Chapter 7 - Moni
"Dobbiamo parlare" è tutto quello che mi dice. Ho il cuore in gola, le mie farfalle mutanti credono di essere ad un concerto heavy metal e le mie mani tremano. Non posso muovermi. È qui davanti a me, nella mia stanza, una parte di me vuole corrergli incontro, l'altra vuole buttarsi dalla finestra, fottutamente spaventata.
Perchè é qui? Non doveva succedere. Qualcosa non va.
Ma allo stesso tempo, il mio cuore è felice di rivederlo e le mie mani lottano col desiderio di abbracciarlo. Ricordo chiaramente com'è stato essere nelle sue braccia la scorsa sera, come le sue labbra giocassero con le mie facendomi sentire viva e rinata.
"Qualcosa non va?" Cerco di chiedere come se fosse la cosa più normale della mia vita.
"Si. Qualcosa non va, qualcosa che non capisco" dice avvicinandosi, e vorreì arretrare, ma sono paralizzata. "Perchè sei scappata? Per piacere rispondimi. Cosa c'è che non va?"
Io. Sono io il problema. Sono io il pezzo rotto. Vorreì urlarlo, ma non ci riesco. Sono ancora qui, come una statua, incapace di fare una singola mossa. Posso solo guardarlo, ricordando quello che ha detto Mila, che lo avevo ferito. Vedo nei suoi occhi il dolore che le mie azioni han portato e mi spiace.
"Puoi dirmi tutto" mi assicura prendedomi le mani. Tremo come un piccolo uccellino in pieno inverno, sola e vurnerabile. Odio sentirmi così, impotente.
"Sono io il problema" sussuro e mi guarda confuso. "Non so.. non so come stare con qualcuno, semplicente io non.. non posso. Non voglio ferirti in alcun modo e so di essere un disastro e di non sapere come fare. Sentivo di dover scappare e.. e non potevo fermarmi. Sono spaventa. Molto."
Non dice niente e mi abbraccia più forte. Non mi muovo per pochi secondi, poi mi ritrovo a ricambiare l'abbraccio.
"Tutti ne siamo spaventati Moni. Altrimenti le relazione sarebbero facile e saremmo tutti felici. Ma se tutto fosse facile non lo apprezzeremmo. Lo sai" mi ricorda.
Lo so che apprezziamo solo le cose per cui abbiamo lottato di più, ma non so come far funzionare una relazione. Come posso piacere a qualcuno quanto a Ed? Cosa vede in me? Per è qui a tentare di rimettermi in piedi?
"Parlami Moni, dimmi perchè hai così tanta paura"
"Mi sono semplicemente dimentica come provare sentimenti, penso di aver perso quella parte di me"
"Dimmi perchè" supplica, chiudo gli occhi sapendo che sto per riaprire un vecchio capitolo della mia vita, che sará doloroso, ma anche che deve saperlo e che voglio dirglielo. Voglio che capisca.
"È stato tempo fa, ero al liceo. Ho incontrato un ragazzo al secondo anno, mi sono inmamorata di lui come un idiota. Ai tempi credevo nell'amore e volevo una relazione. Sembrava interessato a me nello stesso modo ed eravamo qualcosa, prima che mi dicesse che si annoiava e ha chiuso tutto. Ma ero ancora forte, non importava, se lui voleva andare, lo avreì lasciato andare, non era questo il problema, il fatto era che per lui non aveva avuto nessun significato. Più tardi ho saputo che era tutto un gioco per lui, che mi aveva solo presa in giro. L'ho visto ridere di me con i suoi amici. Mi aveva solo presa in giro ma ho continuato ad amarlo disperatamente, per quasi 2 anni"
Mi sento sicura fra le braccia di Ed, come se potessi fidarmi di lui.
"Odiavo me stessa, non lui. Ero io l'idiota che non si è mai resa conto che a lui non importava.
In quinta ho incontrato un nuovo ragazzo. Sembrava così adorabile, tutto quello che volevo. Ricominciavo a sentire qualcosa e giuraì che non avreì più pianto per un ragazzo. Mi conquistò. Con i sorrisi, le chiamate. Ci provava davvero e credevo seriamente che sentisse le stesse cose. M'innamoraì di più dopo il primo bacio... ma non mi ha più parlato. Mai. Non ho smesso di amarlo, avevo smesso di esistere. Poi ho saputo che era tutto parte di una scomessa. Di nuovo. La seconda volta.
Le 2 volte in cui mi sono innamorata, hanno solo giocato con i miei sentimenti. Mi hanno distrutto il cuore e io gliel'ho permesso. Sono un idota, che non capisce che le persone non possono amarla. Finito il liceo ho deciso che non lo avreì mai più fatto succedere. Ho rifiutato ogni occasione per amare ancora, sono scesa a patti col fatto che non mi sarebbe mai successo. E sono apposto con questo, ho accettato il mio destino. Sono abituata alla solitudine, non ho bisogno d'amore."
Concludo facendo ricadere le braccia lungo ai fianchi, ma Ed non mi lascia.
"È stato più di 6 anni fa e da allora non ho provato niente per nessun'altro, fino a quando.."
"Fino a quando?"
"Ed... non so come avere a che fare con queste emozioni un'altra volta, non so se ne sono capace, ho chiuso il mio cuore tempo fa, l'ho accettato."
"E se il tuo destino non fosse quello di rimanere sola come pensi?"
"Il mio destino è la solitudine. L'ho accettato, mi sta bene. Non puoi cambiare questo adesso Ed"
"Ma è quello che sto provando a fare. Voglio farti cambiare idea, voglio che tu sappia che a qualcuno importa, voglio che tu sappia che non è un gioco per me, non voglio ferirti, non voglio giocare coi tuoi sentimenti come quegli idioti. Mi prenderò cura di te, di tratterò come meriti perchè mi sto innamorando di te Moni, e voglio darci una possibilitá"
Il mio cuore si ferma. Voglio credergli. Voglio farmi coinvolgere ma ho paura, paura che il mio cuore possa di nuovo finire distrutto. Magari non vuole prendermi in giro come hanno fatto gli altri, ma c'è il rischio che sia io a rovinare ogni cosa questa volta. Come superereì una cosa del genere? Sono forte ma non invincibile. Non penso di esserne capace.
"Non so come stare in una relazione" arrosisco, mi trema il cuore, sto aspettando qualcosa, non so cosa
"Dimmi qualcosa, cosa provi per me"
"Mi importa veramente tanto di te"
"Vuoi stare con me?"
"Suppongo.. si, voglio, ma..."
Ed mi bacia prima che possa finire la frase e ricambio
"Anche io sono spaventato, ma correrò il rischio perchè le cose con te funzionino. Nemmeno io sono esperto nelle relazioni, non è certo facile stare con me, ma credo che noi possiamo farcela."
Guardo nei suoi occhi blu e Dio, voglio anche io questo. Voglio stare con lui, voglio provarci e sono sicura che lui è giusto per me, ma ho paura di ferirlo, non so davvero come è giusto che mi comporti, come esprimere i miei sentimenti.
"Non aspettarti che ti chiami spesso, che voglia sempre stare con te tutto il tempo. Mi piace stare sola. Mi piace stare con i miei amici. Non sognarti nemmeno che io ricordi anniversari o date. Non pensare che m'importi di San Valentino o stupidate simili. Se un giorno penseraì che non ne valga più la pena, non aspettarti che io provi a trattenerti. Se vuoi chiuderla ti lascerò andare senza provare a fermarti. Non ti rinfaccierò niente. Se trovi qualcuno migliore, non avrò niente in contrario. Ti lascerò andare perchè vorrò sempre il meglio per te. Anche se vorrá dire spaccare di nuovo il mio cuore. Capisci?"
Il suo sorriso è cosi sincero che sento il mio cuore sciogliersi, mi abbraccia più forte. "La faremo funzionare, fidati di me" dice arretrando di poco, per guardarmi negli occhi.
"Lo spero davvero Ed" sussuro, e lui sembra riuscire a leggermi l'anima con uno sguardo, prima di baciarmi ancora.
***
Siamo a metá, spero vi stia piacendo ;)
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