Ci ha scoperti
- Lei è Marta, la ragazza che è entrata un secondo fa a mensa-
- COSAAA???-
Stavo per dare di matto. Come aveva potuto. Non che io sia dispiaciuta che quei due se la spassino insieme, ma sapere che non ha trovato qualche secondo per raccontarmi di loro, non lo accetto.
Lei, la mia migliore amica, è assurdo.
- Asy? Calmati caspita...lo sapevo che non dovevo dirti nulla.. mi caccerai nei guai-
- Tranquillo- cerco di respirare profondamente e ragionare - non farò proprio niente, dovrà essere lei stessa a dirmelo e farò di tutto per far sì che questo accada-
- Ti raccomando Asy, Mattew mi uccide se scopre che ti ho riferito tutto-
-Tranquillo- una pacca sulla spalla e scappo in mezzo alla folla causata dal suono della campanella.
Raggiungo il mio posto ed aspetto la mia cara compagna che entri da quella porta.
Eccola. Si siede con un sorriso smagliante e prende tutto l'occorrente per l'ora di inglese.
- Allora? Hai cambiato idea per pomeriggio?-
- No- si tocca i capelli - ti ho già detto che ho una cosa importante da fare...-
- E cosa? Sono la tua migliore amica, non mi dire che .... devi uscire con un ragazzo?- dico eccitata.
-Emmm.. no...io...- iniziava ad agitarsi e a toccarsi ripetutamente i capelli.
- Ok ok se non me lo vuoi dire non fa niente-
Dopo un lungo sospiro di sollievo continua a non calcolarmi per non riaprire quel tasto.
- Andiamo insieme?-
- Dove scusa?- guardo Andre in maniera strana e alzando un sopracciglio.
- A casa...sai... per la ricerca..-
- Ahhh si giusto...ok andiamo-
Mentre ci avviciniamo alla sua macchina mi guardo intorno cercando Marta. L'avevo persa in un secondo. Continuo a cercarla alzandomi sulle punte ma niente.
-Asy? Sali sola o aspetti che ti apra la portiera?-
- Molto spiritoso- sbuffo.
Prima di entrare alzo la testa e finalmente la vedo. Si avvicina lentamente alla macchina di Mattew. Che amica.
Non dirmi che sei gelosa.
Chi io? Assolutamente no, anzi è una buona scusa per cacciarmi di torno Mattew.
Tu sei gelosa o non avresti urlato come una pazza nel sapere che la presunta ragazza era Marta.
OK, ok forse un pochino. Sai, lui era il mio ex ragazzo e lei è la mia migliore amica.
Lei non ti ha detto niente perché sa come potresti reagire non credi?
Senti...non le dirò niente se ti fa tanto piacere.
- Asy ma mi stai ascoltando?-
- Emm...in realtà no-
- L'avevo capito...cos'hai oggi?-
- Niente stavo solo pensando- dico appoggiandomi al finestrino e guardando fuori.
MARTA POV
Ero in macchina con Matty dopo aver mentito alla mia migliore amica e mi sentivo in colpa per tutti questi segreti.
- Matty? Credo che debba parlare con Asy-
- Perché?- era così bello alla guida della sua auto che mi faceva sempre un certo effetto solo a guardarlo.
- Perché credo che abbia scoperto tutto-
- Impossibile Marta... nessuno sa della nostra relazione-
- Io di certo non ho parlato con nessuno- dico alzando i piedi e appoggiandoli al cruscotto.
- Io... caspita- sbatte le mani al volante frenando bruscamente.
-Ma cosa faiii?- Per poco non ci ammazzavamo.
-Scusa stai bene?- dice guardandomi e toccandomi da per tutto.
- Per fortuna si- biascico.
- Comunque ho capito tutto- dice ripartendo.
-Cosa hai capito?-
- Chi è stato a parlare con Ashley-
- Allora hai parlato di noi con qualcuno?-
Che idiota. Avevamo accordato di non parlare con nessuno e lui che fa?... parla con chissà chi, ero nei guai.
- Si...ho accennato qualcosa ad Alan e quell'idiota ha parlato con lei-
- Tu sei l'idiota, non dovevi dirgli niente.Ora che ci penso, parlavano fuori dalla mensa oggi...probabilmente in quel momento stava raccontando di noi-
- Adesso mi sente-
La macchina fa un giro brusco e mi trovo a sbattere contro lo sportello.
- Ahi... ma oggi mi vuoi uccidere?- il braccio mi doleva e lui non faceva altro che accelerare.
Presi la cintura e la attaccai subito.
- Torno subito, tu stai qui- esce sbattendo lo sportello e raggiungendo la casa.
Suona al campanello mentre si alza le maniche della maglia.
Il ragazzo apre la porta e Mattew sferra un pugno e poi un'altro.
- Ma cosa...-
Corro fuori dall'auto urlando - FERMOOOO- cerco di fermarlo ma non smette di picchiarlo.
- Così lo ammazzi, ti prego smettila- ero ormai in lacrime.
Dovevo fermarlo prima e non lasciargli il tempo di avvicinarsi a quella casa ma sono troppo ingenua e non avevo capito le sue intenzioni.
- Ti prego- continuo a urlare afferrandolo da un braccio ma mi scaraventa per terra.
- Marta!!!- si avvicina lentamente a me.
- No Mattew io con te ho chiuso. Guarda come l'hai conciato... GUARDA maledizione-
Alan aveva il viso sanguinante e tutto per colpa mia mettendo quella maledetta pulce al suo orecchio.
- Ti aiuto ad alzarti- dice dispiaciuto.
- Mi alzo da sola-
Il sedere mi faceva un male indescrivibile e per poco non urlai dal dolore. Mi avvicinai ad Alan che aveva perso i sensi.
-Alan? Alan mi senti?-
- Aiutami a portarlo dentro-
Dopo un po' di esitazione e il mio ''per favore'' mi aiutò a sistemarlo sul divano di casa sua e ad assisterlo fino al suo risveglio.
- Ehi Alan...-
Cercava di dirci qualcosa ma dalla sua bocca uscivano solo dei lamenti.
- Vuoi un po' d'acqua?-
Acconsentì con la testa e dopo aver bevuto cercai di risolvere quel danno enorme fatto da Mattew.
- Senti Alan, spero che tu perdoni questo grandissimo idiota che non ragiona con la testa- lo indico e lui cambia stanza per non dover rispondere.
- Non era in se e mi dispiace davvero tanto-
Non erano solo delle semplici parole di conforto ma ero veramente dispiaciuta per quell'azione.
La sua risposta fu solo un accenno con la testa e dopo averlo aiutato a riprendersi uscimmo da quella casa. Alan non avrebbe fatto niente contro di lui e Mattew doveva un grandissimo favore a quel ragazzo per non averlo denunciato.
- Non mi parlerai per molto?-
Eravamo in macchina e per tutto il tragitto, che sembrava chilometrico, non spiccicai parola.
- In realtà non ti parlerò più- incrocio le braccia al petto.
- Ma dai... se lo meritava-
- E tu cosa ti meriti invece? Hai violentato la mia migliore amica e adesso picchi quel povero ragazzo... ti meriteresti l'ergastolo-
- Adesso non esagerare-
- Non sto esagerando per niente ragazzetto-
- Ho chiesto scusa ad Alan non ti basta?-
-In realtà no-
Continuava a guidare tranquillo verso casa sua.
- Ah non verrò a casa tua, devo fare un progetto con Asy.... e TU mi accompagnerai a casa sua- dico indicandolo.
- Ma avevi detto...-
- Quello che avevo detto era prima che picchiassi Alan, adesso voglio andare a studiare-
- Come vuoi-
Arrabbiato finalmente mi lascia davanti casa di Asy con un - Sei contenta adesso?-
- Moltissimo-
Ero determinata a dire tutto ad Asy ed era il momento giusto. Esco dall'auto sentendo Mattew urlarmi - Ci vediamo dopo... non te la caverai così..- e parte sgommando.
Con il dito sul citofono la mia sicurezza stava per svanire ma dovevo farcela. Suonai insistentemente e Asy mi aprì poco dopo.
-Marta? Ma cosa ci fai qui?-
- Asy io....devo parlarti-
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