La punizione
ASHLEY POV
Questa cosa mi terrorizzava. Adesso stavamo insieme e dividevamo anche il letto come prima. Sapere che non avrei dormito più sola mi tranquillizzava ma non sapevo come comportarmi adesso che lui era diventato un qualcosa di importante.
- Buongiorno cucciola-
- Giorno - lo guardo e quei bellissimi occhi nocciola mi osservano mentre le sue braccia mi stringono sempre più forte.
- Oggi ti porto a fare colazione al bar, ti va?-
- Sei fantastico- lo bacio e cerco di alzarmi ma lui mi blocca ogni movimenti.
- Dove scappi? Ancora è presto-
- Sono le 7- dico stranita.
- Appunto, è presto-
Mi abbraccia e mi lascia qualche bacio qui e lì. Forse dovrei dirgli di aver fatto sesso con uno sconosciuto.
- Asy? Ma mi ascolti?-
- Em.. si...cioè no, non stavo ascoltando- dico imbarazzata.
- L'avevo intuito, comunque questa sera usciamo con il gruppo-
- Va bene-
La colazione era andata bene, a parte il flirt del cameriere che voleva a tutti i costi il mio numero.
- Ok, qui non ci metteremo più piede-
- Ma perché? Il cornetto era buonissimo e poi il caffè era eccezionale-
- Mi prendi in giro? Quello ancora ti sta fissando-
- Sei geloso per caso?- dico soddisfatta.
- Per niente...-
Rido contenta mentre lui mette il broncio. Devo ammettere che è bello anche con il musino imbronciato.
- Mi piaci quando fai l'offeso-
- A me piaci sempre- mi prende per un braccia e spinge il mio corpo al suo.
Mi passa la lingua sulle labbra e non esito a fare di quel tocco un qualcosa di più.
- Ok, adesso possiamo andare a scuola- dico sul più bello.
- Ma come...- sembrava deluso ma io ero soddisfatta.
Arriviamo a scuola e con molta tranquillità, raggiungiamo il gruppo mano nella mano.
-Ohhh ohhh... ci siamo persi qualcosa ragazzi?- Tomas indica le nostre mani e Andrea mi stringe subito a se.
- Ok riunione di sole donne- Marta mi tira lontano dai ragazzi mentre li sento commentare.
''Amico finalmente'' ''Lei è una tosta'' ''Ti raccomando, se la fai soffrire sei morto''
Avevo degli amici fantastici ma adesso quello che mi preoccupava era l'interrogatorio di Marta.
- Dovevi avvisarmi-
- E' successo tutto ieri sera-
- Sono così eccitata, racconta- saltellava dalla gioia mentre io guardavo Andre che mi schiacciava l'occhio mentre si faceva torturare di domande.
Marta ha ascoltato la storia tutta gasata ma il suo viso improvvisamente diventa serio.
- Ma... se ti piaceva così tanto, perché sei andata a letto con quello?- mi indica qualcuno alle mie spalle e io volevo morire.
-Cazzo, sono nei guai. Perché non sapevo che frequentasse questa scuola?-
- Non lo sapevi? Sicura?-
- Cazzo Marta, ero ubriaca e non riuscivo a ordinare al mio corpo la cosa giusta-
- Ancora non mi hai spiegato perché l'hai fatto-
- Perché quell'idiota mi ha lasciata sola senza una spiegazione e non ci ho capito più niente-
- E' andato via?- dico nascondendomi.
- Io direi di no, anzi sta venendo qui-
- Cazzo, nascondimi-
- Troppo tardi- bisbiglia.
- Ciao bambola- mi si avvicina forse troppo e spero solo che Andrea non stia guardando.
- Hai perso la lingua per caso?- mi mette una mano sulla schiena e mi sussurra all'orecchio. - Sai, non dimentico quella serata. Anche perché eri così sexy e provocante-
- Ero ubriaca- dico cercando di convincere anche me stessa.
- Non mi importa se sarai ubriaca anche la prossima volta ma, vorrei riprovare.. magari nel bagno delle ragazze tra un ora-
- Non sono libera mi dispiace-
- Io direi di si, non avresti fatto sesso con me altrimenti-
Lui si avvicina ancora di più a me e la sua mano scende sul sedere ma in quel secondo si avvicina Andrea.
- Caccia quella mano prima che ti riduca a brandelli-
Il ragazzo ride lasciando la mano e io cerco di spostarmi ma lui mi afferra il sedere e lo stringe.
- Allora non hai capito un cazzo. Lei non è sul mercato-
- Non credo- guarda Andrea con viso provocatorio e spero solo non dica nulla.
- Fanculo- lo spinge e lui molla la presa.
Che male.
- Sei morto- dice il ragazzo ma vicino ad Andrea si aggiunge anche il nostro gruppo.
- Il morto sei tu.
Il ragazzo ride e il mio fidanzato si avvicina forse un po troppo a lui.
Avrebbero fatto a botte ma decido di intervenire per calmare gli animi.
- Ok ora basta- guardo entrambi ma il ragazzo guarda Andrea per poi dire - Non è finita qui- e va via.
Avevo evitato il peggio ma ora cosa avrei detto ad Andrea? Merda.
La campanella suona e Marta si avvicina bisbigliandomi qualcosa.
- Dovresti dirglielo. Infondo non stavate insieme-
- E se lui la prende male? No non posso-
Sapevo che quel ragazzo sarebbe tornato ad importunarmi ma non potevo riferire tutto ad Andrea o mi avrebbe lasciato in seduta stante.
Non faccio altro che parlare per tutta l'ora di matematica fino a fare infuriare il prof.
- Signorina Watson ha finito?-
- Scusi-
- Niente scuse, dopo le lezioni ti fermerai in punizione-
- Ma prof...-
- Niente se e niente ma-
Accettai all'obbligo del prof amareggiata. L'ora della tortura stava arrivando e Andre mi si avvicina.
- Piccola? Se vuoi mi faccio mettere in punizione anche io-
- Tranquillo, saranno un ora o forse due e poi esco da questo inferno -
- Ok, ricorda che stasera siamo con i ragazzi - mi lascia un bacio e vanno tutti via tranne me che rientro in classe.
- Allora...Signorina Watson...- strofina le mani soddisfatto. - Dovrai pulire il teatro insieme a...-
Cazzo. Entra quel ragazzo e mi siedo pesantemente sulla sedia.
- A Jack- finisce il prof.
- Potrei fare altro? Potrei lavare anche i bagni, basta che la mia punizione la sconti sola...-
- No, ci serve il teatro per le prove e non finirà mai da solo. All'opera -
Odio questo prof, odio Jack, odio me stessa per aver fatto sesso con lui ed odio il suo sorriso provocante.
- Andiamo Ashley?- mi allunga una mano ma non la afferro. Tirò dritto fino al teatro.
- Tu pulisci quella parte ed io questa-
- Mi piaci quando fai l'aggressiva-
- Tu non mi piaci MAI-
- Non credo tesoro... L'altra sera eri eccitata quando ti toccavo-
- Idiota-
- È la prima volta che ti vedo in punizione-
- Forse non hai capito che non voglio fare conversazione- continuo a pulire mentre lui mi fissa senza aiutarmi.
- Hai intenzione di farmi pulire tutto da sola?-
- Era questo l'intento-
- Sei arrogante e irritante lo sai?-
- Grazie... Mi fa piacere che provi qualcosa per me- se la ride.
- Vai al diavolo-
- Dai, ti aiuto se tu alla fine fai sesso con me-
- Neanche per un milione di dollari-
- Ti ricordo che già siamo stati insieme- se la ride.
- Se non devi pulire vattene-
- Mi piace guardarti e... Mi ecciti..- stava per avvicinarsi ma punto la scopa verso di lui.
- Non ti avvicinare-
Ride - Mi vuoi minacciare... Con una scopa?- e se la ride ancora.
Ok era sicuramente un bel ragazzo ma io sono fidanzata.
- Non sottovalutarmi-
Ma lui smonta tutto e blocca la scopa per poi arrivare a me.
- Sei così sexy- mi respira sul collo.
- Scompari- tiro una gomitata e lui rimane impassibile.
- Se mi volevi fare il solletico, ci sei riuscita-
- Ma non hai mai fatto sesso da ubriaco? Succede una notte e basta-
- Di solito è così... Ma.. Con te è stato diverso-
- Non mi dire che ti sei innamorato - dico quasi ridendo tra me e me.
- Non provocarmi... Comunque no ma mi sei piaciuta più delle altre. Hai un fisico da mozzare il fiato e poi sei perfetta- dice squadrandomi.
- Grazie dei complimenti ma adesso sono fidanzata-
- Con chi? Con quel pappa molla ? -
- Non ti interessa- continuo a pulire.
- Ok allora rimaniamo amici così appena ti accorgerai che è un pappa molla, ti dedicherai solo a me-
Non risposi ma ero contenta che tutto era più calmo. Dopo qualche secondo ha iniziato persino a pulire.
- Ritieniti fortunata...- urla da sopra il palco.
- Per cosa?-
- Per vedermi pulire. Io di solito mi limito a guardare-
Io me la rido e lui mi guarda mangiandomi con gli occhi.
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