Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 6

Quando rientriamo in sala, il film é quasi finito. E non siamo gli unici che hanno preferito fare altro piuttosto che guardare quella stupida commedia.

E con fare altro, intendo il baciarsi comesenoncifosseundomani di Ale e Martina. Sono un po' invidiosa in realtà perché almeno loro hanno concluso qualcosa, mentre io sono rimasta fin troppo delusa che Teo non abbia fatto alcuna mossa prima.

Usciamo dal cinema e andiamo verso la macchina.

Martina mi prega di fare cambio di posto con Ale per cui mi ritrovo a stare davanti, sul sedile del passeggero. Di nuovo vicino a Teo. Lui mette in moto e guarda verso la strada, non sembra curarsi minimamente né della mia presenza né di quella dei due amabili baciatori di dietro.

Sembra piuttosto pensieroso mentre percorre la strada del ritorno e vorrei tanto sapere a cosa sta pensando. Magari anche lui ha in mente il mancato bacio che non ci siamo scambiati.

Si accorge che lo sto fissando e mi sorride prima di riportare gli occhi sulla strada. Io abbasso la testa in imbarazzo, colta in fallo mentre ci fermiamo al semaforo.

Solo allora Teo guarda nello specchietto retrovisore e si rivolge agli altri due passeggeri.

- Vi sarei grato se non lo faceste nella mia macchina - dichiara facendomi ridere.

- Non mi permetterei mai, fratello - gli risponde Ale alzando le mani in segno di difesa. - So quanto tieni alla tua bambina - aggiunge ridando anche lui.

Alzo gli occhi al cielo. Non ha la faccia da questa-é-la-mia-bambina-e-non-si-tocca ma a quanto pare mai dire mai. Uomini.

Trattengo una risata.

- Grazie - dice Teo con riverenza e riparte.

Quando arriviamo davanti a casa mia, una piccola villetta che non é niente in confronto a quella in cui probabilmente abita Teo, propongo a Martina di restare a dormire da me.

- Si - concorda lei e poi si rivolge ad Ale.

- Buonanotte - gli augura baciandolo.

- Buonanotte, piccola - risponde lui facendola ridacchiare.

Piccola? Davvero? Dopo solo due ore?

Teo alza gli occhi al cielo e sospira guardandomi con finta aria esasperata. Probabilmente sta pensando esattamente la stessa cosa.

- Buonanotte, ragazzi.

- E così avete solo parlato.. - comincia Martina con aria sospettosa.

- Già, é quello che fanno le persone normali quando non hanno le labbra appiccicate a quelle degli altri.

Lei ignora la mia battuta e stringe ancora di più gli occhi, come se così potesse arrivare a leggermi nella mente. - Sicura?

- Non so proprio cosa tu voglia sentirti dire.

- Bene - dice infine poco convita. - Almeno ora siamo sicure di una cosa.

- E cioè? - le chiedo ironicamente. Mi infilo i pantaloncini del pigiama e raccolgo i miei capelli in una coda.

- É ovvio!

- Non per me?

- Tu gli piaci. - E scandisce ogni parola in modo che il concetto sia ben comprensibile.

- Sbaglio o ti ho appena detto che abbiamo solo parlato?

- Esattamente - continua con la sua teoria. - Ha voluto parlare con te, conoscerti meglio perché gli interessi.

- Te l'hanno mai detto che sei fin troppo romantica e che ti fai troppi viaggi con la mente?

- Pensa quello che vuoi, ma le cose stanno così! - esclama convinta. Si infila sotto le coperte e si sistema comodamente.

- Tu dici? - le domando ancora scettica.

- Non lo dico io. É alquanto evidente.

Faccio una smorfia. No, non è così evidente.

Anzi, non credo proprio di piacergli. Altrimenti mi avrebbe baciata, giusto?

- E tu, che mi dici di Ale.. - faccio sviando il discorso.

E funziona perché lei parte a parlare come un razzo raggiungendo il suo mondo fatto di cuori e unicorni rosa.

- Dovresti provare a respirare tra una frase e un'altra, sai - la interrompo dopo un po'.

Lei smette di parlare rendendosi conto che sta straparlando.

- Scusa, e solo che... Non lo so. Insomma, lui..e io..e é così..

Ceeerto, penso divertita ma mi piace vederla così persa? felice?

- Sono le 2 del mattino, direi che possiamo andare a dormire.

- Concordo pienamente. Sono distrutta.

E infatti poco dopo si addormenta. Prendo il cellulare per spegnerlo e vedo che mi è arrivato un messaggio da un numero sconosciuto: 'Buonanotte'. Niente firma.

Ma non so chi sia perciò non rispondo.

* * *

- Ieri notte mi è arrivato un messaggio da un numero sconosciuto - esordisco mentre mangiamo la colazione.

- Uh, cosa c'era scritto? - mi chiede interessata.

Aggrotto la fronte. - Solo Buonanotte.

- Fammi vedere il numero.

Apro il messaggio e le mostro lo schermo con il numero sconosciuto. La mia amica in un primo memento annuisce poi sorride compiaciuta.

- É il numero di Teo- dice con tranquillità.

- Due domande. Tu come fai a saperlo? Lui come fa ad avere il mio numero?

E non so perché glielo chiedo visto che inconsciamente so già la risposta.

- Beh, gliel'ho dato io.

Appunto. - Cosa hai fatto?

- Cioè, non proprio io. L'ho dato ad Ale che l'ha dato a lui

- Okay, terza domanda. Perché l'hai fatto?

- Operazione cupido! - dice soltanto. Come se questo giustifichi tutto.

Non ci posso credere. Gli ha dato il mio numero senza neanche chiedermi il permesso.

- Operazione cupido è tutto ciò che hai da dire? E poi, ti sembra una scusa plausibile per dargli il mio numero?

Lei scoppia a ridere.

- Lo trovi pure divertente? - continuo la mia sfuriata alzando la voce.

Martina agita una mano svilendomi.- Non dovresti arrabbiarti così tanto - ribatte masticando una fetta biscottata. - Io ti ho fato solo un favore.

- Ah, davvero?

- Ti ha augurato la buonanotte, no?

- E allora?

- Ma ti devo sempre spiegare tutto? - fa scuotendo la testa. - Tu. Gli. Piaci - dichiara mettendo uno spazio sta una parola e l'altra.

- Tu. Non. Sai. Che. Cosa. Stai. Dicendo - la contraddico usando il suo stesso tono.

- Sei. Tu. Che. Non. Vuoi. Accettare. La. Verità

- Semplicemente. Non. Voglio. Illudermi.

- Ma. Perché. Stiamo. Parlando. Così?

Rido. - Non lo so.

- Chiamalo - mi dice ad un certo punto.

Cosa? Ma ha ascoltato ciò che le ho appena detto?

- Chiedigli di uscire - propone.

- No.

- Si, invece - insiste.

- Dammi un motivo valido.

- Scommettiamo: se non accetta ti devo dieci euro ma se accetta me li darai tu.

Finisco la mia colazione e metto il piatto nel lavandino. - Oh si, e se non accetta io avrò solo fatto una figuraccia.

- Chiamalo e basta!

Mi guarda torva e già so che non vincerò mai contro di lei. Tanto vale arrendersi.

Sospiro e prendo il telefono. Due secondi dopo, il tipico suono della chiamata in attesa mi avverte che sta suonando. E sette secondi dopo, non ha ancora risposto. E dieci secondi, dopo sono convinta che sia stata un'idea del cavolo.

- Pronto - rispondono dall'altro capo proprio mentre sono pronta a terminare la chiamata.

Merda.

- Hey - mi schiarisco la voce. - Sono Vanessa.

- Vanessa. Hey.

Credo sia la prima volta che pronuncia il mio nome. E sentirlo uscire dalle sua labbra lo rende molto piacevole.

- A-allora come stai?

- Bene. Tu?

- Tutto okay.

Silenzio. Guardo Martina che mi fa cenno di dire qualcosa.

- Senti, mi stavo chiedendo - comincio portando la mano verso il mio collo. - Se ti andava di uscire, domani.

Non posso credere di averglielo realmente chiesto. Lui rimane in silenzio facendo preoccupare.

- Se non puoi, non é un problema..

Ti prego, accetta. Ti prego, accetta.

- No, certo che mi va - risponde alla fine. - E che mi hai battuto sul tempo. Volevo chiedertelo io.

Oh. Mi avrebbe chiesto di uscire, quindi.

- Passo a prenderti? - propone. - Tipo, verso le tre?

Sto sorridendo. - Si, va benissimo.

- Bene.

- Allora, a domani.

- A domani.

Chiudo la chiamata, appoggio il cellulare sul petto e tiro un sospiro di sollievo.

- Visto? che cosa ti avevo detto - dice Martina con espressione soddisfatta.

- Okay. Forse, forse gli interesso. Ma non è ancora del tutto sicuro.

Alza gli occhi al cielo. - Sei sempre così testarda? Cosa vuoi uno striscione con su scritto 'A Teo piace Vanessa'?

Le faccio la linguaccia.

- Ah! E, comunque, mi devi dieci euro.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro