Mi sveglio verso le 11:00, e ci metto pochi secondi a realizzare che tra un'ora Rick sarà quì.
Come un fulmine mi alzo, mi rifaccio il letto e vado a fare una colazione veloce.
- Buongiorno tesoro!
- Giorno mamma... A mezzogiorno Rick sarà quì, devo sbrigarmi.
- Sto preparando un pranzetto proprio niente male. Ma porterà anche i genitori?
- No, non penso.
Mi siedo a tavola e bevo il mio cappuccino, poi, senza avere il tempo di mangiare la mia solita brioche, risalgo in camera a prepararmi.
Mi faccio una doccia veloce.
Ma come al solito ci sto più di quanto avessi previsto. Sono già le 11:20.
Esco e mi liscio i capelli, poi decido di vestirmi con degli shorts bianchi ed una maglietta blu. Metto le mie solite Vans e mi trucco leggermente, nel frattempo si sono fatte le 11:45.
Preparo le ultime cose: finisco di sistemare a mia camera e dò una rassettata al salotto.
Suona il campanello, mi dò un'occhiata allo specchio e vado ad aprire. Rick è davanti a me con un mazzo di rose rosse.
Ne tira fuori una e me la porge
- Per te - la prendo e lo bacio
- Mi sei mancato
- Anche tu, non immagini quanto.
- mhh mhh... - sento mia madre che tossisce dietro di noi.
Faccio entrare Rick e li presento.
- Mamma, Rick; Rick, mamma
Mia madre gli porge la mano e lui ricambia, dopo di che le porge il resto del mazzo di rose
- Queste sono per lei
- Uh, ma non dovevi!
- Per me è un piacere, signora
- Chiamami Sarah
Mamma ci fa accomodare a tavola ed intanto va a prendere il pranzo.
- Sei bellissima - mi dice e mi bacia di nuovo. Proprio mentre ci stacchiamo arriva mia madre.
Mette al centro della tavola un piattone di spaghetti al sugo.
- Amo il cibo italiano! - dice Rick e mia madre fa un sorriso soddisfatto. Sono sicura che gli piacciano veramente.
Ma lo sono altrettanto da dire anche che direbbe che gli piace tutto pur di piacere a mia madre, è davvero molto, forse troppo educato.
Mamma ci riempie i piatti di spaghetti anche se io me ne faccio mettere di meno, non sono mai stata una che mangia molto.
Rick invece ne mangia un piattone intero, ed ora ho la conferma che adora il cibo italiano sul serio. Sennò a questo punto avrebbe già rigurgitato tutto.
Poi è l'ora del secondo e giustamente Rick ne prende un pò di meno della norma, con tutti gli spaghetti che ha mangiato!
Invece come dolce mamma ha preparato la panna cotta, e Rick magia tutta quella che gli dà mia madre.
- Un pranzo davvero fantastico Sarah!
- Grazie a te che hai mangiato tutto! Con Esther mi ritrovo sempre a buttare roba!
- Lei cucina divinamente
- Non esagerare! - ride
- Non sto esagerando!
Mentre continuano a parlare salgo un attimo in camera
- torno subito
Prendo il telefono. Tre messaggi

Simon: mi dispiace.

Simon: Mi manchi.

Alex: scusa, non voglio perderti per una cavolata del genere.

Niente messaggi di Luke.
Ma perché penso ancora a lui?
Ora sto con Rick, e non importa se sono migliori amici.
Ma nonostante tutto, non riesco a dimenticarlo.
Anche se l'ho frequentato per pochissimo tempo ha lasciato già un segno indelebile nel mio cuore.
Sento bussare
- Tutto a posto? - È Rick
Blocco il telefono e vado ad aprirgli.
- Tua madre mi ha fatto vedere l'album delle foto di quando eri piccola... Eri deliziosa
- Non mi dire che ti ha fatto vedere anche quella del mio primo bagnetto!
Ci sediamo vicini sul mio letto
- Si, anche quella - ride
- Non ci credo! La fa vedere a chiunque entri in questa casa
- È adorabile - Si avvicina e mi bacia. Ci stendiamo sul letto e il bacio ci approfondisce. Comincia a togliermi la maglietta ed in quel momento mia madre bussa. Perché proprio in quel momento? Due minuti più tardi no?
- Esther! C'è Alex!
Cosa? Perché è quì?
- Mi accompagni?
- Certo - Rick mi sorride, mi aiuta ad alzarmi e mi circonda la vita con un braccio, forse andando un pò troppo giù con la mano. Gliela tiro su e sorride maliziosamente senza guardarmi.
- Ciao - mi dice Alex, e appena vede che insieme a me c'è anche Rick strabuzza gli occhi - ehm... Possiamo parlare?
Annuisco
- Torno subito - dico a Rick
Seguo Alex fuori - Che cosa vuoi?
- Che tu mi ascolti
- Lo sto facendo.
- Meglio così. Senti... Mi dispiace per quello che è successo ieri.
- Ascolta, se dobbiamo parlare di questo...
- No...
- E di cosa allora?
- Alla fine ieri sera mi sono fatta venire a prendere da mio padre, e Simon è tornato a casa sua con la sua macchina, da solo. Ed era ubriaco - non lo sta dicendo veramente. So che non è così. - Ha fatto un incidente.
D'impulso le prendo un braccio
- Sta bene?
- Si, sta all'ospedale ed è fuori pericolo. Mi ha chiesto di venirti a chiamare. Gli dispiace davvero, come dispiace a me.
- In questo momento voglio solo andare da Simon. - Entro in casa - Rick? Puoi accompagnarmi in un posto?