell'acqua e tutte le sue forme si vedono perfettamente. Ha un sedere perfetto e sodo. Un vero bronzo di Riace.

- Allora? Volete giocare o no?- ci alziamo e raggiungiamo un punto più alto della spiaggia e dividiamo le squadre.

Ad ogni punto, Colton mi guardava e mi strizzava un occhio. E' come Jack, per questo sono amici. Non si pigliano se non si rassomigliano.

La partita finisce con una vittoria netta di quel montato di Colton. Si avvicina e mi da una pacca sul sedere.

-Cosa fai???-

- Niente, ho vinto e volevo la mia ricompensa-

- Stai sbagliando persona- mi allontano per non avere problemi ma si avvicina a me sussurrandomi - Se non vuoi farlo sapere a nessuno per me è uguale. Ti lascio il mio numero e mi contatti tu-

Non capivo cosa stava dicendo o a cosa alludeva e allora mi girai di colpo scontrandomi con il suo corpo.

- Cosa stai dicendo scusa?-

- Lo sai dai...- un sorrisetto spunta sul suo viso.

- Parla perché sto perdendo la pazienza-

- Mi hanno detto che tradisci volentieri il tuo ragazzo e se ti va io sarei disponibile, sai sei una bella ragazza... Scopabile insomma- i ragazzi erano lontani per fortuna e potevo reagire senza ricevere troppe domande e allora lo schiaffo arrivò dritto in viso.

Colton portò una mano sull'arrossamento e iniziò ad avvicinarsi a me.

- Sei impazzita?-

- Sei tu che sei un maiale.  Stai lontano da me chiaro?- indietreggiavo e i nostri toni di voce aumentavano, soprattutto il suo.

- Cosa succede qui?- Andrea ci guarda con viso interrogativo.

- Tieni al guinzaglio la tua ragazza che è troppo agitata-

Il mio ragazzo ci guardava cercando di capire dal mio sguardo qualcosa.

- Cosa vuol dire?-

- Ah non lo sai? Ti tradisce andando a letto con i ragazzi della scuola-

- Andre non crederci. È amico di Jack e non sa più cosa inventarsi quindi ha mandato lui a tormentarmi. Mi ha chiesto adesso di tradirti e che sono scopabile quindi ho tirato uno schiaffo e lui non la tiene-

Non sapeva a chi credere e stavo pensando che forse dovrei uccidere Jack per portare un po' di pace nella mia vita ma la cosa negativa è che avrei passato il resto della mia vita in prigione.

- Ti prego credimi questa volta- mi ero avvicinata a lui ma lo vedevo assente.


Spazio autrice

Capitolo di passaggio. Spero vi piaccia.

Andrea a chi crederà questa volta? Perché era pensieroso a colazione?

Scoprirete tutto nel capitolo successivo. ;)


Spazio pubblicità

Your destiny is in your hands di eestory


Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro

Tags: