Dedicated
S'alza la notte in cielo come scialle, a coprire di stelle la città che tenta di prendere finalmente sonno. Artificio inventivo di menti umane, cerca di contrastare il corso naturale del creato. Lontane abitazioni e strade statali, percorrono lo sfondo del quadro dipinto con sangue sciolto di patrono; c'è chi grida al miracolo.
Fuoco ribolle nelle viscere di terra natia, pronto a scoppiare da un momento all'altro creando scompiglio popolano.
È lì che ti trovo, tra un bagliore vicino e il mondo che ho dentro, lontano chilometri di distanza.
Frastuono di motocicli rimbombano dai vicoli angusti sino alla finestra per metà aperta al penultimo piano.
Scorcio di vita al cianuro ubriacata dal sospiro più puro, i pensieri si rincorrono giocando ad acchiapparella al ricordo del mattino. Il domani, privato dal brusio preferito, ripagato da quello dopo; sempre meglio l'attesa, che la tormenta dei sensi.
Tana per tutti! Per tutti i sognatori ambiziosi, per quelli con la testa sulla spalle e il cuore per aria.
Per i giovani nascosti ad occhi indiscreti, che si scambiano promesse d'amore al buio di panchine improvvisate.
Per i solitari per scelta, incatenati ai propri valori come moniti esistenziali.
Per i disillusi dal destino, lo stesso che li ha sconfitti per le difese basse con cui si sono offerti come nuove vittime al patibolo.
Per i maratoneti dallo sguardo basso e i piedi scalzi, con la timidezza in volto che li deforma più del peggiore acido.
Per gli uomini di mondo grande quanto uno sgabuzzino, rintanati in viaggi immaginati e mai fatti dal vivo.
Per le ragazze dal viso acqua e sapone, bambine all'apparenza marchiate da donne nell'intimo più profondo.
Per le estroverse controvento, dal temperamento multicolore all'impatto, mutilate dal nero che portano dentro.
Per i tatuati col derma da mostra d'arte, che si disegnano la vita sulla pelle pur di non dimenticarsela.
Per i padri pianti in precoce abbandono, per la scelta che non hanno avuto, improvvisa o con un male che li deteriora.
Per i figli a lutto perenne, privati della figura più importante dal gioco macabro della vita a cui devono tutto.
Per gli sfruttati dal prossimo, usati come stracci sporchi da chi si crede più forte, sia nel lavoro che nella sorte.
Per i bambini che hanno fretta di crescere, che rimpiangono il tempo passato solo per desiderarlo pochi anni dopo essersi accorti di avere torto.
Per i derisi in pubblico, per il colore differente, per la scelta di amare senza distinzione sessuale, per il credo diverso da quello occidentale.
Per i blasonati dallo stemma nobiliare in cartone che fa da piumone; Re di strade anonime accovacciati nei loro castelli tra giardini pubblici che qualcuno chiama poveri.
Per i vedovi perdenti del lato sinistro del petto, perché si erano detti fino alla morte, arrivata di soppiatto tra un anniversario e l'altro.
Per i fratelli persi prematuramente, tra dissapori mai appianati, a quelli finiti in un letto d'ospedale.
Per gli innocenti trasformati in sfoghi propri da malati sessuali, per il mondo a colori che gli hanno sporcato e rubato.
Per i vecchi maltrattati in omertoso silenzio, rinchiusi dai parenti più stretti delle spire di un serpente.
Per chi si cura degli altri come primario non autorizzato, ricambiato dalla mancata empatia, circondato da più "come sta?" e meno "come stai?".
Per chi desiderava cosa essere da grande, vivendo il futuro in avanti con lo sguardo fisso nello specchietto retrovisore del passato.
Per i cantanti solisti tra quattro mura, pronti ad urlare muti a sguarciagola il silenzio alle voci estranee.
Per i silenziosi rinchiusi in se stessi, che aspettano baccano per sentirsi meno tristi.
Per gli esuli dal corpo in partenza, che hanno lasciato il cuore senza passaporto dove sono partiti per non fare più ritorno.
Per lo studioso laureato a suon di lode, con il dottorato di lavapiatti appeso alla parete del sopravvivere per pochi euro l'ora.
Per i baciatori sotto fari scenici, che non si sentono sbagliati a gridare che la parola amore non ha sesso, sfilando fieri al nuovo family day.
E ancora per quelli che si difendono abbassando la testa in casa, mentre il padre chiama froci quelli uguali al figlio in diretta tg, guardando il gay pride.
Per i credenti in un'entità divina, che si affidano ad un uomo in tunica confessando i loro peccati; lo stesso che non confesserá mai al suo Dio di aver giocato con troppi bambini al buon samaritano.
Per il lavoratore di ieri, disoccupato di oggi, suicida di domani; perché non riesce a guardare i figli in volto senza sentirsi una merda mentre piangono per la fame.
Per le madri coraggio che crescono i figli da sole; perché non conta un cognome par fare di un uomo un padre di punto in bianco.
Per gli amanti di nome e non di fatto, senza adulterio a marchiarli; chiamati tali perché votati a un'anima prescelta.
Per gli scrittori di storie inventate, perché a volte la vita è migliore se creata da un'altra parte.
Per i poeti dalle rime baciate, dedicate all'amata di notte in notte.
Per gli innamorati a distanza, perché ciò che si crea da lontano, quando riunito sarà più forte.
Per le telefonate lunghe mesi e mesi, perché sentirsi fino allo stremo debella il cuore dal cancro della rassegnazione.
Per gli ansimi sudati in un letto, perché il sesso non necessariamente è amore, ma l'amore è anche sesso.
Per i buongiorno appena svegli, perché il mattino ha l'oro in bocca, ma senza quelli non ha nessun senso.
Per le litigate furiose, perché senza guerra non si dà il giusto valore alle cose.
Per i pianti a dirotto ininterrotti, perché espellere il dolore fa bene proprio a tutti.
Per le promesse fatte con la certezza che verranno mantenute, perché chi attende ha messo la propria vita nelle mani altrui.
Per il "per sempre" recitato mille volte; perché senza quello sarebbe morto un uomo e una donna ad ogni secondo di angolo del mondo.
Per i figli voluti, perché disegnare alla cieca un volto che assomigli al meglio di te non ha eguali in assoluto.
Per tutti i pazzi, quelli rinchiusi nei propri sogni; perché nei manicomi emozionali si iniziava a stare un po' troppo stretti.
Per te.
Per te soltanto.
Per te che leggi e ti ritrovi in quel che sento.
Per te, tutto questo.
Perché senza di te, non sarebbe possibile nulla di ciò che ho scritto.
Dedicato a te...
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro