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È tutto vero?

E sono giorni chiusa in stanza. Tutto è ritornato come prima. L'unica cosa diversa dai primi giorni è lui, che bussa ogni mezz'ora per convincermi ad uscire. Sto pensando che Andrea stia con un'altra e guarda caso dopo qualche giorno la mia confessione, da sotto la porta passa una foto sua. Andrea con una ragazza che sembrano si stiano baciando.

Ed eccomi con la mia paranoia. È lui. Lui con una che non sono io.

Dopo due giorni di... non mangio, non dormo, non parlo e tutti gli scioperi possibili. Mi decido a cedere ad ogni cosa.

Si può essere una cosa fatta così ma è l'unico modo.

Scendo le scale sotto lo sguardo sconvolto di tutti e trovo Richard sul divano con la TV accesa. Per essere uno costretto a stare in una casa sperduta con una sconosciuta, non mi sembra per niente triste.

- Ehi- si alza in piedi e mi osserva, sono penosa ma non mi importa. - Hai bisogno di qualcosa? Un bagno caldo? Una buona colazione? Dimmi, qualsiasi cosa-

- Possiamo partire con un bagno caldo. Poi ho bisogno di parlarti-

Con un cenno alla ragazza che si scopa, vado a farmi un bagno. Scesa nuovamente al piano di sotto, lo trovo ancora lì. L'unica cosa che cambia è la compagnia. Adesso c'è lei ad una vicinanza ravvicinata. Lo odio e non so perché odio anche lei.

Un colpo di tosse e si alza come se avesse preso la scossa al sedere.

- Se vi serve qualcosa sono al piano superiore- si scompari ora tesoro.

-Allora? Di cosa vuoi parlare?-

- Numero uno... vorrei sentire dalla bocca di Andrea che sta con quella ragazza e poi sarò tua-

- Per sempre?-

-... Per sempre-

- 4 giorni. Mi servono 4 giorni e lo sentirai. Farò tutto per te-

Sono tantissimi ma posso aspettare. Finalmente sentiró il mio Andrea. Sono sicura che la foto sia falsa. Mi giocherei la vita.

Il giorno della chiamata profumo di vaniglia e indosso un abito elegante, come se lui mi potesse vedere.

- Ti passo Andrea- il cuore palpita dopo quelle parole. Ho paura ma sono felice. Lo sento dopo mesi e le farfalle nello stomaco stanno festeggiando.

Guardo il cellulare prima di pronunciare parole e per poco non scoppio in lacrime.

- P... Pronto Andrea?-

- C...Ciao- lo sento, è emozionato.

- Andrea stai con un'altra? Dimmi che mi hai aspettata. Dimmi che mi ami e non puoi vivere senza di me. Dimmi... dimmi qualcosa-

- Si, sto con... quella ragazza della foto. Tu non sei più un mio problema-

- Cosa? Sei impazzito? Ci siamo amati, io ti amo. Come puoi avermi fatto questo? Stai mentendo. Ti stanno costringendo a dirlo- mi giro verso Richard - Voglio vederlo. Devo vederlo adesso-

Ma non risponde il mio coinquilino ma Andrea. - È finita. Niente videochiamate e niente di niente. Ti ho amata ma adesso amo un'altra- la chiamata si interrompe e lancio il telefono al muro rompendosi subito dopo in mille pezzi.

Non ho più parole. Ha detto davvero quelle parole. Il mio Andrea. Ma non è più il mio Andrea, adesso è di una tipa che neanche conosco. Uno come lui non poteva aspettarmi. Non una come me.

Come promesso ho accettato di concedermi a lui.

- Comunica ai tuoi genitori che ci sposeremo. Domani-

- Sicura?-

-Mettiamo in chiaro che non ti amerò mai. Dirò un si non sentito e avremo un figlio che amerò perché è sangue del mio sangue ma non perché è figlio nostro-

- Non mi piace così...-

- Non sono problemi miei. Volete così? E così sia ma a modo mio-

- Potremmo trovare un compromesso..-

- Si... tu mi lasci in pace e ti scopi chiunque senza alcun problema-

-Non ti conviene...-

- Neanche a te conviene tutto questo ma non ti importa, figurati a me. Chiama i tuoi e comunica la decisione-

- Ok. Faremo come dici tu-

Come previsto non decido niente. Loro scelgono i fiori, loro scelgono chi invitare, loro scelgono i vestiti. Tu sei ospite. Ospite di un giorno che ti sogni dal primo giorno in cui ti raccontano la storia di Biancaneve, Cenerentola e tutte le storie a lieto fine.. ma questo per me non è un lieto fine anzi l'inizio di un incubo.

La data del matrimonio è programmata per la prossima settimana. La parrucchiera cerca di convincermi che l'acconciatura anni 80 sia fantastica ma a me fa vomitare. Mentre lei cerca un compromesso, io cerco di corromperla ma senza risultati. - Io vengo pagata per eseguire gli ordini- odiosa.

Una signora arriva con il vestito da sposa in mano.

- Ti farò vedere l'abito. Possiamo fare qualche modifica ma non puoi averne un'altro. Ordini superiori- esce un'ammasso di tessuto.

Indago ed è proprio il vestito di mia "suocera" con qualche piccola modifica per renderlo più moderno. Scoppio a ridere ma la signora non ride. Ha detto che non può essere cambiato.

Devo pur vendicarmi. Dopo aver ottenuto il cambio di acconciatura, devo avere il cambio abito. Per forza.

Mentre indosso l'abito che tutto sommato non è male, cerco di tirarlo qui e lì per strapparlo ma niente. Il tessuto è troppo buono per cadere in mille pezzi. Cosa dovevo aspettarmi infondo.

La cosa che intravedo però è una forbice. Quella fa al caso mio.

- Ho sete. Una sete assurda- dico alla signora.

- Ti faccio portare un po' d'acqua- si avvicina alla porta e io mi avvicino alla forbice.

Ci sono quasi ma Nill spunta come un fungo.

- Non ti conviene. L'altro abito è orrendo-

Mi guardo allo specchio e decido di seguire il suo consiglio anche se contro voglia. Come posso far innervosire tutti?

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