La discoteca era affollata e dopo aver passato due ore a pulire il teatro con Jack, avevo bisogno di bere... e tanto.

<< Una vodka alla pesca>> dico al ragazzo dietro il bancone. 

Dopo aver buttato tutto giù inizio a sentirmi meglio. I ragazzi erano già in pista a ballare intorno a ragazze mezze nude e Andrea viene verso di me allungandomi una mano.

<<Balliamo?>>

Non me lo faccio ripetere due volte e ci avviciniamo alla pista iniziando a ballare avvinghiati. La mia schiena combacia perfettamente con il suo petto e le sue mani si poggiano sui miei fianchi. Il mio bacino si muove seguendo la musica e inizio a sentire la sua eccitazione. Le sue labbra baciano il mio collo provocandomi un brivido per tutto il corpo. 

Ok, sto per perdere il controllo quindi mi giro e cerco di fargli capire che mi serve da bere. 

Chiedo un'altro drink e aspetto guardando ragazzi e ragazze strusciarsi eccitati. Afferro il mio bicchiere e sento una mano appoggiarsi sul mio fianco. 

Mi giro sorridendo all'idea che fosse Andrea ma era Jack.

<<Cosa vuoi?>> dico sorseggiando il liquido.

<<Vieni con me...>> mi afferra il polso tirandomi verso i bagni del locale.

<<Ti fermi?>> urlo ma sembra non sentirmi.

Arriviamo nel lungo corridoio e mi spinge al muro. 

<<Sei impazzito?>> metto una mano sul suo petto perfetto cercando si spostarlo ma la mia forza è pari ad una formica.

Mi bacia portando una mano sul mio sedere ma io reagisco tirando un calcio nei cari gioielli di famiglia e si piega in due dal dolore. 

<<Fa male? Beh ricorda questo dolore ogni volta che ti avvicini a me>>

<<Maledetta>>

Torno in pista e trovo Andre guardarsi intorno. Una volta incrociato il mio sguardo, mi raggiunge.

<<Ma dov'eri?>>

<<In bagno>> sorrido leggermente e penso che tutto sta diventando più complicato, prima il sesso con Jack, ora le bugie. Questo rapporto è incominciato nel verso sbagliato.

Mentre ballavamo, incrociai lo sguardo di Jack che sorrideva. Probabilmente aveva qualcosa in mente. 

La serata però finì come tutte le altre volte. Non aveva fatto una scenata e non si era vendicato dopo quel calcio abbastanza forte da non permettergli mai più di avere figli.

<<Tesoro? Faccio una doccia>> Andre ormai aveva portato due o tre cambi per poter dormire a casa mia e avere tutto il necessario per il giorno dopo.

Mi sdraio sul letto e inizio a pensare quale sia la cosa giusta da fare. Raccontare tutto e farmi considerare una poco di buono ed una facile, o aspettare che Jack faccia la sua mossa e mi rovini il rapporto con Andre?

Decido di chiamare Marta per un consiglio prima che il getto dell'acqua smetta.

<<Ehi Asy...>>

<<Sono nei guai Marta>>

<< Perché bisbigli?>>

<< Perché Andre sta facendo la doccia e non deve sentirmi. Comunque cosa dovrei fare? Dico tutto ad Andre? >>

<<Devi Asy, immagina se lo viene a sapere da Jack>>

<< E se mi considera una facile?>>

<< Non lo farà...>>

<< Cazzo... devo andare...Ah Marta?>>

<<Si?>>

<<Grazie>>

Chiudo la chiamata senza aspettare la risposta e faccio giusto in tempo prima che il petto perfetto con i capelli ancora umidi di Andrea, entra in camera. 

<<Piccola? tutto ok? Sei pallida>>

<<Ohh... em.. si...>> stavo solo per morire all'istante dopo quella visione celestiale ma non potevo andare a letto con lui sapendo che avevo questo segreto da confessargli. 

Dopo una doccia veloce, entro in camera da letto e trovo Andre in boxer a fissare il tetto. Lo fisso per qualche secondo e lui gira la testa per guardarmi.

<<Vieni qui>> allunga le braccia e mi siedo sul letto appoggiando la testa sul suo petto. 

Inizio a fare cerchi circolari mentre lui mi accarezza la testa. 

Dopo qualche minuto, sono sotto di lui con la sua bocca sulla mia. La sua lingua gioca con la mia mentre la sua mano tocca il sedere e prosegue lungo la coscia. 

<<Mmmm....>> non resisterò così tanto se continua così.

Lui ride sulle mie labbra e continua imperterrito nel suo piano di farmi perdere la testa. 

Mi morde il labbro e scende baciando il collo. Decido di prendere il comando e lo spingo facendo aderire la sua schiena al materasso per poi salire su di lui. 

<<Così mi piaci..>> dice con voce sensuale.

Ci baciamo e inizio a muovermi lentamente sulla sua erezione ormai evidente e mentre la mia lingua accarezza le sue labbra, inizia a fare un gemito e poi a mettere le sue mani sul sedere per tirare il mio corpo al suo. 

<<Non fare così ti prego>>

<<Così come>> continuo a farlo eccitare e lui chiude gli occhi.

<<C....così>>

Mi gira nuovamente sul materasso provocandomi una piccola risata per i modi poco delicati e mi inizia a baciare il collo, il seno, la pancia.

Ok, stavamo perdendo il controllo ed era così perfetto che la verità poteva sicuramente aspettare. 

Gioca con gli slip, tirandoli leggermente giù e baciando la pelle nuda. Chiudo gli occhi ormai eccitata come non mai e lui continua sfilando definitivamente l'unica cosa che ci divideva. 

<<Sei... fantastica>>

<<Mmmm... lo sei più tu>>

Decido di cacciare i suoi boxer mentre lui lotta con il mio reggiseno. 

<<Ok, sfilalo tu>> si arrende infine. 

Rido leggermente e rimaniamo nudi entrambi a fissarci. Era eccitato quanto me e dopo qualche secondo di esitazione, siamo avvinghiati a baciarci e a respirare affannosamente. 

I suoi baci lungo tutto il corpo mi fanno eccitare a tal punto di prendere la sua erezione e fargli capire che non c'e' bisogno di provocarmi perché io sono già pronta. 

<<Frena piccola>> mi bisbiglia.

<<Non posso...>> la mia voce esce sensuale e lui mi guarda desideroso per poi scendere una mano tra le mie gambe e giocare con il mio clitoride. 

<<Sei...>>

<<Sono pronta...>>dico tirandolo a me. 

Dopo aver messo la protezione, torna a letto e salgo sopra di lui. 

<<Ohh... >> sorride mentre io non resisto più e lui sta aspettando troppo. 

Mi avvicino e lentamente faccio entrare la sua erezione dentro di me. 

<<Cazzo...>> mugola.

<<Cosa c'e'...>> dico con il viso vicino al suo orecchio. 

<<Sei... unica>>

I movimenti iniziano ad essere più forti e le mani di Andre cercano di spingere i miei fianchi sempre più giù per fare aderire meglio i nostri corpi.

<<Mmmm...>> diciamo insieme e poi la situazione si ribalta e mi porta sotto di lui. 

<<Ora tocca a me...>> dice prima di iniziare a muoversi sempre più veloce. 

La stanza si riempie di gemiti fino a pronunciare uno il nome dell'altro e stenderci con il respiro corto.

<<Cazzo...>> prende fiato <<Fantastico>>