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Capitolo 8

Dopo quattro ore passate a camminare tra tutta quella folla sono realmente a pezzi. Mi lascio andare ad un sospiro beato quando ci sediamo su una panchina e le mie gambe hanno finalmente un po' di riposo.

Teo mi guarda con espressione divertita mentre porto alla bocca un pezzo della mia focaccia. Si, mi era venuta anche fame.

- Buona?

Annuisco e stacco ne stacco un altro pezzo porgendoglielo. - Vuoi?

- No - rifiuta con un sorriso. - Mangia.

Avvicino la focaccia alla mia bocca e noto come subito il suo sguardo si posa sulle mie labbra. Ecco, se non fossi impegnata a masticare questo sarebbe un buon memento per un bacio. Maledizione!

- Vuoi comprare un fiore da regalare alla tua fidanzata?

Un bambino dalla voce candida si presenta davanti noi, con un mazzo di rose rosse tra le mani piccole. É adorabile mentre guarda Teo con gli occhi grandi, in attesa di avere una risposta.

É un peccato che rimarrà deluso, visto che non sono la sua fidanzata, né tanto meno la sua ragazza.

Contro ogni mia aspettativa però Teo gli sorride. - Certo, perché no?

Lo guardo stupefatta mentre prende una rosa e in cambio mette nella mano del ragazzino due monetine. Il bambino si volta contento e torna verso il suo stand, dove un uomo lo accoglie sorridente. Immagino che ci abbia visti insieme e abbia deciso di cogliere l'occasione.

- Questa è per te, fidanzata - dichiara porgendomi la rosa, come un principe.

Mi sciolgo quando mi chiama fidanzata. So che sta scherzando ma.. é comunque piacevole sentire quella parola uscire dalla sua labbra.

Prendo il fiore e lo porto al naso per annusarne il profumo. - Grazie, fidanzato.

Decidiamo di restare seduti per un altro po' a goderci il sole. Teo é davvero un ragazzo fantastico e, a dispetto del suo passato di piantagrane (come si definisce lui, si dimostra molto dolce e attento nei miei confronti. In grado, soprattutto, di farmi ridere.

- Arrivati - dice, accostando di fronte a casa mia. - Spero tu ti sia divertita. 

- Si, é stata una bellissima giornata.

Annuisce sorridente prima di scendere dall'auto, é come all'andata, venirmi ad aprire la portiera galante. Apprezzo davvero quel gesto.

- Grazie - dico uscendo. Teo non accenna a spostarsi e mi ritrovo incastrata tra il suo corpo e l'auto dietro di me. Mi si ferma il respiro quando vedo il suo sguardo andare a posarsi sulle mie labbra, che si schiudono involontariamente. I suoi occhi scintillano, mi prende i mento tra due dita così da sollevarlo e nel momento stesso lui si abbassa venendomi in conto.

Le nostre labbra si toccano per un momento, che a me sembra infinito e le sento premere morbide e dolci.

E poi, mi lascia e tutto finisce.

Sorride  e si scosta per lasciarmi lo spazio per passare. - Ciao.

- Ciao - mormoro. E mentre raggiungo il cancello sento la sua auto partire allontanandosi.

Entro in casa, sospirando e butto la borsa sul divano Sto morendo di sete, penso mentre mi reco in cucina dove prendo un bicchiere e ci verso dell'acqua presa dal frigorifero.

- Allora? Vi siete baciati?

Alzo gli occhi al cielo e finisco di bere prima di rispondere seccata.  - Ciao anche a te, Alessia.

Mia sorella si siede su una delle sedie incrociando le braccia al petto e fissandomi. - - Si, ciao anche a te - dice infastidita. - Vi siete baciati?

- É andata bene - le rispondo semplicemente senza sbilanciarmi.

- Non é quello che ti ho chiesto - insiste. Ho già detto che la trovo fastidiosa?

- Si, Alessia - sbuffo. - Ci siamo baciati ma non é stato niente di che.

- Beh, sempre meglio di niente.

- Beh, grazie - borbotto.

- A questo servono le sorelle - dichiara sorridendo compiaciuta. Prende una mela ed esce dalla cucina ridacchiando.

Sdraiata sul mio letto continuo a ripensare all'appuntamento e, in particolare alla parte del bacio. Le mie labbra si aprono in un sorriso spontaneo mentre guardo il soffitto sognante.

E poi il mio sogno ad occhi aperti viene interrotto da mia sorella. Alessia fa irruzione nella mia stanza ed io mi alzo di scatto, pronta a rimproverarla. 

- Sai dovresti imparare a..

Che diavolo é successo?

Si butta sul mio letto, con le lacrime agli occhi, singhiozzando e con il respiro affannoso.

- Ehi - la rassicuro abbracciandola. - Va tutto bene.

Mia sorella sarà anche la peggior rompiscatole del mondo ma é comunque la mia sorellina e le voglio bene. Non mi piace vederla soffrire. Preferisco vederla acida nei mie confronti che triste per qualsiasi altra cosa.

- Lui... ha ato... Jen... finita... - sussurra tra un singhiozzo e l'altro.

Le asciugo dolcemente le lacrime. - Ora smetti di piangere e mi dici tutto quello che è successo, okay?

- Mi ha chiamata Jen dicendo che aveva qualcosa di importante da darmi - comincia tirando su con il naso. - Ha visto uno ragazzo che sembrava Gabriele che si baciava con un'altra appena qualche minuto fa , così si è avvicinata per vedere meglio e..ed era proprio lui. Il mio ragazzo si stava baciando con un'altra proprio sotto gli occhi di tutti!

Stronzo!

- Calmati, non devi piangere per lui. Non merita nemmeno una goccia delle tue lacrime.

- Lo so! É solo che non ci riesco!

E questo a fa ricominciare a piangere ancora più forte.

Fantastico. Non sono mai stata brava a consolare le persone!

D'istinto, l'abbraccio, accarezzandole la schiena e lascio che mi bagni la maglietta.

- Posso dormire qui stanotte? - mi chiede con voce infantile.

- Oh si, il mio cuscino ha proprio bisogno di una lavata.

Ride e rido con le, soddisfatta di averle cancellato quell'espressione triste dal viso. Ci mettiamo solo le coperte una accanto all'altra e poco tempo riaddormentiamo.

* * *

Mi sveglio per via del suono emesso dal mio cellulare. Mia sorella dorme ancora tranquilla vicino a e.

Buonanotte.

E questa volta so esattamente da parte di chi sia quel messaggio. Sblocco lo schermo e rispondo immediatamente.

A Teo.
Buonanotte.

Scrivo la risposta dispiaciuta di aver visto il messaggio dopo un'ora. Non vorrei che abbia pensato che non volevo rispondergli, perché non é assolutamente così. M, di nuovo, il suono dell'arrivo di un messaggio mi sorprende. É ancora sveglio.

Teo:
Sabato ho la casa libera e darò una festa, ti va di venire?

Io:
Certo!

Immagino che Martina sarà già stata invitata da Alessandro.

Teo:
Perfetto. Vieni per le sette.

Io:
Ci sarò. Di nuovo buonanotte.

Teo:
Di nuovo buonanotte.

Spengo il cellulare e mi riaddormento con il sorriso sule labbra.

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