Guardavo il mio riflesso allo specchio, sembravo un'altra persona. Certo, indosso abiti eleganti ogni sera in cui mi esibivo, ma erano lunghi, coprivano la maggior parte della pelle, e mi rendevano a mio agio.
Trix invece aveva optato per sconvolgere i miei piani di confort e optare per un mini abito bianco, a collo alto, ma con dei decori in argento e aperto all'altezza delle costole. Piegarmi sarebbe stato difficile, inoltre non permetteva nemmeno l'utilizzo del reggiseno ed ero stata costretta ad indossare dei copri capezzoli.

"Fissarti allo specchio non ti farà cambiare d'abito."
"Tu sai che io ho altri gusti no?"
"Si, ma non ti farò venire ad una festa così esclusiva vestita da monaca, quindi per una sera lasciati andare, e poi, hai invitato Ryan, perché non provarci"
Alzo un sopracciglio.
"Solo perché ha rotto con Molly e company non vuol dire che deve entrare tra le mie gambe."
"Non dico questo Meg, io personalmente non mi fido del buon samaritano, ma riesci a riconoscere meglio di me un bugiardo, se vedi che ha altri fini dimmelo che lo picchio e poi gli faccio causa."
"Dovresti prima fargli causa e poi picchiarlo al massimo."
"Valuterò sul momento se mai accadrà. Ora siediti che devo finire di truccarti."
"Ti prego sto bene così"
"Scordatelo."
Lei è semplicemente magnifica. Indossa un abito simile al mio, ma con la schiena scoperta, color verde.
Ha legato i suoi capelli in una coda alta, e esaltato lo sguardo con il nero.
A me tocca subire altri trenta minuti abbondanti per il trucco, come hobby lei ama l'estetica, quindi mi propone un cut eyes sul rosa e viola aggiungendo anche dei brillantini argento.
I capelli preferisco lasciarli sciolti e me lo concede dopo infinite suppliche da parte mia.
"Il tuo principe azzurro si farà trovare la?"
"Si gli ho mandato l'indirizzo tramite Instagram e ha detto che aspetterà davanti all'ingresso"
"Quanta premura..."
"Trix."
"Si sì lo so, devo fare la brava. Ma se la situazione inizia a puzzarmi lo mutilo."
"Tu dovresti diventare avvocato un giorno, lo sai vero?"
"Farò in modo di non lasciare traccia che possano infangare la mia fedina penale."
"Vedi troppi polizieschi."
"E tu troppo drama."
"E quando avrei il tempo per farlo?"
"Dammi ragione una volta."
"Mai, sono competitiva."
Ridiamo prima di scendere. I genitori di Trix sono fuori per una cena aziendale, ma hanno lasciato l'autista a casa, in modo tale da poterlo usare noi per questa sera.
Troviamo poco traffico, per nostra fortuna, e arriviamo in orario al Midnight. La coda di gente dovrebbe scoraggiarci se la perfida amica di fronte a me non avesse contatti diretti con i proprietari.
"Stasera voglio ubriacarmi."
"Guardo che non ho intenzione di tenerti la testa sul water tutta la notte."
"Ce la teniamo a vicenda?"
"Ho intenzione di concerti un cocktail, nulla di più. Conosco i miei limiti."
"Andiamoooo, per una notte potresti lasciare la tua intaccabile morale chiusa in macchina?"
"Trix, vorrei evitare di mostrarmi a mia sorella in uno stato pietoso domani mattina."
"Ma non abbiamo nemmeno i corsi."
"Deciderò sul momento, va bene? Questo è il massimo che ti concedo."
Sbuffa e mi caccia la lingua.
"Dovresti puntare anche tu a fare l'avvocato, non cedi ai patti nemmeno se sei accusata di omicidio."
"Ho imparato molto dalle tue ripetizioni ad alta voce."
E dalle difficoltà che affronto da anni, ma questi dettaglio della mia vita preferisco tenermelo per me.
"Si, si, ma cambiando argomento, niente male quel Ryan."
Indica verso la porta. Indossa una camicia bianca arrotolata sulle braccia e con alcuni bottoni aperti. Indosso dei jeans neri e ha portato i capelli tirati indietro con del gel.
"Beh, nella norma."
"Nella norma? Sei uscita con Henry Cavill e io non ne so niente?"
È un bel faccino come un altro, perché dovrei impazzare per lui?
Forse perché hai incontrato il diavolo sceso in terra e ci sei andata a letto.
Scuoto energicamente la testa, ci manca solo che pensi a Malik, dopo che mi ha lasciata in pace, evitando di sfondare la porta di casa mia.
Lo odiavo, mi aveva presa in giro, ma il mio corpo non voleva seguire la ragione, e se lui era vicino a me, sembrava che l'aria iniziasse a diventare lava.

Raggiungiamo Ryan e sarà un impressione, ma appena mi vede in questa nuova versione, sgrana leggermente gli occhi, nello stesso istante in cui Trix mi punzecchia con il gomito.
Sono a tanto così da prenderla per il collo.
"Ehy ragazzone, pronto ad essere un baldo cavaliere per queste donzelle?"
"Scusala, ti direi che è ubriaca, ma è matta di natura."
"Sono pronto a reggervi in caso di sbronza."
"Magnifico, così suor Caterina potrà darci dentro."
"Cosa?" Devo portare Trix da un veterinario.
"Entriamo."
La musica ci investe e per comunicare credo di dover perdere la voce.
Lasciamo i soprabiti nel guardaroba e vengo spinta da Trix verso il bar.
"Cosa prendete?"
"Ci fai due 4bianchi e lei signor Ryan cosa prende?"
"Vodka lemon" gli fa la pernacchia. "Pivello."
"Devo badare a voi."
I cocktail arrivano e dopo due sorsi, i muscoli del mio corpo iniziano a sciogliersi un po'.
"Accompagnatore, lei prenda un tavolo, noi andiamo a scatenarci." Ride, divertendosi a trattare male Ryan. Cerco di chiudergli scusa con lo sguardo, mentre vengo trascinata da Trix al centro della pista. Ci muoviamo a ritmo, beviamo, e rido concedendomi per questa notte di essere una ragazza di 24 anni in cerca di un po' di divertimento.
Salto sul posto, muovo i fianchi, ma quando parte una canzone Trix si mette ad urlare.
"E una delle nostre!" Mi lascio contagiare dal suo entusiasmo e cerco di twerkare sul ritmo di Pepas, improvviso dei movimenti di samba, ondeggio con i fianchi, fino a quando Ryan ci raggiunge.
Trix viene rapita da uno sconosciuto che le aggrada e lascia me e il principe da soli. Bevo lunghe sorsate del cocktail, sentendo già i primi effetti dell'alcol. Non ho una buona tolleranza.
Mi faccio coraggio e gli prendo la mano improvvisando una coreografia. Mi fa voltare e ondeggio su di lui, sentendo le sue labbra sfiorarmi il collo.
Lo guardo da sopra la spalla, e il suo sguardo sempre più intenso. Riprendo le distanze e continuiamo a ballare.
Arriva anche il secondo cocktail e inizio a ridere nonostante non capisca le parole di Ryan, ma sudata gli chiedo una pausa, mentre la mia amica si limona lo sconosciuto di prima.
Lo lascio al tavolino, e vado in bagno. Stranamente non trovò una fila esagerata e quando è il mio turno, rinfresco la base del collo con l'acqua fredda e mi bagno i polsi, trovando sollievo. Asciugo per bene, prima di sistemare la stoffa del abito.
Esco sentendomi meglio, o almeno, lo solo, fino a quando alzando lo sguardo non mi ritrovo una gemma verde e una nera come la pece, causa scarsa luce, fissarmi nella penombra.
Le budella si attorcigliano tra loro e il cuore per un attimo dimentica la sua funzione.
È incazzato, di solito quello sguardo non è rivolto a me, ma stasera si.
"Canarino..."
Attivo il resto del corpo, dandomi alla fuga, ma causa tacchi e vestito, vengo raggiunta in poche falcate.
Mi afferra per un polso e mi tira contro il suo petto, prima di spingermi al muro e schiacciarmi con il peso del suo corpo.
I miei seni premono contro i suoi pettorali e una scossa elettrica mi attraversa dalla testa ai piedi.
"Lasciami!"
"Sei bellissima stasera."  Percorre i miei lineamenti con lo sguardo e si ferma sulle labbra, premendo il suo pollice sopra.
"Ma perché devi provocarmi con quel moccioso?"
"Stavamo ballando."
"No... lui ti guarda come me."
"Ti sbagli."
"Perché?"
"Perché tu mi guardi come se volessi uccidermi."
"Oh, è vero, ma vorrei ucciderti non lasciandoti respirare mentre succhi il mio cazzo o mentre cerchi riposo dopo che avermi avuto dentro di te."
Stringo le gambe e cerco di spingerlo via, ma afferra la mia mano e se la porta alle labbra, prima di succhiarmi un dito tenendo lo sguardo fisso su di me.
"E penso proprio che questa notte ti ucciderò Megan."

Lo so, sono un disastro con le tempistiche. 😂😂😂
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Manu