Pov. Erin

Ancora non ci potevo credere, in quel momento mi sentivo la donna più felice del mondo. Era passata una settimana dalla proposta di Jay e Kim, da migliore amica qual'era, aveva già cominciato a fare i preparativi per il matrimonio, anche se non avevamo ancora deciso la data della celebrazione. Era pomeriggio inoltrato, mi trovavo al distretto nella ricerche riguardanti su cui indagavamo mentre il resto della squadra era in giro per la città in cerca di testimoni, indizzi o piste che potevano ricondurre alla soluzione del caso. Ero talmente concentrata sulle ricerche che mi spaventai terribilmente quando due braccia forti e robuste mi abbracciarono da dietro. Avevo capito subito che si trattava di Jay dal suo profumo. "Che ci fai qui? Credevo fossi con il resto della squadra a lavorare sul caso" gli dissi con tono interrogativo, "ho chiestoa Voight il permesso per venire alla centrale ad aiutarti" mi disse mentre mi baciava arrivando dal collo alle labbra. Dopo un paio di baci ci eravamo messi a lavoro e passate quasi due ore di ricerche ero riuscita a capire chi era il colpevole e dove si stava nascondendo. Mi recai con Jay sul luogo, avvisando Voight di ciò che avevamo scoperto. Una volta arrivati ci recammo all'interno dell'edificio per catturare l'assassino. Il posto era arredato con mobili d'antiquariato polverosi abbandonati li da chissà quanto tempo. Mentre Jay perlustrava il primo piano io andai al secondo; Pensavo di aver ogni stanza, ma mi accorsi che dietro ad una libreria vuota proveniva un rumore di passi, mi avvicinai cautamente e facendo scorrere la libreria scoprì un passaggio che portava fuori dall'edificio; Riuscivo ad intravedere l'uomo che stava fuggendo, cominciai a correre e chiamai Jay attraverso la radio dicendo " sto inseguendo l'uomo, sta scappando da un uscita nascosta al secondo piano" continuai a correre aspettando una risposta. "Sto arrivando, tienilo sotto tiro" mi disse Jay. Lo rincorsi per un paio di isolati fino a quando Jay quasi non lo investiva con l'auto facendolo cadere a terra. Mi chinai per ammanettarlo quando lui tirò fuori la pistola e mi sparò. Caddi a terra priva di sensi, la mia vista cominciava ad offuscarsi e dal quel poco che riuscivo ancora ancora a vedere notai Jay che correva fuori dall'auto neutralizzando l'uomo per poi correre in mio soccorso cercando di tenermi sveglia il più possibile in attesa dell'arrivo dell'ambulanza. Al loro arrivo la squadra aveva già portato via l'uomo mentre io ormai ero priva di sensi e Jay mi stringeva a se facendo pressione sulla ferita. In ospedale venni portata con urgenza in sala operatoria per riuscire ad estrarre il proiettile, per fortuna il proiettile non aveva danneggiato organi vitali, mi sarei presto ripresa con un pò di riposo e allenamento. Mi svegliai in una camera d'ospedale un pò stordita dall'intervento ma felice nel vedere seduto su una sedia vicina al mio letto Jay che mi teneva stretta la mia mano alla sua come se potessi succerdermi qualcosa da un momento all'altro e dormiva poggiato con la testa sul letto, in volto gli si riusciva ad intravedere uno sguardo triste e preouccupato. Il cuore mi si riempiva di gioia a pensare che avevo finalmente trovato qualcuno che non mi avrebbe mai abbandonata. Quando si svegliò e mi vide si alzò per baciarmi come se non lo avesse fatto da chissà quanto tempo. " tu non sai quanto ero in pensiero per te. Avevo paura che ti avrei persa per sempre e non riuscito a sopportarlo, sei tutto per me. È colpa mia, avrei dovuto proteggerti meglio" mi disse quasi sul punto di piangere, poggiai la mano sul suo volto cominciando ad accarezzarli il viso "hey, smettila!, non pensare neanche per un secondo che tutto questo sia colpa tua, questi sono i rischi che corriamo con questo lavoro, smettila di prenderti una colpa che non ti appartiene" gli dissi, lui semplicemente annuì e si fece più vicino a me per abbracciarmi e sussurrarmi all'orecchio "ti amo Erin ", ricambiai con un dolce bacio e continuammo a tenerci stretti l'una nella braccia dell'altra. Volevo che quel momento non finisse mai perchè stare tra le sue braccia mi dava un senso di pace e amore che provavo solo in presenza dell'uomo che amo.

Spazio autrice
Scusatemi se ci ho messo tanto ad aggiornare spero che questo capitolo vi piaccia, commentate e mettete tantissimi like, inoltre ringrazio la mia amica alilli17 per avermi aiutato a scriverlo decentemente , ci vediamo al prossimo capitolo
Bye chiara2266