. . . 𝙐𝙉𝙊
ti sei seduta fuori su una panchina guardando il cielo a mezzanotte. infinite quantità di stelle si potevano vedere da LIBERIO. erano passate alcune settimane da quando ti sei alzata dal tuo coma e tutto era rimasto non familiare. anche quanto toccavi l'erba lasciava un formicolio sulle punta delle tue dita.
"sei l'amica di reiner, giusto?" una voce femminile disse.
tu hai girato la tua testa per trovare la causa della voce dolce. una ragazza che sembrava avere la tua età rimase con le mani dietro la sua schiena. la luce della notte rivelò i suoi capelli scuri e i suoi occhi stupendi. portava una espressione stanca in viso.
lei ha lasciato una risatina è inclinò la sua testa. "sembra che tu stia fissando, spero di non metterti a disagio." la ragazza si mise a sede vicino a te.
"non . . . tanto." tu hai sussurrato.
"bene, sono pieck finger, una compagna di di reiner." ha steso il suo braccio per una stretta di mano.
tu sei rimasta a guardarla sbalordita prima di ritornare alla realtà "oh." tu hai sussurrato e velocemente hai presi la sua mano gentilmente.
pieck rise e scosse la sua testa in modo rassicurante. "hey, non essere nervosa, reiner mi ha detto che ti sei svegliata da poco dal coma. cosa ti porta ad essere qua fuori?"
le tua guance si riscaldarono al rumore della sua risata la sua voce era incantevole. "ho pensato che un po' di aria fresca possa alleviare questo mal di testa. non penso che funzionerà." ti sei strofinata dietro il collo.
"possiamo avere un po' di the nella sua stanza, qualche volta mi ha aiutato." pieck si è alzata e avvolse la sua mano nella tua, lei gentilente ti fece alzare e ti portò vicino alla porta. "le tue mani. sono fredde."
"sono restata di fuori per un po' di ore credo che sia per questo." hai spiegato, portando una ciocca dei tuoi capelli dietro all'orecchio.
nel viaggio per andare nella tua stanza, pieck ha avuto il tempo di parlare di se stessa e di come conosceva reiner. hai ascoltato attentamente, ondeggiando la tua testa qualche volta per capire che stavi ascoltando la sua storia.
"oh, dovresti incontrare il nostro altro amico pock . . . volevo dire porco. può sembrare un scontroso ma ti prometto è un ragazzo dolce. solo un po' rotto . . ." lei ti ha dato un piccolo sorriso.
una volta entrate nella tua stanza pieck ha canticchiato all'uomo che stava vicino alla finestra. "reiner? che ci fai nella stanza di y/n?"
tu lo hai guardato pensando la stessa cosa, hai guardato sotto e hai trovato la mano di pieck ancora nella tua. le tue mani non erano più fredde dal caldo che il suo corpo ti trasportava.
"pieck . . . y/n? dove vi siete incontrate?" i suoi occhi si allargavano leggermente.
"di fuori sulla panchina," pieck ha risposto. "tu verme, ti intrufoli nella stanza di una ragazza."
il rossore nelle tue guance si oscurò al suo commento. tu hai avvertito lo sguardo la reiner e tu ti sei concentrata sulle tue scarpe.
"pieck," reiner gemette e roteò i suoi occhi. "ero venuto per controllare y/n, ero preoccupato quando non la avevo trovata qua dentro."
"fortunatamente l'ho trovata io di fuori," pieck ha sollevato la sua mano con la tua. "se le fosse successo qualcosa di fuori chi poteva aiutarla?"
"pieck—" hai mormorato dall'imbarazzo.
"cosa?" lei corrucciò la sua fronte e ti guardò. "le tue mani stavano congelando quando ti ho trovata."
"reiner avrebbe dovuto tenere occhio su di te meglio." pieck scioccò la sua lingua all'altezza del palato, scuotendo la sua testa con delusione.
"pieck!" entrambi tu e reiner urlaste contemporaneamente, guardando la ragazza con i capelli neri.
pieck finalmente lasciò le tua mano e mise le sue in difesa, e rise per il divertimento. "ok! va bene, mi dispiace." si tenne la sua pancia e lasciò un sospiro profondo.
"vado a farmi del the. sebbene non so se lasciarti in questa stanza da sola con questo uomo," ti guardò prima di accarezzarti la testa scompigliandoti i capelli. "oh, bene."
pieck si girò e iniziò a camminare verso il corridoio fino alle scale. tu camminasti verso il tuo letto e ti buttasti verso esso. i occhi di reiner si allargarono e allungò la sua mano per aiutarti.
"sto bene . . ." tu hai sussurrato attraverso la coperta, rilasciando un leggero sospiro. hai girato il tuo corpo rivolto il soffitto. in tua sorpresa, reiner ti stava guardando con uno sguardo preoccupato.
"non è ancora passata una settimana, non dovresti camminare." lui ha esclamato.
tu contraria alla sua sentenza hai lasciato una risata. "essere rinchiusa in questa stanza è abbastanza noioso. aspetto di andare verso il confine per essere familiare alla zona." tu portasti un dito sul mento offesa. "probabilmente dovrei chiedere a pieck per portarmi in giro."
"tu huh . . . non puoi. pieck è molto impegnata ultimamente, però potrei-"
"impegnata?" pieck ha alzato un sopracciglio. ha camminato nella stanza con un vassoio d'argento sulle mani. "non ho piani per il resto del messe attualmente." lei ha chiarito.
reiners inalò l'aria e chiuse i suoi occhi. mandò a pieck una occhiataccia e ristrinse i suoi occhi.
"oh sei stata veloce." tu hai sbattuto i tuoi occhi due volte.
"mi sono assicurata di essere abbastanza veloce per te y/n. va bene?" lei ha sorriso.
in ritorno tu le hai offerto un sorriso di gratitudine. "sì, grazie."
♡
i tre si sederono attorno ad un tavolo rotondo. era per lo più tu e pieck che conversavate mentre reiner sorseggiava il suo the, e qualche volta si introduceva nella conversazione con un ronzio. apprezzavi pieck per essere così socievole e per avere un senso dell'umorismo una buona risata era riuscita a diminuire il dolore nella tua testa.
"questo è quello che gli ho detto," pieck continuò con la sua storia. "gli avevo detto che avevo interesse romantico solo per le ragazze! l'espressione sul suo viso era impagabile. per quanto mi sentivo da scusarmi alla fine."
dovevi ammetterlo. lei era una ragazza divertente. hai aggrappato le tue braccia intorno alla pancia per sopportare il dolore dalle risate. hai gettato il tuo corpo in indietro quasi facendo cadere la tua sedia.
fortunatamente reiner fu abbastanza veloce per appoggiare la sua mano sulla tua sedia. si schiarì la gola e si strofinò la nuca, guardando fuori alla finestra dietro di lui.
"era davvero così divertente?" lei rise.
hai annuito. "per me lo era, non posso crederci che tu lo abbia fatto pieck." hai coperto la tua bocca con il palmo della tua mano.
pieck ha portato via la tua mano dal tuo viso sorridendo. "perché stai nascondendo il tuo sorriso? è bellissimo."
reiner ti ha osservata per qualche momento. il suo sguardo si era addolcito alla tua espressione. era passato tanto tempo dall'ultima volta che ti aveva vista così felice. era da quando sull'isola di paradise quando si era seduto di fuori con te ad osservare le nuvole. scambiando storie e a scherzare insieme.
"grazie." hai portato entrambe le tue mani sulle tue gambe e guardando verso il liquido dentro la piccola tazza.
"vero reiner?" pieck gentilmente ha colpito la sua spalla.
ha mosso la sua testa in segno di accordo e ha sollevato la tazza verso le sue labbra. "già."
" guardati in faccia!" hai coperto la tua bocca rilasciando una dolce risata. "hai ancora un po' di caffè sul lato della tua bocca. ecco tutto qui."
hai tirato fuori un fazzoletto dalla tasca e hai sollevato il pezzo di stoffa fino all'angolo delle sue labbra delicatamente asciuganti il liquido in eccesso sul suo viso. mentre eri lì hai trovato lui che ti fissava, quel suo delicato sguardo nei suoi occhi non falliva mai da farti arrossire. di solito portava una faccia dura quando era con intorno agli altri ma con te era tutto differente.
mentre tu ti stavi perdendo nei suoi occhi hai perso il tuo equilibrio e sei caduta in avanti, proprio sul suo petto. hai quasi gridato in imbarazzo nella situazione e velocemente hai cercato di levarti da lui.
"scusa." hai sussurrato e ti sei girata la faccia lontano dalla sua.
lui rise. "no, va bene! era un incidente."
"guarda che ore sono!" pieck ha guardato verso l'orologio al di sopra della tua vanità. ha iniziato a mettere apposto tutte le tazze sopra il vassoio.
hai aiutato lei pulendo il tavolo.
"puoi fare pace anche guardandomi." reiner ha posizionato la sua mano sulla tua guancia, facendo lentamente girare la tua testa fino a guardare il tuo viso.
"reiner." lo hai chiamato.
lui era incosciente. stava semplicemente fissando il pavimento sotto di lui.
"reiner!" pieck esclamò tirando un leggero calcio alla gamba della sua sedia.
reiner si era sbagliato dai ricordi dal movimento. ha guardato ad entrambe voi con una espressione vuota.
"si sta facendo tardi." ti sei alzata e ti sei sposata sul tuo letto. "la mia schiena è dolente dall'essere seduta un quella scomoda sedia."
"lasciami aiutarti." pieck si è offerta per sistemare i tuoi cuscini.
dall' angolo del tuoi occhio potevi vedere reiner con una espressione vuoto guardare la tua testa. lo hai trovato inquietante, ma allo stesso tempo hai notato che era in questo modo da tutta la sera.
a cosa stava pensando?
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